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Blog  di Caranas

politica

Politici , il tempo sta per scadere

8 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Dopo Della Valle una nuova pagina “civica” sul Corriere: “Politici, il tempo sta per scadere” Settimana scorsa il patron di Tod's annunciò la sua indignazione in una pagina-annuncio a pagamento sui quotidiani. Oggi la cittadina Gigliola Ibba fa lo stesso e si rivolge alla classe politica: "Non ho parole per dire quanto in basso siete arrivati". Poi lascia il suo indirizzo mail, perché "non tutti possono permettersi di esprimere le proprie idee su un giornale, cerco di dare voce anche a chi non può" L’annuncio a pagamento contro i governanti nostrani va di moda. Dopo il “Politici, ora basta” che Diego Della Valle ha pubblicato una settimana fa su alcuni quotidiani, arriva un nuovo avvertimento: “Politici, il tempo sta per scadere”. Firmato Gigliola Ibba, “un cittadino (anzi una cittadina) come ce ne sono tanti nel nostro Paese”. Così si definisce chi ha comprato un’intera pagina sul Corriere della Sera di oggi per dire quello che pensa della classe al potere e richiamarla alle proprie responsabilità.

 

“Ringrazio Della Valle per avere aperto la strada del dialogo con argomenti del tutto condivisibili”, inizia l’avviso che riempie lo spazio pubblicitario. Qualche giorno fa il signor Tod’s, denunciando lo “spettacolo indecente ed irresponsabile” dell’ultimo periodo, ha affermato che “tanti italiani non hanno più nessuna intenzione di farsi rappresentare da una classe politica lontana dai bisogni reali dei cittadini”. E la meno celebre signora Ibba conferma: “Io non mi riconosco in voi – scrive -. Voi non mi rappresentate. Quindi non vi voto e non vi voterò. E come me tanti”. Continua l’annuncio: “Non ho parole per dire quanto in basso siete arrivati, ma forse potete ancora fare qualcosa”. Come dare l’esempio: “Tagliate le vostre spese e i vostri privilegi”. Un primo passo che andrebbe seguito dalla presa di coscienza di una cosa scontata, ma che forse è stata persa di vista: “Il destinatario finale del vostro lavoro – ricorda Gigliola Ibba – siamo noi, i cittadini. Siete stati messi lì e siete pagati per questo”. Quindi un invito: “Investite il vostro tempo adeguatamente”.

 

Di critiche ce n’è per tutti, esponenti di maggioranza e di opposizione: “Siamo imbarazzati per il triste spettacolo che state dando in Italia e all’estero con le vostre beghe private, che poi private non sono. E parimenti non ci interessa chi deve andare a casa e chi deve restare. Se una legge è buona votatela, indipendentemente dallo schieramento che l’ha proposta. Se non è buona, cercate di offrire proposte migliori e fatele conoscere anche a noi. Nelle democrazie più avanzate la maggioranza e l’opposizione cercano di lavorare insieme”. Fino all’avvertimento finale: “Non vi resta molto tempo per provarci”.

 

Poi, per chiunque voglia farle sapere di avere opinioni simili, lascia un indirizzo email, aggiungendo che “non tutti possono permettersi di esprimere le proprie idee a pagamento, ma, potendolo fare, cerco di dare voce anche a chi non può”. E, se qualcuno ha interpretato l’annuncio di Della Valle come uno stratagemma per lanciare la propria candidatura o quella dell’amico Luca Cordero di Montezemolo, la signora Ibba allontana ogni sospetto: “Non voglio entrare in politica – conclude -. Sono troppo vecchia (credo nei giovani) e la rispetto troppo per cimentarmi in un mestiere che non è il mio”.

 (fonte : il Fatto)

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I RIBELLI DI SCAJOLA

8 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

i nomi dei ribelli

Paolo Scarpa Bonazza -  Buora – Berruti – Cicu -  Testoni - Giustina Destro -  Paolo Russo -  De Camillis – Tortoli – Antonione – Scandroglio -  Cassinelli - Fabio Gava -  Nicolucci -  Abrignani - Raffaele Lauro - Orsi.

Sono pochi? potrebbero diventare 45-50 (tempo fa si parlava di 90 parlamentari pronti a seguire Scajola ovunque).

 

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HO VISTO UN FILM : CASINI AL QUIRINALE E ALFANO A PALAZZO CHIGI

8 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Ho visto un film

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di  Andrea SARUBBI  deputato in progress

 

Mi piacerebbe credere alla notizia dei 45 fuggiaschi dal Pdl, davvero. Non che non siano vere le cene di corrente, o i mal di pancia, o tutto il resto: semplicemente, non credo che alla fine Scajola abbia il coraggio di andarsene davvero, sfidando il mare aperto senza neppure la prospettiva di un porto in cui ormeggiare. Magari con una nuova legge elettorale gradita a Casini, tipo il sistema tedesco, il coraggio si troverebbe pure; in queste condizioni, però, mi pare difficile che la maggioranza perda pezzi. Se mai, temo il contrario: dopo aver letto le ultime dichiarazioni sul condono – quanto tempo è che lo dico? Sarà almeno un anno e mezzo? – ho visto un film terribile, che purtroppo non mi pare molto di fantascienza.

Silvio è bollito e se ne rende conto, ma non vuole uscire di scena in maniera ingloriosa. Parentesi: non è già abbastanza ingloriosa la situazione, eccetera eccetera? Risposta: sì, ma lui non se ne accorge. Chiusa parentesi. I numeri in Parlamento non gli mancano – non a caso ripete costantemente a Napolitano che si dimetterà solo se sarà il Parlamento a sfiduciarlo – purché non si rompa l’alleanza con la Lega: Bossi lo sa, e per questo alza il prezzo con le battute sul voto nel 2012, ma alla fine sa pure che nel 2012 si perde sicuro, mentre nel 2013 chissà. Silvio, dicevo, vuole dunque uscire di scena come si deve: portando a termine il governo più longevo della storia repubblicana e scegliendo il proprio successore. Per questo non vuol sentire parlare di Berlusconi-bis, per questo sorride quando il Formigoni di turno gli nomina le primarie. Andrà avanti fino a fine legislatura con le forze che ha, ma cercherà di ottenere l’astensione dell’Udc sempre più frequentemente, per poi chiudere l’accordo in vista della campagna elettorale. E qui entra in gioco il condono: non una robetta da 5-6 miliardi, ma una roba grossa, un condono tombale sia sul fronte edilizio che su quello fiscale, che di miliardi ne frutterebbe almeno 16. È vero che 16 miliardi sono un bel gruzzolo per ridurre il debito, ma 16 miliardi sono pure il costo esatto del Fattore famiglia, assai gradito al mondo cattolico (me compreso, lo dico per la cronaca) e cavallo di battaglia dell’Udc in Parlamento. A rigor di norma europea, le entrate una tantum non possono essere utilizzate per la spesa corrente, e questo è vero; ma con una partita di giro un po’ larga si riesce a fare di tutto. A quel punto, si tratta solo di aggiungere un piccolo dettaglio: la promessa del Quirinale per Casini, in cambio di Alfano a Palazzo Chigi. L’Udc naturalmente ci sta, Fli – se non si spacca del tutto – rientra nel Centrodestra perché non ha alternative, con l’alibi che ormai Berlusconi non c’è più, l’Api decide lì per lì, la Lega si rassegna perché l’alternativa sarebbe perdere. Il film che ho visto, però, finiva con l’allestimento dei seggi: come siano andate quelle elezioni non lo so, e preferisco non saperlo se no non ci dormo più.

 

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Bossi paladino del paganesimo celtico. Le sue 10 migliori chicche.

8 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

 

Il cardinale  Bagnasco scomunica e Bossi  allunga la stagione di bellicosa ostilità  verso il Vaticano

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Ne ha dette tante Bossi contro il Vaticano anche se , per opportunità elettorali ha iniziato con la sua forma lecchina con : « Siamo l’unico partito che ha autentiche radici cristiane». I politici sappiamo che oggi dicono una cosa e domani  accusano i giornalisti di aver travisato, per chi non ricordasse ecco qui alcune chicche del senatur  sempre pronto ad imprimere accelerazione  al secessionismo:

  • ·         « Ringrazio Napoleone che ha portato la fine del potere politico della Chiesa ; basta con chi vuole controllarci in camera da letto e nel cesso
  • ·         La Chiesa pensi ad imitare Gesù che diceva di andare per il mondo a piedi nudi, invece di stare nei palazzi a mangiare e bere e fari magari qualcos’altro. Lo dico perché sono un uomo di profonda spiritualità
  • ·         Il Sud è quello che è  grazie all’Atea Romana Chiesa, con i suoi vescovoni falsoni che girano con la croce d’oro nei paesi dove si muore di fame : il principale potere antagonista dei padani
  • ·         La Padania deve combattere contro il nazional-sindacalismo e il nazional-clericalismo
  • ·         I viaggi del Papa non sono un gesto di apertura democratica ai popoli, ma un’esibizione di forza, il gesto imperiale di un Vaticano potentissimo
  • ·         La Chiesa di Wojtyla  somiglia sempre più al Sacro Romano Impero, solo che ad Aquisgrana si è sostituita Washinton
  • ·         Quelli del Vaticano hanno in mano le banche e si sono mangiati la Cariplo comprandosela a zero lire. Loro hanno lo Spirito Santo
  • ·         Il Cattolicesimo è quella setta  bassa del cristianesimo che ritiene che occorre avere il potere temporale per occuparsi di anime
  • ·         Il Papa è il re di Roma e ha molta gente disposta a piegare il culo tutte le mattine verso la Mecca Romana
  • ·         Oè, Vaticano : la Padania non ha interesse a cambiar religione, ma l’indipendenza non è in vendita, T’è capì ?

Abbiamo capito anche noi, certo. Tutti hanno capito, compresi i cattolici della Lega.  

(Caranas )

 

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IL DELIRIO DELLA GELMINI CONTINUA.

6 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

"Quanto è lungo il tunnel tra Ginevra e il Gran Sasso ?”  -  975  test errati per rispondere a questa domanda

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IL CAVALIERE NON MANGERA' IL PANETTONE DA CAPO DEL GOVERNO

6 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

vAUR.gifIl 14 dicembre 2010, quando Gianfranco Finì giocò la carta della spallata contro Berlusconi, è lontano, ma il nuovo tentativo di fare saltare premier e governo sembra molto vicino.

Nelle file della maggioranza c’è chi giura che il Cavaliere non mangerà il panettone da capo del governo. Che succede? La fronda, guidata dagli ex diccì Pisanu e Scajola, è pronta a colpire prefigurando la crisi di governo addirittura entro ottobre.

Contati uno ad uno, i deputati del Pdl pronti al “tradimento” sarebbero già più di venti, ben oltre, quindi, il limite per mandare a casa il Cavaliere. Gli “onorevoli” sono ormai certi che comunque si voterà in primavera, quindi tanto vale giocare d’anticipo e fare saltare il banco cercando da subito un nuovo approdo in grado di preservare la propria poltrona anche nella nuova legislatura.

Il dubbio, si dice, riguarda solo il “quando” votare contro. Scartato il passaggio del “Del”, per non essere tacciati di ostacolare il provvedimento della manovra economica quando il Paese è nella morsa della speculazione internazionale c’è l’alternativa pronta su un piatto d’argento.

L’agguato può riuscire su un voto di fiducia, quale per esempio, quello che il governo potrebbe mettere già dalla prossima settimana sulle intercettazioni. Quella è l’occasione per fare scattare la “trappola”. Sarà il colpo decisivo contro Berlusconi o l’ennesimo flop?

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DIRETTORI D'ORCHESTRA DA ROTTAMARE ?

5 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

 

Prima clicca sul video

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“Forza Silvio”, il nuovo partito del premier?

5 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

L’indiscrezione è presente in un articolo di Repubblica a firma di Francesco Bei e Ferrara conferma:

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L’operazione, nelle conversazioni di questi giorni, si sta definendo meglio, con qualche ulteriore dettaglio. Intanto il nome. Questa possibile nuova lista civica nazionale, a forte impronta antipolitica e movimentista, si dovrebbe chiamare «Forza Silvio». Una formazione stile promotori della libertà, da affiancare al Pdl ma senza sostituirlo. Per intercettare voti in quella platea vasta di astenuti e delusi del centrodestra che ritengono il Pdl ormai un partito «vecchio», lacerato da guerre intestine. Ma agitare l’idea di «Forza Silvio», nella strategia del premier, serve anche in prospettiva per riportare Casini nel centrodestra. Per l’Udc sarebbe infatti molto più semplice dialogare della futura casa comune dei moderati con un Pdl liberato dalla figura ingombrante del Cavaliere. Casini sa bene che una mossa del genere potrebbe sparigliare tutti giochi e in queste ore ne ha ragionato con i suoi: «Se Berlusconi si fa davvero da parte e si va alle elezioni anticipate con Alfano, ci sarà una pressione enorme del mondo cattolico per riunificare i moderati sotto la bandiera del Ppe. Di questo dobbiamo essere consapevoli. E, a quel punto, con il 40% di indecisi, l’esito delle elezioni non è affatto scontato come sembra oggi».

Un’idea che, a quanto pare, è confermata da Giuliano Ferrara, per quel che scrive l’Ansa:

‘A me risulta che Berlusconi stia sondando la base del Pdl per capire se c’e’ la possibilita’ di fare un partito di supporto’. Lo ha detto Giuliano Ferrara, direttore del Foglio, ad Agora’ su Rai 3, riferendosi alla notizia riportata dal quotidiano ‘La Repubblica’ sulla nascita di un partito denominato ‘Forza Silvio’.

Ma c’è anche da dire che secondo Ferrara, nella stessa trasmissione e qualche minuto prima, il premier sta accarezzando l’idea di lasciarci soli in questa valle di lacrime:

‘Ho sentito Berlusconi ed e’ molto di cattivo umore. Minaccia di andarsene lasciandoci in balia della sorte e non di un alternativa concreta. La responsabilita’ di Berlusconi in politica e la tragedia e’ di non aver affrontato la questione della crescita quando doveva farlo e quando lo ha annunciato a gennaio dello scorso anno. Questo e’ il fallimento recente di Berlusconi. Speriamo che ora faccia una dieta di sangue di tigre e bistecche di leone’. Lo ho detto Giuliano Ferrara, direttore del Foglio, ad Agora’ su Rai 3. E parlando del ministro dell’Economia Giulio Tremonti lo ha definito come ‘un tributarista di genio e per meta’ un bambino capriccioso e un colossale imbroglione’.

(f.giornalettismo)

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MOGAVERO vescovo di Mazara : " Berlusconi deve dimettersi punto e basta "

5 Ottobre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Berlusconi "deve dimettersi punto e basta. Sarebbe la prima volta che fa qualcosa che giova al Paese". Lo afferma mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara.

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del Vallo, che in molte occasioni su temi scottanti come l'immigrazione ha avuto parole chiare e che anche questa volta non usa giri di parole in un libro-intervista scritto con il vaticanista della Stampa Giacomo Galeazzi, "La Chiesa che non

tace" (Rizzoli) di parla on line Famiglia Cristiana.

 

Sulla prolusione pronunciata nei giorni scorsi dal presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, aggiunge: "Tutti aspettavamo parole chiare che sono arrivate. Certamente la Cei non ha titolo per chiedere a un presidente del Consiglio di fare un passo indietro. Ma i singoli vescovi come cittadini italiani lo possono fare e io sono un cittadino italiano". D'ora in poi,"sarà difficile giustificare le coperture che qualche esponente ecclesiastico ha dato, per altro non richiesto, al presidente del Consiglio, come se si dovesse custodire in qualche modo l'uomo della Provvidenza del terzo millennio".

 Mogavero è preoccupato per la politica "ridotta a gazzarra di cortile", per il "timore di uscire allo scoperto" anche dei laici cattolici che in questa stagione "non brillano certo per franchezza e audacia" e descrive un Paese depresso, che non si indigna più.

"Come uomo Berlusconi - afferma - è una grande delusione, perchè tratta la politica e il Paese con il taglio dell'imprenditore borghese che cura i propri interessi.

Poi c'è il profilo morale dell'uomo, che adotta comportamenti non certamente esemplari". Sulle intercettazioni e sui guai giudiziari sottolinea che "vale per tutti anche per Berlusconi la presunzione di innocenza".

 

Tuttavia, visto che si tratta di un politico, "abbiamo l'esempio di quanto accade all'estero, dove si fa un passo indietro per molto meno".

 (fonte : Giornalettismo)

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