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Blog  di Caranas

Fascisti - ­ La legge c'è ma non viene applicata

9 Dicembre 2017 , Scritto da CARANAS Con tag #Fascisti

 

Troppo spazio è stato dato a Forza Nuova, andava sciolta molti anni fa. Ed anche CasaPound andava chiusa e sciolta molti anni fa. E così gli altri gruppi e gruppetti inequivocabilmente fascisti che hanno realizzato apologia di fascismo in ennesime occasioni, inneggiato con slogan tipici del regime fascista, sbandierato simboli del fascismo, partecipato a raduni fascisti internazionali anche con gruppi esplicitamente nazisti e svastiche . Secondo la legge Scelba (L. 645 del 1952) fare il saluto romano è un reato. Ma è ormai diventato uno sport nazionale. Un gestore di stabilimento balneare lo ha trasformato in una installazione permanente di apologia di fascismo e il magistrato ha ritenuto che tale illegalità andasse benissimo.

A cosa servono allora tutti i valori trasmessi dalla Resistenza?

 

Perché  i magistrati non applicano la legge che c'è? Serve una ulteriore legge interpretativa? Comunque sia sarebbe stato doveroso per il Ministro della Giustizia mandare i suoi ispettori in ogni caso di omesso intervento e al CSM di prendere i doverosi provvedimenti.

Il ministro Orlando e il CSM  si occupano solo di intimidire i magistrati-magistrati che sempre in minor numero obbediscono soltanto alla legge e non guardano in faccia nessuno.

Tutto ciò fa pensare ad un governo  di fatto connivente, esattamente come lo sono stati i governi di destra. Non è così?

La via alla rilegittimazione politica del fascismo è stata in realtà aperta da D'Alema quando Silvio Berlusconi appoggiò Gianfranco Fini, fresco reduce dalle celebrazioni del settantesimo della marcia su Roma con grande spiegamento di gagliardetti fascisti e eja eja alalà, come candidato a sindaco di Roma contro Rutelli, e i dirigenti postcomunisti continuarono a trattare il detto Berlusconi come un avversario normale anziché demonizzarlo come connivente col fascismo quale era in realtà. Non dimentichiamo che Berlusconi tentò di trasformare il 25 aprile – festa nazionale perché giorno della vittoria della Resistenza, in giorno di riconciliazione nazionale, in cui riconoscersi mutualmente nella autenticità delle intenzioni e nell'intreccio di ragioni e torti da entrambe le parti, dove svanisce l'abissale differenza e l'incompatibilità morale tra i partigiani che si battono per restituire all'Italia la libertà e i repubblichini al servizio di Kesselring e delle SS e delle loro stragi di massa e torture quotidiane. Ovvio che alla fine a qualche fascista si vogliano intitolare piazze e monumenti come accaduto di recente.

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