fuscaldo
Amianto a Fuscaldo : la grande battaglia è contro l’inciviltà
di Caranas
Era già successo non molto tempo fa , ora lo scarico abusivo di eternit si è ripetuto a Fuscaldo in fondo alla via Piana degli Artisti. Il colpevole (o i colpevoli), i soliti anonimi ma non troppo.
La stessa o le stesse persone che non hanno idea della pericolosità dell’amianto e di quanto costa al comune, e quindi a noi tutti, la rimozione delle onduline assassine.
Nonostante ci sia impegno costante sul campo, non si fa in tempo a ripulire dai rifiuti un’area che dopo già ventiquattro ore la stessa sia nuovamente piena di tutto e di più. Insomma nonostante tutti i buoni propositi messi in campo , il tormentone dei rifiuti sembra non avere una fine. Per la serie “la mamma degli scemi è sempre incinta”!
Davvero notevole quanto è possibile trovare nei pressi dei bidoni dei rifiuti facendo un giro a Fuscaldo paese o alla Marina, soprattutto in questo periodo di rientro dei fuscaldesi del nord. Le foto, per chi volesse fare un elogio all’inciviltà, rendono bene l’idea di cosa venga lasciato e abbandonato dove non è possibile farlo.
Al fianco di bidoni adibiti alla raccolta dei rifiuti “standard”, si possono trovare pezzi di amianto o un televisore (come mostra la foto) , oppure copertoni o batterie di auto, damigiane di vetro, sanitari o anche scrivanie e vecchie poltrone per non parlare dei sempre presenti materassi.
Mi dicono ora che grazie all’intervento del sindaco G.Ramundo ed in particolare dell’assessore Paolo Cavaliere , i pezzi di eternit sono stati rimossi nel pomeriggio. Meno male che qualcuno interviene.
Sono sicuro però che nonostante l’argomento susciti indignazione da parte dei più , i “soliti idioti” dall’immondizia facile, saranno pronti a ricominciare la loro crociata distruttiva e priva di senno. Pochi giorni o addirittura poche ore e saremo punto e a capo.
Questi individui non riescono davvero a capire quanto possa essere deleterio il non rispettare l’ambiente in cui si vive. Probabilmente questa gente non solo manca di senso civico, ma soprattutto di educazione.
UOMINI E STORIE DI FUSCALDO : FRANCESCO SABATO – CERALDI ingegnere antifascista
FUSCALDO ha dato i natali a molti personaggi illustri che alla città hanno dato lustro distinguendosi non solo in Italia ma anche nel mondo
Francesco SABATO – CERALDI (detto Ciccio) nacque a Fuscaldo l’8 gennaio 1888- ottavo di undici figli di Eugenio Sabato e di Raffaella Ceraldi.
Biografia
Il cognome Ceraldi fu aggiunto a quello di Sabato per la rilevanza che tale cognome ha nella storia di Fuscaldo (Pasquale Ceraldi precettore del Re di Napoli Ferdinando II°,docente di giurisprudenza all’università di Napoli fu eletto deputato al primo parlamento Napoletano nel 1820 – Francesco Ceraldi magistrato e presidente della suprema corte di Catanzaro – Vincenzo Ceraldi avvocato difensore dei fratelli bandiera cfr. “la Terra di Fuscaldo” di Francesco Lattari ).
Con lui e con i suoi figli il cognome Ceraldi avrebbe potuto continuare a vivere. Agli atti del Comune di Fuscaldo si trova il Regio Decreto del 22.06.1939 che ha aggiunto il cognome Ceraldi a quello di Sabato.
Eugenio Sabato è stato per molti anni Segretario del Comune di Fuscaldo intorno agli anni 1880 -1895.
Francesco Sabato Ceraldi ha compiuto i suoi studi, grazie ad una borsa di studi, al Liceo Visconti di Roma ed all’Università di Roma dove si è laureato in Ingegneria civile nel 1910 a soli 22 anni usufruendo del "legato Pezzullo" (borsa di studio per merito scolastico).
Da allora fino al 1924 ha lavorato nelle Ferrovie dello Stato Italiano.
Gli incarichi più significativi di questo periodo sono stati:
- Direzione dei lavori per la costruzione della storica e, per quell’epoca fortemente innovativa, ferrovia che univa Paola a Cosenza.Peculiarità di questa ferrovia era la forte pendenza (75 per mille) che ha comportato la necessità di usare al centro dei binari una rotaia supplementare a cremagliera. Tale ferrovia è rimasta in servizio fino al 1987 ( V. Foto d’epoca)
Ferrovia Paola – Cosenza – Viadotto in prossimità di Falconara - foto d’epoca
Ferrovia Paola – Cosenza – Strada ferrata con cremagliera foto del 9.11.1914
- Direzione del cantiere di Prato per la costruzione della linea ferroviaria direttissima Firenze - Bologna. Fra i lavori più significativi di pertinenza del cantiere di Prato vi era l'attraversamento dell'Appennino con una galleria che, allora, era la più lunga d'Italia. In quell'epoca (15 maggio 1922) su proposta del Ministro Segretario di Stato per i Lavori Pubblici fu nominato Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia (V.Attestato di nomina allegato).
- Nello stesso periodo vinse il 2° premio al Concorso Nazionale di Fotografia.
Nel 1924, per il suo impegno contro il Fascismo, è stato costretto a lasciare I'ltalia ed emigrò negli U.S.A.
Ha vissuto a Los Angeles fino al 1930 ottenendo la cittadinanza americana.
Qui ha cominciato a lavorare, come disegnatore, alla Compagnia del Gas di Los Angeles finché non ha imparato perfettamente l'inglese ed ha ottenuto, dall'Università di Los Angeles, l'abilitazione alla professione di ingegnere negli U.S.A.
Ha quindi cominciato ad esercitare la libera professione di ingegnere strutturista lavorando spesso in collaborazione con architetti fra cui il nipote Architetto Armando Monaco.
Poiché un suo fratello, Carmine, era morto sotto le macerie durante il famoso terremoto di
Messina del 1908, egli ha approfondito gli studi nel campo delle costruzioni antisismiche con particolare riferimento a fondazioni e strutture. Fu tra i primi a studiare e ad adottare le fondazioni flottanti.
Ha costruito vari edifici e ville nell'area di Los Angeles, fra cui la villa di Mr. Gillette e quella del magnate Hagerty (oggi occupata da una associazione religiosa) progettate entrambe con l’architetto Armando Monaco.
L 'ultimo lavoro prima di rientrare in Italia, è stata la progettazione delle fondazioni e delle strutture della chiesa First United Methodist Church di Hollywood (6817 Franklin Av.)
dichiarata Monumento Storico Culturale da parte del Ministero del Patrimonio Culturale. Sua fu anche la direzione dei lavori.
La chiesa ed il campanile sono realizzati con una struttura in acciaio rivestita da pareti di cemento. Il progetto architettonico è dell’arch. Thomas B. Barber. L’inaugurazione avvenne il 16 marzo 1930.
I disegni dei lavori fatti negli U.S.A. fino al 1982 si trovavano presso la Villa dell' Architetto Armando Monaco ad Hollywood.
Ha fatto parte dell' American Society of Civil Engeneers fino agli anni 60.
E' tornato in Italia nel 1930 per importanti motivi familiari e vi è rimasto fino alla morte.
Nel 1935 si è sposato Con Teresa Oliverio ed ha avuto 4 figli.
Ha esercitato anche qui la libera professione di ingegnere, ma la sua attività è stata fortemente condizionata per la sua dichiarata posizione antifascista.
Di questo periodo è da ricordare il suo studio per la partecipazione al concorso per la progettazione dell'edificio simbolo dell'Esposizione Universale di Roma del 1942 che, a causa della seconda guerra mondiale, rimase incompleta nelle sue strutture.
Lo studio considerava la installazione di una torre di oltre 350 metri di altezza in memoria di Guglielmo Marconi. In cima a questa torre andava posta un'antenna radiotrasmittente a simbolo dell'inizio dell'era delle comunicazioni veloci a grandi distanze.
In occasione della riattivazione del Convento dei Padri Passionisti di Fuscaldo ha studiato e realizzato le opere di consolidamento del convento e di contenimento della collina su cui sorge il convento (muraglione) oltre alle opere di rifinitura (il belvedere, la ringhiera ed il monumento all'ingresso dello stesso – v. foto d’epoca).
Questo evento è ricordato da una targa (sbiadita) posta sulla facciata del Convento.
Ha progettato e realizzato nel cimitero di Fuscaldo delle cappelle mortuarie: quella dei Padri Passionisti e quella della famiglia Cutrì – interessante per disegno architettonico e materiali usati.


Cappella Cutrì - Cimitero Fuscaldo
Alla contrada Marina ha progettato e realizzato la “salagione” su incarico dell’industriale Aurelio Zurlo.
Dopo lo sbarco degli Americani nel sud Italia, fu raggiunto, nella sua casa di Fuscaldo Marina, da un capitano dei Marines. Questi era stato incaricato dalla città di Los Angeles di proporgli di ritornare a lavorare negli Usa. Il motivo di tale invito, con regolare proposta di contratto, era il risultato di una indagine fatta dagli uffici competenti per individuare i progettisti degli edifici costruiti in quell’area, che meglio avevano resistito ai frequenti terremoti che si erano verificati negli anni trenta e quaranta. Particolare rilevanza era stata data alla Chiesa Metodista di Hollywood ed al suo campanile di circa 100 metri che mai aveva subito danni nonostante che fosse stata costruita su di un terreno particolarmente cavernoso.
Caduto il fascismo è stato reintegrato nel servizio delle Ferrovie dello Stato, con la funzione di Ispettore Capo.
Nomina a Cavaliere
E' morto il 27 maggio 1960 all'età di 72 anni a Roma dove è sepolto nel cimitero monumentale del Verano.
Nota : ringrazio l'ing. Carmine Sabato Ceraldi per aver permesso questo servizio .
Aggiornamento del dicembre 2018
A distanza di anni si ricomincia a parlare di un possibile restauro della linea ferroviaria a cremagliera Paola-Cosenza a scopo turistico. I costi dovrebbero essere un po' sostenuti per cui è più facile pensare forse una trasformazione diretta a pista ciclabile sempre a scopo turistico. Vedremo.
Inserisco qui la locandina del recente evento ed alcune foto tratte dal web inerenti la linea ferroviaria in parola.






Basta ! Vado in ferie.. e voglio farmi un'abbronzatura pazza. Come questa
.. in fondo, basta non togliersi i pantaloni per tutta l'estate . Tanto, il mare di Fuscaldo a luglio sarà già sporco ! Scommettiamo ?
Giugno 2012 mare di Fuscaldo
da FB by R.Santoro
FUSCALDO - Tutti i colori dell'arcobaleno
Dove sono i colori
le parole che respiri dentro le canzoni
dove sono i segreti
quelli belli che ti fanno solo immaginare
non ci sei dietro l'angolo di casa ad aspettarmi
fuori dal portone per parlare di tutto fino all'alba
per poi fare colazione …. (A.Amoroso)
FUSCALDO : mareggiata del 13-14 aprile 2012
dall'album di Rosalbo Santoro fb
e dopo la tempesta... arriva sempre la quiete
Ringrazio Rosalbo per il bel reportage fotografico
Fuscaldo: « Alla ricerca di un bracciante, tra fichi e mestizia»
La scorsa estate, alla ricerca di qualcuno disposto a lavorare al “Calvario” (circa un ettaro di terra ), parlando delle difficoltà incontrate in tale infruttuosa ricerca con un vecchio contadino di Fuscaldo, rimasi meravigliato dalle sue osservazioni accompagnate da mimiche alla Monti e dalla sua conoscenza di argomenti che non si limitavano solo all’avvicendarsi regolare delle stagioni (considerazioni tipiche contadinesche) ma che spaziavano in altro lasciando intravedere una cultura tutt’altro che rurale. Mi disse :
« Amico mio, oggi i giovani non vogliono assolutamente toccare la vanga e se li rimproveri… , non dico se li “frusti”, vanno subito dai carabinieri. Anche i meno giovani che una volta erano abituati al continuo andirivieni in Argentina, Stati Uniti, Brasile e che già negli anni sessanta contavano col centesimo, ora parlano di migliaia di euro e l’autorità paterna sui ragazzi è rilassata e le ragazze , ancor più pronte a cogliere il vantaggio del denaro, perdono ogni disciplina e fermezza. Le botte che prendeva la mia generazione, mi sembra ancora di sentirmele sul sedere con rispetto parlando. Solo pochi tornavano negli anni settanta con qualche soldo e per qualche anno; incominciavano a costruirsi una casa e poi ripartivano lasciando pilastri di cemento la cui armatura visibile in cima, era destinata a rimanere lì a grattare il cielo arrugginendo negli anni. Una volta si diceva : «casa per quanto ci stai e terra per quanta ne vedi », ora è il contrario. La terra non la vuole lavorare più nessuno ed i giovani, aspettando la manna dal cielo, passano il tempo, benché diplomati o laureati , davanti al computer ore e ore, o in cerca di abbigliamento griffato. La mente si restringe anziché allargarsi ».
«Voi, generazione più o meno del ’50 (continuò), cresciuti sotto l'influenza della DC , con lo spauracchio dei comunisti che mangiavano i bambini, senza certezze e punti fermi, in qualche modo vi siete prodigati negli studi , magari anche lavorando al nord, laureandovi e occupando posti di responsabilità, siete in qualche modo più fortunati ma perchè avevate voglia di crescere , … la maggior parte dei giovani di oggi invece che fa ? Mi meraviglio che tu ci torni ancora a Fuscaldo, ma meraviglia ancora di più che nonostante non ci vivi, hai ancora voglia di far rivivere questo pezzetto di territorio , la tua terra, la vigna, gli alberi da frutto… Si vede che ci tieni, ma forse sei l’eccezione ».
Ringraziai l’amico per gli apprezzamenti e per la sua lucida analisi, poi la discussione continuò sulla tipologia delle piante di fico, alberi di cui ricordava vasta presenza nel mio terreno . Fu così che appresi che il fico è innamorato delle pietre e delle cisterne, il che significa che le sue radici sono oltremodo distruttive per la muratura ed hanno una prodigiosa intuizione per la vicinanza dell’acqua . Mi disse che da noi come in tutta la Calabria, esistono molte varietà di fico. Provo a ricordarmele (alcune dovrò citarle in dialetto perché non conosco il termine in italiano e non so neanche se esiste):
- Aduttata (dottata) – ottimo frutto fresco ma anche essiccato al sole tagliato in verticale viene usato anche per le “nocchette”
- Pezzottolo - spesso attaccato dai bruchi ma cresce in gran misura ogni due o tre anni
- Sjcaveddra
- Culumbru
- Paravisi – ha la pelle tenera ma si guasta facilmente con la pioggia e richiede molto sole per essiccarsi
- Natalisa o natalina - dura fino a Natale
- Citrulara ( a forma di cetriolo)
- Muntanara
- Nivureddra ( frutto piccolo e molto gustoso, matura in agosto )
- Birvidili (essiccato serve per i crapiceddri )
- Vescovo (appare quando tutte le altre varietà sono state già raccolte
Sicuramente avrò dimenticato qualche varietà , ce ne sono altre che ora non ricordo.
Incontrai di nuovo l’amico contadino e parlammo di tradizione erboristica fuscaldese : per le contusioni si applichi una fetta di fico d’India… per il raffreddore infuso di menta piperita… per gli ascessi impacchi di lattuga…, ma questo è un altro discorso e magari ne scriverò .
Fuscaldo foto
[ da facebook profilo di James Oracoli e altri]
Come le rane, fanno di tutto per stare peggio, e si scagliano contro chi è (forse troppo) tollerante.
Esopo
“Le rane, che vagavano libere nelle paludi,
chiesero con grande clamore un re a Giove,
che frenasse con la forza i costumi dissoluti.
Il padre degli dei rise e diede loro
un piccolo bastone, che, lanciato, per l’improvviso
movimento e suono del guado spaventò la pavida specie.
Poiché queste giacevano da tempo immerse nel fango,
casualmente una silenziosamente fa capolino dallo stagno,
e, ispezionato il re, chiama tutte quante.
Quelle, lasciata ogni paura, nuotano a gara verso il re,
e una massa sfacciata salta sopra il bastoncino.
Avendolo disonorato con ogni insulto,
inviarono a Giove delle rane per chiedergli di un altro re,
in quanto quello che era stato dato loro era inutile.
Allora inviò loro un serpente d’acqua che con dente spietato
iniziò ad afferrarle ad una ad una. Incapaci di difendersi, tentano invano di
sfuggire alla morte, la paura toglie la parola.
Allora di nascosto affidano a Mercurio un’ambasceria presso Giove,
perché soccorra le afflitte. Allora il dio in risposta:
“Poiché non avete voluto conservare la vostra fortuna,” disse
“sopportate fino alla fine la disgrazia!”
Anche voi, o concittadini , disse,
“sopportate questo male, affinché non giunga una disgrazia maggiore”.
Fuscaldo e... gli altarini ...
.
basta avere pazienza ! non è detto che non lo faccia !