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Blog  di Caranas

Aldo Busi : < Una Maria Teresa d'Austria non l'avremo mai più.>

17 Novembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

“RECENSIONE” DI ALDO BUSI DEL DISCORSO PROGRAMMATICO DI MARIO MONTI AL SENATO.

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1- LAVORO, PENSIONI, TASSE E ICI; LE PRIORITA' DI MONTI

Giovanni Innamorati per l'ANSA - Rigore, crescita ed equità: sono questi i tre punti di riferimento del programma del governo di Mario Monti illustrato oggi in Senato: dentro questo quadro il Professore ha annunciato alcune delle misure a cui metterà mano, tra cui l'Ici e le imposte sugli immobili, il mercato del lavoro e la previdenza. Monti ha spiegato che il "rigore di bilancio" non basta a rendere "credibile" l'Italia se manca la crescita, senza la quel il debito non è sostenibile. Al contempo nel varare le riforme per la crescita, "maggiore sarà l'equità, e maggiori saranno gli effetti positivi".

Ascoltati gli ultimi 40' circa del discorso programmatico del Primo Ministro Monti appena conclusosi al Senato, in sintesi:

a) Arcore, Palazzo Grazioli e il Rito dell'Ampolla sul Po sono lontani; finalmente, dopo tanta noia, un po' di sano divertimento: le parole "sobrio, sobrietà" sono infinitamente più galvanizzanti e danno più adrenalina erotica di "escort, federalismo fiscale, bunga-bunga",

b) alla luce delle cose riassunte nell'agenda del fare montiano (e che sia anche papescamente montiniano, pazienza), Berlusconi non ha mai governato il Paese, l'ha semplicemente spogliato,

c) 50 minuti televisivi a immagine fissa non è roba da poco da digerire, eppure la mia attenzione non è mai venuta meno, perché Monti diceva cose che evocavano problemi concreti, non le parole in libertà di un barzellettiere per stordire i già rintronati di loro, e allorché smetteva di leggere e parlava a braccio, è riuscito, uno su mille in Italia e uno su diecimila tra i parlamentari attuali, a inanellare frasi dipendenti (dalla principale, per chi non lo sapesse) senza mai perdere né la struttura sintattica né il tono crescente o decrescente portatore di senso emozionale, quindi di vitale importanza al fine di essere ascoltato e fatto proprio o almeno assimilato profondamente; un'unica imperfezione grave: ha usato l'inesistente "assorbere" invece di "assorbire", e forse troppi tecnicismi finanziari mediati dal lessico inglese che avrebbe dovuto tradurre subito dopo, bazzecole in confronto allo strampalato congiuntivo della seconda coniugazione (in -ere e -rre) e all' "asprissima" invece di "asperrima" infilzati a "Che tempo che fa" da Casini in pochi minuti (inquietante che siano arrivati ad accorgersene anche i redattori di "Striscia la notizia": già aria nuova anche lì?),

d) la scelta politica unica e possibile in Italia è tra cattolici cretini e disintegrati moralmente e cattolici intelligenti e integri moralmente, il neo Primo Ministro e le persone che lo affiancheranno appartengono alla seconda categoria, punto (certo, permane grande perplessità su Passera e il suo salvataggio (?) dell'Alitalia che tanti lutti addusse agli italiani coi piedi e le tasche per terra),

 

 

e) unica nota di demagogia (tutta cattolica, va da sé) è sull'eterno lamento della scarsa natalità e di quell'altra balla procreazionista a tutti i costi, "l'invecchiamento del Paese", quelli se li poteva risparmiare,

f) Monti ha un programma serio e conseguente alle reali, precarie condizioni del Paese, si sente l'intensità intellettuale ed etica dell'uomo, e non ha alcuna importanza, con la trave che ci ritroviamo dopo il Ventennio berlusconiano, star lì a ingigantire questa o quella pagliuca nel suo di occhio, e non dimentichiamocelo mai prima di giudicare: è lì da poche ore, va sostenuto con ogni forza non fosse per il coraggio dimostrato nel prendere in mano una brocca rotta ripromettendosi di poter non riempirla ma di rimetterne assieme i cocci per farci bere,

g) dall'applauso forte e lungo scoppiato in Senato alla fine del suo discorso, si può arguire che l'opposizione politici/tecnici nel Governo è del tutto retorica e superata, era palpabile il sollievo degli astanti nel sentirsi finalmente rassicurati sul fatto che da oggi possono fare qualcosa che per essere politico deve essere tecnicamente sensato, e che meno uno segue il proprio s-partito più il coro torna a cantare,

h) abbiamo visto di che democrazia abbiamo mai goduto fino a ora, con una Giustizia di fatto paralizzata e inerte e per certi aspetti criminogena, si smetta di dire che con Monti "è in pericolo la democrazia per elezione" nemmeno fosse andato su un generale Franco per colpo di stato, l'unico guaio dei tanti capetti già livorosi è che Mario Monti è infinitamente più glamour di chiunque e con orecchino e con bandana e col medio alzato.

Dell'Europa mi fido, dell'Italia no e del Vaticano ancora meno, ma non è tempo per sottilizzare: tanto, una Maria Teresa d'Austria non l'avremo mai più.

 

 

 

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