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Blog  di Caranas

PAROLE IMBECILLI DI UN FASCIO ANCOR PIU' IMBECILLE. "FINI? Ha già ordinato le kippah" Solo un antisemita come Ciarrapico può offendere così il Paese

30 Settembre 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Bufera al Senato su Ciarrapico

Sdegno bipartisan contro le frasi dell'editore ciociaro, che poi precisa: «Nessuna intenzione antisemita»

Cicchitto: «parole inaccettabili». IL PD: «IL PREMIER SI DISSOCI»  -- Corriere.it

 

                                                                           "L'EREDE  PIRLA 2^ DI MUSSOLINI "

                                                                             IL PIRLA  N° 1 è BERLUSCONI

ciarrapico_fascio_exc.jpg

  

Sdegno bipartisan contro le frasi dell'editore ciociaro, che poi precisa: «Nessuna intenzione antisemita»ROMA - «I 35 parlamentari finiani non sarebbero mai stati eletti se non li avesse fatti eleggere lei signor presidente» e «torneranno nell'ombra. Come nell'ombra tornerà la terza carica dello Stato che Ella, molto generosamente, gli aveva affidato». Così il senatore del Pdl, Giuseppe Ciarrapico, nel suo intervento al Senato dopo il discorso del presidente del Consiglio. «Fini ha fatto sapere che presto fonderà un nuovo partito. Spero che abbia già ordinato le kippah- ha aggiunto Ciarrapico, riferendosi al copricapo maschile usato dagli ebrei osservanti- perché è di questo che si tratta. Chi ha tradito una volta, tradisce sempre. Può darsi pure che Fini svolga una missione ma è una missione tutta sua personale. Se la tenga. Quando andremo a votare vedremo quanti voti prenderà il transfuga Fini».

LE REAZIONI - Le parole del senatore provocano immediatamente lo sdegno bipartisan. Alla luce del quale, lo stesso Ciarrapico corregge in un secondo momento il tiro, spiegando che nelle sue frasi «non vi era alcuna intenzione antisemita». La miccia della polemica però è già stata accesa. Le frasi pronunciate dal senatore a Palazzo Madama sono arrivate immediatamente alla Camera dove il deputato del Pd, Emanuele Fiano, ha chiesto la parola in aula, attaccando: «Era da qualche decina d'anni che non sentivamo risuonare in un'aula del Parlamento cose del genere. Si parla del copricapo degli ebrei come di un disvalore». Si associa Fini al «tradimento perché forse è sceso a patti con qualche ebreo. Forse - si rivolge sarcastico a Ciarrapico- perché c'è un complotto demo-pluto-giudaico». È, ha concluso Fiano, «una vergogna» e quel Ciarrapico «fascista e antisemita si deve vergognare». All'esponente Pd ha fatto eco la collega di partito Anna Finocchiaro: «Chiediamo al presidente del Consiglio di dissociarsi ufficialmente di fronte al Parlamento e in modo chiaro e netto dalle inaccettabili dichiarazioni antisemite di Ciarrapico». Anche dai banchi del Pdl si è alzata Fiamma Nirenstein per appoggiare il collega democratico: quelle di Ciarrapico sono «parole intollerabili, noi dobbiamo opporci a qualunque tipo di antisemitismo, è intollerabile questo atteggiamento, è una questione di civiltà». Le parole del senatore Ciarrapico sono totalmente inaccettabili» ha rincarato la dose il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. Solidale anche Luca Barbareschi di Fli: «È scandaloso quanto sta accadendo, parole di tale imbecillità sono una offesa per il nostro Paese»

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Lo stupratore illusionista della democrazia italiana. Masochisti furfanti votano la fiducia al pregiudicato illusionista Berlusconi

30 Settembre 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Di Pietro contro l'inventore della corruzione di nuovo conio rappresenta ormai l'unica opposizione contro il macigno immorale protetto da Fini che gli ha votato la Fiducia, dal PD che inciucia, da Casini che sotto sotto trama e da tanti altri attaccati alla poltrona. Ha ragione Grillo, mandiamoli a cagare. Tutti a casa. 
......
 
Tiriamoci su con una nuova vignetta di Caranas : LA PASSWORD
 
password
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Una liquidazione di rispetto e lavoro cercasi

29 Settembre 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

Tre nuove vignette di Caranas : "la liquidazione profumata " , " cercasi lavoro Papi " e "il re Berlusconi è sempre più nudo"

                                                LA LIQUIDAZIONE PROFUMATA

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                                                                           VUOI LAVORARE ? CHIEDI A PAPI

 

lavoro

 

                                                                                   IL RE E' SEMPRE NUDO

 

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Napolitano e il nuovo lodo Alfano . Una vignetta di Caranas

28 Settembre 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Domani si voterà in parlamento . Berlusconi non cadrà. Napolitano che dovrà subirsi Berlusconi per il resto della legislatura è fortemente preoccupato

                                                                                                                                                         di   Caranas

Il lodo Alfano urta contro la costituzione, si o no? La legge  è  uguale per tutti, si o no? Se ci sono delle eccezioni occorre modificare l’articolo 3 della costituzione per ammettere un lodo del genere, da qui non ci si esce.
Il lodo Alfano è semplicemente l’ennesimo favore che Fini e Bossi faranno a Berlusconi, a forza di scegliere il male minore (la blocca processi era il male peggiore), permettendo  a premier  di massacrare pezzo per pezzo l’impianto democratico.

 

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"Bisogna rifare il Legittimo impedimento, così la Consulta non lo boccia. Poi semmai pensare al Lodo Alfano bis. L'ho detto a Niccolò, ma lui ama distruggere tutto". Parla Gaetano Pecorella, tornato pupillo del Cavaliere .

 

I FINIANI ORMAI SPACCATI VOTERANNO PER IL CAVALIERE COPRENDOLO ANCORA UNA VOLTA!

 

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Un 38 % di indecisi che farà la differenza

27 Settembre 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Agli italiani Poco Importa SE SI Gioca bene , basta Vincere , also comprando Partite le .

 

2010-09-21-01 - Sondaggio 2010-09-21-02 - Sondaggio

 

2010-09-21-03 - Sondaggio

 

 

2010-09-21-04 - Sondaggio

 

2010-09-21-06 - Sondaggio

 

 

 

 

Poesia inviata da Angelo ( (s((secondo la versione corretta inviata  dall'autore col quale mi scuso, in effetti non quadrava)

 

Andate A CAGARE

Non me la prendo con chi vi  ha votati ,

non me la prendo con chi vi ha buggerati .

Lo so che per voi è un gran sollazzo,

da mortadella al nano ci avete rotto il cazzo .

Più sopportar non posso dal fannullone al nano

dalla Gelmimi  a Umberto sullo stesso piano.

Nel servir di Arcore quel Dio moderno ,

fra onorevoli e puttane  per crear l' inferno.

Inferno su questa terra benedetta ,

paura del passato per quello che l' aspetta .

Dividere l'Italia ... certo una gran figata ,

sol da mente ottusa al figlio tramandata .

Il popolo che arranca fra disoccupati

fra poveri moderni, e soldi ai privati .

O non mi chiedete ... ancora di votare !

vi ci mando adesso : ANDATECI A CAGARE .

Basilio SANTOCRILE .

 

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La leggenda (di Fini) è più vera della storia

26 Settembre 2010 , Scritto da CARANAS

Non tutti (giustamente ) la pensano come noi .Per favorire la/il  discussione/confronto  ho deciso di pubblicare una tantum (con l'autorizzazione dell'autore) alcuni articoli letti su altri blog. Caranas

 

di Gianni Pardo pardo2.jpg(pardonuovo.myblog.it)

Per molti decenni - forse secoli - a scuola ci hanno parlato della “crisi dell’Anno Mille”. Intorno a quella data, dicevano gli insegnanti, aspettandosi il giudizio universale, molti si dettero alla penitenza o addirittura regalarono i loro averi ai poveri. Solo dopo il liceo abbiamo appreso che quella crisi non c’è mai stata. Non è documentata da nessuno storico e poi la datazione a partire dalla nascita di Cristo era troppo recente per essere nota. Allora la stragrande maggioranza degli europei non sapeva di essere nell’Anno Mille. Questo pone un termine alla diceria? Per niente. Si continuerà, chissà per quanto tempo ancora, a parlare della crisi dell’Anno Mille.

La lista delle stupidaggini su cui molti giurerebbero è lunga. Non c’è modo di convincerli che Galileo non ha detto “Eppur si muove”; che non si scrive suspence ma suspense e non si legge sàspens ma saspèns; che il generale Custer non era un generale; che Holmes non ha mai detto “Elementare Watson”; che lord Brummel non era un lord...

Nella lista si può iscrivere l’“editto bulgaro” col quale Silvio Berlusconi avrebbe escluso dal video Enzo Biagi e Michele Santoro. Egli disse soltanto che costoro “facevano un uso criminoso della televisione”: e se per criminoso intendiamo estremamente fazioso aveva innegabilmente ragione. Non prese - e non poteva prendere - nessun provvedimento. Ma poco importa, Biagi e Santoro sono stati vittime dell’infame “editto bulgaro”.

Oggi abbiamo un caso analogo. Ernesto Galli della Loggia (1) scrive che il centro-destra ha in Berlusconi un capo che non è lecito discutere: “Fini stesso, dopo anni di acquiescenza, si è limitato a chiedere di essere coinvolto in qualche modo nelle decisioni da prendere e di poter esercitare una sia pure insistente libertà di critica. È bastato questo per vedersi cacciato dal Pdl su due piedi”.

Eccola, un’altra leggenda imbattibile.

Fini non si è limitato a chiedere di essere coinvolto nelle decisioni. Se avesse fatto solo ciò, nel chiuso delle stanze del potere, non l’avremmo nemmeno saputo. E soprattutto non ha chiesto di poter esercitare un’ “insistente libertà di critica”: non ha nemmeno aspettato, per formulare commenti velenosi, di avere qualcosa da criticare: è arrivato ad essere un programmatico, costante, irritante, quotidiano e provocatorio controcanto. Bastava che Berlusconi aprisse bocca perché Gianfranco dicesse il contrario, in modo altezzoso per giunta. Con quale coraggio si può dire che la reazione di Berlusconi si sia verificata “su due piedi”? Il popolo del Pdl si è chiesto per mesi e mesi come mai il Cavaliere sopportasse in silenzio e Vittorio Feltri ha denunciato la cosa fra i primi, ben oltre un anno fa. Ché anzi proprio per questo è stato oggetto di attacchi, di contumelie e di richieste (di Fini) di farlo smettere. Galli della Loggia non ha letto i giornali, nel 2010? E non è capace di distinguere provocazione e irrisione da dissenso, critica costruttiva da feroce ostilità?

Ma c’è di peggio: non solo Fini non è stato cacciato su due piedi, ma non è stato neppure cacciato. Fino ad oggi non sono stati espulsi nemmeno Bocchino, Granata e Briguglio. Berlusconi ha solo detto che il comportamento di Fini e di alcuni dei suoi era incompatibile col Pdl. Il resto - per esempio la formazione di un autonomo gruppo - l’hanno fatto i finiani. Fra l’altro, alcuni di loro sono ancora attualmente al governo (non in Parlamento, al governo) con Berlusconi. E nessuno li ha mandati via. Come si può scrivere che Fini sia stato cacciato?

Galli della Loggia, malgrado la sua cultura, è un essere umano come tutti noi, soggetto al lapsus freudiano rivelatore. Secondo lui dunque, mentre il Pd non riesce ad avere un leader, il centro-destra ne ha uno talmente importante e rispettato che un suo batter di ciglia, una sua allusione, un suo desiderio divengono ordini per tutti e come tali sono riferiti. Anche i politologi più illustri sono talmente impressionati dalla personalità di questo Presidente del Consiglio (un primus inter pares), da trattarlo da Figlio del Celeste Impero.

E poi ci meravigliamo della prona adulazione che circondava Luigi XIV: almeno quello era un sovrano assoluto.

 

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Silvio, come sei messo male, pigliati na pastiglia - Anche la Marcegaglia ti abbandona

25 Settembre 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Il governo deve andare avanti, ma sappia che stiamo perdendo la pazienza» 

 

dal Corriere della Sera

 

Marcegaglia: «Bisogna fare subito senza tentennamenti. Il governo ascolti l'Italia che c'è qui, ma anche fuori - Vogliamo fare un patto sociale per le riforme che veda impegnati imprese e lavoratori - Il governo deve andare avanti, ma sappia che stiamo perdendo la pazienza - Bisogna fare subito senza tentennamenti. Il governo ascolti l'Italia che c'è qui, ma anche fuori»

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MILANO - Confindustria è stufa di aspettare. E vuole dal governo risposte concrete. «Il governo deve andare avanti, deve governare, ma sappia che tutto il mondo delle imprese e i cittadini stanno esaurendo la pazienza». Lo ha detto la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, concludendo il convegno organizzato dall'associazione degli industriali di Genova. «Bisogna fare subito - ha aggiunto la Marcegaglia - senza tentennamenti. Il governo ascolti l'Italia che c'è qui, ma anche fuori, fatta di tanta gente che con grande senso responsabilità fra mille problemi continua a fare il proprio mestiere con determinazione».

PATTO SOCIALE - «Vogliamo fare un patto sociale per le riforme che veda impegnati imprese e lavoratori per spronare la politica ad andare avanti» ha aggiunto la Marcegaglia. «Per questo -ha detto ancora la leader degli industriali - abbiamo invitato il prossimo 4 ottobre i sindacati e tutte le altre organizzazioni del lavoro per fare insieme un'agenda

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I VENTI che salveranno Silvio

25 Settembre 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

da "Giornalettismo"

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Non solo i siciliani. La cerchia dei deputati dell’Udc che potrebbero dare la fiducia al governo si allarga. Mentre il Cavaliere incassa il sì di due finiani. 

Se l’MpA di Raffale Lombardo tentenna, a metà tra astensione e no all’esecutivo, Silvio Berlusconi non demorde. In vista della conta della Camera si allarga la lista di coloro che potrebbero salvare il Premier dal cappotto che aprirebbe la crisi di governo.

VECCHI E NUOVI ACQUISTI – Si tratta soprattutto di centristi, accompagnati ovviamente da altri rappresentanti del gruppo misto. C’è Calogero Mannino, a capo del gruppetto dello scudocrociato siciliano, c’è Giuseppe Ruvolo, Giuseppe DragoSaverio Romano, segretario del partito nell’isola. C’è anche il campano dell’UdC Angelo Pisacane. Tutti nomi del partito di Casini già trapelati nei giorni scorsi. Ai quali si possono aggiungere quello di Domenico Zinzi, eletto presidente della provincia di Caserta grazie all’itnesa con il capo del PdL in Campania Nicola Cosentino. “Al voto sulle intercettazioni per prudenza Zinzi non si è fatto vedere“, sottolinea il Corriere della Sera. Poi c’è Angelo Cera, altro deputato dell’Udc, che ostenta fragilità: “Casini mi difenda dalle continue pressioni e da una campagna mediatica che ha addirittura fatto pensare a un mio passaggio con altri partiti“. Nella lista dei possibili nuovi sostenitori del Cavaliere anche l’onorevole che è subentrato a Michele Vietti, Deodato Scanderebech. Nel ‘94 fondò il primo club di Forza Italia in Piemonte ed organizzò la campagna dello psichiatra Meluzzi, che battè Chiamparino nel collegio di Mirafiori. Dice di non essere stato cercato da nessuno in questi ultimi due mesi, ma prima dell’approdo all’Udc aveva appoggiato il leghista Cota con una contestata lista personale.

FINIANI CON SILVIO – Ancora: i tre liberaldemocratici (Daniela Melchiorre, Maurizio Grassano e Italo Tanoni), i cinque rappresentanti di Noi Sud (Arturo iannaccone, Elio Belcastro, Antonio Milo, Luciano Sardelli, Antonio Gaglione), Francesco Pionati dell’Alleanza di Centro. E c’è anche chi proviene dall’opposizione. Massimo Calearo, uno che quando era presidente della Federmeccanica – raccontano i maligni – aveva come suoneria del telefonino l’inno del partito berlusconiano. “Fa sapere di essere pronto ad un altro passetto a destra – dice il Corriere – meglio se ricompensato con un ruolo all’altezza delle sue capacità di lavoro“. Grandi manovre interessano anche i finiani. Gianpiero Catone, ex Dc eletto con il PdL e ora passato a Futuro e Libertà. E “dopo un estate d’angosce” si aggregherà al partito berlusconiano anche Souad Sbai.

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Poesia italiana dell'antiberlusconismo puro

24 Settembre 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #POESIA

                                                          di Roberto Benigni

 

Se quella notte, per divin consiglio,

la donna Rosa, concependo Silvio,

 

avesse dato ad un uomo di Milano

invece della topa il deretano

l’avrebbe preso in culo quella sera

sol Donna Rosa e non l’Italia intera.

 

 

 

VEDA BENIGNI CHE AL DIVIN AMORE,

ECO LE AVESSE FATTO UN BUON CONSIGLIO,

INVECE CHE A FAR RIMA CON MILANO,

PER SUSCITAR PIU' FACILI CONSENSI,

LE AVESSE SCORREGGIATO IL DERETANO

 

Oh Benigni hai ragione

sul dolor di tutti gl’ani

che a molti dà cagione

non aver più culi sani.

 

Chi però final non paga

escort donne la mercede

certo è non solo vaga

la vergogna del suo pene

E si va così contenti 

 chi con i dolenti ani

chi invece più scontenti

con i loro peni nani.

 

Di Milano non è giusto

fare cenni sul suo ano

loro molti non han gusto

di pensar allo psico nano.

 

Quella foto già famosa

di consiglio presidente

dà l’idea non fumosa

della mano d’un demente.

 

Chi però l’ha ben voluto,

a suo dir l’Italia intera,

con il segno del cornuto

lo tien da mane a sera. 

Il resister con poesia

a sto’ mondo rovesciato

con compagna l’ironia

 salvi noi e chi è nato.

 

A PAPI SILVIO

Silvio, rimembri ancora
Quel tempo della tua vita mortale,
Quando disonestà splendea
Negli occhi tuoi furbetti e fuggitivi,
E tu, lieto e spensierato, il limitare
Di senilità  salivi?

Sonavan le quiete
Stanze, e le vie dintorno,
Al tuo perpetuo comizio di Priapo,
Allor che all’opre femminil politiche intento
Ti apprestavi, assai contento
Di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il maggio odoroso: e tu solevi
Così menare il giorno

con Dell'Utri e Mangano

ammirando di 

Letizia i leggiadri set fotografici
Talor lisciando  sudate coulotte,
Ove il tempo suo primo
Si spendea la miglior parte,
D’in su i veroni dell’ostello d'Arcore
Porgea gli orecchi al suon della tua voce,
mirando la tua  man veloce
Che percorrea la coscia.
Mirava ancor il ciel sereno,
Le vie dorate e gli orti,
E quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Lingua mortal non dice
Quel che sentiva in seno.

Che pensieri soavi,
Che speranze, che cori, o Silvio mio!
Quale allor ci apparia
La vita umana e il fato!
Quando sovviemmi di cotanta speme,
Un affetto mi preme
Acerbo e sconsolato,
E tornami a doler la tua sventura

finiana spina nel tuo fianco.
O papi, papi,
Perchè non rendi poi
Quel che prometti allor? perchè di tanto
Inganni i figli tuoi?

Tu pria che l’erbe inaridisse il verno,
Da chiuso morbo combattuto e vinto,
Perivi finalmente o papi. A li mortacci tua!

E non vedevi
Il fior degli anni tuoi di plastica;
Non ti molceva il core
La dolce lode or delle negre chiome trapiantate,
Or degli sguardi innamorati e bavosi;
Nè teco le compagne ai graziol festini
Ragionavan d’amore

Anche peria fra poco
La speranza tua dolce: agli anni tuoi
Anche negaro i fati
La giovinezza immortal.

 Ahi come,
Come passato sei,
Caro compagno  fascista dell’età mia nova,
Mia lacrimata speme!
Questo è quel mondo? questi
I diletti, le candidature, i regali, le raccomandazioni
Onde cotanto ragionammo insieme?
Questa la sorte dell’umane escort?
All’apparir della sentenza
Tu, misero, cadesti: e con la mano
L’ignuda gattabuia e tomba

di San Vittor
mostravi di lontano.

                                                                

Silvio caro, mio grande amore

portami sempre nel tuo cuore 

Tu che fai tutto in quattro e quattr’otto

toglici presto l’articolo 18 

Giacchè sei senza coscienza

rubaci pure la contingenza 

Visto che sei senza pietà

levaci pure l’anzianità  

E se vuoi fare le cose serie

lasciaci anche senza ferie 

Per migliorare la situazione

togli di mezzo la liquidazione 

Se l’inflazione ancora dilaga

fregaci pure la busta paga 

E per far dispetto ai sindacati

aumenta la schiera dei disoccupati 

Affinchè sia tutto normale

facci pagare anche l’ospedale 

Perchè vada tutto a buon fine

facci pagare anche le medicine 

Per evitare ulteriori danni

mandaci in pensione a 90 anni  

E poichè a 90 anni saremo caput

MA VA FA NCULO  A CHI TE MMURT!!!

 

 

 

 

 

 

 

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Giustiziata ! Come volevasi dimostrare.Ahmadinejad aveva torto?

24 Settembre 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

Giustiziata la disabile mentale Lewis

 da la stampa.it

Fuori dal carcere le proteste contro la condanna a morte TERESA02G

Il suo ultimo pensiero per la figlia

Da quando è stata reintrodotta

la pena di morte sono state

giustiziate soltanto 12 donne

È stata dichiarata ufficialmente morta alle 21.13 locali, le 3.13 di questa notte in Italia. Teresa Lewis, la ’Sakineh americana', è stata giustiziata al Greensville Correctional Center di Jarratt, in Virginia, con un’iniezione letale. Tre diversi medicinali l’hanno portata dalla vita, allo stato catatonico, all’arresto cardiaco. «Non ci sono state complicazioni», ha spiegato Larry Traylor, portavoce delle autorità penitenziarie locali. Il suo ultimo pensiero è stato rivolto a Kathy Clifton, sua figliastra. «Voglio solo che Kathy sappia che le voglio bene e che sono veramente desolata», ha detto. Prima dell’esecuzione, Teresa Lewis aveva ricevuto la visita dei suoi figli, del suo legale e di un prete.

 

Per il suo ultimo pasto ha chiesto pollo fritto, fagiolini, un dolce al cioccolato e una crostata alle mele. Poi ha fatto una doccia ed è stata trasferita nella camera della morte. Durante l’esecuzione, una trentina di persone si sono radunate in prossimità del carcere per protestare contro la pena di morte. Lewis, 41 anni, è stata ritenuta colpevole di aver organizzato l’omicidio del marito e del figliastro nell’ottobre 2002 per incassare i soldi di una polizza sulla vita. Ha assoldato due sicari, offrendogli in cambio denaro e favori sessuali, a cui ha aperto la porta di casa il giorno degli omicidi. Secondo la difesa la donna sarebbe però affetta da ritardi mentali e sarebbe stata manipolata dagli assassini.Il suo caso ha suscitato una grande attenzione negli Stati Uniti e in tutto il mondo, e da molti paesi sono arrivate forti pressioni per chiedere al governatore della Virginia di commutare la sentenza in un ergastolo. Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, da parte sua, ha utilizzato il caso per scopi politici, paragonando la Lewis a Sakineh Mohammadi Ashtiani, donna condannata alla lapidazione per adulterio in Iran per la cui salvezza si è mobilitata una campagna mondiale. Secondo Ahmadinejad i media occidentali utilizzano due pesi e due misure. Nonostante la camera della morte in Virginia sia la più attiva dopo quella del Texas, la Lewis è la prima donna giustiziata nello stato dal 1912.

I suoi avvocati e sostenitori ritengono la sentenza ingiusta, anche in considerazione del fatto che i due assassini materiali hanno ricevuto una condanna all’ergastolo. Uno di essi, Matthew Shallenberg, dalla prigione sostenne di essere stato lui l’architetto dei delitti e di aver manipolato la Lewis. Shallenberg si è suicidato in carcere nel 2006. L’ultima esecuzione di una donna negli Stati Uniti è stata in Texas nel 2005. Da quando la Corte Suprema ha reintrodotto la pena di morte negli Stati Uniti nel 1976 sono state giustiziate oltre 1200 persone, di cui solo 12 donne.

 

 

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