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Blog  di Caranas

Non facciamo rumore, il Pd potrebbe svegliarsi...Berluscones tremate, le streghe son tornate!

2 Ottobre 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

 

da Il Messaggero . it

Roma 2010/10/02 . Il Popolo viola e Tornato Oggi in piazza a Roma per il No- B Day 2

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  ROMA (2 ottobre) - Il popolo viola è tornato in piazza oggi a Roma per il No B-Day 2 “Sì alla Costituzione”, per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi. Il corteo è partito da piazza della Repubblica, ed è arrivato a San Giovanni. Presenti esponenti di Sinistra e Libertà, Verdi, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Idv, con il leader Antonio Di Pietro che attacca il Pd e rivela che il Parlamento avvierà un procedimento disciplinare «per valutare se posso stare o meno in Parlamento». Diversi i cori che i partecipanti hanno intonato durante il corteo: alcuni incitano il governo alle dimissioni, altri cantano: “Sono casertano, non sono Cosentino”, oppure “Lega ladrona”, “il viola non perdona”, ma anche “Berlusconi al 41 bis”.

Un altro gruppo, sfilando con cappelli da strega di color viola, espone cartello con la scritta “Berluscones tremate, le streghe son tornate”. Non mancano cartelli e cori all’indirizzo della Lega Nord, mentre un pupazzo con la forma di premier Silvio Berlusconi, mostra il Cavaliere con un randello in mano e la scritta “Il partito dell’amore”. Un cartello raffigura il segretario del Pd Pierluigi Bersani mentre dorme e con sotto la scritta “Non facciamo rumore il Pd si può svegliare”.

Il gruppo di “Maremma violata” presenta i sette nani: “Schifolo” riferito al presidente del Senato Renato Schifani; “Bondolo” con la foto del ministro dei Beni culturali Sandro Bondi; “Verdinolo” con foto e riferimento al coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini; “Brunettolo” riferito al ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta; “Mafiolo” riferito al senatore Pdl Marcello Dell’Utri; “Finimolo” a indicare il presidente della Camera Gianfranco Fini e “Bossolo”, con chiaro riferimento al ministro per le Riforme Umberto Bossi. Al centro i cartelloni con il volto del premier Silvio Berlusconi e la scritta “Licenziamolo”.

In piazza della Repubblica, tra tante bandiere e palloncini viola, persone con tuta interamente viola e la scritta “Antisilvio”. Ma c’è spazio anche per l’ironia, con un letto coloro oro e la scritta “Questo è il letto di Putin”. Mentre un gruppo di Anzio mostra un dono che vorrebbe recapitare al presidente del Consiglio: un Berlusconi viola, realizzato in resina dall’artista Paolo Garau, di cui sono già pronti 20 pezzi.

Di Pietro: in questa piazza anche gente del Pd, Casini o Fioroni? Due persone in meno con quale fare allenaze. «In questa piazza e nelle tante piazze cui ho partecipato, c'è molto popolo democratico. Se qualche volta venissero anche i dirigenti democratici se ne accorgerebbero - ha detto il leader dell'Italia dei Valori, rispondendo poi a Casini e Fioroni - Sono due persone in meno per quella grande alleanza che vogliamo costruire con i cittadini. L'Idv è vicina al Popolo Viola ai movimenti che non si rassegnano all'idea che per non disturbare il manovratore non bisogna fare opposizione. A chi dice di non alzare troppo la voce diciamo che la colpa non è dell'agnello che strilla, ma del lupo che se lo vuole mangiare».

Anche il senatore Ignazio Marino, presente con sciarpa viola al collo, ha detto che è stato un errore non aver sostenuto ufficialmente la manifestazione: «Ho un po' di dolore perché non vedo bandiere del Pd».

Vendola: da Palazzo Chigi si è alzato vento di odio. «Non è da questa piazza, è da palazzo Chigi che da tempo si è alzato un vento di odio». Così il portavoce di Sel, Nichi Vendola, ai cronisti a piazza della Repubblica che gli chiedono se dalla piazza del No B-day 2 si alza un messaggio di odio. «È dai giornali del presidente del Consiglio - rimarca il presidente della Regione Puglia- che spesso si è verificata una strana vicenda: la trasformazione della vita pubblica in poligono di tiro con il cecchinaggio nei confronti di tutte le persone scomode. Non sono io ad aver "fucilato" Boffo».

«Stop a un governo delle volgarità e delle bestemmie». Angelo Bonelli, leader dei Verdi, spiega così ai cronisti la posizione della costituente ecologista che ha aderito al No B-Day: «Bisogna anteporre a questo il paese della civiltà, siamo qui per ricordare che un’altra Italia è possibile. L’alleanza forte deve essere con i movimenti e con la piazza. Chi non c’è oggi sbaglia».

«Per noi la piazza è più piena della manifestazione di Berlusconi, anche se per la questura, a quanto mi hanno detto, siamo 50 mila persone - ha detto Gianfranco Mascia del Popolo Viola - Se loro erano un milione noi pensiamo di essere pure tanti. Non sto se stiamo esagerando ma sicuramente siamo più di 500 mila». La Questura di Roma parla invece di una partecipazione di circa 10mila persone.

Invito ad abbassare le bandiere di partito. «Questa è una manifestazione solo viola. Per permettere di vedere il corteo che arriva in piazza vi preghiamo di abbassare le bandiere. Abbassate le bandiere dell'Idv», hanno chiesto .gli organizzatori in piazza San Giovanni. Un appello in particolare viene rivolto ai militanti dell'Italia dei Valori, i cui colori sono rappresentati da decine di vessilli con il logo Idv.

Il Popolo Viola è sceso in piazza anche a Londra, dove un centinaio di persone hanno manifestato davanti a Downing Street. La capitale britannica è infatti tra le undici città mondiali che manifestano in contemporanea con l'Italia. I dimostranti si sono riuniti nonostante la pioggia al grido di «l'Italia è nostra, riprendiamocela». «La parola opposizione ha di nuovo acquisito il suo valore originario dal momento in cui i cittadini sono scesi in piazza lo scorso 5 dicembre per il primo No B-Day», hanno sottolineato gli organizzatori all'apertura della manifestazione. Quasi tutti giovanissimi, i manifestanti di Londra come quelli di Roma, hanno pacificamente chiesto le dimissioni del governo e una nuova legge elettorale, prima di tutto, ma anche una sul conflitto di interesse, problema non solo italiano ma anche europeo, dicono

 

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I  cavalieri

 

Con le orbite nasali fuori dagli stinchi

andavano volando andavano raminghi.

 

Allo scalpitar di zoccoli s’udivano i cannoni,

al rimbombar dei ponti fuggivano i predoni.

 

Solo all’ulular del vento  scoprian l’emozioni

del Grappa i cavalieri sudavan le canzoni.

 

Il mormorio Peralba dal piano al monte,

s’odono dei martiri lo scoperchiar di tombe.

 

Cigola la bara e l’elmo, col tozzar dei ferri,

canta Pontida allo sparir dei cerri.

 

Saluta le belle donne all’imbrunir la sera,

cala la bruna sulla rossa primavera.

 

Il sol ramingo giace, seguito da nube scura,

ad occultar la croce il raggio della luna.

 

E quel potente ingozza, più di Giano in viso,

or lo dice e nega, inferno e paradiso.

 

Basilio Santocrile

 

 

Proprietà letteraria riservata di Basilio Santocrile, viene consentita la riproduzione dei racconti  poesie detti ecc. per intero a mezzo stampa radio TV ed internet, citandone l’ autore. –  basilio.santocrile@libero.it, Fax 06/99331572 –

 

Commento di P.A.S.

 

A primo impatto,  questa poesia sembrerebbe una “Limerick”; soltanto dopo un’attenta lettura appare chiaro il significato nascosto in ogni verso ed il richiamo ad una simbologia, che resta al lettore scoprire. 

Nei primi due versi, l’immagine dei cavalieri deturpati nel loro aspetto potrebbe far pensare ai quattro cavalieri dell’Apocalisse, oppure ai

soldati sfigurati dalla tragedia di una battaglia,

 

  

Nota di Caranas

No, infatti non è cosi . Nel genere Limerick il primo  il secondo e il quinto verso rimano tra loro , il terzo verso rima con il quarto .

 

 

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