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Blog  di Caranas

attualita'

Otto marzo... nord e sud a sbarcare il lunario

8 Marzo 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

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                                                                   di Caranas

8 marzo, Halloween, San Valentino... mi chiedo se ha ancora senso e valore festeggiare queste date di cui si conosce soprattutto il prezzo e quasi nulla sul loro significato storico. Di soprusi e ingiustizie l'intera società è vittima, ed allora occorrerebbe forse anche una festa per ricordare che ogni giorno dei preti stuprano  bambini o un 8 marzo al maschile ? Comunque sia, se proprio bisogna ricordare l'8 marzo, allora il mio pensiero in questo giorno va a tutte quelle donne meridionali che non hanno una pensione decente (o non ce l'hanno affatto) , a quelle donne vittime della mafia, della 'ndrangheta e dello Stato che per vivere devono sbarcare il lunario. Altro che cena in ristorante !

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Per questi due campioni l'ergastolo no ?

4 Marzo 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

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Per chi ha dubbi : clicca qui link

 

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UN ALDISSIMO BUSI SFANCULA DALLA E LA CATTO-IPOCRISIA DELL’INFORMAZIONE

4 Marzo 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

 

Che Lucio Dalla fosse gay  non me ne frega più di tanto. Ognuno è libero di essere se stesso. Quello che infastidisce nella morte di Lucio è invece l’atteggiamento assunto dalla chiesa cattolica  per i funerali di Dalla come ha sottolineato Lucia Annunziata  : «I funerali di Lucio Dalla sono uno degli esempi più forti di quello che significa essere gay in Italia: vai in chiesa, ti concedono i funerali e ti seppelliscono con il rito cattolico, basta che non dici di essere gay. È il simbolo di quello che siamo, c'è il permissivismo purché ci si volti dall'altra parte».

Qualcuno molto lontano dal buonismo tipico italiano, sfancula Dalla e la catto-ipocrisia dell’informazione, come si può leggere in questo pezzo di  intervista rilasciata da Aldo Busi (gay dichiarato pubblicamente) a Dagospia. [ Provate a leggere e se volete saperne di più collegatevi col sito Dagospia ].      Caranas

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 “Ho sempre pensato che Lucio Dalla fosse un checchesco buontempone, un chierichetto furbastro - le sue interviste sono un vero florilegio di banalità in ossequio alla morale comune e all'autorità costituita, alla maniera di Celentano - e non basta la morte per cancellare la magagna del gay represso cattolico (represso alla luce del sole, il che non ne inibisce certamente il godimento tra le tenebre della vita privata, anzi, le implementa, come ben si sa)”

 “I ben documentati rapporti di dalla con Craxi e l´Opus Dei, nonché con l'angelo custode che dichiarò di avere visto al suo fianco, me lo rendono poi addirittura indigesto, per amore della pila sapeva individuare bene dove andare a fare il baciapile, non erano certo le protezioni in alto loco a mancargli, era trasgressivo dove esserlo è di moda e alla portata di qualunque reazionario di mondo” –

“Un omosessuale non pubblicamente dichiarato che quindi se ne strafotta della morale sessuale cattolica, che mai nulla ha espresso contro l'omofobia di matrice clericale che impesta il suo Paese, che mai una volta ha preso posizione aperta per i diritti calpestati dei cittadini suoi simili di sventura politica e civile e razziale, un tipo così che, per esempio, scrive e canta il suo amore per una donna viene prima (per mediocrità di carattere, ipocrisia deliberata, amore del quieto vivere a discapito di chi lotta per i suoi stessi diritti da lui per primo negati) della bellezza o bruttezza della sua dedica impropriamente musicata."

"Non so se le canzoni di Dalla sono belle o brutte, come ne sento l´attacco alla radio, spengo. In questo senso, è in buona compagnia, tutti di autorinnegati di successo. Ve la lascio tutta, o prefiche e sorcini degli scomparsi ad arte già in vita. Io, da parte mia, continuerò a pensare che i veri eroi di Bologna sono i famigliari delle vittime della Uno Bianca e della strage della stazione ferroviaria rimasta impunita, eroi silenziosi sempre più dimenticati, quasi rimossi, attorno a loro io non smetterò un istante di stringermi in un cordoglio senza fine, e purtroppo senza pace." [Aldo Busi ]

 

 

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Il gioco del biliardo in Africa

3 Marzo 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

dedicato a tutti i leccaculo italiani di Cuccia.

 

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Noi  occidentali , quando sbagliamo un tiro, ci lamentiamo che il biliardo è sporco o pende. Vedere questa foto ci fa riflettere su quanto siamo abituati a comodità e nuove tecnologie. Ma siamo più felici noi o loro che hanno improvvisato questo biliardo fatto di canne e fango e che per palle usano frutta secca  ? Viene anche da pensare che tutto sommato , questi,  sono già stati fortunati  perché non hanno perso la loro libertà e non si son visti privare della loro  infanzia per diventare bambini soldato senza ricordi, con gli sguardi vuoti o allucinati dalle droghe.

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La stupidità non ha confini

28 Febbraio 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

Una ragazza di 15 anni cammina mano nella mano con suo figlio, la gente la chiama “PUTTANA !” senza sapere che è stata violentata all’età di 13 anni. La gente chiama “CICCIONE” un signore senza sapere che ha una malattia che gli causa sovrappeso. La gente fugge davanti al volto sfigurato di un signore senza sapere che rischiò la vita facendo il pompiere. La gente prende in giro bambini speciali senza sapere che sono migliori di loro.

 

Aggiungerei : non discutere mai con gli idioti… ti trascinerebbero al loro livello e ti batterebbero con esperienza !

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Perchè cinque oscar a un film muto ? (vignetta Caranas)

27 Febbraio 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

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Milan-Juve Porta Rubentus

26 Febbraio 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

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Nuove tendenze della comunicazione di marca attraverso i social media.

24 Febbraio 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

 

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Se è vero che siamo passati da una società di comunicazione di massa ad una società in cui ognuno di noi è un mezzo di comunicazione – human media -, l’obiettivo principale della nostra promessa di marca sarà migliorare il mondo in cui viviamo e la vita delle persone.

I social media e i video online saranno i principi della comunicazione per lo sviluppo sostenibile. Solo i video, destinati a sostituire la parola  scritta, lo scorso anno hanno visto una crescita  del +300% del loro utilizzo. I social media,  come la sostenibilità, sono alla base del nuovo  che si sta delineando e per la comunicazione  sono lo stimolo per creare nuovi paradigmi  per lo sviluppo di strategie e progetti di comunicazione.

Certo non significherà fare un video e trasmetterlo attraverso i social media: in questo caso,  si tratterebbe semplicemente di applicare l’approccio tradizionale spostando il “canale” dalla televisione ai social media. Il nuovo, invece,  significa creare un dialogo “reale”, fatto di autenticità, attenzione, rispetto, servizio, rilevanza  e fascinazione con i propri consumatori. Nel prossimo futuro, vedremo, quindi, la sostenibilità al centro di una nuova comunicazione e di  un nuovo marketing.

 

 

 

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Morto il Prof. Renato Dulbecco

21 Febbraio 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

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[aggiornamentto delle ore 21.00]  Il TG1 stasera neanche ne ha parlato : che schifo ragazzi ! ed io dovrei fidarmi della Lei ? Il canone lo pago solo per vedere l'ex comunista  elefante Giuliano Ferrara ?

Il genetista e biologo Renato Dulbecco è morto all’età di 98 anni (era nato a Catanzaro il 22 febbraio 1914). Premio Nobel per la medicina nel 1975, aveva scoperto in America, dove si era trasferito 50 anni fa , il meccanismo d’azione dei virus tumorali nelle cellule animali.

Memorabile l’unica esperienza da presentatore nel 1999 al festival di Sanremo insieme a Fabio Fazio.

In Italia, durante la Seconda guerra mondiale, prestò servizio come ufficiale medico e fu inviato in Russia. Fu ferito e rimandato in Italia, dove si nascose vicino a Torino e si unì alla Resistenza. Di quel periodo, il New York Times, nel servizio di Denise Gellene, evoca un episodio raccontato dallo stesso Dulbecco: quando il treno che lo portava in Russia si fermò a Varsavia, vide i lavoratori della ferrovia con la stella gialla. Chiese di loro e gli fu risposto che erano ebrei che sarebbero stati uccisi una volta finito il lavoro. Fu inorridito: "Quello fu il mio punto di svolta", disse poi Dulbecco.

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Emuli di Belen

19 Febbraio 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

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