Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
Blog  di Caranas

Le chiattule (piattole) nell’esecutivo - La norma ad personam del governo Monti

15 Dicembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

 

piattola-pidocchio-pube.jpg

 Cambiare tutto per non cambiare nulla. Quando la manovra va a toccare la casta del doppio stipendio, Monti ascolta e cambia, quando tocca i soliti poveracci, neanche ascolta.

 659757924.jpg

Il trattamento economico per i rapporti con la pubblica amministrazione è stato subito “ripensato” dall’esecutivo.Nella manovra, infatti, è previsto che con un decreto del presidente del Consiglio, (ricevuto il parere delle Commissioni parlamentari) venga ridefinito il trattamento economico dei rapporti di lavoro dipendenti o autonomi con le pubbliche amministrazioni, stabilendo come parametro massimo per i dirigenti lo stipendio del presidente della Corte di Cassazione. Nello stesso articolo, il 23 ter, è sancito inoltre che i dipendenti pubblici chiamati a funzioni direttive nei ministeri o nella P.A. abbiano un’indennità pari al 25% del trattamento economico percepito. Cioè che prendano uno stipendio e un quarto anziché due stipendi interi. La norma, a quanto pare, ha fatto infuriare i “papaveri” della Pubblica amministrazione che hanno infuocato i telefoni dei colleghi tecnici di governo per tutta la serata di martedì.

La Commissione bilancio è stata costretta a una pausa per ascoltare le innumerevoli proteste.

Il doppio stipendio pubblico riguarderebbe  i ruoli di vertice :

 Antonio Catricalà, magistrato e membro del governo;

 Corrado Clini, dirigente ministeriale e ora a capo del dicastero dell’Ambiente;

 Filippo Patroni Griffi ministro P.A. ;

 Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro, e ora viceministro;

 Augusta Iannini, moglie di Bruno Vespa, che oltre ad essere magistrato fuori ruolo è capo dell’Ufficio legislativo del ministro della Giustizia.

Ma riguarda anche molti altri del folto esercito ministeriale.

La modifica al decreto :

al comma 3 dell’articolo 23 ter è stato previsto che col decreto del presidente del Consiglio (citato al comma 1, quindi quello di revisione degli stipendi) si possano prevedere “deroghe motivate per le posizioni apicali delle rispettive amministrazioni”. Ovvero si possa concedere agli “eletti” di mantenere il doppio stipendio. Nello stesso decreto verrà stabilito inoltre un tetto massimo per i rimborsi spese, che naturalmente andranno ad aggiungersi ai doppi compensi. Cifre che, cumulate, non scendono mai sotto i duecentomila euro e fanno impallidire anche i parlamentari e i loro diecimila euro al mese.

Condividi post
Repost0
Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post