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Blog  di Caranas

politica

Test radicale (by Vincino)

17 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Dopo quel che è capitato alla Camera la scorsa settimana, e le successive reazioni (incluse alcune inaccettabilmente scomposte, come quelle avvenute durante la manifestazione di sabato) è tornata di attualità una vecchia domanda: quanto siete Radicali?

Era infatti questa la domanda posta, oltre dieci anni fa, da un ironico libretto di propaganda politica del Partito Radicale, prodotto in occasione della campagna per i referendum del 1999. Quel librino – che per caso mi è saltato fuori scartabellando in una vecchia pigna di riviste – si chiamava “Radical test”, ed era interamente disegnato da Vincino:

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A MALNATE (VA) UN NECROLOGIO PADANO : " NELLA LEGA LA DEMOCRAZIA E' MORTA"

17 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

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A Malnate un annuncio funebre per rilanciare la polemica. Sulle vetrate  della sede della Lega Nord della cittadina di oltre quindicimila persone in provincia di Varese,  qualcuno ha appeso un manifesto con la scritta “Nella Lega la democrazia è morta”. Sarà probabilmente a causa del clima di grande tensione che si respira nel movimento, sarà perché originariamente l’attuale sede del Carroccio ospitava un’onoranza funebre, fatto sta che qualcuno, forse un simpatizzante o un  militante, ha affisso il cartello con tanto di bara disegnata al centro. La parola “Democrazia” è il defunto che idealmente riposa in pace nel feretro di carta. Sul necrologio campeggia il volto del  vicesindaco di  Buguggiate, Alessandro Vedani. Uno dei simboli della durissima resa dei conti che da qualche tempo bossiani e maroniani stanno portando avanti. Il maroniano Vedani, indicato peraltro come uno dei possibili epurati, ha preferito evitare commenti per non inasprire ulteriormente i toni già particolarmente accesi: "In questo momento – dice l’esponente di spicco del Carroccio – il miglior commento è il silenzio". Fatto sta che con il goliardico necrologio padano qualcuno ha forse voluto manifestare solidarietà e vicinanza a chi di questi tempi nei giochi di potere rischia addirittura l’espulsione  dal partito. Dopo qualche ora il cartello è stato staccato ma intanto era stato già notato da numerosi passanti divertiti

 

(fonte Repubblica.it)

 

 

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Che fai ? Mi cacci ?Rosy Bindi e quegli stronzi dei radicali che galleggiano senz’acqua

15 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

del glorioso partito radicale ormai c'è rimasto solo il ricordo

Berlusconi non riesce ad approvare neppure un verbale di condominio senza metterci sopra la fiducia. Senza minacciare i tacchini, cioè, che se non salvano la baracca arriva subito il Natale (ossia il voto anticipato, con probabile sconfitta elettorale) a far loro la festa.  

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I Radicali entrano in aula e rispondono alla chiama vanificando così la strategia delle opposizioni sul numero legale. Tra le opposizioni le immagini sugli schermi di Montecitorio che mostrano i deputati radicali passare sotto lo scranno della presidenza vengono accolte con stizza.

La piu’ furiosa è Rosy Bindi che si lascia andare a uno sfogo colorito: “Quando gli stronzi, so’ stronzi galleggiano senz’acqua”, dice la vicepresidente della Camera a un gruppo di collabotatori che la attornia. In difesa dei Radicali arriva Maurizio Lupi: “Non prendetevela con loro, il numero legale c’era. Perché  noi anche senza Bonfiglio e Pisacane siamo certi di avere 315 deputati. Quindi i Radicali sono infinfluenti”.

Il brutto di Lupi è che finisce dicendo: “I voti sono voti”. A quel punto la Bindi ha facile gioco a replicare “Gli stronzi sono stronzi”. Sulla questione dell’importanza dei radicali nel voto di oggi all’interno del Pd c’è dibattito. Franceschini dice che sono stati ininfluenti. Per Sarubbi hanno contribuito a far raggiungere il numero legale quando contava ancora 297 presenti (del PdL).

 

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Il partito che ha generato prima Rutelli e poi Capezzone non può essere serio. E lo dimostrerà ancora oggi votando la fiducia a Berlusconi.

14 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Il partitino di Pannella e soci non ha più alcun senso

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Come le puttane...

Nell’ottobre 1973 Rutelli mi era accanto in Piazza Duomo a Milano e contestava Pannella e Bonino che comiziavano sul palco. Non ascoltatelo è un provocatore , urlava la Emma. Dopo ,sotto un gazebo,  Pannella vicino ad una puttana dalle tette grandi, mi invitava a firmare un documento di protesta . Una settimana dopo mi arrivò una cartolina del partito radicale firmata “ la tua miciona di Piazza Duomo” . Le studiava tutte Pannella. E’ passato tanto tempo.

Oggi. I sei deputati radicali sono stati l’unica forza di opposizione che è rimasta in aula durante il discorso di Berlusconi. Una scelta ancora una volta incomprensibile, come era già capitato con l’astensione sulla sfiducia al ministro Romano. Ancora una volta i Radicali si dimostrano quello che sono ormai da una ventina d’anni, un partitino morto di fama la cui unica ragione d’essere è finire sui giornali, per poi raccattare qualche poltroncina con un’alleanza di interesse. Una volta Berlusconi, poi i socialisti, all’ultimo giro Veltroni, che li ha gentilmente portati in Parlamento.

I Radicali sono stati un partito glorioso, le cui battaglie hanno oggettivamente migliorato la qualità della nostra vita, e della democrazia italiana. Ma con il crollo della Prima Repubblica, invece di fare i conti con la storia, i Radicali si sono trasformati in una piccola setta che vive grazie al finanziamento pubblico dei partiti, unica loro ragione di vita. Tolta la figura di Emma Bonino, una delle poche politiche italiane di spessore,  il partitino di Pannella e soci non ha più alcun senso.

La possibile fine del berlusconismo potrebbe portare alla benefica eutanasia di un progetto politico ormai morto e sepolto. Invece, è più probabile che i contribuenti italiani continueranno a pagare la replica di uno show ormai triste, ripetitivo e vuoto. I Radicali vanno ringraziati per le loro antiche battaglie, ma ora sono una macchietta di un passato che dovrebbe essere solo archiviato nella memoria, e non offeso da questo presente senza senso, o da un futuro ancora più ridicolo e imbarazzante, magari di nuovo vicino a quello che rimarrà di Berlusconi.

 

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Bossi di seppia : 12 sbadigli in 19 minuti

13 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

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CI SIAMO : SCILIPOTI MINACCIA LA CRISI

12 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

“Voglio dire: io, lo scorso 14 dicembre, lasciando l’Italia dei valori e votando la fiducia al governo Berlusconi mi sono immolato per il bene degli italiani. Quindi, sempre per il bene del Paese, ora posso anche fare un passo indietro. Il fatto è che dobbiamo uscire da certi schemi ingessati. Non è che là a Montecitorio siamo solo per dire sì, o no, a seconda di come ci viene ordinato. Io ho le mie idee su come far uscire l’Italia da questa crisi. Ma se le mie idee vengono sempre ignorate, poiché ho a cuore le sorti del Paese, posso anche rivedere certe posizioni, e guardarmi intorno”: non c’è proprio più religione se persino Domenico Scilipoti minaccia la crisi.

NEMESI - Eppure nell’intervista al Corriere della Sera di oggi dice proprio questo, il “re dei peones” che è pronto a lanciare un movimento politico che tremare il mondo farà insieme a Gaetano Saya: “Io sto rientrando adesso a Roma”, “i capigruppo della maggioranza non potevano farmi una telefonatina e avvertirmi che il governo rischiava di sprofondare?”. Così l’ex dipietrista ed esponente dei Responsabili spiega l’assenza di ieri: “La verità è che nella maggioranza, come appunto raccontano i giornali, c’è dibattito: e anche io, all’interno di questo dibattito, ho una posizione aperta. Scilipoti ritiene che il fatto di stare dentro una maggioranza non paralizza i deputati. Non è che tutto quello che decidono i vari Verdini o Cicchitto è oro colato…”, fa sapere, con un linguaggio che ricorda molto i distinguo della prima Repubblica.

PRECISAZIONI - Ma precisa: “Non ha senso chiedere a Berlusconi di tornarsene ad Arcore, per poi ritrovarsi davanti facce di signori che frequentano il Parlamento dai tempi di Fanfani…”. E conclude: “Quando feci la scelta che sappiamo, e che m’è costata cattiverie e insulti, decisi con il Cavaliere un certo tipo di percorso. Ora, visto che le cose non stanno andando come previsto, io entro nel dibattito che s’è sviluppato dentro la maggioranza, e sto, come dicono quelli che parlano bene, nella dialettica, e mi muovo, ascolto. E poi decido, è chiaro”. Chiarissimo, dottò.

 (fonte :giornalettismo)

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CARO BERSANI , IL CENTROSINISTRA E' A + 7.8 % . PREPARA SUBITO IL PROGRAMMA DI COALIZIONE

12 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

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CROLLANO I SEGGI DEL CENTRODESTRA

 La tendenza appare sempre più definita. Seppur trattandosi di sondaggi e dunque da valutare con la necessaria cautela, il trend sfavorevole per il centrodestra è via via confermato. Anzi secondo i dati elaborati dal sito Termometropolitico.it  il 9 ottobre si è raggiunto il massimo storico di differenza tra il centrodestra e il centrosinistra con una forbice che segnala un +7,8% a favore della coalizione formata da Pd, Idv e Sel.

L’elemento politicamente più significativo è dato dal crollo del Pdl che al momento, ferma restando l’attuale legge elettorale ( su cui però pende la richiesta di referendum), sarebbe sotto il 26 per cento (25,92) mentre il Pd raggiungerebbe quota 27,47 per cento. Né migliore sarebbe la performance della Lega che finirebbe ben sotto il 10 per cento (9,05). Positivi i risultati di Idv e Sel, rispettivamente all’8,3 e al 7 per cento. Quanto al Terzo Polo, si confermerebbe decisivo al Senato e in generale registrerebbe il 7 per cento per l’Udc e il 3,3 per Fli.

Quali scenari discendono da questi dati? Parecchi. Ma uno in particolare si impone. E cioè che la regressione continua del partito berlusconiano lascia poche chance di manovra ai cosiddetti frondisti di Pisanu e Scajola. Nel senso che se vogliono impedire che eventuali elezioni politiche nella prossima primavera si trasformino in una debacle hanno l’urgenza di intervenire entro pochi giorni per modificare il quadro politico attraverso una crisi che porti a nuove possibilità di intese nel centrodestra.

Intese difficili certo, all’insegna di un percorso che è e rimane irto di ostacoli. Tuttavia ancor più certo è che lasciando le cose come stanno, il pericolo di andare incontro a una sconfitta che penalizzerebbe in modo netto il centrodestra si configura come una certezza. Del resto, per togliere ogni dubbio, e sempre con riferimento ai dati dello stesso sito, basta guardare la ripartizione dei seggi.

Se la tendenza elettorale venisse confermata, infatti, alla Camera il centrosinistra avrebbe 346 seggi; il centrodestra 214 e il Terzo Polo 69. Al Senato il centrosinistra conquisterebbe 156 seggi; il centrodestra 122; il Terzo Polo 35. E sarebbe determinante. Il centrosinistra ha tutte le convenienze per andare a votare anticipatamente; il centrodestra potrebbe esservi costretto dallo sfarinamento della maggioranza. Se i frondisti vogliono scongiurare questa eventualità, hanno l’obbligo di muoversi in fretta.

 

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" Non ha votato nemmeno lui ! Scajola! Traditore! Giuda Iscajola"

12 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Grande Crozza, Lupi ride e l'Italia affonda !

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L'ETICA DI BERLUSCONI

11 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

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Berlusconi ha captato il relativismo etico diffuso nella società. Esisteva già prima - e da molto tempo. Lui si è dedicato, con impegno e passione, a praticarlo. In modo aperto e palese. Senza vergognarsene. In passato, gli uomini politici coltivavano i loro vizi privati nell'ombra. Nel retroscena. Lui no. Ne ha fatto sfoggio. Nelle sue ville e nelle sue residenze si è sempre assistito a un viavai di ragazze e di persone appariscenti. A feste rutilanti. Non propriamente coerenti con l'immagine pubblica di un uomo di Stato. Difficile, peraltro, invocare il diritto alla privacy, visto che il Premier ha trasformato le sue residenze "private" in luoghi di rappresentanza "pubblica" e ufficiale. Dove si svolgono incontri e attività di governo. Dove vengono ricevuti Presidenti, sovrani e leader di altri Paesi. Difficile, anche perché Berlusconi ha costruito il consenso sul privato esibito in pubblico.

 

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Lega spaccata , secessione assicurata !

10 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

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Lega spaccata dopo l'elezione senza votazione formale del nuovo segretario provinciale di Varese Maurilio Canton. Dopo il burrascoso congresso di ieri il neo-segretario, indicato dal leader del carroccio Umberto Bossi, è stato contestato da uno striscione: "Canton segretario di chi? Di nessuno".

La scritta in caratteri verdi su sfondo giallo è stata appesa nei pressi della sede provinciale del partito in via Magenta, a Varese. Il sindaco di Cadrezzate è uscito ieri vincitore, ma per mancanza di concorrenti. Non è stato votato, né tantomeno eletto per acclamazione. Una modalità che ha provocato molto dissensi tra gli oltre 300 delegati presenti ieri all'Atahotel.

Canton, però, ha gettato acqua sul fuoco dopo le polemiche: "Il mio nome era stato indicato da Bossi in persona", ha detto sottolineando di voler lavorare per tutti con un obiettivo, l'indipendenza della Padania. Ieri, ha detto al Corriere della Sera, "è andato tutto come doveva andare, cioè bene: sono stato eletto per acclamazione come in passato è già avvenuto in altri congressi della Lega" e "sì, c'è stato qualche problema con alcuni delegati, e venivamo da alcuni dissidi interni ma poi il presidente ha usato i suoi poteri: siccome ero l'unico candidato ha deciso l'elezione per acclamazione. Spetta a lui decidere come votare, mica ai delegati, il regolamento parla chiaro".

 

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