FOTO BIN LADEN MORTO : E' UN FALSO
foto vecchia ( 2006) ritoccata
L'immagine di Osama Bin Laden morto e sfigurato, trasmessa stamane in tutto il mondo è un clamoroso falso. E' frutto infatti di un fotoritocco con un programma di editing di immagini già noto perchè trasmesso da alcuni siti arabi lo scorso dicembre. La foto ritoccata risale al 23 settembre 2006 ed ha per nome " Osama torturato".
L'uomo che ha twittato la morte di Bin Laden ... senza saperlo
L’ uomo che ha twittato la morte di Bin Laden…senza saperlo!
Non sapeva di essere il vicino di casa di Osama Bin Laden e ovviamente non sapeva cosa stava accadendo: è stata questa l’ esperienza di liveblogging di Sohaib Athar e il suo account su Twitter è @ReallyVirtual.
Preoccupato per gli avvenimenti intorno a casa sua, precisamente nella cittadina pakistana di Abbottabad, si è messo vicino al computer, precisamente su Twitter, a raccontare quello che accadeva, senza pensare che sarebbe stato il primo testimone di un tale avvenimento.
Ecco un elenco dei tweet scritti prima di rendersi conto di ciò che davvero stava accadendo.
Elicotteri sopra Abbottabad all’una del mattino (è una cosa piuttosto rara)
Andatevene, elicotteri, prima che prenda il mio acchiappamosche gigante :-/
Una grossa esplosione qui ad Abbottabad. Spero non sia l’inizio di qualcosa di brutto :-S
Tutto tace dopo l’esplosione, ma un mio amico dice di averla sentita a sei chilometri da qui. Anche l’elicottero è andato.
L’acchiappa mosche gigante ha funzionato!
Dato che i talebani non hanno elicotteri, e dato che stanno dicendo che non era “loro”, dev’essere una cosa complicata.
Sembra che l’elicottero sia stato abbattuto vicino all’area di Bilal Town. La gente dice che forse era un drone.
Devo scusarmi con il pilota, per le battute sull’acchiappamosche.
Circolano voci interessanti riguardo l’incidente di Abbottabad.
Mi sa che Abbottabad sta per diventare incasinata come la Lahore che mi ero lasciato alle spalle in cerca di pace e tranquillità. *sigh*
Uh oh, ora sono il tizio che ha fatto il liveblogging del raid contro Osama senza saperlo.
E già arrivano le email dai mainstream media… *sigh*
La sparatoria è durata 4-5 minuti, per quello che ho sentito. Ormai sono passate circa dieci ore. Da quel momento non ho sentito nessun altro colpo.
“Ti sta seguendo su Twitter” era il logico passo successivo.
fonte : la bacheca delle stranezze
BERLUSCONI E' UNICO E NON PERDE OCCASIONE PER DIMOSTRARLO
Guardate cosa ha combinato ieri. Qualcuno lo svegli !!!
BERLUSCONI PREGA DORME O FA SOLO UN PISOLINO ? Il presidente Giorgio Napolitano lo guarda schifato. Silvio - Ennesima figura di merda durante la beatificazione di Giovanni Paolo secondo Carol Wojtyla. Ma vai a casa a dormire e lascia in pace l'Italia !
FUSCALDO : PESCA CON LA LAMPARA
Le lampare : quelle meravigliose luci , di notte sul mare
di Caranas
Negli anni 50 era bellissimo ammirare di notte dai balconi fuscaldesi le “lampare” sul mare. Otto o dieci barche, alcune più piccole, sostavano sul mare illuminato da queste lampade a petrolio , uniche compagne-amiche della fatica degli uomini pescatori lontano dalla costa.
La pesca con la lampara trasformava la solitudine del mare in un paesaggio di luci che si riflettevano sull’acqua come tanti tramonti visibili dal paese addormentato sul dorso di mucca. Erano lontane le luci , la loro scia non si spezzava sulla battigia dove le onde sciacquavano.Quando qualcuna di esse si affievolivasignificava che il pescatore si stava addormentando dimenticando di pompare il petrolio .
Appena buio, iniziava la fatica dei pescatori che spingevano i remi delle barche che avanzavano al largo senza far rumore. Gli uomini andavano per mare in religioso silenzio, attenti a cogliere il minimo segnale per calar le reti lì nel posto indicato dalla “calabrisella”, l’orologio dei nostri antichi pescatori, una piccola stella che spunta a sud-est sul tirreno cosentino proprio nel cielo di Fuscaldo.
Le lampare si accendevano d’incanto grazie alla sapienza tramandata oralmente . Si sa, le alici corrono verso il sole quando cala e quando sorge e, allo stesso modo seguono la luna , ma se la luna manca del tutto si usa la lampara a petrolio che non vuole gruppi elettrogeni che fanno rumore.
Il luccicare delle stelle e la pallida luminosità della luna si confondevano con il silenzio del mare interrotto solo da qualche : “jiamu, movati” quasi sottovoce, di qualcuno intento a calare a mano le lunghe reti “lupare” con il “pezzale” a sacco in mezzo. Poi iniziava la lunga attesa e finalmente le reti venivano ritirate col pesce che veniva scaricato nelle barche più grandi mentre già si preparava una nuova “cala” . All’alba i pescatori anche se sfiniti si rimettevano ai remi per far ritorno. Giunti in spiaggia però la fatica non era finita, c’era da sistemare le casse di alici, sarde, sgombri e stendere le reti ad asciugare. E infine, lo sguardo degli uomini e delle loro donne venute ad aiutare, si alzava verso il convento là in alto sulla collina di Fuscaldo a ringraziare San Francesco di Paola. La giornata era stata guadagnata!
NAPOLI SENZA MIRACOLO
A NAPOLI PURE IL SANTO E' INCAZZATO NERO
Neanche il miracolo: il sangue di San Gennaro non si è sciolto.
Il cardinale Sepe: «Rimane la nostra guida»
Il sindaco Iervolino: «Non è un cattivo segno» ( MA MI FACCIA IL PIACERE !!!)
Domenica riprendono le preghiere nel Duomo
LIBIA : in un raid ucciso SAIF ultimogenito di Gheddafi
E' Saif Al Arab, l'ultimogenito del colonnello, aveva 29 anni. Nato non ha confermato la morte. Libia: Ucciso in raid figlio Rais, Gheddafi rimane illeso
ANSA -01 maggio, 09:47
ROMA - Saif al-Arab, figlio minore di Muammar Gheddafi, e' rimasto ucciso ieri sera in un raid della Nato mentre si trovava nella sua casa di Tripoli in compagnia del padre, scampato miracolosamente al bombardamento alleato assieme alla moglie. Come ha annunciato il portavoce del governo Moussa Ibrahim, nell'attacco sono morti anche ''tre nipotini della Guida (Gheddafi)''. L'obiettivo, secondo Ibrahim, era proprio il colonnello. ''Volevano assassinare direttamente il leader di questo paese", ha detto ai giornalisti. ''Ormai qui vige la legge della giungla - ha poi commentato - penso sia chiaro a tutti che quanto sta accadendo in Libia non ha niente a che fare con la protezione dei civili''. Saif al-Arab, 29 anni, era l'ultimogenito e il meno noto degli otto figli naturali del rais. Studiava a Monaco di Baviera, in Germania, e da quando la crisi e' esplosa era quello che all'interno del clan aveva tenuto il profilo piu' basso. Si era persino sparsa la voce che fosse passato dalla parte degli insorti ma la notizia si era poi rivelata priva di fondamento. Ieri sera Tripoli era stata scossa da tre potenti esplosioni, avvertite nella zona di Bab al-Aziziya, il complesso bunker dove Gheddafi ha stabilito il suo quartier generale e che e' stato piu' volte preso di mira da quando l'Occidente ha deciso di intervenire militarmente contro il rais. In realta' era stata colpita una villa in uno dei quartieri residenziali, le cui rovine fumanti Ibrahim aveva mostrato a un gruppo di giornalisti portati sul posto con un pullmino ma senza dire inizialmente chi vi abitasse. La casa, praticamente rasa al suolo, non aveva piu' tetto.
Tra le rovine spuntavano sedie, divani e persino un biliardino per giocare a calcetto. Gli inviati stranieri, non appena hanno visto in che condizioni era stata ridotta, si sono detti che la' sotto non potevano esserci superstiti. Non si sa bene come, Gheddafi e la moglie invece ne sono usciti illesi. "La Guida è in buona salute, non è rimasto ferito, sua moglie è anche lei in buona salute e non è rimasta ferita ma altre persone sono state colpite", ha poi detto Ibrahim ai giornalisti una volta rientrati nell'hotel dove alloggiano. "L'attacco ha provocato il martirio del fratello Saif al-Arab e quella di tre nipotini della Guida", ha aggiunto. Non ha pero' precisato ne' quanti anni avessero e se fossero i figli di Saif. Il comandante delle operazioni della Nato sulla Libia, il generale canadese Charles Bouchard, ha dichiarato che "la Nato ha continuato stanotte i suoi attacchi di precisione contro le installazioni militari del regime a Tripoli, compreso l'attacco a un noto edificio di comando e controllo nell'area di Bab al-Azizya poco dopo le ore 18 GMT (le 19 in Italia) di sabato sera".
"Tutti gli obiettivi della Nato sono di natura militare - ha aggiunto Bouchard -. Non prendiamo di mira individui... Sono a conoscenza di notizie di stampa non confermate secondo le quali alcuni membri della famiglia Gheddafi potrebbero essere stati uccisi... Noi siamo rammaricati per ogni perdita di vite umane". A Bengasi, capitale della ribellione e sede del governo provvisorio del Comitato nazionale di transizione, non appena la notizia si e' diffusa la gente si e' riversata per le strade nonostante l'ora tarda sparando in aria raffiche di armi automatiche. ''Sono talmente felici che Gheddafi abbia perso uno dei suoi figli che tutti sparano in aria per festeggiare", ha detto il portavoce militare del Cnt, Ahmed Omar Bani. Da parte della Nato non vi sono conferme e tra i ribelli vi e' persino chi non esclude una messa in scena del rais. Se la verita' e' quella riferita da Ibrahim, non e' la prima volta che Gheddafi perde uno dei suoi figli in un bombardamento dal quale lui esce incolume. Era accaduto nell'aprile 1986, quando l'allora presidente americano Ronald Reagan fece attaccare una sua residenza. Nel raid rimase uccisa la figlia adottiva del rais, Hanna.
NATO CONFERMA ATTACCO SU COMPOUND GHEDDAFI - La Nato ha reso noto di aver condotto un attacco aereo su un centro comando nel complesso di Bab al-Aziziya a Tripoli, residenza di Gheddafi, ma non ha confermato la morte di un figlio del rais, Saif al Arab, annunciata dal governo libico. Il comandante delle operazioni della Nato sulla Libia, il generale canadese Charles Bouchard, ha dichiarato che "la Nato ha continuato stanotte i suoi attacchi di precisione contro le installazioni militari del regime a Tripoli, compreso l'attacco a un noto edificio di comando e controllo nell'area di Bab al-Azizya poco dopo le ore 18 GMT (le 19 in Italia) di sabato sera". "Tutti gli obiettivi della Nato sono di natura militare - ha aggiunto Bouchard -. Non prendiamo di mira individui... Sono a conoscenza di notizie di stampa non confermate secondo le quali alcuni membri della famiglia Gheddafi potrebbero essere stati uccisi... Noi siamo rammaricati per ogni perdita di vite umane".
ROMA - Saif al-Arab, figlio minore di Muammar Gheddafi, e' rimasto ucciso ieri sera in un raid della Nato mentre si trovava nella sua casa di Tripoli in compagnia del padre, scampato miracolosamente al bombardamento alleato assieme alla moglie. Come ha annunciato il portavoce del governo Moussa Ibrahim, nell'attacco sono morti anche ''tre nipotini della Guida (Gheddafi)''. L'obiettivo, secondo Ibrahim, era proprio il colonnello. ''Volevano assassinare direttamente il leader di questo paese", ha detto ai giornalisti. ''Ormai qui vige la legge della giungla - ha poi commentato - penso sia chiaro a tutti che quanto sta accadendo in Libia non ha niente a che fare con la protezione dei civili''. Saif al-Arab, 29 anni, era l'ultimogenito e il meno noto degli otto figli naturali del rais. Studiava a Monaco di Baviera, in Germania, e da quando la crisi e' esplosa era quello che all'interno del clan aveva tenuto il profilo piu' basso. Si era persino sparsa la voce che fosse passato dalla parte degli insorti ma la notizia si era poi rivelata priva di fondamento. Ieri sera Tripoli era stata scossa da tre potenti esplosioni, avvertite nella zona di Bab al-Aziziya, il complesso bunker dove Gheddafi ha stabilito il suo quartier generale e che e' stato piu' volte preso di mira da quando l'Occidente ha deciso di intervenire militarmente contro il rais. In realta' era stata colpita una villa in uno dei quartieri residenziali, le cui rovine fumanti Ibrahim aveva mostrato a un gruppo di giornalisti portati sul posto con un pullmino ma senza dire inizialmente chi vi abitasse. La casa, praticamente rasa al suolo, non aveva piu' tetto.
Tra le rovine spuntavano sedie, divani e persino un biliardino per giocare a calcetto. Gli inviati stranieri, non appena hanno visto in che condizioni era stata ridotta, si sono detti che la' sotto non potevano esserci superstiti. Non si sa bene come, Gheddafi e la moglie invece ne sono usciti illesi. "La Guida è in buona salute, non è rimasto ferito, sua moglie è anche lei in buona salute e non è rimasta ferita ma altre persone sono state colpite", ha poi detto Ibrahim ai giornalisti una volta rientrati nell'hotel dove alloggiano. "L'attacco ha provocato il martirio del fratello Saif al-Arab e quella di tre nipotini della Guida", ha aggiunto. Non ha pero' precisato ne' quanti anni avessero e se fossero i figli di Saif. Il comandante delle operazioni della Nato sulla Libia, il generale canadese Charles Bouchard, ha dichiarato che "la Nato ha continuato stanotte i suoi attacchi di precisione contro le installazioni militari del regime a Tripoli, compreso l'attacco a un noto edificio di comando e controllo nell'area di Bab al-Azizya poco dopo le ore 18 GMT (le 19 in Italia) di sabato sera".
"Tutti gli obiettivi della Nato sono di natura militare - ha aggiunto Bouchard -. Non prendiamo di mira individui... Sono a conoscenza di notizie di stampa non confermate secondo le quali alcuni membri della famiglia Gheddafi potrebbero essere stati uccisi... Noi siamo rammaricati per ogni perdita di vite umane". A Bengasi, capitale della ribellione e sede del governo provvisorio del Comitato nazionale di transizione, non appena la notizia si e' diffusa la gente si e' riversata per le strade nonostante l'ora tarda sparando in aria raffiche di armi automatiche. ''Sono talmente felici che Gheddafi abbia perso uno dei suoi figli che tutti sparano in aria per festeggiare", ha detto il portavoce militare del Cnt, Ahmed Omar Bani. Da parte della Nato non vi sono conferme e tra i ribelli vi e' persino chi non esclude una messa in scena del rais. Se la verita' e' quella riferita da Ibrahim, non e' la prima volta che Gheddafi perde uno dei suoi figli in un bombardamento dal quale lui esce incolume. Era accaduto nell'aprile 1986, quando l'allora presidente americano Ronald Reagan fece attaccare una sua residenza. Nel raid rimase uccisa la figlia adottiva del rais, Hanna.
NATO CONFERMA ATTACCO SU COMPOUND GHEDDAFI - La Nato ha reso noto di aver condotto un attacco aereo su un centro comando nel complesso di Bab al-Aziziya a Tripoli, residenza di Gheddafi, ma non ha confermato la morte di un figlio del rais, Saif al Arab, annunciata dal governo libico. Il comandante delle operazioni della Nato sulla Libia, il generale canadese Charles Bouchard, ha dichiarato che "la Nato ha continuato stanotte i suoi attacchi di precisione contro le installazioni militari del regime a Tripoli, compreso l'attacco a un noto edificio di comando e controllo nell'area di Bab al-Azizya poco dopo le ore 18 GMT (le 19 in Italia) di sabato sera". "Tutti gli obiettivi della Nato sono di natura militare - ha aggiunto Bouchard -. Non prendiamo di mira individui... Sono a conoscenza di notizie di stampa non confermate secondo le quali alcuni membri della famiglia Gheddafi potrebbero essere stati uccisi... Noi siamo rammaricati per ogni perdita di vite umane".
Berlusconi al matrimonio di William e Kate
Nicole intanto si annoia. Ne ha piene le coppe !
mentre Napoli ringrazia