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Blog  di Caranas

CAFFE' LETTERARIO - AMOS OZ - GIUDA

13 Febbraio 2017 , Scritto da CARANAS Con tag #CAFFE' LETTERARIO

GIUDA

Da una settimana ho finito di leggere questo libro. Penso che ne trarrò un copione teatrale ( be', ci provo).

"Giuda è un romanzo straordinario, ricco, complesso, formalmente equilibrato, per certi versi anche rivoluzionario. Lo è certamente nel contenuto che ribalta il senso della figura di Giuda traditore. Giuda crede in Gesù più che Gesù stesso; lo tradisce affinché la sua divinità possa dispiegarsi dall'alto della croce e salvare il popolo eletto, così come le Scritture annunciano. Perché Gesù è davvero il Messia: Giuda ne è così convinto da trascinare nel suo fervore fideista Gesù stesso. Il primo cristiano è dunque Giuda; è lui il fondatore. Dal tradimento è sgorgato un mondo nuovo. Ma non finisce qui. C'è un altro personaggio creato dall'immaginazione di Amos Oz: si tratta di Sheltiel Abrabanel, l'intellettuale "amico degli arabi" contrario alla politica sionista che ha costruito lo stato di Israele "che sarà condannato a un eterno ciclo di violenza e odio". Anche lui è considerato un traditore, è perciò emarginato, isolato e, come Giuda si condanna all'autoannullamento (in questo caso del pensiero, della parola). Il protagonista è il giovane studente Shemuel Asch, studioso di Gesù Cristo in una prospettiva ebraica: è lui a scrivere la storia di Giuda, a valorizzarne il ruolo. Shemuel è un ragazzo in crisi, fuggitivo, anche lui a suo modo "un diverso", a suo modo un traditore: delle aspettative della sua famiglia, dei genitori in particolare, che non vuole e non ama. E infine una splendida figura femminile merita menzione: Atalia, presso cui Shemuel troverà lavoro e rifugio; una donna indipendente, coraggiosa, custode di un dolore inenarrabile, abissale ("Solo il dolore non passa. Dura. Per sempre"); una donna che non agisce e non parla mai come ti aspetteresti e che in qualche modo (mai scontato, appunto) contribuisce all'educazione sentimentale e al risveglio verso la scoperta della molteplice realtà del giovane Asch. Una narrazione poliedrica, una riflessione che ci porta molto lontano dai riflettori sempre accesi sui presunti portatori di una sola verità."

Prossimo libro : "  Ogni mattina a Jenin " - Bellissimo veramente bello, ho quasi finito di leggerlo

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