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Blog  di Caranas

E’ importante festeggiare il compleanno? Io non voglio premiare il mio narcisismo

7 Novembre 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #AUGURI

 E’ importante festeggiare il compleanno? Io non voglio premiare il mio narcisismo

Oggi è il mio compleanno, e non ho tanta voglia di festeggiarlo. L’ultimo anno è stato veramente faticoso; ma c’è veramente motivo di festeggiare qualcosa che ti invecchia? Che ti ricorda il sognare di aver perso il treno o la valigia o di non saper più uscire dalle aule del Politecnico? Certo qualcosa non va. Tipo la prostata che ti impedisce da un anno di fare un sonno prolungato e tranquillo. Come rimpiango il vecchio rinale che usavano i nostri nonni! Però qualcosa di buono l’ho fatto in questi ultimi dodici mesi. Se pur lavori che non mi renderanno in futuro alcun reddito.

Soffro però della malattia della diaspora. Sono a Fuscaldo e non vedo l’ora di salire a Milano, sono a Milano e non vedo l’ora di tornare giù nella mia bella Calabria ( mi riferisco ai luoghi). E’ il destino dell’emigrante. Chissà se i profughi che riceviamo ogni giorno vivono le stesse sensazioni. Anche se in passato ci tenevo tanto, ora penso : è proprio necessario dare enfasi a questo evento tutti gli anni? Non è che ci fa sentire più vecchi? Il regalo è inevitabile? Perché alcuni rifiutano di festeggiare questo giorno?

Le pillole però dei fuscaldesi che seguono questo blog non arriveranno mai, nessuno di loro lascerà un commento anche se ipocritamente durante i mesi di apertura del museo creato a Fuscaldo da Mario mio fratello col sottoscritto, continuavano a fare complimenti. Sarà timidezza, paura di fare brutta figura nello scrivere… tant’è diceva Marilù.

Forse potrò trovare delle risposte nel "Petite psychologie de l'anniversaire" (“Piccola psicologia del compleanno”) dello psicologo Christian Heslon, ma ci credo poco. Ora ci provo.

L'importanza del compleanno

È importante festeggiare il proprio compleanno?

“Christian Heslon: È importante nell'infanzia e nell'adolescenza, mentre lo è meno dopo i 20 anni. A partire da questa età, si iniziano piuttosto a festeggiare le decine (20 anni, 30 anni, 40 anni…) o gli intervalli di cinque anni (25, 35 anni). Dal punto di vista psicologico è utile festeggiare un compleanno: è il caso dei decenni, dei lustri, della maggiore età, ecc. Per alcune persone, è importante non sentirsi dimenticate nel giorno della ricorrenza della loro nascita: le donne in generale, così come le madri i cui figli hanno lasciato casa, ma anche alcuni uomini in diversi momenti della loro vita. Festeggiare il compleanno presenta più di una sfaccettatura: è al contempo un evento personale, un pretesto per far festa, un modo per rafforzare il proprio narcisismo messo a dura prova dal passare degli anni (narcisismo genitoriale, nel caso del compleanno dei figli) e, infine, festeggiare il compleanno sostituisce i riti di passaggio che vanno via via scomparendo: battesimo, diploma o laurea, servizio militare, ecc. Oggi, una festa di compleanno permette anche di mettere alla prova la solidità dei legami affettivi, resi ancor più necessari dall'indebolimento del tessuto sociale. Tutto dipende anche da ciò che si intende per "festeggiare": la condivisione di un semplice pasto in famiglia o con alcuni amici può presentare maggiori benefici psicologici rispetto a una festa smodata o a un regalo sbagliato.”

Quello che ho capito è in sintesi questo: “Il compleanno al femminile è all'insegna della gratificazione e degli auguri, mentre al maschile, è segno dell'affermazione di sé e della propria capacità di gestire gli affetti”.

Buon compleanno Caranas

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