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Blog  di Caranas

AgCom : no censure ma multe salate

6 Luglio 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

da L’Espresso

No censure ma multe salate

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L'AgCom ha deciso: non oscurerà direttamente i siti accusati di violare il copyright, però li sanzionerà se non rimuovono le parti contestate. E l'internauta che non obbedisce rischia di pagare fino a 250 mila euro(06 luglio 2011) Agcom ha eliminato dalla delibera il potere che più faceva paura ai sostenitori della libertà di internet: quello di oscurare siti web senza passare dalla magistratura. Per il resto, però, ha conservato l'impianto di fondo, nel contestatissimo provvedimento sul diritto d'autore online. E' quanto deciso stamattina da Agcom (Autorità garante delle comunicazioni), che ha approvato il testo della delibera a larga maggioranza (con il solo voto contrario di Nicola D'Angelo e l'astensione di Michele Lauria). Adesso seguiranno 60 giorni di consultazione pubblica, durante i quali l'Agcom ascolterà i pareri di qualsiasi utente o soggetto, e poi passerà alla delibera definitiva.

 

La procedura contro la pirateria Contro i siti italiani, resta il pugno di ferro. Agcom riceverà le segnalazioni dei detentori di diritti d'autore e quindi avvierà un contradditorio con il sito accusato di ospitare contenuti illeciti. Durerà 10 giorni (anche questo è un miglioramento rispetto al testo iniziale, che ne prevedeva solo due). Se Agcom riconoscerà che il contenuto è davvero illecito, nei successivi 20 giorni (prorogabili di altri 15) chiederà al sito di rimuoverlo. In caso di rifiuto, potrà multarlo fino a 250 mila euro (sanzione massima prevista per chi disubbidisce a ordini dell'Autorità). Il sito può comunque opporsi presso Tar del Lazio.

 

Le esclusioni Illecito sarà qualsiasi contenuto coperto da copyright e usato senza autorizzazione del detentore di diritti; eccetto per i casi che rientrano nel "fair use" (citazioni per diritto di cronaca, commento o critica; scopi scientifici, didattici e letterari) e per i siti non aventi finalità commerciale o scopo di lucro. Esclusi anche i casi in cui (a giudizio di Agcom) la "riproduzione parziale, per quantità e qualità, non nuoccia alla valorizzazione commerciale dell'opera".

 

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