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Blog  di Caranas

Poichè colui che vive presso le sue origini è riluttante a lasciarle.

5 Settembre 2012 , Scritto da CARANAS Con tag #CAFFE' LETTERARIO

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"Mio caro Hans,

 

questa è una lettera difficile. Prima di tutto voglio dirti quanto mi dispiaccia che tu stia per partire per l'America. Non deve essere facile per te, che ami tanto la Germania, ricominciare una nuova vita in un paese con cui nè io è te abbiamo niente in comune e mi immagino l'amarezza e l'infelicità che devi provare. Tuttavia, questa è la soluzione più saggia, date le circostanze. La Germania di domani sarà diversa da quella che abbiamo conosciuto. Sarà una nazione nuova, guidata da un uomo che deciderà del nostro fato e di quello di tutto il mondo per i prossimi cento anni. So che resterai sconvolto nell'apprendere che io crdo in quest'uomo. Lui solo è in grado di salvare il nostro amato paese dal comunismo, e grazie a lui la Germania potrà ritrovare l'ascendente morale che ha perduto per colpa della sua follia. So bene che non sei d'accordo, ma non vedo altra speranza per noi. La nostra scelta è tra Stalin e Hitler e, tra i due, preferisco Hitler. La sua personalità, la sincerità del suo intento, mi ha colpito come non avrei mai creduto possibile. L'ho incontrato di recente a Monaco, dove mi ero recato con mia madre. Esteriormente è un ometto insignificante, ma appena lo si ascolta parlare si viene travolti dalla forza della sua convinzione, dalla sua volontà di ferro, dalla sua intensità e dalla perspicacia quasi profetica di cui è dotato. Quando lo lasciammo, mia madre era in lacrime e continuava a ripetere:"E' Dio che c'è l'ha mandato. "Non so dirti quanto mi addolori il fatto che- almeno temporaneamente-diciamo un anno o due- non ci sarà posto per te in questa nuova Germania. Ma non vedo ragione perchè tu non possa tornare in futuro. La Germania ha bisogno di uomini come te e io sono convinto che il Fuhrer non solo è perfettamente in grado, ma è anche desideroso di operare una scelta tra gli ebrei di valore e gli indesiderabili.

Poichè colui che vive presso le sue origini è riluttante a lasciarle.

Mi rallegro che i tuoi genitori abbiano deciso di restare. Nessuno li molesterà, naturalmente, ed essi potranno vivere e morire qui, in pace ed in serenità.Forse un giorno i nostri cammini si incroceranno di nuovo. Mi ricorderò sempre di te, mio caro Hans! hai avuto una grande influenza su di me. Mi hai insegnato a pensare e a dubitare e, attraverso il dubbio, a ritrovare Gesù Cristo, nostro signore e salvatore.

Il tuo affezionato  ,

Konradin v.H."

 L’amico ritrovato (titolo originale inglese: Reunion[1]) è un romanzo dello

scrittore tedesco  Fred Uhlman

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L
<br /> Bel libro. Quanti ricordi della seconda media… Il finale è a sorpresa, imprevedibile, ed illumina l'animo dell'autore, comunicando al lettore una commozione profondissima. L'amico si è<br /> addirittura immolato alla causa degli ebrei ed ha sancito con il suo atto di eroismo (tentativo di attentato a Hitler) un patto di fedeltà immortale. Grazie per avermi fatto rivivere alcuni bei<br /> ricordi.<br /> <br /> <br />  <br />
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C
<br /> <br /> Hai ragione, veramente bello e di scorrevole lettura. <br /> <br /> <br /> <br />