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Blog  di Caranas

“Cittu ca tu si fimmina, nun su così ppi tia, statti cittu! "

15 Maggio 2024 , Scritto da CARANAS

   

 

       A Fuscaldo ci sono nato. Nel 1951  la popolazione toccò un picco di 9951 abitanti e la vita per i bambini di allora era sinceramente più povera ma più gioiosa rispetto ad oggi.

  Non so se ancora dalle  nostre parti si fa voto a San Francesco di Paola per avere un maschio, in Calabria tutte le donne volevano/vogliono un figlio maschio, forse ancora oggi. Come faceva notare Alberto Savinio-alias Alberto De Chirico- nel suo diario calabrese “Partita rimandata”, se nasci femmina la tua stessa venuta al mondo disattende la volontà dei genitori e nonni che dovrebbero amarti incondizionatamente, traspare invece che nonostante sia cambiato il secolo, la Calabria è rimasta per certi versi una terra abbastanza matriarcale, sono le madri a indirizzare le famiglie, lo si evince anche negli scritti di Carmine Abate che calabrese lo è  di origini arbëreshë.

       Qui sono  pochissimi a voler restare. Succede nel centro storico, ma anche nelle borgate, nei pochi bar che restano ancora aperti, la maggior parte degli avventori sono anziani. Quasi nessun giovane rimane in Calabria, una terra splendida ma con pochissimo da offrire e quasi niente da costruire. E se qualche costruzione nuova nasce grazie alle rimesse portate dal nord, poi o si blocca o non viene mai terminata mettendo in mostra colonne di gabbie in cemento armato.

   E niente, nascere femmina in Calabria, o almeno più in particolare nei suoi piccoli borghi che cercano di sopravvivere, se giovanissima fai l’amore e tua madre, o peggio ancora tuo padre lo scoprono, sei certa di aver dato la peggiore delusione che potevi ai tuoi genitori dando origine ad una emarginazione che certamente non avevi valutato. Pochissimi i casi delle fujtine finite bene.

      Sarà ancora così? Le ragazze, ma anche le adulte si sentono dire ancora come negli anni 50 /60  : “cittu ca tu si fimmina, nun su così ppi tia, statti cittu! “, sei una donna non sono cose per te, stai zitta.

      Voglio sperare che siano stati fatti molti passi in avanti rispetto agli anni del boom cui mi riferivo. E soprattutto che siano cambiati i rapporti de :  “Veni cca che nun ti fazzu nendi”, non è c’ama fa ridi i genti!

 

 

 

 

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