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Blog  di Caranas

Le curiosità profane nascono dalla Bibbia. Le donne, per matrimoni o altro, hanno da sempre fatto parte dell’arte politica , ieri come oggi .

28 Febbraio 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #RELIGIONE

nella Bibbia , Caranas laicamente trova...

                                                                 di C.Anastasio

Salome1.jpg


Ho sempre pensato che nella  Bibbia , a parte i numerosi punti di discontinuità nella logica teologica che richiederebbero fiumi di discussione, vi fossero racconti al limite della pornografia (una specie di sito hard-core ) più o meno mascherati già da Flavio Giuseppe , romano di origine ebraica (37 d.C.).
Sodomia, incesti, stupri e prostituzione abbondano nella Bibbia. La cosa che colpisce di più è l'uso "politico" della donna già a partire dalla Genesi. Come dire che non è cambiato nulla nonostante gli sforzi dei più severi esegeti critici.


Vi chiederete : “ma che sta dicendo ?” Provate a leggere il seguito e magari aprite una Bibbia per una conferma. Buona lettura!


I grandi patriarchi, a partire da nonno Abramo ma anche lo stesso Jahvè , solevano fare un trattamento particolare alle donne . Cito senza ordine cronologico, così come ricordo ,  vari passi:

(Gen. 19- 31/37) - incesto

«E la maggiore disse alla più piccola :<< non c’è nessuno in questo territorio per unirsi a noi… Vieni facciamo bere del vino a nostro padre e poi corichiamoci con lui, così faremo sussistere una sua discendenza  ».

Una bella discendenza, senza dubbio, anche se un po’ tarata per l’alcool ( qui si potrebbe riaprire un discorso sulla crocifissione di Morgan)  e la consanguineità. Prendo atto quindi che la sodomia si (v. Sodoma e Gomorra) , ma la prostituzione e l’incesto non scandalizzano Jahvè, gran maestro di morale sessuale di tutti i popoli . Le due figlie di Lot (nipote di Abramo) , scampate ai sodomiti, generarono così le stirpi dei moabiti e degli ammoniti (che esistono ancor oggi e ancora oggi sono incasinati). Ė così infatti che , dopo gli israeliti, figli “bastardi” di Abramo e della schiava egiziana Agar, abbiamo la discendenza incestuosa degli ammoniti e moabiti.

E pensare che nel Levitico (18.7) sta scritto : « Nessuno si accosterà a una consanguinea   per avere rapporti con lei » E ancora nel Deuteronomio (27.22) « Maledetto chi si corica con la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre» . Come dire che nella Bibbia c’è tutto e il contrario di tutto.

 

Abramo distribuisce in giro la moglie come sorella. Questa volta il bugiardo cronista ingentilisce la faccenda. Ecco la storia ( Gen. 20.1 e segg.) :

A Gerar, nel sud della Palestina, all’interno di Gaza, Abramo impenitente , ritenta con il re Abimelech il gioco già tentato col faraone. Gli presenta la moglie dicendogli: « Ė mia sorella ; e Sara, ormai pratica di queste faccende, conferma : « Ė mio fratello». Bugiardi! Ma questa volta interviene Jahvè che in sogno spiega ad Abimelech il trucchetto di Abramo che il giorno dopo è costretto a riprendersi la moglie non toccata e ad andarsene. Insomma , il modo di far fortuna in questo libro è quello di sempre : prostituire la moglie gabellandola per sorella ( non ho trovato traccia dalle genealogie di Gen. 12.13 circa un ruolo di Sara sorella di Abramo ma solo di padre).

 

Le sorelle-figlie servono per crescere e fare la guerra ai vicini ( Gen. 20.60)

 

Ė la favola  (secondo il topos consueto ), del solito pozzo che si conclude con le nozze di Rebecca nipote di Abramo perché figlia del fratello di questi Betuél  e perciò cugina di Isacco. A questa storia si aggiunge l’altra “ compra una e porta a casa due “ che investe Giacobbe  figlio di Isacco (figlio di Abramo) ; doppie nozze , va per sposare Rachele (sua cugina) ed è costretto a prendersi (con l’inganno di suo zio Làbano) anche la sorella Lia. Perché? La risposta sta qui dentro : « Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si disperderanno; un popolo sarà più forte dell’altro e il maggiore servirà il più piccolo» (Gen. 25.23) . 

Come può finire la guerra in Palestina se già c’era una investitura divina nell’eredità economica-politica tra Giacobbe e Esaù ?

 

Potrei continuare ma il discorso diventerebbe molto lungo. Simili storie di donne nei rapporti tra i popoli si ritrovano in molte leggende , a cominciare da quelle omeriche con Elena di Troia : le donne , per matrimoni o altro , hanno da sempre fatto parte dell’arte politica.  Cesare e Cleopatra, Carlo Magno e Ermengarda ,  Togliatti e Nilde Iotti , Mussolini e Claretta,  Napoleone e Giuseppina, Papi e Noemi e così via. Preparatevi : buon otto marzo e auguri a tutte le donne!

 

                                                                                  Caranas

 


IL SEGRETO DI SILVIO PER VINCERE LE ELEZIONI REGIONALI 2010

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IL PROGRAMMA E' NUDO... COME IL RE !

26 Febbraio 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #FUSCALDO

PROGRAMMA DEL MOVIMENTO (IPOTETICO) “ FUSCALDO SEI TU”- di Caranas

US   USCITA DALL’IMMOBILISMO PER UNO SVILUPPO DI QUALITA’ DI FUSCALDO OLTRE    FUSCALDO

“FST”  punta all’aggregazione di tutte quelle forze democratiche per la riconquista di una posizione di primato nello sviluppo dei paesi del medio tirreno cosentino  con forte attenzione alla restituzione di un mare limpido per l’estivazione sana  dei turisti e dei residenti , investendo nei talenti locali e non con adeguato sfruttamento delle innovazioni tecnologiche presenti sul mercato  per una ottimale  e sostenibile crescita  del paese.

Esistono le risorse su cui far leva. Sul territorio sono presenti diverse imprese di piccola e media dimensione , le infrastrutture sono poche o assenti e per questo vanno potenziate innovando  con prodotti e processi  . Ci sono molti giovani che studiano nell’unico polo presente con la prospettiva di emigrare e diventare docenti precari al nord;  non più nord quindi ma sviluppo sul posto nella consapevolezza  della gravità della situazione. Non più costretto servilismo di convenienza,  ma pari opportunità azzerando le disuguaglianze per far salire l’ascensore sociale ormai bloccato da decenni. Un problema  di libertà , intesa come la possibilità per ciascuno di perseguire il proprio disegno di vita, compatibilmente con l’eguale diritto altrui. Senza crescita non c’è politica redistributiva che tenga.

 IL                                            PROGETTO : 24 PUNTI E UN METODO

Il progetto di “FST” vuole aggredire  quattro grandi problemi che caratterizzano il nostro paese - apatia, disuguaglianza, inefficienza, impegno nella lotta per il raggiungimento degli obiettivi  in modo  credibile ed efficace.

Il progetto si poggia su 24  pilastri sollecitazione per le azioni di governo:

  • Banca dati aggiornati delle risorse agricole, industriali  e terziarie esistenti sul territorio
  • Banca dati sulla disoccupazione fuscaldese con celere  censimento che tenga conto anche delle forze lavoro emigrate .
  • Studi di settore per il migliore impiego di tali risorse sul posto attraverso apposite graduatorie e concorsi riservati  nel giro di 1-2 max  anni
  • Valorizzazione dell’attivo patrimoniale  mirata a una fruizione specifica per attività sociali
  • Rifacimento (ove necessario) della rete fognaria su tutto il territorio
  • Potenziamento /rifacimento della rete idrica su tutto il territorio ed approvvigionamento da nuove sorgenti locali
  • Costruzione di un nuovo depuratore per il trattamento delle acque 
  • Compatibilmente  con le risorse a disposizione dell’Amministrazione Comunale  : Riduzione  TARSU e ICI per chi  proprietario ,  utilizza la propria abitazione per soli due mesi all’anno. Pagare meno ma pagare tutti.
  • Completamento rete gas metano
  • Istituzione di un centro di primo soccorso e analisi  in Fuscaldo Centro
  • Potenziamento del servizio sociale previsto dagli ordinamenti dello stato (anziani, disabili, ecc.)
  • Istituzione di una scuola media di qualità  in Fuscaldo Centro con servizio trasporto alunni che abbracci l’intero  territorio
  • Istituzione di un centro anziani  per l’invecchiamento attivo  (con assistenza medica)
  • Costruzione di un vero  supermercato in Fuscaldo centro
  • Utilizzo pieno dei fondi FAS per rilanciare l’economia e favorire l’imprenditorialità giovanile presente e futura secondo il criterio della sostenibilità e nel rispetto della qualità ambientale  con incremento dei posti di lavoro, della crescita e dello sviluppo economico del territorio.
  • Eliminazione dell’amianto presente in Fuscaldo e nelle sue borgate
  • Sfruttamento del solare termodinamico  ma soprattutto  eolico per il raggiungimento progressivo dell’autonomia energetica del paese.
  • Attivazione di efficaci meccanismi di valutazione per tutta l’azione della pubblica amministrazione
  • Assegni nucleo famigliare una tantum per sostegno alle famiglie numerose
  • Tassare con un pur minimo d’imposta  gli affitti stagionali a beneficio dei soggetti del punto seguente
  • Detraibilità di una quota fissa dell’affitto pagato dai residenti nel comune per la prima abitazione
  • Contributo di sostegno per sostenere la crescita delle piccole imprese ed in particolare per i pescatori locali
  • Favorire la mobilità interna  per la pubblica amministrazione  di personale civile oggi sottoutilizzato per l’impiego in attività di supporto
  • Pieno utilizzo annuale della struttura del Sangrilà mediante accordi di programma
  • ... e si potrebbe continuare inserendo : " Amministrazione partecipata " ecc. !
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Il Travaglio di Santoro e l’aspirina di Porro

25 Febbraio 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

 

Se questo è il travaglio, il parto come sarà?

 

                                                                      di Caranas


Santoro.jpg

Non volevo scrivere nulla sull’argomento,  ma poi ci ho ripensato perché un piccolissimo sassolino nella scarpa mi disturbava.

Nell’ultima puntata di “Annozero” un certo disappunto di Travaglio nei confronti di Santoro è venuto fuori molto ingenuamente  e  provocato ad arte da Nicola Porro vice direttore del Giornale. Sulla bravura di Santoro nulla da eccepire , essendo  a mio avviso, uno dei migliori giornalisti d’Italia. Sa condurre Santoro, non è moscio come  Floris, ha autorevolezza e non le manda a dire. Ci hanno provato più volte a mandarlo via ma è sempre lì a condurre la trasmissione più difficile. Da Samarcanda in poi,  non si è mai genuflesso di fronte a nessun satrapo nazionale continuando a denunciare cosa non va nel Paese.

Certo che non è sempre oro quello che luccica e anche Santoro ha un neo . Non riesco a perdonargli il cambio di bandiera, essendosi messo nel 1996 al servizio deplorevole del Capitano Cavaliere inventandosi una nuova trasmissione “Moby Dick” salvo poi tornare (1999 credo)  col “Raggio verde” da mamma Rai. Per quale motivo?

Il solito : per soldi, quello che davanti a tanta merda ti fa venire voglia di andare a vivere in altro Stato. 

Il Travaglio , bravo anche lui, un po’ troppo giustizialista, è personaggio “di destra”; proviene dalla scuola di Indro Montanelli (che mi è stato sempre antipatico , il suo Giornale nel 1992 parlò anche di me paragonandomi a Mussolini – “Il preside fa il Duce”- avevo solo fatto adottare i libri di testo!) e quindi certamente non di sinistra ma liberale di destra , che attualmente agisce e si comporta come il più comunista di tutti. E vota di Pietro. Chissà se anche Vendola passerà a migliori lidi...

Non discuto le capacità di Travaglio, per me è e resta un “ mostro d'archivio”, sa tutto lui, ma chi cappio ce le passa le informazioni delicate e spesso segrete? Certo che viene spontaneo rispondersi da solo se si pensa alla vacanza da lui trascorsa con un alto funzionario DIA poi incriminato ( riconosco che in queste ultime tre righe sto facendo il “Travaglio”, solo supposizioni!). Il “ Fatto quotidiano " è l'unico  giornale italiano dettagliato, preciso, ricco di informazioni che non si trovano da nessun’altra parte. Marco legge, conserva, archivia e diffonde le malefatte.  E questo produce diverse querele. Basta navigare in rete per trovare il lungo elenco delle cause civili e penali in cui è coinvolto. Lungo elenco,  ma non come quello giudiziario di Berlusconi. Pare che non sia stato mai condannato penalmente per il reato di diffamazione. Leggendo tale elenco mi sono chiesto : ma chi glieli dà tutti quei soldi necessari per i risarcimenti delle cause civili? 

Quanto costa alla RAI ogni puntata di Marco Travaglio? E Vauro quanto costa ? Se poi per quest’ultimo risultasse fondata  la voce che circola sui “mille euro a vignetta” , allora  occorrerebbe una rivoluzione, altro che lancio di spartiti!

Continuerò a seguire “Annozero” con o senza " il sale" Travaglio. Per me, l’informazione ha una sua importanza.

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GHIRIGORI

24 Febbraio 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #POESIA

Dalla  raccolta "A sagliuta" una mia poesia del settembre 1996

                                                                                                                   Caranas


Ghirigori.jpg

Ghirigori

 

 

Esiliato dal tempo

non posso viverti

e pallidamente aspetto

di qua e di là

come morto

non ancor risorto

senza gloria.

 

Loschi bagliori.

Eppure questo corpo sguscerà

per vivere la serpe

in questo nulla che ci separa.

 

Clandestina novità

che si arrampica,

che sale

che scende

e s’aggrappa spingendoti

ora in alto,

ora in basso.

  

Potremmo alzarci urlando

mano nella mano

schiena contro schiena

investendo i colori

ora il rosso, ora l’azzurro

oltre la spiaggia

sempre più piccola sino al punto.

 

Non possiamo cadere.

Noi non ci siamo.

E ancora più su

rapiti dal vento

zavorrati solo dai genitali.

 

Poi, a poco a poco,

riportandoti giù

assaporare ancora

quell’attimo magico

l’uno nell’altra

cullati nell’arco di luce.

 

E infine silenzio

nella vertigine

leggero come l’aria.



© by Carmelo Anastasio Vimodrone (MI)

 

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Cometa di Hale Bopp e cometa di Halley

19 Febbraio 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

                                                                                  di Caranas

  

Hale-Bopp-Caranas-copia-2.jpg                                       foto Caranas 1 aprile 1997 Vimodrone (MI) ore 18.50

Ho letto quasi tutto di Isaac Asimov e molto di Arthur Clarke .La mia passione per la fantascienza non si è mai affievolita. Ricordate 2061 Odissea tre (A.Clarke)? Includeva una missione con equipaggio sulla cometa di Halley. L’ultimo passaggio è del 1986 , fu fotografata ma con telescopi potenti. Il primo aprile del 1997 fui molto fortunato perché riuscii a fotografare un’altra bellissima cometa che si vedeva ad occhio nudo, quella di Hale-Bopp. Accontentatevi quindi di questa foto e godetevi  la canzone di Irene Grandi . Il testo, abbastanza interessante è riportato sotto. Penso che la Grandi vincerà il festival di Sanremo o sarà battuta di stretta misura da Povia.

                                     
 

 

                               

 

Il testo di "La cometa di Halley" di Irene Grandi:
 

Tu vuoi vivere così

per inerzia e per comodità

per qualcosa che non riesco più a capire

e poi ami con tranquillità

come un Dio lontano

che non ha né problemi

né miracoli da fare

non capisci che ci ucciderà

questo nostro esistere a metà

che la casa ha i rubinetti da cambiare

eppure un tempo ridevi

e mostrandomi il cielo

mi disegnavi illusioni e possibilità

e la Cometa di Halley ferì il velo nero

che immaginiamo nasconda la felicità

tu vuoi vivere così

coi vantaggi della civiltà

e pontifichi su ciò che ci fa male

non la vedi la stupidità di una relazione

che non ha francamente neanche un asso da giocare

 

Non ci credi che ci ucciderà

questo nostro vivere a metà

che la stanza ha le pareti da rifare

eppure un tempo ridevi

e mostrandomi il cielo

mi disegnavi illusioni e possibilità

e la Cometa di Halley ferì il velo nero

che immaginiamo nasconda la felicità

lasciami da sola

fallo solo per un po’

lascia stare

non pensarci più

lasciami la radio accesa

lasciami cantare

e qualche cosa da mangiare

servirà

ed una notte piangesti

guardando nel cielo

mi disegnasti illusioni e possibilità

e la Cometa di Halley ferì il velo nero

che immaginiamo nasconda la felicità

eppure un tempo ridevi

e mostrandomi il cielo

mi disegnavi illusioni e possibilità

e la Cometa di Halley squarciò il velo nero

che immaginiamo nasconda la felicità

eppure un tempo ridevi

e mostrandomi il cielo

mi disegnavi illusioni e possibilità

e la Cometa di Halley squarciò il velo nero

che immaginiamo nasconda la felicità

io ti dico addio

tu mi dici ciao

io ti dico addio

tu mi dici ciao

io ti dico addio

tu mi dici ciao.

 

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RANIA DI GIORDANIA una regina stupenda

18 Febbraio 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

rania-giordania.jpg

                                                                                                                                                               di Caranas


La Clerici di San Remo è  meno simpatica di quella della “Prova del cuoco”. Impacciata nel suo goffo vestito non riesce quasi a camminare sul palco. Anche nella trasmissione del mezzogiorno  mostrava difficoltà di deambulazione quando si spostava dalla zona verde a quella rossa. Sarà forse per il peso del balcone. Ma non è dell’Antonella che voglio scrivere bensì della stupenda Rania di Giordania ospite ieri sera del festival . A parte la fresca bellezza , mi ha colpito l’intelligenza e la spontaneità di questa donna capace di rispondere con grande sicurezza alle domande  ( a volte molto banali) della Clerici . La regina dagli occhi di cerbiatta , mi ha fatto pensare subito alla Julia Roberts (c'è una certa somiglianza) del film Pretty woman , non per la trama (non confondo i ruoli)  ma per il carattere del personaggio interpretato dalla Roberts. Ho pensato anche alla Jacqueline Kennedy e per bellezza e impegno nelle N.U. all’Angelina Jolie.

 

julia_roberts_04_k.jpg

angelina-jolie.jpg
Direi che le tre super donne sono da 8 marzo , le più belle del mondo!


Brevi note biografiche  su Rania di Giordania (trovate in rete):

 

Rania al Yassin nasce in Kuwait da genitori palestinesi, frequenta la New English School nel suo paese e si laurea all’università americana del Cairo. Decisamente un bel curriculum che la porta ad essere assunta prima in una importante banca e poi presso la sede giordana della Apple. Una carriera di tutto rispetto soprattutto per una donna.

La sua vita cambia quando incontra un principe a una cena e, come in ogni favola che si rispetti, è amore a prima vista. I due annunciano il loro fidanzamento solo un paio di mesi dopo e convolano a nozze in tempi brevissimi. Il principe in questione, Abdullah II Al-Hussein, diventa re di Giordania nel 1999 e decide di proclamare regina la sua consorte (per la cronaca, avrebbe potuto non farlo e lei sarebbe rimasta semplicemente la principessa consorte).

 

 In attesa di canzoni del festival ascoltiamo Zucchero in Donne! 


P.S. Sono Donne con la "D" maiuscola non donnette da film tipo : Mary Pompins, Ventimila seghe sotto i mari, I tre giorni del condom....
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IL PASSATO RICORDATO

11 Febbraio 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #FUSCALDO

dedicato agli amici di Fuscaldo... credo che gli altri non si annoieranno

                                                                                                                  di Caranas

 noi

 


In testata ho scritto : «Il passato è bello perché noi lo ricordiamo bello, la bellezza è però solo nel ricordo »  e mi viene da aggiungere che non è che i ricordi si dissolvano e scompaiano, se ne stanno lì (come dice l’amico senatore del PD - G.C.) ,  nascosti sotto la crosta sottile della coscienza. Anche quelli sui giochi da bambino che credevo perduti per sempre. A volte ci restano tutta la vita, lì sotto. Altre volte succede qualcosa che li fa ricomparire. Nel caso specifico è bastato un rocchetto di legno per filo da sarta a evocare un’alluvione di memorie che,   come guidate  da un preciso disegno, in pochi istanti si sono collocate  in una mappa unitaria e coerente in quel lontano passato. Così è successo al senatore amico ed  è come se avessi scritto io le stesse cose.

Ora va tutto a posto in sincronia di immagini, suoni e odori. Tutto insieme.

 

Ed ecco il filo di parole                                       

 

Il mangiadischi, il moretto, le penne a quattro colori, Il Corsaro nero, Ivanhoe, Spencer Tracy, Virna Lisi, Giuliana Lojodice, Warner Bentivegna, Una tragedia Americana, Rintintin, La freccia nera, La cittadella, Alberto Lupo, Corrado Pani, Il musichiere, Mario Riva, gli Oro saiwa, il caffè d'orzo, i fru fru, i ghiaccioli che lasciavano la lingua colorata, la zuppa inglese con i savoiardi, i momi, le gassose col tappo a pallina, l’odore della farina della putiga i Filippo, la mortadella di Ciccio i Nicolino, le caramelle menta di Donna Esterina, la gatta di Bellina, il palco in piazza, la Polaroid, il cinema di San Giacomo con le sedie impagliate portate in piazza, i caccavi, la corsa con l’uovo sul cucchiaio, la gara dei sacchi, il tiro alla fune, a’ndinna, il club Adamo, le ore estive sui mosaici, i soprannomi , Le mille e una notte, Sigfrido, i fotoromanzi delle sorelle, il libro Cuore, Gulliver, le strorie di Giufà,  la cartella di cartone usata per tamburello (u ciambarinu), Lazzarella, Chillallà, Volare, Tex Willer, Killer, Diabolik, Topolino, le noccioline , i pizziddri di S.Lucia, il pappagallo della fortuna, u Capellaro, a Caccavella, Molla molla deci liri, , Linus, la prima Fiat 600 vinta col canone RAI, la prima TV Allocchio Bacchini, i pavesini, l’ovu friscu, il primo canale, il secondo canale e basta, il latte che arrivava alle sette, zu ‘Ndoniu du Pesjcu al lunedì , Nicola del venerdì per la questua, l’ombrellone fatto con lenzuolo e platani, i fazzoletti rovinati dai sassi per rompere il ghiaccio, l’acqua di Calipetru che non dissetava un catz, i suduri da sagliuta, i sorvi , l’uva passa, u stemma du partito liberale ara chiazza, il galletto Guzzi di papà,  il biliardino di Za Esterina, i fattareddri,  le infinite processioni, la tarantella delle campane di San Giovanni (che artista il suonatore!), Mosè l’ambulante, Donna Scina, Don Battista, Don Antonio, il Prof. Germanà, il Prof. Consolato, il saluto “Bongiorno e cazzi “ ,don Ciccio "dumani è luni", Filippu u pustero e l'attesa della lettera del lunedì nell'ufficio di Fabio,  il sindaco Don Geppino, lo straordinario al Comune, Don Rafelu u medicu e i punti ara capu, , il Circolo Unione, le biciclette nuove di Benì e Giacomo,  Don Pietro che mi passava le riviste dell'Accademia Cosentina, il presepe al Convento, padre Anacleto, padre Pacifico, le serenate, i mandarini i Romulicchio alla novena dell’Immacolata, l’assenzio con l’anice Bosco, la bottiglia di vermouth delle feste da Giacomino o da Clara, le lampadine rotte per amoreggiare, la luce che andava via durante il film del lunedì, i porci ammazzati all’alba alla befana, il trapano a pedale del dentista, il quadro "Vanità" del suo studio, le cannucce per succhiare il mosto dai varrili, i muluni giganti, i scjusjù supra a zimba, i vitarvi, gli astucci di legno, i patani da Sila,  i primi Lego, le cerbottane, la prima cera Pongo, le case del presepio increspate con la caniglia, l’amaro Giuliani, a purga di citratu e crimuni, il rinforzante Proton, i battamuru di natale, i tric-trac,  il primo scaldino elettrico della doccia, u mattuni cavudu,  la pistola a 12 colpi di Santa Lucia, il gruppetto C.I.S.M. (centro investigazioni scacco matto), le cantate “Anche se la terra …”, u ciucciu ca purtava a scorta di livuni, l’odore della farmacia, i quadri di Rosalbino, Don Lisandro e a scola cantorum di San Giovanni  (quando J.Oracoli nun facìa casinu!), il Cral ara cruci, Lascia o raddoppia al bar della Croce ed Assunta con i magnifici Moretti, il fiasco di vino della domenica da Ciccio Chirico, i misteri portati al venerdì santo, le "guerre" Croce-Piazza, gli scout, i chierichetti, la biblioteca di Don Aldo, u predicaturu con la lunga barba, Padre Casimiro uno di noi, i pomeriggi dal maestro cusituru in piazza, u 'mbastaru, Prugghjo, Esterina,Giacumu i Giancristo e le messe cantate, Peppareddru ed il suo tabacco di pizzico, Decu,  il mitico barbiere Peppino, i comizi , l'avanti e indietro delle passeggiate in piazza, i manifesti del P.C.I., quelli della DC, u pisciatoriu,  i biscotti Lazzaroni, le caramelle Rossana, Orlando e i telegrammi i Nuzzo, don Rafè e ra banca 'ndru purtuni i Montesano, quel bambino come noi che non ebbe il tempo di dimenticarsi tutte queste cose perchè si fece il bagno nella cibbia di sopra ara vasca (ciao Renà), quell'altro ucciso da un fulmine dopo aver trovato lavoro al nord (ciao Giovà), i sussidiari, i pinnini,  l’educazione fisica ridotta a : “ Passooò !”, Carosello, a pasta china da duminica , u mattuni cavudu ppa Candilora, le bussole che sbattevano durante le puntate di Maigret… e la canzone "Lontano lontano" di Tenco per sigla,  l’odore indimenticabile  delle mattonelle scure bagnate della piazza che venivano lavate con una grossa pompa nera prima della festa di San Francesco e infine i passi leggeri di mia madre mentre mi addormentavo. Un bel viaggio!

allora ero così
 io


 Il primo televisore di Fuscaldo (foto di Giacomo Cariolo)
TV_Geloso.jpg


la bottiglia col tappo a sfera (foto di Nicola Bonavita)
tappo-a-sfera.JPG

 

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Chi paga Capezzone ne “Il fatto del giorno” ?

8 Febbraio 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Non sopporto l’incoerenza e mi fanno incazzare i voltafaccia!

                                                                         
                                                                     di Caranas


 Daniele-Capezzone.jpg

Il capezzone è un attrezzo per il lavoro alla corda, tecnica per l’addestramento del cavallo propedeutica e integrativa al lavoro montato. È applicato alla testa del cavallo e ne consente il controllo senza usare una pressione sulla sua bocca .

Leggete un po’ cosa pensava Capezzone di Berlusconi e riflettete come la voglia di protagonismo (o danaro?)  e il potere ti cambiano in cinque minuti!


Berlusconi ha pagato magistrati:

“In nessun paese al mondo avremmo un premier così. Per essere chiaro, voglio prescindere dall’esito dei processi di ieri e di oggi, e perfino, se possibile, dalla rilevanza penale dei fatti che sono emersi. Ma è però incontrovertibile che Silvio Berlusconi, prescrizione o no, abbia pagato o fatto pagare magistrati. Così come da Palermo, quale che sia la qualificazione giuridica di questi fatti, emergono fatti e comportamenti oscuri di cui qualcuno, Berlusconi in testa, dovrà assumersi la responsabilità politica”. Lo ha dichiarato Daniele Capezzone a proposito della sentenza di condanna nei confronti di Marcello Dell’Utri.
11 dicembre 2004

Berlusconi più ricco grazie alla politica.
Cosa è cambiato in 12 anni di Governo Berlusconi? Nel suo intervento alle assise radicali, il segretario Daniele Capezzone risponde a questa domanda così: “Silvio Berlusconi è entrato in politica con 5mila miliardi di debiti (di lire, o del vecchio conio, come direbbe Bonolis), e con le banche che – indegnamente, lo sottolineo – tentavano di strozzarlo; oggi (essendosi misurato con…come si chiama? Ah sì, il perfido regime comunista…), vanta 29mila miliardi di
attivo (sempre in lire), ed è entrato nel G7 dei sette uomini, appunto, più ricchi del pianeta. Ecco questa è una cosa che è cambiata in questi 12 anni.Il resto – conclude riferendosi alle riforme promesse dal premier – un po’ meno”.
29 ottobre 2005

Da Berlusconi solo leggi ad personam
“Tre anni fa – ha detto Daniele Capezzone, segretario dei Radicali Italiani -i Radicali proposero tre referendum che avrebbero cambiato il sistema giudiziario. Ci fu chi si oppose legittimamente, ma Berlusconi invitò a non votare perché tanto lui avrebbe fatto le riforme. In questi tre anni non è stato fatto nulla, solo leggi di interesse personale, che non funzioneranno e che molto
probabilmente verranno dichiarate incostituzionali”.
14 novembre 2003


L’Italia non può avere altri cinque anni di Berlusconi
“L’Italia non può permettersi altri cinque anni di governo di Silvio Berlusconi: non sarebbero
“ecosostenibili” Lo ha detto nella sua relazione introduttiva al Congresso dei Radicali Italiani il segretario Daniele Capezzone “In questa legislatura – ha aggiunto Capezzone – Berlusconi ha avuto a disposizione una maggioranza parlamentare amplissima (“più 100″ deputati e “più 50″
senatori): eppure, le riforme non si sono viste. Dall’economia alla giustizia, è enorme il divario tra le promesse di cinque anni fa e le cose effettivamente realizzate. Per non parlare di ciò che è accaduto sul terreno dei diritti civili, con un’autentica aggressione contro le libertà personali: contro il divorzio breve (eppure, anche tanti leader del centrodestra sono tutti divorziati.), contro l’aborto, contro i pacs, contro La fecondazione assistita e la libertà di ricerca scientifica, fino all’ultimo tentativo di sbattere in carcere i ragazzi per qualche spinello”.
29 ottobre 2005


Il Premier a Vicenza? Lo ’sciancato di Arcore
‘Dopo la performance di Silvio Berlusconi al convegno di Confindustria il commento più velenoso è quello dell’editorialista di Markette, alias segretario dei radicali Italiani, Daniele Capezzone: “Dopo la ‘cieca di Sorrento’, la ‘muta di Portici’, e lo “smemorato di Collegno’, arriva lo ’sciancato di Arcore’”.
18 marzo 2006

Berlusconi, altro che don Sturzo. E’ don Lurio
“Silvio Berlusconi non è l’erede di don Sturzo, ma di don Lurio” Così Daniele Capezzone, segretario dei Radicali italiani ha commentato le parole di oggi del Presidente del Consiglio che in un discorso aveva rivendicato l’eredita del fondatore del Partito Popolare Italiano Don Luigi Sturzo.
12 novembre 2005

Berlusconi al Congresso Usa, come Totò e Peppino
“Sto ascoltando l’esordio del discorso di Silvio Berlusconi al congresso Usa, pronunciato in lingua inglese, o almeno questa doveva essere l’intenzione… Torna alla mente, ascoltandolo in questa che appare per lui un’improba fatica, l’immortale scena di Totò e Peppino a Milano col colbacco, che si rivolgono al vigile dicendo: ‘Noio volevàn savuar…’ Così Daniele Capezzone, segretario dei Radicali Italiani ha commentato il discorso del Presidente del Consiglio italiano al Congresso USA.
1 marzo 2006

Berlusconi è Wanna Marchi e Tremonti il mago do Nascimento
Sulle tasse

“Berlusconi è come Wanna Marchi e Tremonti è il suo Mago do Nascimento”. Lo afferma Daniele Capezzone, della direzione della Rosa nel Pugno. “Berlusconi aveva detto: ‘Abolirò l’Irap e ridurrò a due le aliquote’. Non lo ha fatto, e invece – aggiunge Capezzone – ha aumentato tariffe, bolli, tasse sul gasolio. Tutte cose particolarmente odiose, perché colpiscono anche la parte
più debole del paese”. “Dopo che, in queste ore, sono stati resi noti i dati della trimestrale di cassa, il paragone appare quanto mai calzante. Quello (il mago) dava ‘numeri personalizzati’ alle sue televittime; Tremonti fa lo stesso con tutti gli italiani. Fuor di scherzo (anche perché c’è poco da scherzare), c’è da segnalare una specie di ‘taroccamento continuativo’ dei dati”.
1 aprile 2006


Berlusconi è Cetto La Qualunque
Berlusconi “mente per la gola”, perché si dovrebbe credere anche stavolta a “promesse tanto mirabolanti e irrealizzabili?” È il commento di Daniele Capezzone, della segreteria della Rosa nel Pugno, all’impegno del premier sull’Ici. “Cinque anni fa disse che avrebbe ridotto le aliquote a due. Non l’ha fatto. Cinque anni fa disse che avrebbe abolito l’Irap. Non l’ha fatto. Cinque anni fa disse che avrebbe ridotto la pressione fiscale, che è invece scesa solo dello 0,6. Ma, in compenso, ha tagliato i finanziamenti agli enti locali. E poi, in questo quinquennio, c’è stato l’aumento di bolli, tariffe e della tassa sul gasolio: cioè tutte cose che incidono anche sugli strati più deboli della popolazione. Perché dovremmo credere anche stavolta a promesse tanto mirabolanti e irrealizzabili? Ormai il premier – conclude Capezzone – è come Cetto La Qualunque di Antonio Albanese, che promette promette promette…”.
4 aprile 2006


Noi coglioni? È Berlusconi che si è fatto una canna
“Dopo l’ultima sortita di Berlusconi che pensa bene di trattare da ‘coglioni’ la maggioranza degli
italiani, mi sorge il dubbio che si sia fatto una canna”. È quanto afferma in una nota Daniele Capezzone, della segreteria della Rosa nel pugno. “Ma forse una canna normale non avrebbe prodotto effetti simili: e allora che gli ha dato lo spacciatore per fargli dire una cosa del genere?”.
4 aprile 2006

Berlusconi bollito nella sfida tv
Commentando la sfida tv appena conclusa tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi, Daniele Capezzone, della segreteria della Rosa nel pugno, ha dichiarato: “Non c’è dubbio: il risultato della sfida è decisamente sfavorevole a Berlusconi, che ha perso e – calcisticamente parlando – non è stato capace di fare un solo tiro in porta pericoloso (parte la bufala finale sull’Ici, completamente priva di copertura), ma è stato per due ore lagnoso, lamentoso, vittimista (e a tratti nervosissimo e arrogante), contro un Prodi più tonico e reattivo. Il “bollito” sembra proprio il Presidente del Consiglio, ormai quasi ex. 7 “Quanto infine alla reiterata gaffe del Premier sulle ‘categorie’ (donne, giovani), sbagliare è umano, perseverare è berlusconiano…” ha concluso Daniele Capezzone.
3 aprile 2006

Berlusconi ha finito i tappeti
Meglio Prodi, mentre il “venditore di tappeti” Berlusconi ha dato l’impressione di aver esaurito la mercanzia: Daniele Capezzone, della segreteria della Rosa nel pugno, ritiene che sia stato il leader dell’Unione a vincere la sfida tv. “A mio avviso, è andato molto meglio Romano Prodi, che quindi, secondo me, ha vinto il confronto. La prima impressione è che il grande venditore Berlusconi abbia esaurito la scorta dei suoi tappeti. E la piccola valanga di cifre sciorinate è sembrato un modo per non affrontare un tema reale, e cioè la situazione difficile del Paese che gli italiani hanno sotto gli occhi”.
3 aprile 2006

Berlusconi in bandana, povero Blair
“Esprimo tutta la mia solidarietà a Tony Blair e a sua moglie”. Lo ha affermato il segretario radicale Daniele Capezzone a proposito della festa organizzata in Sardegna in onore del premier britannico e di sua moglie dal Presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Berlusconi fa una politica estera da quarta elementare”. Siamo alla trasposizione su scala internazionale del ‘t’aspetto fuori’, che va bene, forse, per le liti in quarta elementare, ma funziona meno, temo, in contesti un po’ più articolati e complessi”. Lo ha detto oggi a Bruxelles il segretario dei radicali italiani, Daniele Capezzone, riferendosi esplicitamente alla recente intervista concessa dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al NewYork Times. Berlusconi – ha sostenuto il leader radicale – avrebbe parlato di “Comunità delle democrazie” riducendola “al meccanismo per cui se c’è un dittatore, prima lo si minaccia e poi lo si picchia. Anzi, lo picchia il fratello americano, che è più grosso, mentre noi siamo gracilini”.
7 dicembre 2003

Berlusconi? Lo difenderanno Bondi, Cicchitto e Cornacchione
“L’odierna performance televisiva del Cavaliere è francamente indifendibile, anche perché denota proprio l’atteggiamento psicologico di chi non è più abituato a interloquire, a rispondere, a fronteggiare una domanda. Penso che a difenderlo resteranno in tre: Bondi, Cicchitto e Cornacchione…”. Lo afferma l’esponente della segreteria della Rosa nel Pugno, Daniele Capezzone.
12 marzo 2006

Berlusconi complice di Putin
“Si è presentato con questo nuovo abito, di avvocato e complice di Putin, Silvio Berlusconi, che giovedì scorso in occasione del vertice euro-russo ha parlato non solo a proprio nome, ma a nome di tutta l’Europa. L’8 ottobre, un consiglio dei ministri europei aveva commentato le recenti elezioni-truffa in Cecenia (un solo candidato, tutti gli altri obbligati a ritirarsi). Lo stesso consiglio europeo, presieduto dal governo italiano, aveva espresso viva preoccupazione per le condizioni in cui queste elezioni si sono tenute. Tutto questo Berlusconi ha finto di ignorarlo, quando ha parlato della guerra cecena come di una “leggenda”

inventata da giornali ostili, quando ha messo sullo stesso piano le critiche che la stampa italiana rivolge a lui stesso e le critiche che la stampa internazionale rivolge a Putin, quando ha difeso le elezioni in Cecenia o quando ha giudicato del tutto legittimo l’arresto di Chodorkovsky. Proprio lui, che si vanta d’aver costruito una visione del mondo sulla lotta al comunismo e che sempre ricorda i disastri prodotti dal totalitarismo comunista, abbraccia oggi un regime che di quel disastro è figlio e continuatore, e sul quale regna sempre più fortemente l’ex Kgb da cui Putin proviene”.
9 settembre 2003

Capezzone: con Putin Berlusconi dimentica il comunismo
“Berlusconi vede ovunque comunisti, o, se non comunisti già in servizio, quanto meno possibili comunisti. Curiosamente, però, il Premier dimentica la sua vena anticomunista solo quando incontra qualcuno che è nato e cresciuto all’interno del Kgb, e che questi metodi continua a usare per governare la Russia: VladimirPutin”. Lo afferma Daniele Capezzone, membro della segreteria della Rosa nel Pugno. “Perciò – prosegue – ho due domande per Berlusconi. Ci dica qualcosa sia sulla tragedia cecena, dove (purtroppo) al terrorismo indifendibile di tanta parte della resistenza si contrappone un’azione letteralmente nazicomunista delle truppe di Mosca, con veri e propri campi di concentramento, mutilazioni ed eccidi orribili. E poi – sottolinea ancora – ci dica qualcosa sull’assassinio del giornalista, del radicale Antonio Russo, eliminato a sua volta con metodi da Kgb, mentre svolgeva i suoi servizi informazione per Radio Radicale” “In qualche villa della Sardegna – conclude Capezzone – o in qualche dacia siberiana, nel corso dei prossimi incontri con l’amico Vladimir, sarebbe bene che Berlusconi trovasse le convinzioni e il coraggio per porre qualche domanda”.
29 marzo 2006

 
Sono passati solo 4 anni , come si cambia in fretta cliente. Come le puttane ! Peccato che il canone l'ho già pagato!

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FUSCALDO MARE PULITO

7 Febbraio 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #FUSCALDO

 



Nel video le immagini della manifestazione pacifica "Teniamoci la mano per protesta " svolta sulla spiaggia di Fuscaldo Marina il 9 agosto 2009. L'iniziativa promossa su Face B. ha coinvolto diverse persone sull'intera costa del tirreno cosentino da Amantea a Tortora.

Come sarà il mare la prossima estate ? E la nave dei veleni di Cetraro che fine ha fatto? Nessuno più ne parla!
Meno male però che c'è il procuratore Giordano impegnato in questi giorni a far luce sulle persone scomparse alla Papa Giovanni di Serra D'Aiello !
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Ceddruzza e a riturnella

7 Febbraio 2010 , Scritto da CARANAS Con tag #FUSCALDO

Due versioni entrambe molto belle per il canto più popolare di Fuscaldo.



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