Monti disperato (vignetta)
La dice Berlusconi , poi ritira il braccio !
''Quando ho detto che Monti e' disperato ho usato una battuta per spiegare come anche lui si renda conto di quanto sia difficile governare questo Paese “.
Voti Antonio ? Non è finita !
Pagherete caro, pagherete tutto !
Amici animali
Calzini spaiati
Leghisti in transumanza
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PRESEPE - GRANDE SUD - Il Presepe Napoletano del Dott. Di Luise Francesco
Scenari di una volta che il tempo non riuscirà a mutare
Gricignano - Il Presepe Napoletano del Dott. Di Luise Francesco. Il Natale è sempre più vicino e, nell'attesa, proponiamo le immagini dello splendido Presepe Napoletano realizzato dal dottor Francesco Di Luise, stimato medico della nostra cittadina.
Il presepe napoletano è una delle tradizioni natalizie più consolidate e seguite che si è mantenuta inalterata per secoli. Il termine presepe (o presepio) deriva dal latino praesepe (o prasepio o ancora praesepium) che vuol dire mangiatoia. Il primo presepio a Napoli viene menzionato in un documento che parla di un presepio nella Chiesa di S. Maria del presepe nel 1025. Nel 1340 la regina Sancia d'Aragona (moglie di Roberto d'Angiò) regalò alle Clarisse un presepe per la loro nuova chiesa, di cui oggi è rimasta la statua della Madonna nel museo di San Martino. Nel Seicento il presepe allargò il suo scenario. Non venne più rappresentata la sola grotta della Natività, ma anche il mondo profano esterno: in puro gusto barocco, si diffusero le rappresentazioni delle taverne con ben esposte le carni fresche e i cesti di frutta e verdura e le scene divennero sfarzose e particolareggiate (Michele Perrone fu tra gli artisti principali in questo campo), mentre i personaggi si fecero più piccoli: manichini in legno o in cartapesta saranno preferiti anche nel Settecento.
Il secolo d'oro del presepe napoletano è il Settecento, quando regnò Carlo III di Borbone. Per merito della fioritura artistica e culturale in quel periodo anche i pastori cambiarono il loro sembiante. I committenti non erano più solo gli ordini religiosi, ma anche i ricchi e i nobili. La vera portata e il lascito culturale del presepe napoletano risiedono nel realismo delle sue rappresentazioni. Non è più solo un simbolo religioso, ma uno strumento descrittivo, identificativo e unificante della comunità di appartenenza, nella sua dettagliata composizione. Si potrebbe forse dire che il presepe napoletano è stato e rimane un veicolo di identifiicazione della "gens napoletana" e l'antesignano di quel realismo che ha caratterizzato le rappresentazioni teatrali e le produzioni cinematografiche napoletane.
Svizzeri : “I leghisti? Non li vogliamo neanche noi”
SECCO NO – Ticino online. Ma gli Svizzeri li vogliono i leghisti italiani?
Nessuno, in queste riflessioni, pone mai il quesito: ma la Svizzera vuole Como, Varese, Sondrio e il Verbano-Cusio-Ossola? Avrebbe un senso un’integrazione del territorio confederato con le aree di confine di Lombardia e Piemonte?
I sondaggi online vanno sempre presi con le pinze, perchè non utilizzando un metodo scientifico non sono rappresentativi della popolazione in generale, così che i suoi risultati sono più indicativi di tendenze che altro. I ticinesi però non vogliono i leghisti al 45%, mentre più del 20% crede che una simile idea non si realizzerà mai, oppure non gli interessa. Solo il 20,25% si dichiara a favore dell’arrivo della Padania, una percentuale curiosamente simile a quanto ha preso alle ultime lezioni la Lega dei Ticinesi, la risposta svizzera al Carroccio italiano. I due partiti hanno tra di loro ottimi rapporti, ma pare di capire che a parte i leghisti nessun altro svizzero ha intenzione di accollarsi i padani.
Conto corrente per pensionati (vignetta)
Ora per ritirare la pensione ci vuole il conto corrente ( sopra i 900 euro ) , evviva le banche prima hanno rovinato tutto , ora ci guadagnano sopra !