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Razzismo in aereo
UNA DONNA DI CIRCA 50 ANNI SALE IN AEREO E LE VIENE ASSEGNATO UN POSTO ACCANTO AD UN PASSEGGERO NERO. VISIBILMENTE TURBATA CHIAMA L’ASSISTENTE DI VOLO.
“QUAL E’ IL PROBLEMA SIGNORA?” CHIEDE LA HOSTESS
“NON LO VEDE? RIBATTE LA DONNA “MI HA ASSEGNATO IL POSTO ACCANTO AD UN NERO! IO NON POSSO STARE SEDUTA AL SUO FIANCO. DEVE DARMI UN ALTRO POSTO!”
“PER FAVORE SI CALMI” RISPONDE LA HOSTESS “PURTROPPO TUTTI I POSTI SONO STATI ASSEGNATI MA VEDO COSA POSSO FARE”
LA HOSTESS SI ALLONTANA E RITORNA DOPO QUALCHE MINUTO.
“SIGNORA COME LE HO DETTO, NON CI SONO POSTI DISPONIBILI IN CLASSE ECONOMICA, MA, HO PARLATO CON IL COMANDANTE CHE MI HA CONFERMATO CHE NON CI SONO POSTI IN CLASSE ECONOMICA C’E’ UN SOLO POSTO IN PRIMA CLASSE” E PRIMA CHE LA DONNA POTESSE PARLARE LA HOSTESS RIPRESE:
“E’ INSOLITO PER LA NOSTRA COMPAGNIA CONSENTIRE AD UN PASSEGERO DI CAMBIARE POSTO DA CLASSE ECONOMIA A IN PRIMA CLASSE. TUTTAVIA, VISTA LA CIRCOSTANZA, IL COMANDANTE PENSA CHE E' INGIUSTO E SCANDALOSO FORZARE UNA PERSONA A VIAGGIARE ACCANTO AD UNA PERSONA CATTIVA”
E RIVOLGENDOSI AL PASSEGGERO ACCANTO LA DONNA LA HOSTESS GLI DICE:
“SIGNORE SE VUOLE ESSERE COSI’ GENTILE DA PRENDERE IL SUO BAGAGLIO LE ABBIAMO RISERVATO UN POSTO IN PRIMA CLASSE”
E TUTTI GLI ALTRI PASSEGGERI AVENDO ASSISTITO ALLA SCENA TUTTI IN PIEDI APPLAUDIRONO.
(F. Facebook)
Finché morte non vi separi
.
da Facebook
Fa freddo ! Immagini di Vimodrone e di pietanze By Caranas
Dal terrazzino della cucina
il giardino di casa mia
il ciliegio centrale l'ho piantato io ( a. 2003)
mi è venuta fame ...
baccalà con peperoncino...
sugo special Caranas per spaghetti n°3...
altro fritto ...
e dolce ... ( turdiddri alla calabrese)
Una diagnosi del tumore alla prostata senza errori
(ndr Caranas)
[ e poi dicono che in Italia la ricerca non funziona ! Quello che non funziona veramente è il cervello dei governanti alla "Gelmini" che hanno tagliato fondi costringendo molti validissimi ricercatori a proseguire il loro lavoro all'estero ]
Un chip in grado di rilevare preventivamente il tumore alla prostata senza errori o falsi positivi. Inutile dire che una cosa del genere potrebbe migliorare sensibilmente le diagnosi oncologiche, ed è un risultato tutto italiano. È stato infatti sviluppato dal Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali attraverso le Università di Parma e Catania.
Il chip ha la capacità di individuare nelle urine la saracosina, un enzima che a livelli elevati indica la presenza di forme aggressive di cancro alla prostata. Finora non sono stati mai creati strumenti così efficaci per uno screening così particolare, e la ricerca è stata appena pubblicata su PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences of the Unites States of America).
L’idea di Elisa Biavardi e Cristina Tudisco (le ricercatrici che hanno messo a punto il chip) è stata quella di usare un recettore nanomolecolare con alta affinità per la sarcosina e posizionarlo sulla superficie di un nano-chip, fatto come una sorta di “wafer” di silicio. Il trucco sta nel fatto che attraverso dei recettori, dei cavitandi tetrafosfonati, si intrappolano le molecole recanti un gruppo di N-metilico (la saracosina è infatti un derivato N-metilico della glicina).
Stando ai dati AIRC, il tumore alla prostata in Italia rappresenta circa il 15% di tutti i tumori, e l’incidenza è in netto aumento, con oltre 23mila nuovi casi all’anno. Una diagnosi tempestiva e accurata rappresenta spesso la salvezza, ma i test attuali non sono affatto infallibili: di solito si procede con un prelievo del sangue alla ricerca di livelli di PSA (Antigene Prostatico Specifico), una molecola i cui alti livelli sono associati al tumore, ma è un esame che spesso riporta falsi positivi. Può succedere, infatti, che livelli alti di PSA siano rilevati anche in presenza di semplici infiammazioni o infezioni.
Il metodo ideato dal team italiano, invece, non ha questo problema, perché è un’analisi certa. Stando a Enrico Dalcanale, che ha guidato il gruppo di Parma, il nuovo test potrebbe essere molto utile anche allo screening di liquidi biologici in generale, migliorando anche altri tipi di diagnosi.
(fonte: Oggiscienza)
Crediti immagine: Consorzio INSTM