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Oggi è il 1° Maggio, la festa dei lavoratori (se così si può ancora chiamare) , voglio ricordarlo con una bellissima poesia di Francesco d'Alessandro
[Il Quarto Stato a tarocchi (Carmelo Anastasio)]
CON LA VOCE DELLE MOLTITUDINI
(Francesco d'Alessandro)
Datemi mille bocche terribili,
chè voglio gridare a squarciagola,
fino a scuotere la terra e il cielo.
Sulla mia faccia è scavato il dolore,
sui miei denti non v'è traccia di pane,
nei miei occhi il pianto s' ingorga.
Datemi mille bocche terribili
su quella piazza dalle bandiere sanguigne,
chè voglio gridare la mia ultima bestemmia.
Datemi la vostra voce arrochita dal tempo.....
ammalata di preci e lamenti
la nostra lingua s' è incollata al palato:
voglio ridarle la forza del fulmine,
la potenza del tuono e l' ira di dio!
Innalziamo le innumerevoli braccia di schiavi
dai muscoli bruciati dal sole di luglio,
dalla pelle arsa dal fuoco degli altiforni
o annerita dall'olio nerastro delle macchine.
Innalziamo le innumerevoli braccia di schiavi
ed alle mani ossute diamo rabbia ed artigli.
Come il mantice di una vecchia fucina
il petto si gonfia e l'odio a lungo represso
scalda il ferro della nostra riscossa.
Moltitudine immense di schiavi
gridiamo al cielo e alla terra
la nostra sete di giustizia e d'amore.
Al di sopra dei secoli opprimenti,
al di sopra della testa di ogni tiranno,
su! tendiamo le braccia amorose
alla messe dorata dei campi
nell'immensa schiarita del domani
figlio della terra arrossata!
Datemi la vostra voce compagni,
per cantare il cantico dell' uomo
che nuovo risorge da le scorse rovine
con i muscoli fatti d' acciaio,
col pensiero libero e potente
siccome il volo dell' aquila.
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“ Non c’è verso ” è una silloge di poesie intensa, sincera, pura, in cui non c’è spazio per momenti che vogliono essere celati o tenuti per sé. Nel libro si avvertono frequentemente momenti di buio, ma quasi sempre seguiti da una piccola luce in fondo al tunnel. Una poesia non va spiegata diceva Pablo Neruda: "Quando la spieghi la poesia diventa banale, meglio di ogni spiegazione è l'esperienza diretta delle emozioni che può svelare la poesia ad un animo predisposto a comprenderla." , ai lettori resta l’interpretazione. ( Nicoletta Mandaradoni )
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