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Blog  di Caranas

E intanto negli U.S.A ci si prepara all'Apocalisse. Effetto Orson Welles ?

7 Novembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

Proprio come nei più drammatici "disaster movie" hollywoodiani, tutte le emittenti tv, radio e trasmissioni satellitari saranno interrotte da un messaggio della Federal Emergency Management Agency, l'agenzia federale che gestisce le emergenze, lanciato per testare la funzionalità del sistema di allarme nazionale "Emergency Alert System" (EAS), nel caso in cui il presidente dovesse in futuro avere davvero bisogno di avvisare il paese in situazioni di crisi. Si teme un effetto di fraintendimento.

Stati Uniti, prove di "apocalisse" ma si teme l'effetto Orson Welles

Stati Uniti, prove di apocalisse ma si teme l'effetto Orson Welles

da repubblica.it

Mercoledì il governo federale sperimenterà per la prima volta l'Emergency Alert System: un avviso interromperà trasmissioni radio e tv simulando un'emergenza... Articoli correlati La nuova "casa" di William e Kate nella vecchia residenza di Lady Diana Nucleare Iran, la Francia avverte "L'uso...

Stati Uniti, prove di "apocalisse" ma si teme l'effetto Orson Welles

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da repubblica.it/esteri/?ref=HRHM2-3

Mercoledì il governo federale sperimenterà per la prima volta l'Emergency Alert System: un avviso interromperà trasmissioni radio e tv simulando un'emergenza...

Stati Uniti, prove di "Apocalisse": il governo USA sperimenta lo stato di...

Stati Uniti, prove di Apocalisse: il governo USA sperimenta lo stato di...

da tuttosul2012.com

Non è un caso, non può esserlo: si avvicina il 2012 e gli Stati Uniti affronteranno mercoledì 9 novembre il primo grande test di emergenza in tutto il Paese. Si tratta dell' Emergency Alert System , un'esercitazione gigantesca che metterà alla prova tutti i cittadini americani che dovranno...

Stati Uniti, prove di "Apocalisse": il governo USA sperimenta lo stato di...

Stati Uniti, prove di Apocalisse: il governo USA sperimenta lo stato di...

da tnepd.blogspot.com

Non è un caso, non può esserlo: si avvicina il 2012 e gli Stati Uniti affronteranno mercoledì 9 novembre il primo grande test di emergenza in tutto il Paese. Si tratta dell’ Emergency Alert System , un’esercitazione gigantesca che metterà alla prova tutti i cittadini americani che...

Nuovo Ordine Mondiale: test della strumentazione

Nuovo Ordine Mondiale: test della strumentazione

da ilsole24h.blogspot.com

Tratto da   http://neovitruvian.wordpress.com Se vi siete mai domandati quale sia la capacità del governo americano di controllare le onde radio civili, avrete la vostra risposta il 9 novembre. In quel giorno, le autorità federali spegneranno tutte le comunicazioni televisive e radio...

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La DESTRO a sinistra. Berlusconi si dimetterà stasera o domani mattina.

7 Novembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Questa è la volta buona, giurano dalla maggioranza

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Prima il viaggio a Milano e poi le dimissioni. Silvio Berlusconi, secondo alcune fonti interne al Popolo delle Libertà, avrebbe preso la decisione “spintanea” di togliere il disturbo, e l’annuncio potrebbe arrivare tra stasera e domattina. Ne parla apertamente Franco Bechis, vicedirettore di Libero, su Twitter.

LA CAUSA SCATENANTE - Il premier starebbe finalmente pensando al passo indietro, come suggeritogli ormai apertamente anche da parte di personalità forti del suo partito. E quindi il viaggio a Milano di oggi, appena annunciato dalle agenzie di stampa, sarebbe parte di un ragionamento partito anche da Denis Verdini. Il quale ha fatto notare che andare a fare battaglia sul voto di martedì potrebbe anche portare all’ennesima vittoria striminzita, ma già molti hanno dichiarato che quello potrebbe essere l’ultimo voto “responsabile” che si è meritato Berlusconi. Da quel momento in poi qualunque conta potrebbe portare a un crollo repetino, con tutti gli effetti sul mercato. Per questo, meglio l’exit strategy. E forse dopo l’approdo “responsabile” al governo tecnico.

RISCHIO BALCANIZZAZIONE – Anche perché il progetto di fuga dal PdL sembra ormai a buon punto. “Votero’ il rendiconto” perché è “un atto dovuto. Non e’ un atto politico, un atto di fiducia”. Ma se domani, al momento del voto alla Camera sul rendiconto generale dello Stato, non ci saranno i numeri, “credo che dal Pdl ci sara’ una grande fuga”,b ha dichiarato il deputato del Pdl Isabella Bertolini, nel corso della trasmissione ‘La telefonata’ su Canale 5. “C’e’ malessere – ha rilevato Bertolini – e l’insoddisfazione e’ tanta nel vedere un governo che non sta tenendo fede a quello che ha promesso”.

LA DESTRO A SINISTRA – Un’altra firmataria della “lettera dei sei” al Cavaliere, Giustina Destro, avverte dalle colonne del “Corriere della Sera”: “Se e’ necessario, per aiutare il presidente Silvio Berlusconi a rendersi conto che non puo’ andare avanti con questa maggioranza risicata, ci asterremo. E se non ne prendesse atto, la sfiducia a questo governo diventerebbe inevitabile”.

CARLUCCI TU QUOQUE? – “Ormai il nostro governo non ha i numeri in Parlamento”, ha censito, a sua volta, il deputato Gabriella Carlucci, come riporta il “Corriere della Sera” in un articolo dal titolo: “A Silvio non l’ho detto. Gli voglio bene”. L’onorevole Carlucci, eletta nel Pdl, ha appena trasferito il suo scranno sotto l’ala dell’Udc. Per Pippo Gianni (deputato di Popolari Italia Domani, formazione del ministro della Repubblica Saverio Romano) “e’ difficile votare la fiducia”. Gianni, intervistato da “la Repubblica” becca in modo particolare il ministro dell’Economia: “L’aria di supponenza che ha Tremonti mi infastidisce”.


 (fonte : Giornalettismo)

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La casa abbandonata

7 Novembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

casa

Capita a tutti di essere invitato come ospite in una casa e la prima cosa che noti quando sei lì è la pulizia degli ambienti, l’ordine delle cose... E più il disordine e la sciatteria sono evidenti, più ti convinci di essere in una casa abbandonata. Allora ti scopri a pensare che in quella casa non esistono regole, che i figli sono indisciplinati, fanno ciò che vogliono perché tanto i genitori sono assenti, interessati ad altre faccende che non l’educazione dei figli e la buona amministrazione familiare.

Ecco, l’Italia di oggi è tutta in questa immagine. E’ una Italia abbandonata (i crolli di Pompei ne sono l’esempio più evidente). I politici sono completamente assenti, interessati solo ai loro affari. Non ci si occupa più della gestione delle cose, che restano in balia degli eventi. Non si programma più nulla: nè il lavoro, né  il territorio, né la famiglia... In una parola non si programma più il futuro. Si dice da più parti che questa generazione non otterrà mai la pensione. Ma la crisi non è "semplicemente" economica: è una crisi della ragione. Non esistono solo pensioni in denaro. Da sempre, chi ci ha preceduto ci ha lasciato in eredità un pianeta integro, dal quale tirar fuori il necessario per vivere. Oggi non è più così: in poco meno di cento anni abbiamo riempito il mondo di rifiuti e stiamo consumando tutte le risorse necessarie alle prossime generazioni, alle quali abbiamo rubato il tempo, sottratto il futuro, come se fosse nostro.

Ma i figli, divenuti ormai adulti, quando si rendono conto che i genitori non sono più in grado di intendere e di volere li fanno interdire. Allo stesso modo i cittadini, che sono ormai cresciuti e - grazie alla rete - sono oggi più consapevoli di ieri, devono interdire questi politicanti e cominciare a gestire in proprio le cose. Perché non è vero che non ci sono alternative: ci sono sessanta milioni di alternative, tante quanti sono gli Italiani.

 La tecnologia mette a disposizione dei cittadini, per la prima volta nella storia, uno strumento che consente loro di “interdire” democraticamente questo modo degenerato di fare politica, e questo modo è internet. Attraverso internet è possibile far sentire la propria voce, proporre argomenti, idee interessanti, senza la necessità di mendicare attenzione da parte dei media al sevizio di questa politica.

 E' ormai tempo perché  tutto si compia.

 

( fonte : byoblu.com  )

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Fuscaldo virtual tour

7 Novembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #FUSCALDO

Fuscaldo - 3 video : vieni a conoscermi  link

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Silvio, io ti dico addio, tu mi dici ciao...

6 Novembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

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Un’esondazione di voltagabbana

6 Novembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA


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Diciamolo per tempo: avremo un’altra occasione da lasciarci sfuggire. Capiterà al termine della storia politica del nostro attuale presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, quando il Titanic ch’egli ha comandato per anni cozzerà inesorabilmente contro il freddo iceberg della sua vecchiaia (a patto che qualche scialuppa non lo recuperi all’ultimo istante – ma in quel caso ci auguriamo si tratterà della barca di Caronte).

 “Ho ancora il 60% dei consensi!”, rivendica il Premier. Virgola quattro, Silvio, sennò non ti credono. E infatti qualcuno s’è accorto del pericolo: alcuni topi già abbandonano la cambusa della nave da crociera del Sultano, che comincia ad avere qualche falla ed è destinata ad affondare. Ma è solo l’inizio poiché tanti ne seguiranno, ci vorrà del tempo (pensate che ancor oggi molti imbastiscono manifestazioni pro-Berlusconi. Ottime occasioni, per beccarli tutti assieme).

 Bene, il nostro giudizio è questo: non si dovrebbe permettere a nessuno di questi ratti di saltare su di una nuova nave. Non alle pantegane (i servi istituzionali e mediatici del Sultano), e solo parzialmente ai topini (i semplici elettori di Berlusconi), dei quali si potrà tranquillamente incamerare il voto lasciandoli però ai margini delle decisioni (tanto si accontentano già ora d’esser trattati così, non si vede perché concedere loro altro).

 Non esiste che la parte del popolo che ha sostenuto per anni un coacervo di delinquenti venga a dettar di nuovo legge come se nulla fosse accaduto, rifacendosi una verginità e raccontandoci di aver sempre criticato Berlusconi o peggio di non averlo votato. Sappiamo bene quanto gli italiani siano avvezzi a questo: un popolo che, salvo minoranze di uomini onorevoli (cioè i partigiani guerriglieri da una parte e i folli fedeli di Salò dall’altra), riuscì a trasformarsi da menefreghista pro-fascista a menefreghista anti-fascista, cambiando bandiera – al solito – al girar del vento. Per non parlare della dabbenaggine che dimostrò nel lasciarsi scippare l’ultima occasione di redenzione (in quel caso, morale), quando, subito dopo “Mani Pulite”, affidò la costruzione della Seconda Repubblica a un già ampiamente compromesso figliastro della Prima. (Oggi Berlusconi, in declino, grida: “Non finirà come nel ’94!”. Lo spero anch’io: non sopporterei la discesa in campo di un altro pifferaio magico).

Dunque siate radicali: voi lo sapete, tra i vostri conoscenti, tra i vostri amici, tra i vostri parenti, chi ha supportato il Sultano. Non dimenticatevene: quando non comanderanno più, non ci dovrà essere compassione per queste persone, che sono responsabili fino alla loro ultima azione pubblica (compiuta per convenienza, per malafede o per ignoranza – non c’importa). La democrazia sembra funzionar meglio laddove è coadiuvata dalla riprovazione etica verso i suoi pervertitori, no?

Politici, inciucisti e finti oppositori, portaborse, servi zelanti, saltimbanchi e troie di regime, sedicenti giornalisti, pubblicitari e propagandisti d’ogni tipo, prelati, pseudo-intellettuali prezzolati, opinionisti un tanto al chilo, feltri e belpietri d’ogni risma, laidi imprenditori, contenti evasori, cittadini ignavi o ignoranti d’ogni sorta. Di tutti dovrà esser fatta piazza pulita (almeno nell’accezione che intese Gianfranco Fini quando, a braccetto con Berlusconi, prese in mano la Rai per la prima volta – ma lui con lo scopo di riempirla di servi). È triste doverlo dire, nella misura in cui può esser triste un’istanza illiberale; si vorrebbe non essere obbligati a sostenerlo, ma quest’obbligo è realistico se, come sosteneva Spinoza (quello meno famoso, senza il “.it”), la pace non è assenza di guerra, bensì una virtù, uno stato d’animo, una “disposizione alla giustizia”. 

Bisogna perciò che gl’italiani ci tengano a chiudere una buona volta i conti con loro stessi (cosa che ogni spirito giovane e bennato dovrebbe augurarsi, e infatti Beppe Grillo se ne dimentica sempre). Tuttavia non v’è alcuna speranza che ciò accada: a questo popolo sono state raccontate belle favolette per così tanti anni che ha perso ogni nervo, ogni arditezza, ogni coraggio (che già naturalmente la sua indole tenderebbe a non possedere), ed è maledettamente viziato.

Sarà la solita presa in giro, la solita farsa, il solito penoso melodramma all’italiana. Sarà un’esondazione di voltagabbana.

 (fonte : Spinoza.it)

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NON FARA' MAI UN PASSO INDIETRO

6 Novembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

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Siamo un paese ricco . Che faccia tosta !

6 Novembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

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