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Blog  di Caranas

Ora

19 Aprile 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #Poeticamente

Ora

Il tempo scorre veloce, questo maledetto vecchio demente non ricorda e fa l’unica cosa che sa fare: passa.

Ed ora , quando la soglia dei cinquanta l’hai superata da un pezzo, tutto ruota attorno ad esso, sempre uguale, identico; che poi, gira e rigira è lento anche quando va veloce, ma sempre uguale nella sua monotonia che si scioglie nell’abitudine.

Ora provo a farlo scorrere velocemente all’indietro, vediamo che film ne esce.

Che c’è stasera in tv?, cazzo, mi sono sporcato la camicia, mi togli questa macchia? Oggi Uccia la prendi tu? A che ora torni? Mi porti due pacchetti di Marlboro rosse? Le bollette, bisogna andare in posta. Stasera viene Enzo; e poi i ricordi mentre aprile sta passando, la dottoressa cazzo ha sbagliato ancora la ricetta!, ecco i biglietti per il  cinema, l’Irlanda , oddio le vacanze quando partiamo? Voi che fate?  Ci dobbiamo pensare, va bene fateci sapere,  la comunione, gli auguri, il funerale dell’amica vicaria, le promesse, il telegiornale delle otto, gli appuntamenti, i bolli delle macchine, l’assicurazione, il referendum, il commercialista ed il 730, i ricordi, i ricordi di storie ormai perse che riaffiorano con whatsapp, che rottura di coglioni, le vacanze, oddio le vacanze, e poi agosto, sempre lo stesso pieno di progetti non realizzati con i soliti amici anonimi ma non troppo, ed è già settembre e poi ottobre, cazzo ho lasciato di nuovo a Milano la roba pesante, che caldo, che freddo, attenzione ai cuori, non ci ricascare, i cuori degli altri che non conosciamo e che potremmo conoscere,  domenica, no la messa no, lunedì si ricomincia, e no, ancora dieta! Ma è Natale! I regali, capodanno, Pasqua ed è già la festa della mamma, la tessera è scaduta, devi passare in comune, vieni al mercatone di Pioltello? Bisogna prendere il pesce. Ma chi cazzo se ne frega del pesce e dei cuori che non sono nostri! C’è il silenzio, le conversazioni brillanti (poche e noiose), la chat per fare incazzare Peppino…

Fra i circa sette miliardi di persone che in ogni istante s’incontrano, si parlano, mandano una mail, bevono un aperitivo, mentre una insegue l’altra, solo io inseguo me stesso?

Vabbe’, devo smettere di leggere libri di paranoiche. Buonanotte !

Caranas

 

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