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Blog  di Caranas

Napolitano il < taglianastri >

22 Novembre 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

 

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Sono convinto – ha detto  Napolitano – che quando i padri costituenti hanno scritto la legge fondamentale di questo Paese non hanno certo immaginato per il capo dello Stato il ruolo di chi è chiamato a tagliare nastri alle inaugurazioni, come si dice per i re in altre nazioni. Ma una figura chiamata ad assumersi responsabilità, senza tuttavia invadere campi che non sono suoi. Rispetto le scelte del governo, e non posso sostituirmi a chi ha la responsabilità del potere esecutivo, ma posso entrare nel dialogo tra istituzioni.

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Napolitano : "Monti non è candidabile." I partiti se lo ricordino

22 Novembre 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

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                                    di Caranas

Un duro colpo  per la demagogia di Casini, Montezemolo ed altri  dell’area di centro- destra ora che il Capo dello Stato ha precisato che Mario Monti essendo senatore a vita non si può candidare al Parlamento perché è già parlamentare. Guarda caso , questi protetti da Bertone non se ne erano accorti.  Smettiamola quindi di tirarlo per la giacca a proprio piacimento (nel senso di interessi) spingendolo a candidarsi , tanto più che , se pur considerato da Bersani “una risorsa” ,  la gran maggioranza del popolo italiano lo ringrazierà solo per averci privato all’80 % delle barzellette di Berlusconi ma non dimentica le “lacrime e sangue” sofferte  avendo pagato e continuando a pagare la crisi a favore delle banche , e tutto ciò perché i suoi atti di governo  hanno avuto una direzione unica e sempre a favore dei soliti ricchi e speculatori. Come potranno dimenticarlo infatti gli “esodati”, oppure i nati nel 1952 che avevano già programmato la propria pensione ? o le famiglie dei suicidati perché ridotti sul lastrico da questa crisi che non vuole terminare ?

E poi, caro Napolitano, non pensi che tutti gli italiani siano fessi e che non abbiano capito che il suo rapporto con Monti scricchiola un po’. Noi abbiamo notato la gaffe pesantissima fatta dal premier  Monti in Qatar :  “Dopo di me non garantisco niente“. Come a dire, agli investitori stranieri: investite finché ci sto io che vi do garanzie, dopo non so che dirvi.  Bel messaggio del cazar  soprattutto per il premier di un Paese che ha bisogno di investimenti esteri come il pane. E che sta tentando di piazzare titoli di Stato ovunque per evitare il default.

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Gaza vendetta sui presunti collaborazionisti

21 Novembre 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

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Clerical primarie vignetta

21 Novembre 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

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GAZA

21 Novembre 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

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good night cartoon

20 Novembre 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

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CURIOSITA'

20 Novembre 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #CURIOSITA'

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Il cappell'ano

20 Novembre 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #NOTIZIE OGGI

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(ASCA) - Milano, 20 nov - Don Alberto Barin, cappellano della casa circondariale San Vittore di Milano, e' stato arrestato oggi dagli uomini della squadra mobile per violenza sessuale e concussione. Lo si apprende da una nota ufficiale della procura di Milano firmata dal procuratore capo Edmondo Bruti Liberati. Il reato di violenza sessuale, si legge ancora sul comunicato, e' stato compiuto dal sacerdote nei confronti di 6 detenuti. Il sacerdote e' stato denunciato da almeno sei detenuti di chiedere favori sessuali in cambio di piccole elargizioni di denaro o beni materiali, necessari a soddisfare i bisogni piu' elementari di un carcerati: sigarette, sciampo, spazzolini o pochi spiccioli. Secondo quanto si apprende in ambienti giudiziari milanesi, le indagini condotte in questi mesi dalla procura hanno permesso di dimostrare tutta una serie di violenze a partire dal 2008 fino a oggi. Le vittime 'preferite' di Don Alberto erano tutti ragazzi giovanissimi (di eta' compresa ta un minimo di 22 anni e un massimo di 28), tutti extracomuntari e tutti in carcere per reati di microcriminalita', ad eccezione di uno di loro detenuto per omicidio. I fatti avvenivano all'interno del carcere milanese e precisamente nell'ufficio del cappellano. A incastrare Don Alberto sono almeno 5 video, disposti dagli investigatori dopo la denuncia presentata nell'estate scorsa da una delle vittime. Le vittime finora sicure sono sei, ma in procura chiariscono che esiste il 'dubbio fondato' su possibili altri casi di violenza. L'arresto di Don Alberto e' scattato nel pomeriggio di oggi: gli uomini della polizia giudiziaria lo hanno prelevato nella sua abitazione di piazza Filangeri, di fronte all'ingresso principale della casa circondariale milanese.

 

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Quando Repubblica non si diversifica da Libero

20 Novembre 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #NOTIZIE OGGI

Piergiorgio Odifreddi lascia Repubblica .it per un post cancellato

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 Il post di Odifreddi cancellato da Repubblica.it

 

Dieci volte peggio dei nazisti


Uno dei crimini più efferati dell’occupazione nazista in Italia fu la strage delle Fosse Ardeatine. Il 24 maggio 1944 i tedeschi “giustiziarono”, secondo il loro rudimentale concetto di giustizia, 335 italiani in rappresaglia per l’attentato di via Rasella compiuto dalla resistenza partigiana il 23 maggio, nel quale avevano perso la vita 32 militari delle truppe di occupazione. A istituire la versione moderna della “legge del taglione”, che sostituiva la proporzione uno a uno del motto “occhio per occhio, dente per dente” con una proporzione di dieci a uno, fu Hitler in persona.

 

Il feldmaresciallo Albert Kesselring trasmise l’ordine a Herbert Kappler, l’ufficiale delle SS che si era già messo in luce l’anno prima, nell’ottobre del 1943, con il rastrellamento del ghetto di Roma. E quest’ultimo lo eseguì con un eccesso di zelo, aggiungendo di sua sponte 15 vittime al numero di 320 stabilito dal Fuehrer. Dopo la guerra , Kesselring fu condannato a morte per l’eccidio, ma la pena fu commutata in ergastolo e scontata fino al 1952, quando il detenuto fu scarcerato per “motivi di salute” (tra virgolette, perché sopravvisse altri otto anni). Anche Kappler e il suo aiutante Erich Priebke furono condannati all’ergastolo. Il primo riuscì a evadere nel 1977, e morì pochi mesi dopo in Germania. Il secondo, catturato ed estradato solo nel 1995 in Argentina, è tuttora detenuto in semilibertà a Roma, nonostante sia ormai quasi centenario.

 

In questi giorni si sta compiendo in Israele l’ennesima replica della logica nazista delle Fosse Ardeatine. Con la scusa di contrastare gli “atti terroristici” della resistenza palestinese contro gli occupanti israeliani, il governo Netanyahu sta bombardando la striscia di Gaza e si appresta a invaderla con decine di migliaia di truppe. Il che d’altronde aveva già minacciato e deciso di fare a freddo, per punire l’Autorità Nazionale Palestinese di un crimine terribile: aver chiesto alle Nazioni Unite di esservi ammessa come membro osservatore! Cosa succederà durante l’invasione, è facilmente prevedibile.

 

Durante l’operazione Piombo Fuso di fine 2008 e inizio 2009, infatti, compiuta con le stesse scuse e gli stessi fini, sono stati uccisi almeno 1400 palestinesi, secondo il rapporto delle Nazioni Unite, a fronte dei 15 morti israeliani provocati in otto anni (!) dai razzi di Hamas. Un rapporto di circa 241 cento a uno, dunque: dieci volte superiore a quello della strage delle Fosse Ardeatine. Naturalmente, l’eccidio di quattro anni fa non è che uno dei tanti perpetrati dal governo e dall’esercito di occupazione israeliani nei territori palestinesi.

Ma a far condannare all’ergastolo Kesserling, Kappler e Priebke ne è bastato uno solo, e molto meno efferato: a quando dunque un tribunale internazionale per processare e condannare ancheNetanyahu e i suoi generali?

 

Piergiorgio Odifreddi

Ps : ci sarà il peso della Comunità ebraica ? 

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Talenti di Calabria - Francesca Gerbasi

20 Novembre 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

 

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COSENZA – Talenti di Calabria. Venezia, patria dell'amore per eccellenza, famosa per i suoi canali, per le sue romantiche gondole, per l'accattivante fenomeno naturale dell'acqua alta, è anche la città dove è esplosa l'eccezionale bravura di Francesca Gerbasi, cosentina,rinomato soprano falcon, idolatrata dalla critica e apprezzata dal pubblico per via di quella sua tonalità vocale che, nel corso degli anni, le ha permesso di essere paragonata ad una dei mostri sacri della lirica mondiale, Maria Callas. Raggiungiamo telefonicamente Francesca Gerbasi, in un momento di pausa. L'accoglienza che ci riserva è particolare, non foss'altro perché siamo della sua stessa città. Domanda d'obbligo: Il rapporto con la musica. «Forse è nato lo stesso giorno che sono venuta al mondo io, a quattro anni ho inziiato a studiare pianoforte. A sedici ho scoperto la lirica e nel 2006 sono stata ammessa al Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio” di Cosenza, dove ho studiato col soprano Claudia Sisca. Ho poi proseguito gli studi con il baritono verdiano Giancarlo Pasquetto, trasferendomi nel dicembre 2011 al Conservartorio "B. Marcello" di Venezia, al quale sono attualmente iscritta, perfezionandomi con lo stesso Pasquetto affiancato dal pianista, cembalista e organista Silvio Celeghin per la costruzione e perfezionamento del repertorio lirico e barocco». A Venezia è entrata tra le Masterclass di Alto perfezionamento di Canto Lirico, quelle con il Soprano Luciana Serra, con il baritono Giancarlo Pasquetto; masterclass di canto barocco “Le sonate di A. Scarlatti”, tenuta dal soprano Gloria Banditelli; masterclass di liederistica tedesca di Mozart e Schubert; masterclass di liederistica tedesca di Strauss e Schumann con la pianista Marina D’Ambrosio; approfondimento su repertorio di liederistica tedesca di Schumann e Mahler con il direttore d'orchestra Rigon; masterclass sul repertorio spagnolo con il tenore Fernando Luigi Marquez Fernandez, docente dell'Istituto Superior de Màlaga; masterclass di perfezionamento sul repertorio antico spagnolo, in particolare lo studio sulla Zarzuela, con Ana Rodrigo ed Hector Guerrero, insegnanti presso la Escuela Superior de Canto de Madrid.

 

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