Minetti : "Silvio è un pezzo di m...., mi ha rovinato la vita per salvarsi il c..."
Nicole Minetti: “Silvio è un pezzo di m…, mi ha rovinato la vita per salvarsi il c…”
di TOMMASO CALDARELLI
Nicole Minetti, proprio quella Nicole Minetti difesa a spada tratta dal Premier all’Infedele di Gad Lerner, si rivolgeva così al suo mentore in separata sede. Chissà quali i motivi di tanta arrabbiatura.
RIUNIONE DI FAMIGLIA – Fatto sta che dopo il litigio c’è sempre il momento della pace. Il momento in cui ci si riunisce intorno ad un tavolo per concordare una linea comune. Anche da Papi si facevano cose del genere, alla presenza di Niccolò Ghedini per concordare la difesa comune in tribunale.
Nelle nuove carte trasmesse dalla Procura di Milano alla Giunta per le Autorizzazioni della Camera ci sarebbero delle intercettazioni che riguarderebbero una convocazione del Premier di tutte le ragazze che hanno subito le perquisizioni da parte degli inquirenti all’Olgettina, per fare il punto della situazione con i legali del presidente del Consiglio. La prima telefonata sarebbe partita da un numero riservato riconducibile a Berlusconi, le altre sarebbero dei passa parola tra le stesse ragazze. E’ quanto racconta chi ha avuto modo di leggere i nuovi documenti sul caso Ruby.
Così, come sopra, l’Ansa.
altro:
Prima : «L'unico punto di riferimento nello scenario politico. È l'unico che dà spazio davvero ai giovani. Gli altri parlano, ma poi non si fidano. Ci sono certi che urlano nelle piazze dicendo che alle prossime elezioni candideranno tanti ragazzi. A me sembra – mi corregga se sbaglio – che io abbia 25 anni e sia consigliere regionale della Lombardia, che la Gelmini, la Carfagna, la Meloni, Alfano, siano diventati ministri giovanissimi. Berlusconi è come quel padre che non ha paura di essere superato dai figli, ma dà loro fiducia e trasmette loro tutto ciò che sa, perché sappiano essere nella vita più bravi di lui. La sfido a trovare un altro leader che faccia questo, un altro leader così aperto e di vedute così ampie.»
Dopo : «Non me ne fotte un c... se lui è il presidente del Consiglio o, cioè, è un vecchio e basta. A me non me ne frega niente, non mi faccio prendere per il culo. Si sta comportando da pezzo di m... pur di salvare il suo culo flaccido»
Ah Berluscò !... Quando la scarichi ... e quando licenzi Emilio Fede ?
Emilio Fede : gli ha fregato 400.000 euro
Ah Berluscò ! ... e scaricali sti stronzi di m...
Il declino di un uomo solo
... chi vola alto è sempre solo
di Caranas
Il premier è forse l’esempio più perfetto del fanatismo politico che la storia conosca. Più duro di tanti altri capi di governo della storia recente e più incosciente verso il popolo , ma soprattutto verso il suo popolo la cui anima è spesso solcata dalla gioia anticomunista e asociale. Severo anche con se stesso perché privo dello splendore e dell’illuminazione mistica del discorso. Certamente coerente nella sua unilateralità, egli diventa , a causa di questa sua tremenda ristrettezza mentale , uno di quegli spiriti angusti per i quali solo la propria verità è vera , solo la propria virtù è tale, solo il proprio comportamento è corretto e cristiano. Chi non la pensa come lui è subito bollato come comunista disfattista , non sincero e volgare. Chi devia anche solo di una lettera dalle sue disposizioni passa subito per un traditore. Il premier ha l’audacia cupa dell’invasato pseudopolitico, l’ardore dell’estatico monomaniacale, l’orgoglio fetido del presuntuoso : la sua durezza non si disgiunge da un gusto pericoloso dell’essere duri, la sua intolleranza da una cupa voluttà della propria infallibilità quasi dogma. Dalla sua bocca tuona odio verso ognuno che la pensi diversamente da lui e scaraventa truci improperi conto i magistrati stirpe di un Satana rosso che non servono lo stato in base alla sua lettera e alla sua opinione personale. E’ un uomo solo questo vecchio fanatico megalomane e non conosce altra gioia che il trionfo della prevaricazione, nessun’altra giustizia che la vittoria della sua causa. Il suo Dio è solo un Dio potere vendicativo, geloso e inesorabile. Nei suoi discorsi egli parla continuamente con tono minaccioso e come un temporale nero e grandioso oscura il cielo del progresso della nazione e riempie l’anima di tantissimi di preoccupazioni gravissime non risparmiando l’uso anche di videomessaggi.
E’ un uomo solo, corruttore tra corrotti, che impartisce ordini e accetta unicamente comportamenti servili, diventando sempre più sarcastico ed esigente . Ogni sforzo d’intesa si spezza contro il blocco di pietra di una tale compiaciuta testardaggine. Coloro che lo sostengono, sono gli uomini più intolleranti della penisola poiché credono di ricevere messaggi divini e le loro orecchie sono sorde a qualsiasi parola di umanità.
Ma il premier è e resta solo un uomo infinitamente solo.
© by Caranas 2011
Berlusconi alla frutta
Berlusconi a L’Infedele: “Puntata disgustosa”. Lerner: “Lei è un cafone”
(fonte : Il Fatto Quotidiano )
Silvio Berlusconi, come è di consueto ormai, irrompe via telefono in diretta tv. Questa volta è toccato
a L’Infedele, il programma di Gad Lerner su La7. Nella trasmissione dal titolo “Le conseguenze dell’amore”, si stava trattando il caso Ruby. Tra gli ospiti: l’eurodeputata del Pdl Iva
Zanicchi, i giornalisti di Libero e de L’Espresso Gianluigi Nuzzi e Marco Damilano, Ilaria D’Amico, Lucrezia Lante della Rovere, Carmen Llera Moravia, ma anche il sindaco di Verona, il leghista
Flavio Tosi e Marysthell G. Polanco, una delle ragazze presenti alle serate hot di Arcore.
Sul finire della trasmissione, quando mancavano pochi minuti alla mezzanotte, è arrivata la chiamata del premier. ”Mi hanno invitato a guardare L’Infedele – ha detto Berlusconi – ma ho
assistito ad una trasmissione disgustosa, turpe e ripugnante con una conduzione ignobile”.
Il Cavaliere poi si è sperticato in una difesa appassionata della consigliera regionale lombarda, Nicole Minetti, indagata anche lei dalla procura di Milano insieme a Berlusconi, Emilio Fede e
Lele Mora per il caso Ruby ”una donna attaccata dalle donne ospiti in studio che è una laureata col massimo dei voti, preparata, che è di madre lingua inglese e che è stata fatta oggetto
di attacchi vergognosi”. Il presidente del Consiglio poi ha invitato, in modo perentorio, Iva Zanicchi a “lasciare quell’incredibile postribolo televisivo”.
Dopo alcuni fischi del pubblico presente, Lerner ha voluto replicare a Berlusconi dandogli platealmente del cafone, è a questo punto che il premier ha chiuso la telefonata senza neanche
salutare. Gad Lerner ha voluto ringraziare alla fine Iva Zanicchi per non aver obbedito all’ordine di lasciare lo studio.
C'era una volta .... Caro Gramsci, siamo messi davvero male
90 anni di lotte - Buon compleanno P.C.d'I
di Caranas
Livorno 21 gennaio 1921, un evento che oggi compie 90 anni e che ha segnato la storia d'Italia con la nascita del Partito Comunista d'Italia (sezione della III Internazionale).
Una storia lunga caratterizzata da tante scissioni ma ancora viva nonostante la caduta del muro di Berlino che ha condizionato fortemente il sogno di un mondo più giusto. Dopo il '68 e gli anni di piombo, tantissimi rivoluzionari sono tornati a casa abbandonando quel sogno in un cassetto e molti, come nella canzone di Venditti, non si sono salvati o sono entrati a lavorare in banca riassorbiti dal sistema-regime.
E' deprimente . Mi guardo intorno e penso che i comunisti li vede solo Berlusconi (anche Capezzone) . E' deprimente anche pensare di esser governati da un ministro fascista , l' Ignazio nazionale che accusa di vigliaccheria i giovani che manifestano in piazza la loro rabbia . Deve aver dimenticato la sua presenza nel corteo bombarolo che causò la morte dell'agente Marino (12.4.1973). Ricordo bene questa data perchè i neofascisti manifestanti assaltarono (devastandola) la Casa dello Studente di Viale Romagna (Mi) dove mi trovavo a studiare.link
Sono passati tanti anni da allora.Il Partito ha perso molti consensi e continua a perderne a causa di una classe dirigente che non vede, non sente e non parla, come le tre scimmiette. Il buon tempo si vede dal mattino si dice e il nome PD già esprime le « palle deboli ».
A soffiare oggi sulle candeline siamo rimasti in pochi grazie anche all'azione mediatica del premier che riesce sempre a svuotare di valori e contenuti la politica.
C'è ancora una politica in Italia caro Bersani? Non hai appreso nulla da Gramsci, Longo e Berlinguer ? Dovresti forse pensare con la tua sola testa e non farti influenzare dalla fidanzata con baffetti del premier.
Quando gli operai protestavano in piazza negli anni '70 , portavano a casa risultati vantaggiosi che permettevano di vivere in modo più dignitoso; ora scendono nelle stesse piazze contro la crisi e ritornano a lavorare in fabbrica per 10 ore al giorno ad ingrassare il padrone e i suoi leccaculo in colletto bianco e in tuta blu .
«L'indifferenza è abulia e parassitismo » diceva Gramsci. Chissà cosa penserebbe oggi degli operai che calano le braghe davanti al dio Marchionne ?
Siamo messi davvero male ma qualcuno tiene ancora alta quella gloriosa Bandiera Rossa stando sempre , se pur per molti anacronisticamente, dalla parte dei più deboli.
Altri preferiscono farsi inculare a colpi di bunga bunga così come le puttane di Arcore inginocchiandosi ai piedi del dio denaro ; così come altri italiani affascinati dai videomessaggi del "Bin Laden" brianzolo ( non in senso terroristico naturalmente - ormai comunica solo così ) altamente offensivi e minacciosi nei confronti delle istituzioni.
E' per questo che è oggi difficile essere comunisti.
Auguri, glorioso P.d'I.
Caro Monicelli, caro maestro...
Ho smesso di pubblicare dal 20 novembre scorso, non avevo e non ho più in questa fase voglia di scrivere , a Monicelli un tributo però lo dovevo avendolo conosciuto in gioventù. Ciao a tutti
Caro Maestro ,
ti ho conosciuto e non riesco a giustificare il tuo modo di lasciarci. Forse ci riderai sopra, ma io sono un cattocomunista, non riesco a capire il tuo estremo gesto. Ti sentivi solo, depresso, abbandonato... forse hai ragione tu, ma io non riesco a staccarmi dall'unica persona al mondo, Gesù, che non ha sbagliato nulla. Dolore, depressione, voglia di non vivere più in questo mondo di merda, ma forse avevi ancora tante cose da dirci... o no? Non posso pensare che sia un altro film, un altro " the end " della tua commedia all’italiana, è stata una tua scelta,non posso non rispettarla, scusami però, non la condivido proprio , è per paura, ho troppa paura dell'aldilà e non ho ancora quel grado di fede che mi aiuterebbe ad averne di meno . Certo , è facile a dirsi, potresti dirmi : “ prova tu con il dolore e gli annessi” . Ci ho pensato molto e ho riascoltato le tue ultime interviste, non sono in grado di rispondere alla tua ipotetica domanda, il dolore fisico mi spaventa. E il fatto ch'è successo, mi fa sembrare quasi , che anche il Gesù consapevole, sia stato in realtà un suicida . Cosa posso dirti ?
Mi ricordo il tuo sorriso , la tua arguzia, la tua ironia quando il tuo assistente mi rimproverò di avere in mano un’arancia che stavo sbucciando all’uscita della “Innocenti”. In effetti, come potevo avere in mano un’arancia prima ancora di averla comprata al camion del fruttivendolo fuori dalla “Innocenti”? Le registrazioni/riprese si ripetevano, avevo mal di denti, quella sensazione di freddo attutiva il dolore caro Mario, e tu lo capisti! Giravi “Romanzo popolare” .Per me era il coronamento di un sogno poter partecipare a 12.000 lire al giorno al tuo film e “ guadagnarmi la giornata “ accanto a Ornella Muti, Ugo Tognazzi e Michele Placido. E chi li aveva mai visti prima dal vivo …? Un pasto lo pagavo 330 lire alla mensa.
Ricordi : … il vestito “ Facis” di Placido, i versi della canzone “ tre mesi sono lunghi d’aspettare” della Fratello che strillava dal registratore a tracolla di Michele , Tognazzi che si rotolava a terra per sporcare la sua tuta blu…. l’urlo “cornuto” che ripetemmo in mensa tante volte… Avevo già partecipato alle scelte delle comparse nel “Simon Boccanegra” di Verdi alla Scala , stavo per optare per la scuola d’arte filodrammatica da frequentare in contemporanea alla facoltà d’ingegneria, erano i primi anni settanta, poi subito dopo, arrivò la nomina come insegnante e sapessi come mi dispiacque rinunciare a quei ruoli…
Tutti ti volevamo bene Mario, tu incarnavi il cinema italiano, rappresentavi noi con immagine e parola mentre tutto si spegneva col tramonto del neorealismo degli anni precedenti. Il casino è ora, caro Mario, che non ci lasci eredi, a parte il mio quasi coetaneo Carlo Verdone ( più giovane di me di 10 giorni).
“ Se c’è un’altra vita, ok! Se no…” Dicesti...Ora lo sai. Ciao Mario
Maroni andrà a «Vieni via con me»
Ruffini: «Se rispetta il format è il benvenuto». Il ministro: soddisfatto, accolgo la proposta
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Maroni (Ansa) |
MILANO - Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, lunedì 22 novembre 2010, sará in studio per partecipare alla trasmissione «Vieni via con me». La richiesta di replica dopo il monologo di Roberto Saviano sulla mafia al nord nella puntata di lunedì scorso va dunque a buon fine dopo la risposta di Paolo Ruffini, direttore di Rai Tre nella terza puntata «se non intende fare una precisazione, ma leggere un elenco o una su lista in veste di ministro degli Interni, attenendosi al linguaggio del programma». In qualche modo, per affermare una «diversità» della presenza dei politici a «Vieni via con me», Ruffini ha in pratica chiesto che Maroni si attenesse al format della trasmissione. «In questo caso sarà il benvenuto - ha detto - . Mi auguro che tutto questo serva a chiudere equivoci e polemiche che non fanno bene a nessuno». Alla fine, dopo parecchie tensioni, raggiunto un «compromesso» accettabile, tutti sidicono soddisfatti: il ministro, che ha ottenuto lo spazio che chiedeva, e anche il direttore generale della rai, Masi: «Ringrazio il ministro Maroni per la sensibilità dimostrata - dice Msi - e sono lieto che abbia accettato di partecipare a "Vieni via con me". Colgo l'occasione per segnalare il lavoro concreto svolto in questa occasione dal direttore di Rai Tre Paolo Ruffini, che ha sempre tenuto informata questa Direzione Generale».
ZAVOLI- Per il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli l'accordo è positivo: «Quando ci si incontra nel nome di una civiltà personale, e in più politica, vince il respiro calmo dell'intelligenza e della democrazia.
Cronaca di una morte e di un arresto annunciati
Arresto Iovine - vignette Caranas
Ci voleva la polemica tra Roberto Saviano e Roberto Maroni per far scattare l’arresto di Antonio Iovine. Casca proprio a pennello e sembra essere la scaletta di uno spettacolo. Perfetto: “ tu mi accusi di collusione con la camorra ed io ti arresto chi ti vuole morto”.Probabilmente hanno creato ad arte la polemica per far dare uno scatto di reni a questa operazione che, Maroni rivelava poco prima che accadesse ai giornalisti a Montecitorio. Cosa non si fa pur di galleggiare !
Ride, si pentirà? Farà rivelazioni su Cosentino e PdL ? Staremo a vedere
Cade, non cade, dondola e io mi sono rotto

Che cretini...
Concluso il quinto summit del G20
Con la ratifica della Dichiarazione Seoul, si è concluso il quinto Summit dei leader del G20. I partecipanti si sono impegnati a mantenere le promesse fatte durante i precedenti quattro Vertici per cooperare, coordinarsi e impegnarsi congiuntamente, così da rendere possibile lo sviluppo forte in altezza del premier (ancora per poco) italiano , sostenibile ed equilibrato..
Una sovranità cretina e dimezzata
Mi sembrava un popolo veramente sovrano, ma ora ...
di Caranas
Il popolo “sovrano”, qualche anno fa , chiamato ad esprimersi su una legge di riforma approvata a maggioranza semplice, ha cassato senza appello ogni modifica, ristabilendo lo “status quo” costituzionale. Mi sembrava un popolo veramente “sovrano”. E invece no, visto che con la sua sovranità ha rivotato Berlusconi.
Non è che “sovranità” sia sinonimo di “cretinismo “ infantile o senile ? E' lo stesso popolo che ignora una parte della Costituzione : “La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, ignora che il pastore di tal gregge recitandone il primo articolo costituzionale si ferma a metà della frase ( il resto non interessa, è puro formalismo). Solo un capopopolo cretino può dimezzare la Costituzione dicendo chiaro e tondo che nel cammino verso le elezioni anticipate - qualora non riceva la fiducia del Parlamento - non si farà incantare da nessuno, tantomeno dai “formalismi costituzionali”.
E' la politica dell'insulto, quella del nuovo puttanesimo al bunga bunga che piace ad una pur ancora consistente maggioranza degli italiani. Insomma, ormai vince chi la spara più grossa e chi la fa più volgare delegittimando l’avversario.
A parte Di Pietro, qui ci stanno prendendo tutti per il cubo da un bel pezzo. Nessuno vuole staccare la spina, sarà difettosa, qualche filo scoperto. Non solo, si scopre anche che Fare Futuro per bocca del suo ideologo A. Campi, ha già promesso il Colle a Berlusconi : “ si arrivasse ad aprire un negoziato, il cavaliere potrebbe trovare un adeguato compimento della sua eccezionale parabola politica arrivando ad essere eletto al Quirinale”.
Vergognoso, semplicemente vergognoso e deludente per chi (non per me) sperava in Fini per far cadere e mandare a casa Berlusconi. Capito caro Granata, che cavolo lo dici a fare che vorresti allearti anche con Vendola se poi il nano me lo metti sul colle ?
E allora c’è da augurarsi solo che in caso di elezioni anticipate il “ partito del non voto “ quello che veramente rappresenta il popolo sovrano, salga a percentuali del 60 % (mi chiedo come mai i sondaggisti non parlano mai di questo nuovo partito!).
Per dirsi democratici non basta appellarsi al popolo, la maggioranza non può decidere qualsiasi cosa: la democrazia moderna è fatta anche di princìpi inviolabili e intoccabili anche da una maggioranza assoluta. La maggioranza non può e non deve diventare la dittatura di chi ha più voti.