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Blog  di Caranas

Fuscaldo ...breve cronaca di una morte annunciata

12 Maggio 2024 , Scritto da CARANAS Con tag #Fuscaldo declino

<< Dio è perfetto, quindi non può migliorare, gli uomini si >>

 

[ Il 3 settembre  2011 scrivevo questi appunti, non è cambiato molto da allora per il mio paese natio. La situazione è peggiorata sì, possiamo ammetterlo. ]

     "L’unico modo per non temere la morte, per l’intera comunità di un piccolo paese in declino  è non pensarla, non crederci, tirare a campare. Così mi è sembrato in questa lunga estate fuscaldese (2011 ndr), così appare sin dal bivio della Madonnella. Il  cittadino comune se ne frega,  le volta le spalle, anche se lei è ovunque, in ogni strada , in ogni vineddra, in ogni casa, chiesa, catoio, non accorgendosi però che non si può voltare le spalle a ciò che è ovunque. 

   Oggi, in ogni istante vissuto a Fuscaldo,  la trovi sempre lì ad accompagnare la tua triste ombra, muta e nascosta; non parla e si nasconde, come il teschio sotto la pelle , con  quel ghigno  sempre uguale.

   Immerso in quella solitudine,  fermo o in cammino sotto la canicola, non puoi non pensarci. Ogni immagine, ogni evento, ogni pietra, diventa sinonimo di perdita degli occhi che,  per quanto possano esser belli, non sopravvivranno ai denti (per chi ancora ne ha ) che invece andranno ad arricchire quel ghigno mortale.

   Non cambia nulla a Fuscaldo, la curva di Gauss ha già superato il limite centrale degli errori e ora quel destino mortale corre lentamente in discesa. Non c’è mutamento di stagione in senso politico, e persino i morti, nell’accidia più che comune in alcuni paesani, nell’indolenza noiosa, vengono buttati ingenuamente  in politica.

   Comare morte salta in ogni stanza, in ogni angolo, minacciosa col suo peso di bara, a nulla servono gli scuotimenti d’avviso. Fuscaldo è lì appisolato su quel dorso di vacca, non si sveglia. A nulla serve il lavoro dei giusti, dei singoli e delle associazioni di volontariato, sono solo mosche che si avvicinano con doloroso stupore a quel teschio di fantasma.

   Il basso e l’alto della vita di Fuscaldo è tagliato;  strana giostra di legami e libertà. Sarà sufficiente portare alla Marina la caserma dei Carabinieri, poi si potrà avvertire un prete  ( ce ne erano a dozzine una volta, ora anche il Convento di San Francesco e la casa parrocchiale sono vuoti - n.d.a.) per celebrare le esequie di questo paese. Allora,  uomini e donne, poveri e ricchi, vivi e “morti” non potranno più sognare. Neanche in una clinica svizzera.

L’inferno è cominciato da un pezzo. E forse non c’è più neanche la voglia di tornare in paradiso né con madonne , né con San Giacomo o altri santi.

 

                                                                          Carmelo Anastasio

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