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Blog  di Caranas

MASSIMO D’ALEMA: «MASSIMO BRAY? UOMO LIBERO E INDIPENDENTE.

13 Marzo 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

MASSIMO D’ALEMA: «MASSIMO BRAY? UOMO LIBERO E INDIPENDENTE.

GIACHETTI? FOTOGRAFATO MENTRE IN RISCIO’ TRAINA RENZI, NON PUO’ ESSERE L’IMMAGINE DI UN SINDACO»

«Massimo Bray è un mio carissimo amico, ma è un uomo libero e indipendente. È anche una delle persone più testarde che ho conosciuto in vita mia. Non sente nessuno; decide, e va rispettato nella sua decisione. E non è neppure iscritto al Pd. Basta consultare la Rete per vedere quanti cittadini e associazioni si stanno rivolgendo a lui; anche se io non figuro, non faccio parte di questa comunità, Non so ancora chi siano i candidati. Li valuterò liberamente da cittadino romano. Non so cosa farà Bray. Certo non ho il minimo dubbio che la sua candidatura sarebbe quella di maggior prestigio per la Capitale; mentre qui pare tutto un giochino interno al Pd. Sono molto attaccato a questa città, che dopo le vicende drammatiche che ha vissuto merita un sindaco di alto livello, a prescindere dall’appartenenza di partito. Giachetti si è fotografato su Internet mentre traina un risciò su cui è seduto Renzi. Ma questa non può essere l’immagine del sindaco di Roma, neanche per scherzo. Il quadro è estremamente preoccupante. C’è una crisi della democrazia. Una caduta di partecipazione e tensione politica, di fronte alla quale i partiti, compreso il Pd, non riescono a schierare personalità all’altezza».

Il PD è in mano a un gruppetto di arroganti. cosa devo fare, presentarmi al nazareno in ginocchio a chiedere udienza a Guerini?» Per Massimo D’Alema c’è quindi un grave problema interno al Partito Democratico, un movimento che ha perso sia il rapporto col suo elettorato forte sia il legame con i propri fondatori.

Per Massimo D’Alema tutto parte dal peccato originale, se così possiamo chiamarlo: l’allontanamento del Partito Democratico dallo spirito originario dell’Ulivo. Allontanamento che ha un unico responsabile: Matteo Renzi. «IL PDS AVEVA 670.000 ISCRITTI, IL PD 300.000»

Verdini ha capito che se Renzi rompe con la sinistra va dritto verso la sconfitta, magari in un ballottaggio con i Cinque Stelle. Per questo, capendo di politica, è preoccupato»

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