Caso Ruby, parla la Boccassini. E ora Silvio dovrà andare in tribunale
Con l’abrogazione del legittimo impedimento il premier non potrà evitare di presentarsi in udienza; intanto Karima sarà in conferenza stampa a fine mese.
Si è appena conclusa la prima sessione delle repliche di Ilda Boccassini agli avvocati difensori di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo, presso il tribunale di Milano, nell’ambito del caso Ruby che oggi, dopo l’abrogazione del legittimo impedimento per mano della voce popolare che lo ha cassato nei referendum, riprende il suo corso probabilmente con maggiore serenità all’interno del rito ordinario non modificato dalle leggi definite “ad personam” fortemente volute dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Nelle sue parole, il Pm di Milano ripercorre tutte le fasi del processo Ruby fin dagli inizi, tentando di smontare punto per punto tutte le accuse che a più riprese gli sono state rivolte.
LE QUESTIONI PRELIMINARI – Come quella di aver intrapreso un processo proprio contro il premier. Infatti, ricorda la Boccassini, tutto iniziò con ben altri imputati.
Non fu un’indagine mirata contro Silvio Berlusconi. L’inchiesta iniziò con accertamenti sui rapporti tra Nicole Minetti, Lele Mora e Emilio fede in relazione al reato di induzione alla prostituzione anche minorile”. Lo ha detto in aula il pm Ilda Boccassini rispondendo alle eccezioni preliminari formulate dalla difesa del premier al processo Ruby nelle scorse udienze.
I legali del premier in via preliminare avevano infatti addotto una violazione del diritto della difesa, sostenendo che l’inchiesta sarebbe iniziata ben prima delle comunicazioni all’imputato, appunto Berlusconi. Secondo il Pm sarebbe esattamente l’opposto.
“Come si fa a sostenere – ha domandato Boccassini, rivolgendosi ai giudici – che sono stati violati i diritti della difesa quando la difesa, ancor prima dell’invito a comparire a Berlusconi, sapeva piu’ della Procura?”.
Terza eccezione a cui il Pm ha avuto modo di replicare, quella della competenza. Come è noto, infatti, i legali del premier hanno chiesto di spostare il processo a Monza, visto che il luogo del reato sarebbe di competenza di quella procura.
Dire che la competenza territoriale del reato di concussione contestato a Silvio Berlusconi e’ della procura di Monza “fa a cazzotti con la ricostruzione dei fatti e con le condotte. (…) Nelle scorse udienze la difesa del premier ha sostenuto che la competenza territoriale e’ di Monza e non di Milano, in quanto Berlusconi la sera tra il 27 e 28 maggio 2010, quando si interesso’ del fermo di Karima El Mahroug (detta Ruby), chiamo il funzionario della Questura di Milano, Pietro Ostuni, nella sua casa di Sesto San Giovanni, che si trova nel distretto di competenza di Monza. Per Ilda Boccassini, invece, le vicende che hanno portato al fermo della ragazza fino al suo rilascio, “fatti che vedono coinvolta la Questura di Milano dalle 18 del 27 maggio 2010″ riguardano Milano, perche’ “tutto inizia a Milano e si conclude a Milano”.
Ma Ilda Boccassini molto presto potrà rivolgere le sue domande, probabilmente, proprio all’imputato in persona, Silvio Berlusconi, che dopo l’abrogazione delle norme di favore del legittimo impedimento non avrà altra possibilità per non presentarsi all’udienza, se convocato, di addurre il legittimo impedimento nella versione prevista dal codice di Procedura Penale per tutti i cittadini.
Art. 420-ter. – Impedimento a comparire dell’imputato o del difensore: “Quando l’imputato, anche se detenuto, non si presenta all’udienza e risulta che l’assenza è dovuta ad assoluta impossibilità di comparire per caso fortuito, forza maggiore o altro legittimo impedimento, il giudice, con ordinanza, anche d’ufficio, rinvia ad una nuova udienza e dispone che sia rinnovato l’avviso all’imputato”
Così il codice, che, da sempre e per tutti, assegna al giudice in camera di consiglio la possibilità di stabilire il differimento dell’udienza se sussiste, appunto, un impedimento che possa essere valutato come legittimo: ma, appunto, dal giudice, e non dal presidente del Consiglio per sua autonoma deliberazione. Intanto la stessa Ruby annuncia una conferenza stampa per i prossimi giorni, a mezzo del suo legale.
Ruby Karima e’ pronta a incontrare la stampa a fine mese. Lo ha annunciato il suo legale Egidio Verzini al termine dell’udienza del processo a carico di Silvio Berlusconi durante la quale Ilda Boccassini ha chiesto di respingere tutte le questioni preliminari sollevate dalle difese.
Fonte : Giornalettismo
altro che sberla !
the day after
La rete vince, Berlusconi perde !

Ciao , la prima cosa che vogliamo scriverti è GRAZIE! Grazie perché hai contribuito a una campagna storica, grazie perché hai definitivamente allontanato il nucleare dall'Italia, grazie perché hai lanciato un messaggio a tutto il mondo: un pianeta senza atomo è possibile! Abbiamo atteso questa giornata con trepidazione, dopo avere condotto una campagna senza precedenti: dall'anniversario di Cernobyl alle azioni del Colosseo, Ponte Vecchio, Campanile di San Marco; i ragazzi che si sono chiusi nel rifugio per quasi un mese (i "pazzi"), e poi il bidone di scorie sulla Terrazza del Pincio; la scalata del balcone di Palazzo Venezia; lo striscione dello Stadio Olimpico durante la finale di Coppa Italia… |
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Ma raggiungere il quorum al Referendum non era una cosa scontata. Come non lo erala valanga di sì che ha seppellito il nucleare in Italia!Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la mobilitazione dei nostri attivisti online, se
tutta l'energia positiva che abbiamo messo in questa campagna non fosse stata moltiplicata dalle persone come te. Abbiamo chiesto molto, e molto abbiamo ricevuto: questa vittoria è la nostra
comune vittoria!
Ora ci prendiamo il tempo per godere di questa festa, che
avvicina l'Italia a un futuro sostenibile.Ma per quanto più vicino, uno scenario energetico fatto di efficienza e fonti rinnovabili è ancora tutto da conquistare. Per salvare il clima ci servirà sempre il tuo aiuto, e – se possibile – anche iltuo sostegno economico. Per oggi, intanto, ancora grazie!
Lo staff di Greepeace
Italia
Greenpeace Italia
Tafanus ha querelato Maroni che ora rischia tre anni di galera.
Referendum, ora Maroni rischia tre anni di galera. Ecco perché
Ad urne aperte aveva detto: “Il quorum è raggiunto”, ed è già partita la denuncia a suo carico. La legge penale in questi casi parla chiaro.
Si attende ora l’apertura dell’inchiesta ufficiale a carico di Roberto Maroni dopo che un cittadino, Antonio Crea, noto blogger col nickname di Tafanus, ha inviato alla Questura di Roma dopo le dichiarazioni del ministro dell’Interno che come abbiamo visto in precedenza in mattinata, ad urne ancora aperte, aveva proclamato, sulla base di non meglio precisate “proiezioni del Viminale”, che “il quorum era raggiunto”. Affermazione che è stata interpretata dal querelante come integrante il reato di turbativa elettorale.
QUERELATO – Tutto scritto a chiare lettere nella querela consegnata alle autorità.
Informiamo che questa mattina, ad urne aperte, il Ministro Maroni ha diramato un comunicato, dicendo che “secondo proiezioni di cui dispone il Ministero degli Interni, il quorum potrebbe essere raggiunto anche prescindendo dalla querelle sul voto degli italiani all’estero. Si chiede di verificare se e quali articoli di legge abbia violato il Ministro:
-a) In periodo elettorale, è vietato diffondere qualsiasi dato, o anche solo indicazioni, su sondaggi e proiezioni. E’ vietato a TUTTI, e in primo luogo a coloro che sono istituzionalmente delegati a far rispettare le leggi;
-b) ad urne aperte questa dichiarazione spingerà molti a non recarsi al voto, creando l’impressione di un raggiungimento del quorum ormai acquisito, e della conseguente inutilità degli ultimi voti.
L' acqua e il baratro del PdL
La Russa (ora su rai 3 - 17.45 ) a vedere le persone giovani e anziani, genitori e figli abbracciarsi nelle piazze d'Italia è piu nero che mai. Godo aspettando la verifica del 22 e Calderoli ha già staccato la spina!
E' l' Italia che va........ ABBIAMO VINTO UN'ALTRA VOLTA !
Che bello poter annunciare un'altra vittora, che felicità, che gaudio ! Che piacere sublime ! 57 % Ora possimo respirare !
Aspettando sulla riva del fiume ho preparato i fiori
Ultimissima
Cosa diranno
Ore 16:00. Di fronte ai dati dell'affluenza (il quorum è stato superato, anche se di poco), Gaetano Quagliarello e Paolo Bonaiuti, visibilmente soddisfatti e finalmente rilassati, dichiarano alla stampa che si è trattato di un sostanziale pareggio, se non di una risicata, sofferta vittoria per il Popolo della libertà in generale e Berlusconi in particolare.
Infatti, dati alla mano, poiché i SI hanno non hanno ottenuto, come si auguravano i promotori dei referendum, il 100% delle preferenze, se sommiamo gli sparuti NO al numero di elettori che non è andato a votare risulta chiaro ed evidente come i sostenitori di Berlusconi siano saldamente maggioranza nel paese.
Ricoverato sulla Costa Smeralda per un improvviso malore