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Blog  di Caranas
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Leggi un po’ come ci stanno a fregà col rigor Montis

9 Dicembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Il denaro che guadagni ti appartiene, ma solo fino a un certo punto.

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Un Amato che di notte entra nel tuo conto corrente lo trovi sempre. Il denaro è diventato inoltre una microspia, un chip sottocutaneo. Si è evoluto da strumento finanziario a strumento di controllo. Altro che intercettazioni. Serve a tracciare le tue azioni, a legarti per sempre a una banca anche se odi le banche, a portare dentro la tua camera da letto un funzionario del Tesoro per verificare a chi hai pagato, e perché, 252 euro la sera del secondo giovedì di tre anni fa alle ore 21.15. "Rispondi maledetto o chiamo Equitalia". Ogni governo segue le sue inclinazioni, la sua cultura. Il governo dei Banchieri non fa eccezioni. Pensioni e stipendi pubblici potranno essere prelevati in contante solo fino a 500 euro, il resto dovrà essere pagato in banca o su un conto postale o con carte prepagate, magari con la social card di Tremorti.

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Nel decreto non sono ancora comprese le schede del Gratta e Vinci e de Il Milionario o la carta straccia dei Btp. Ma è solo questione di tempo, in particolare per i titoli di Stato. Tutti i movimenti del tuo conto corrente, anche i prelievi bancomat e i pagamenti con carte di credito, in sostanza la tua vita, saranno a disposizione del Fisco dal primo gennaio 2012. Lo prevede l' articolo 11 della manovra "Emersione di base imponibile". Fino ad oggi veniva comunicato il solo numero del tuo conto corrente. Per ogni movimento dovrai tenere le ricevute, le causali, l'indirizzo dell'idraulico per evitare sanzioni? E i contanti allora? Perché non pagare in contanti e dire che te li sei fottuti a donne e champagne? Sbagliato! In futuro ci sarà una soglia massima di prelievo in contanti dalla banca. La prossima disposizione di Rigor Montis sarà la tassazione delle mattonelle di casa usate per nascondere le banconote. Nel frattempo è impossibile tassare "tecnicamente" con un 1,5% in più gli evasori totali che hanno usufruito dello Scudo Fiscale. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

Grazie Grillo !

 

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Dolci di Natale in Calabria

9 Dicembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #CUCINA

Tradizioni gastronomiche calabresi: Bombe caloriche che rendono più dolce il Natale

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In Calabria i dolci natalizi sono innumerevoli e ancor di più sono le varianti di preparazione che si registrano in ogni paese. Sarebbe impossibile elencarli tutti senza fare delle esclusioni eccellenti. Consapevoli di questo rischio, proviamo ad offrirvi una panoramica sulla gastronomia calabrese del periodo di Natale concentrandoci sui dolciumi. Saranno i dolci, infatti, ad accompagnare in maniera continua la vostra visita in Calabria nel periodo delle feste di fine anno. Sia che soggiorniate a casa di amici o parenti, sia che siate ospiti presso una delle tante strutture ricettive, i dolciumi tipici del Natale saranno la conclusione ideale dei pasti ma anche la cornice gastronomica delle visite di auguri, tradizione, questa, a cui i calabresi sono molto legati: dovunque andiate, anche solo per pochi minuti, è bene accettare qualcosa per far contenti i padroni di casa; qui l’ospitalità è sacra, specie in questo periodo.

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Una costante nella preparazione dei dolci calabresi è la frittura. L’esempio più diffuso sono le zeppole farcite alla crema, tipiche delle zone del centro ma diffuse un po’ ovunque ormai da tempo. Simili, ma non farcite, sono le nocatole o grispelle o vecchierelle, che rimandano per la forma alle Krapfen nordeuropee, chiamate nel Cosentino anche “cuddruriaddri duci” per differenziarli da quelli salati, di gran lunga la pietanza natalizia più preparata durante le vigilie. La pronuncia è difficile per chi non è del posto, ma rappresenta la chiave d’accesso ai suoni del dialetto locale. Da qualsiasi parte vi troviate, chiedetene uno: capiranno subito che non siete del luogo e si adopereranno per insegnarvi la pronuncia più corretta, offrendovene allo stesso tempo un abbondante assaggio. Onnipresenti sulle tavole sono anche degli gnocchetti fritti, passati nel vino (o nel mosto) cotto, farciti con noci e canditi e quindi ricoperti di miele di fichi o di castagne: i cannaricoli, detti anche “pasta cumpettata”(variante jonica un po’ più piccola) o turdilli.

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Con un impasto analogo, ma senza farcitura, si fanno le scaliddre (il suono è lo stesso di cuddruriaddru) ricoperte di miele o di glassa di cioccolato. Molto apprezzata dai turisti delle aree montane è anche la Pitta Impigliata

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(o, nella variante crotonese, Pitta ‘nchiusa), un panetto di pasta frolla al miele arrotolato su se stesso e farcito con canditi, noci e uva passa: come per le altre ricette, ne esistono infinite varianti, ma qui vogliamo segnalarvi quella che include l’aggiunta di vino bianco durante la frittura dell’impasto. Tantissimi anche i biscotti tra i quali ricordiamo i Ciciriati del Vibonese e del Reggino, il cui impasto contiene ceci (da cui il nome), caffé, noci e cacao, e le susumelle: queste ultime, diffuse anche nell’area di Crotone, hanno una caratteristica forma ovale e sono ottenute da un’equilibrata mistura di cacao e spezie, specie la cannella. Chi invece ama i biscotti morbidi deve assolutamente assaggiare i mostaccioli, dolci al miele di fichi (o di castagne) farciti con noci e mandorle ed aromatizzati con scorza di limone. A Reggio troverete anche la famosa Pignolata,dolce preparato ormai in più occasioni durante le varie festività annuali: si tratta di pallini di pasta fritti (detti appunto “pigne”) ricoperti per metà da glassa bianca al limone (o bergamotto) e per la restante metà da glassa di cioccolato vanigliato.

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Molti di quelli fin qui descritti rientrano nei prodotti tipici calabresi contrassegnati dal marchio DOC, tra i quali non possiamo non menzionare il famoso Torrone di Bagnara Calabra. Un altro torrone caratteristico di questo periodo è la Giurgiulena, la cui pasta presenta solo sesamo, zucchero e miele ma a cui si possono aggiungere mandorle, canditi o scorza di limone: solitamente si serve già tagliato a quadratini e si assapora lentamente, facendolo sciogliere in bocca. Se la vostra dentatura non è ottima, sarebbe meglio non addentarlo: il sesamo caramellato, una volta raffreddatosi, tende ad indurirsi. Le tavole imbandite ad ogni ora del giorno (per esser sempre pronti all’arrivo di un ospite) avranno in bella mostra anche frutta candita ricoperta di cioccolato fondente (spesso agrumi), frutta secca e datteri, a sottolineare la forte presenza araba in questa regione. Ma quando padrona di casa scoprirà la tovaglia con cui ha protetto tutte le pietanze, gesto divenuto quasi rituale, la vostra attenzione potrebbe essere attratta da particolari dolci a forma di croce: sono le “crocette”,

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fichi secchi farciti con mandorle (o noci) e scorze di agrumi ed infine pressati insieme a gruppi di 4. Quando nevica, in Calabria è una vera festa: a parte le aree montane, qui la neve non è molto frequente. Per celebrare al meglio l’avvenimento viene preparato in casa un dolce che solitamente stupisce i turisti per la sua semplicità: la “scirubetta”,

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una crema ottenuta mescolando insieme la neve appena colta con miele di fichi e zucchero. Pur non rientrando nei dolci tipici natalizi, vogliamo menzionarla perché in molte parti d’Italia questa usanza è totalmente sconosciuta, anche laddove c’è grande abbondanza di neve (e i calabresi, ovviamente, non se ne capacitano!). Insomma, con tutti questi dolci di Natale, una vacanza in Calabria potrà rappresentare un vero attentato alla vostra linea. Molti dei prodotti descritti, bisogna ammetterlo, sono delle autentiche bombe caloriche,

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                                                                              Grispeddre

ma c’è un modo per evitare i sensi di colpa e godere pienamente dei piaceri della cucina tipica: “il miglior modo di liberarsi dalle tentazioni è cedervi”, diceva qualcuno.

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                                                           Scaliddri

Quindi mettete da parte la bilancia per un po’ e lasciatevi travolgere dall’atmosfera allegra delle case calabresi. Per la dieta ci sarà tempo: a partire dal primo lunedì…dopo l’Epifania!

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                                                           Giurgiulena

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                                          Buccunotti con marmellata o nutella

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                                               'mpignulata

 

E per digerire alla Montalbano, una bella passeggiata sulla spiaggia di S.Nicola Arcella (CS)

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 ( fonte- parziale - : www.mobitaly.it/ )


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Alieni: dichiarazioni-shock di un astronomo del Vaticano

8 Dicembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #UFO E SCIENZA OGGI

Ecco, inizia una nuova evangelizzazione kerigmatica, qualcuno per favore avverta  Piergiorgio Odifreddi

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L’astronomo vaticano padre Guy Consolmagno ha dato il benvenuto a eventuali forme di vita extraterrestri e aggiunto che, se incontrasse un alieno, sarebbe felice di battezzarlo. Parlando alla vigilia del British Science Festival, padre Consolmagno ha detto al Daily Telegraph di sentirsi “a mio agio” con l’idea di forme di vita evoluta nello spazio interplanetario ma che, a proposito del battesimo degli Ufo, glielo offrirebbe “solo se me lo chiedessero“.

 L’astronomo gesuita, uno dei 12 che lavorano per l’Osservatorio della Santa Sede, ha osservato che le caratteristiche che contraddistinguono un’anima (intelligenza, libero arbitrio, libertà di amare e libertà di decidere) non sono necessariamente esclusive degli esseri umani. “Ogni entità, non importa quanti tentacoli abbia, può avere un’anima“. Cinquantanovenne, di Detroit, padre Consolmagno è il curatore della collezione di meteoriti della Santa Sede.

 

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La santa esenzione e il sesso degli angeli

8 Dicembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Possibile che non si pensi ai lavoratori e agli imprenditori del settore turistico, alberghiero, della sanità e dell'istruzione che subiscono concorrenza sleale da chi fa le stesse attività sotto l'insegna di un ente ecclesiastico o no profit?

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Alla fine il Pd scende in campo e apre al pagamento dell'Ici anche da parte della Chiesa. Con una mozione presentata dai deputati Stefano Esposito e Paola Concia e sottoscritta da altri 20 deputati del Pd, una folta rappresentanza del partito di Pier Luigi Bersani chiede ufficialmente al governo Monti che il patrimonio immobiliare della Chiesa Cattolica contribuisca al gettito della manovra economica in un momento in cui sono chiamati a farlo le famiglie italiane. Il testo, nella parte dispositiva, impegna il governo "ad attivare le necessarie procedure per determinare il gettito che deriverebbe dalla tassazione del patrimonio immobiliare della Chiesa Cattolica, richiedendo il pagamento di una quota pari al 30 per cento del totale del gettito stimato". Quindi ciò che suggeriscono i deputati è che prima venga fatta una stima del patrimonio immobiliare e su questo venga calcolato l'importo dell'Ici, tassato però solo per una porzione.

La denuncia dei Radicali: mancati 700 milioni di euro - I Radicali denunciano il "mancato introito per 700 milioni di euro" in manovra per la mancata soppressione dell'esenzione Ici per i beni di proprietà della Chiesa ed invitano le forze della nuova maggioranza di avere il coraggio di questa innovazione nel corso dell'esame parlamentare del decreto 'salva-Italia'.

"E' surreale - ha denunciato il segretario Mario Staderini- che il tabù dei privilegi vaticani, tra cui l'esenzione dell' Ici sulle attività commerciali, si sia rotto all'interno del PDL mentre dai vertici della triplice di Vasto tutto tace. “

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Riforma del lavoro anche se le lacrime della coccodrilla sono finite

8 Dicembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

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Il prossimo obiettivo del neo ministro del Welfare, Elsa Fornero è ora definire in breve tempo la riforma del lavoro dopo aver messo a punto la riforma delle pensioni.

Il lavoro del ministro Fornero, infatti, non si è esaurito con la riforma previdenziale; è ora  di pensare alla riforma del lavoro: «la parte difficile».

La scelta del Governo sarà quella della flexsecurity: «flessibilità in più ma con garanzia di protezione dei lavoratori».

L’obiettivo dichiarato dalla titolare del dicastero è di puntare su un mercato del lavoro più flessibile che posa fare affidamento sugli ammortizzatori sociali, ma «questo richiede risorse. Dobbiamo puntare alla crescita».

Solo con un mercato del lavoro che funziona bene e dà occupazione a giovani, donne e anziani si ottiene un meccanismo pensionistico sostenibile.

La riforma del lavoro va dunque di pari passo con quella previdenziale, in quanto deve rendere sostenibile le novità apportate al sistema previdenziale, sulle cui modifiche, ha dichiarato il ministro, il Governo Monti non ha avuto molta libertà a causa delle «esigenze finanziarie» e nel poco tempo a disposizione ha «cercato di dare continuità e coerenza temporale alla riforma delle pensioni».

«Questa riforma punta tutto su un’altra cosa che nella riforma non c’è, il pezzo mancante che la sorregge: un mercato del lavoro che funziona», ha spiegato la Fornero.

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14.12.2010 - Onorevole (?) Razzi : per 10 giorni mi fottevano la pensione

8 Dicembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Bastardi dentro ! Comunque sia, viva la sincerità !

Eccone un altro (deputato spia):"Questi pensano solo ai cazzi loro "

E' molto singolare che parlino solo adesso questi parassiti 



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la tredicesima

8 Dicembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

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Sono in pericolo persino le tredicesime. In prima fila a denunciare l’insostenibilità della situazione ci sono le Confindustrie di Treviso e Vicenza, quelle in cui i piccoli hanno maggiori spazi di rappresentanza. Dice Alessandro Vardanega, presidente degli industriali trevigiani: «Le aziende che sentiamo quotidianamente stanno incontrando difficoltà insormontabili nel reperire le risorse finanziarie per gli adempimenti di fine anno. Imposte, acconti, pagamento di tredicesime e gratifiche ai dipendenti».

 

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Il terrore di Bersani

7 Dicembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Inutile nasconderlo, Bersani ha paura !

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di Caranas

Il PD non solo non è capace di governare e di fare opposizione ma con la sua scelta che ricalca quella di  un nuovo Compromesso storico,  sta mettendo le basi per regalare ancora una volta l’Italia al centrodestra. E’ proprio vero, è più comodo vestire gli abiti civili che la tuta blu. Ha avuto paura Bersani . Poteva vincere andando subito alle elezioni. Ha scelto  invece la strada del suicidio (politicamente suo e della classe operaia e delle famiglie proletarie); si sa , questa sinistra non ha i coglioni per governare . Ma di cosa ha avuto paura il nostro "leader" ? Ha avuto paura del progetto di un grande partito popolare possibile in Italia con Pdl e Udc-terzo polo  capaci di scommettervi senza riserve, con un processo costituente nascente dall’isolamento del PD  e della Lega.  Ma Bersani non ha capito che tale progetto può partire anche subito,  proprio grazie al comune sostegno al governo Monti.

 

Sanno cosa fare Alfano,  Fini  e Casini ;  non si tratta di ricostruire la vecchia alleanza di centrodestra e tanto meno una grande coalizione ma un grande partito che riunifichi tutti coloro che condividono gli stessi valori e programmi. Un progetto  ovviamente autonomo sia dalla Lega, che non condivide l'appoggio al governo Monti, sia dal Pd, che non condivide valori e programmi del Ppe. 

Ecco da quale progetto politico, fra un paio d'anni, saranno mandati a casa gli strateghi del PD, che avranno TRADITO INVANO i lavoratori e gli stessi principi fondanti del PD. 

 Ora son tutti comunisti...

NOTA : sto notando in rete che molti ora dicono apertamente di essere COMUNISTI , un anno fa non l’avrebbero mai scritto ( per vergogna ? – per non sputtanarsi ?-  si sa bene però che sono solo compagnucci di merenda, compagnucci democristiani! ).

 

Comunisti si nasce, non si diventa !

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Nati nel 1952 col pieno di sfiga !

7 Dicembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

0 Sono del '52

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MANOVRA : BONUS PER CHI ASSUME DONNE E GIOVANI

7 Dicembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

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