Overblog
Segui questo blog Administration + Create my blog
Blog  di Caranas

IL VAURO DELLA DOMENICA ed altri

3 Giugno 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

a1.jpg

a2.jpg

a3.jpg

 

a4-copia-1.jpg

a5

a6.jpg

 

Mostra altro
Mostra altro

The day after

2 Giugno 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

2137 01giu2012 l ammuina K

Mostra altro

Il Duce, le donne e l’Hormovin

2 Giugno 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Benito Mussolini non era bello, non era snello e neppure alto.

0-Mussolini.jpg

Non aveva un portamento elegante e non presentava una sola di quelle particolari caratteristiche che normalmenteaffascinano il pubblico. Eppure «una gran massa di italiani visse in una sorta di simbiosi psicologica col suo corpo, desiderandolo nella componente femminile, sognando di essere come lui in quella maschile».

 

Il sesso come simbolo del potere politico. Anche così il duce ha incarnato il mito della potenza nell’Italia fascista. È la tesi di fondo del bel saggio Dux. Una biografia sessuale di Mussolini (Rizzoli, 439 pagine, 21 euro), scritto con competenza storica e sapienza narrativa da Roberto Olla, responsabile di Tg1 Storia, autore della fortunata serie di Combat Film.

 

In questo libro, fresco di stampa, uscito in Inghilterra prima che in Italia col titolo Il Duce and his women, si sostiene che il «mussolinismo» (che è cosa diversa dal fascismo) è stato costruito e si è fondato sul mito del suo corpo da contadino padano, con la mascella quadrata e il petto villoso: dalle schegge conficcate nelle sue carni durante la prima guerra mondiale ai muscoli esibiti col piccone in mano durante le demolizioni per aprire a Roma via della Conciliazione.

 

Alle radici di questo mito c’è il rapporto di Mussolini con le donne. Quattrocento sarebbero, secondo una stima attendibile, quelle amate nel corso della sua vita dal duce, che mise al mondo figli legittimi e illegittimi, intrattenendo molteplici amanti, brune e bionde, magre e procaci, di varie nazionalità: «Sono giovani e belle, le prendo, poi non ricordo più né il loro nome né come sono fatte».

 

Il racconto di Olla, tutt’altro che pruriginoso anche non privo di particolari piccanti e virulenti («le fonti – si scusa l’autore – non permettono di rispettare questa esigenza di eleganza»), parte dall'apprendistato, invero alquanto rude, del giovane Benito nella Romagna contadina del tardo Novecento, da parte di tale Virginia B., come raccontò lo stesso futuro duce: «La presi lungo le scale, la gettai in un angolo dietro a una porta e la feci mia. Si rialzò piangente e avvilita».

 

All’inizio Mussolini scelse donne intelligenti e moderne. Due su tutte: la rivoluzionaria ucraina Angelica Balabanoff, che affinò, politicamente e sessualmente, l’imberbe e rozzo Mussolini, e l’ebrea Margherita Sarfatti, coltissima e abile, che con il suo libro Dux esportò il suo Mito a livello mondiale.

 

Unitosi in matrimonio religioso con Rachele Guidi nel 1925, il duce continuò imperterrito nella sua collezione di donne, consumando gli amplessi davanti alle carte della sua scrivania a Palazzo Venezia, portandole al mare, in barca e in montagna.

 

Un «furor eroticus» che non ebbe fine neppure quando Mussolini «ufficializzò» il suo rapporto con Claretta Petacci, la donna che lo seguì fino al tragico epilogo di Piazzale Loreto. Claretta sostenne il suo Ben nella bufera della seconda guerra mondiale e di fronte ai segni del declino fisico, gli procurò il miglior afrodisiaco dell’epoca, l’antesignano del moderno Viagra: l’Hormovin, prodotto in Germania.

 

La biografia sessuale di Mussolini è un ritratto impietoso dal quale emerge un uomo politico ch’era preda, come si direbbe oggi, di una forma compulsiva di dipendenza dal sesso, e che porta alla luce ipocrisie, volgarità, aspetti caratteriali e della personalità del Dux, demolendo, se ce n’era ancora bisogno, anche dal punto di vista morale la vulgata buonista del «brav’uomo».

 

fonte : Il Messaggero.it

Mostra altro

TABLET

1 Giugno 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #CURIOSITA'

541119 451267534889351 320171384665634 1981677 188680537 n

Mostra altro

LA VITA, NONOSTANTE

1 Giugno 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

terremoto-emilia-governo-dimenticato.jpg

LA VITA, NONOSTANTE - di Massimo Gramellini 

Ci stanno impartendo una lezione di vita. Non solo di sopravvivenza. Di vita. Questi sfollati che si spaventano ma non vogliono dare soddisfazione alla paura. Che piangono senza piangersi addosso. E che ricominciano a vivere, nonostante.

 

Nonostante sia un cumulo di macerie, il supermercato di Mirandola funziona ancora: a cielo aperto. Hanno portato per strada le merci, i carrelli e naturalmente la cassa. Bisogna pur nutrirsi, coprirsi, curarsi. I verbi primordiali del vivere continuano a essere declinati al presente e al futuro, nonostante.

Amare, per esempio. Alice e Davide hanno confermato le nozze, nonostante la chiesa abbia perso un po' di mattoni e il ricevimento sia stato dirottato fra le tende. Per la luna di miele si vedrà. Intanto c'è il miele, appena arrivato con il latte e i biscotti da Reggio Emilia sopra un Tir. E c'è la luna, che splende in un cielo di promesse e trema molto meno della terra.

La gastronomia di Medolla sforna gnocchi fritti, nonostante. Nonostante la gastronomia sia diventata una cucina da campo in mezzo alla piazza del municipio. Potrebbe accontentarsi di fare panini e invece preferisce esagerare.

E la merciaia? Ha pianto tanto e dormito in automobile con il marito più anziano di lei. Ma ieri ha riaperto bottega perché le donne del terremoto sono scappate di casa senza ricambi e si mettono in coda sotto il sole per fare incetta di mutande e reggiseno, nonostante. 

La regina del marketing è la fruttivendola biologica che alle ciliegie sopravvissute alla scossa impone il cartello «duroni della rinascita», trasformandole nel frutto della riscossa. Intorno a lei scene di gentilezza e onestà che altrove sarebbero straordinarie, ma non qui, nonostante. Un cliente vuole un chilo di mele però non può pagarle perché il bancomat ha esaurito i soldi. La fruttivendola: «Le prenda lo stesso, pagherà domani». E lui: «Ci mancherebbe, vado a cercare un altro bancomat».

Poi ci sono i bambini che giocano, nonostante. E le loro mamme che cercano di trasformare il terremoto in uno spettacolo d'arte varia. Al piccolo che dopo una scossa di assestamento frignava, la mamma ha spiegato: «Adesso ti insegno un nuovo gioco. Il gioco del salterello». Il bimbo ha smesso di piangere. «Che gioco è?» «Funziona così: io canto una filastrocca e ogni volta che mi fermo, tu salti». La mamma si fermava ogni volta che c'era una scossa. Così le scosse sono diventate una parte del gioco e il bambino si è riempito talmente di gioia che non ha trovato più posto per la paura. E ha continuato a saltare, nonostante.

 

Mostra altro

Dategli una grappa, ne ha bisogno

1 Giugno 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

20120530_visita_monti_mensa_santegidio_3.jpg

                                         Monti visita la Comunità di S.Egidio

20120530_visita_monti_mensa_santegidio_2.jpg

8 0002

5_0002.jpg


Monti , dopo il pasto  ha  esibito il piatto vuoto dicendo : " Voglio ringraziare quanti collaborano in modo eccellente..Per quanto riguarda i contenuti "

 Il premier ha cercato una parola di conforto per tutti, una signora ha detto  ”Dopo che mi hanno mandata via da casa mia, il giorno in cui sono entrata a Sant’Egidio è stato il giorno più bello della mia vita”.

“Se non la mandavano via di casa, non stava così bene…” -  ha risposto Monti

Ma il culmine l’ha raggiunto quando gli si è avvicinato Ivan , un ragazzone che conta i giorni che lo separano dal Natale perché entusiasta dell’allegra ricorrenza , ebbene Monti sorridendo lo incalza : ‘ Bene Ivan, quanti giorni mancano alla fine del governo? ‘   ‘ Zero ‘ risponde il ragazzo sorridendo.

 

 

 

Mostra altro

Craxi sulla base NATO di Sigonella (Sicilia) aveva ragione.Arrivano in silenzio i primi droni antiterrorismo

1 Giugno 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

drone.jpg

Mentre l’Italia è distratta dal terremoto che non concede tregua all’Emilia Romagna, nel silenzio generale arrivano alla base NATO di Sigonella alcuni “droni”, i piccoli aerei senza pilota. E secondo indiscrezioni potrebbero essere utilizzati addirittura nella gestione di eventuali insurrezioni nel Belpaese…

 

di seguito l’articolo di Paolo D’Arpini per osservatorio-sicilia.it

Droni in arrivo a Sigonella… – Bettino Craxi aveva ragione, ora si capisce il perché!

Disgrazie su disgrazie in Italia e nel mondo. Il momento è ottimo per far passare decisioni strategiche sulla testa degli italiani. Su Sigonella Craxi aveva visto giusto ed ha pagato duramente per la sua alzata di scudi “nazionale” contro i poteri atlantisti..

La prova? L’ho avuta oggi apprendendo che la Nato ha deciso di dispiegare i primi droni antiterrorismo a Sigonella. L’area da coprire è il mediterraneo, come dire che è l’Italia stessa. Come dire che la Nato si prepara, passo dopo passo, con il beneplacito del governo delle banche a controllare eventuali insurrezioni nel Belpaese. Le avvisaglie c’erano già tutte sin dai giorni scorsi in cui il Monti invocava l’uso dell’esercito per sedare le rivolte popolari, mentre estremamente misteriosi attentati  venivano e vengono compiuti per facilitare l’operazione. Ora ci si è messo pure il terremoto in Emilia, una area che era considerata indenne da scossoni sismici..

Qualcosa non funziona più.. Scie chimiche, haarp, controllo meteorologico e sismico, attentati finti, morti veri.. ed ecco che in silenzio, umma-umma, arrivano pure i droni a Sigonella. L’eurogendfor, la polizia comandata esclusivamente dalla CE (inindagabile il suo operato da parte della magistratura italiana) è già impiantata a Vicenza. L’esercito non è più composto dal popolo ma da mercenari al soldo del governo. I carabinieri vengono accorpati nella polizia di stato, controllata strettamente dal governo. La macchina repressiva è bella e pronta. Il nodo scorsoio attorno al collo degli italiani è stretto, guai a chi si muove.. A tenere sotto controllo la popolazione, con il terrore, e bloccare ulteriormente mosse disperate, ci pensano le milizie repressive degli addetti ai sequestri, degli addetti alle riscossioni coatte, degli addetti al minuto controllo su tutto quel che si muove per la sopravvivenza (equitalia, finanzieri, vigili urbani e non urbani, etc.).

Alla luce di questi fatti la figura di Bettino Craxi si erge come quella di un martire e di un santo dell’ultima Italia, dell’Italia degli Italiani..

Ecco un breve resoconto dei fatti avvenuti a Sigonella nel 1985:

Nell’ottobre del 1985, durante la presidenza di Ronald Reagan negli USA e il governo di Bettino Craxi in Italia, ebbe luogo una grave crisi politico-militare, riguardante un aereo di linea egiziano con a bordo il terrorista palestinese Abu Abbas ed un gruppo di altri quattro terroristi, che avevano sequestrato e poi rilasciato la nave italiana Achille Lauro (dopo aver liberato tutti i passeggeri della nave ad eccezione di Leon Klinghoffer, affetto da paraplegia, di religione ebraica, con passaporto statunitense, che era stato trucidato) e che avevano ottenuto un aereo ed un salvacondotto del governo egiziano, garantendogli il trasferimento a Tunisi, dove allora aveva sede l’OLP.

Tuttavia l’aereo di linea venne dirottato da caccia della U.S. Navy e costretto ad atterrare nella vicina base aerea di Sigonella. Appena atterrato l’aereo egiziano venne circondato da militari della “VAM”, la vigilanza dell’Aeronautica Militare Italiana. Poco dopo, un forte contingente di soldati americani della Delta Force, appena sbarcati da un velivolo atterrato poco dopo senza notifica alle autorità italiane, circondò i militari italiani che presidiavano il velivolo egiziano, esigendo con la minaccia delle armi, su territorio italiano, la consegna immediata dei terroristi alle autorità USA.

Informato della situazione, Bettino Craxi si oppose, ed ordinò ai VAM in forza alla base ed ai Carabinieri inviati a rinforzo di circondare a loro volta il reparto della Delta Force, esigendo la loro partenza immediata, che avvenne poco dopo. Ne seguì una delle più aspre crisi nelle relazioni Italia-USA del dopoguerra. I terroristi furono presi in consegna dalle autorità italiane (e vennero rinchiusi in carcere a Siracusa), mentre Abu Abbas fu trasferito a Roma, e successivamente liberato e fatto partire con un volo ad hoc. Abbas fu poi catturato dagli USA in Iraq nel 2003 e morì poco dopo, sotto custodia statunitense.

Il principale deposito logistico nel Mediterraneo

È la più attrezzata base logistica in appoggio alla 6ª Flotta americana nel Mediterraneo. Il 1º aprile del 2004, la Defense Logistics Agency (DLA) istituì il “deposito difeso” Sigonella Italy nell’area NAS II per servire come base di rifornimento per il Mediterraneo. La DLA fornisce anche il carburante ed il deposito di proprietà della NAS II. (Notizie Wikipedia)

Dopo questi fatti, di lì a pochi anni, venne fuori l’inchiesta “Mani pulite” (1992) e Craxi fu costretto all’esilio di Hammamet. Oggi il governo Monti aderisce senza riserve al “rafforzamento” di Sigonella, con la dotazione dei droni (aerei senza pilota), ottimi per omicidi mirati e bombardamenti di obiettivi sensibili.

Mostra altro

Ego te absolvo a peccatis tuis

1 Giugno 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #RELIGIONE

Il Papa e la famiglia

Mostra altro

Terremoto e calcioscommesse (vignetta)

1 Giugno 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

TERREMOTO.jpg

Mostra altro
<< < 1 2 3 4 5 6 7 8 > >>