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Blog  di Caranas

La Camera Usa approva la procedura di indagine per l'impeachment di Trump

31 Ottobre 2019 , Scritto da CARANAS Con tag #TRUMP Impeachment

l tycoon twitta: la più grande caccia alle streghe della storia Usa. La Casa Bianca: "Così non si colpisce il presidente, ma il popolo Usa". Ora al via la fase delle audizioni pubbliche - 

 

La Camera Usa ha approvato la risoluzione che apre formalmente una nuova fase, pubblica, dell'indagine di impeachment sul presidente degli Stati uniti, Donald Trump. Il testo è stato approvato con 232 voti a favore e 196 contrari, con i deputati che si sono perlopiù attenuti alle consegne dei rispettivi partiti. I democratici hanno detto sì in modo quasi compatto, 231 su 234. Uno non ha votato, due si sono espressi in modo contrario: Collin Peterson, del Minnesota, e Jeff Van Drew, del New Jersey. Il partito repubblicano ha votato in modo compatto no, con 194 rappresentanti. I tre che mancano all'appello dei conservatori non hanno votato o erano assenti. L'ex rappresentate repubblicano, Justin Amash, diventato indipendente, ha votato a favore, portando il numero dei sì a 232: è stato il primo parlamentare conservatore ad affermare che "Trump ha avuto una condotta da impeachment". I Dem provano a dimostrare che Trump ha fatto pressioni su Kiev per ottenere un'indagine contro il suo rivale Joe Biden, democratico. 

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Il sapere calabrese

26 Ottobre 2019 , Scritto da CARANAS Con tag #Il sapere calabrese

Il sapere calabrese

Dio: “Voglio dare ai calabresi il sapere, la conoscenza, la cultura. Assegno, dunque, a Crotone Pitagora, Orfeo, Democede, Alcmeone, Aristeo, Filolao, Zaleuco a Locri, Ibico a Reggio, Clearco pure a Reggio, e pure Glauco, Cassiodo a Squillace, San Nilo a Rossano, Gioacchino da Fiore a Celico, Fra Barlaam a Seminara, San Francesco a Paola, Telesio a Cosenza, il Parrasio pure a Cosenza, il Gravina a Roggiano, Campanella a Stilo, Padula ad Acri, Mattia Preti a Taverna, Galluppi a Tropea, Gemelli-Careri a Taurianova, Alvaro a San Luca, Calogero a Melicuccà, Manfroce a Palmi, Cilea a Palmi… ”

Dono a Stilo la Cattolica, a Rossano il Patirion, ancora a Rossano l’Evangelario Purpureo, a San Marco Argentano la Torre Normanna, a Locri il Pinakes, ancora a Locri il Santuario di Persefone, a Santa Severina il Battistero, a Rotonda, a Squillace il Tempio della Roccelletta, a Cosenza la Cattedrale, a Gerace pure la Cattedrale, a Crotone il Tempio di Hera Lacinia, a Mileto la Basilica della Trinità, a Santa Eufemia Lamezia l’Abbaziale, a Tropea il Duomo, a San Giovanni in Fiore la Badia Florense, a Vibo la Chiesa di San Michele, a Mileto la Zecca, a Nicotera il Castello, a Reggio il Tempio di Artemide Facellide, a Spezzano Albanese la necropoli della prima età del ferro.”

 

 

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Togliere il voto ai vecchi

26 Ottobre 2019 , Scritto da CARANAS Con tag #I vecchi e il voto

Togliere il voto ai vecchi

In Belgio i ‘filosofi’ non hanno davvero un cazzo da fare! Sarebbe difficile spiegare a tutti loro che due delle rivoluzioni più famose della Storia, quella americana e francese, siano nate a seguito di un basilare principio: “No Taxation whitout representation”.

Per i soldi si fanno (anche) le rivoluzioni, perché nessuno accetta di essere spremuto e contribuire ad un sistema fiscale, senza avere nessun diritto di rappresentanza e al contempo di garanzia.

(f. Liberthalia)

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Cara Raggi, lo sai che l' Atac fa queste cose a Roma?

26 Ottobre 2019 , Scritto da CARANAS Con tag #Roma ATAC

Ricevo e pubblico.

Noi a Roma,  grazie all'Atac,  vediamo cose che voi umani non potete neppure immaginare..

 

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Savoini- Salvini (vignetta)

24 Ottobre 2019 , Scritto da CARANAS Con tag #Savoini- Salvini (vignetta)

 

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Poesia curda

24 Ottobre 2019 , Scritto da CARANAS Con tag #Poesia curda

 

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Le emancipate donne guerrigliere curde

23 Ottobre 2019 , Scritto da CARANAS Con tag #Kurdistan

 

YPJ e casalinghe, ma anche operatrici sociali che lottano contro la violenza di genere, donne che in quel sistema possono divorziare, ereditare beni, denunciare un marito violento, abortire se non vogliono un figlio. Solo questo dovrebbe bastare per farci sentire tutte e tutti parte di quella resistenza.

Le donne curde, da un lato, sono state meno soggette alle politiche di assimilazione degli Stati e, dall’altro, hanno avuto un ulteriore stimolo alla mobilitazione. Nel conflitto con Ankara hanno trovato la possibilità di cambiare la loro condizione, anche nei confronti dei propri uomini.

La partecipazione alla lotta di liberazione nazionale ha, parallelamente, creato il contesto necessario e fornito gli strumenti per un processo di emancipazione e di ridefinizione del ruolo femminile nella società. Nel 1987, consapevoli della gravità di questo problema, le donne curde hanno fondato il YJWK (Unione Patriottica delle donne del Kurdistan).

Nel 1993, per la prima volta, sono state formate unità di sole donne. In questo modo, le donne non erano più sottoposte ad una linea di comando esclusivamente maschile. Tuttavia questo non era sufficiente e tutti questi progressi non hanno permesso di superare completamente la struttura patriarcale. Così il movimento delle donne è stato rinnovato più volte fino alla fondazione della KJB (Consiglio superiore delle donne) nel 2005. In questo modo, le donne del Kurdistan hanno creato la loro organizzazione ombrello. Questo sistema è costituito da quattro componenti fondamentali: il movimento ideologico delle donne, PAJK, il movimento sociale delle donne, YJA, le forze di autodifesa femminili YJA-STAR e l’organizzazione delle giovani donne.

Molte agenzie giornalistiche curde hanno riferito che "le truppe dell'YPJ si sono rivelate vitali nella battaglia contro l'ISIS" a Kobanê[2]. Le vittorie dell'YPJ nella Rojava hanno attratto una considerevole attenzione mediatica in quanto si tratta di un raro esempio di forti successi portati a termine da delle donne in un luogo nel quale le donne sono pesantemente discriminate

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Giulia, la studentessa dal cuore d'oro: col suo gesto potrà salvare la vita di un bambino

23 Ottobre 2019 , Scritto da CARANAS Con tag #Midollo osseo donazione

Giulia, la studentessa dal cuore d'oro: col suo gesto potrà salvare la vita di un bambino

Aveva partecipato al test dell'Admo per il piccolo Alex. Dalle analisi la scoperta di una compatibilità per un altro paziente. Lei ha accettato e dopo 4mesi di controlli ha potuto donare il midollo. Il papà a Casertanews: "Difficilmente potrà fare qualcosa che mi renda più orgoglioso..."

 

 

Il segno della vittoria postato da Giulia su Facebook dopo la donazione del midollo

Il suo midollo non ha salvato il piccolo Alex, per la cui causa si sono mosse migliaia di persone. Ma Giulia, una giovane studentessa di Caserta, ha compiuto un altro miracolo: regalare la vita ad un altro bambino.

 

Tutto inizia giusto un anno fa: Alex è un bambino di appena 18 mesi che, a causa di una malattia rara, ha bisogno di un trapianto di midollo in tempi brevi. Per trovare una donatore compatibile vengono organizzati dei punti prelievo in diverse città d'Italia, tra cui anche Caserta. Quel giorno, sotto i porticati del Comune Capoluogo, in piazza Vanvitelli, si presenta anche Giulia, mossa dalla storia di quel bambino che rischia di morire.

 

Passa qualche settimana ed arriva la notizia che tutti aspettavano: Alex ha trovato un donatore e l'operazione è andata bene. Chiunque ha partecipato all'evento dell'Admo (Associazioni donatori midollo osseo) tirano un sospiro di sollievo. Tra questi c'è anche Giulia, alla quale, però, il destino si è presentato diversamente. Perché qualche mese dopo da quel 28 ottobre 2018, nel mese di maggio, il cellulare di Giulia squilla: la chiamano proprio per il suo midollo. Alex è salvo, ma c'è un altro bambino che ne ha bisogno. E lei è compatibile.

 

La studentessa di Caserta si sottopone a decine di esami e controlli clinici, incontra vari medici fin quando, ad un anno di distanza dalla sua donazione per Alex, compie effettivamente un gesto d'amore: dona il suo midollo per salvare un bambino che rischia di morire. "Io non so chi tu sia, non so dove sei, non so come sono fatti i tuoi occhi - ha scritto emozionata su Facebook - ma ti auguro tutto il meglio che possa offrirti questa “nuova vita”. Ti auguro di vivere ogni tipo di emozione, che insieme a te vivrò anche io".

Felice ed orgoglioso anche il papà Gianfranco che, contattato da Casertanews, ha affermato: "I medici che ci hanno seguito - racconta - si complimentavano con me e la mamma per quello che stava facendo. Ma la scelta, il merito, il coraggio di farlo, è solo suo. Penso che, ora, sarà molto difficile che possa fare qualcosa che mi renda più orgoglioso di lei, più di quello che ha fatto oggi".

(f. Casertanews)

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Il nuovo imperialismo turco firmato Erdogan ci mancava

16 Ottobre 2019 , Scritto da CARANAS Con tag #Il nuovo imperialismo turco firmato Erdogan ci mancava

 

Tutti zitti ! Negli stadi le destre schifose rivedono la luce. Non bastava l’infiorata di svastiche ad ogni partita di calcio. No, adesso ci mancava anche l’esibizionismo militarista dell’imperialismo turco in parata da stadio, col suo tronfio travestitismo kitsch per le coreografie da antico ottomano del sultano!

Propaganda di regime in lampante  arroganza, sfottente davanti ad un’Europa divisa e muta, prona nell’alcova del minaccioso Duce/ Sultano, dopo aver perso anima, corpo, coraggio e  dignità.

E il sultano ottomano  avanza con la complicità statunitense.

Siamo combinati male. Trump non ha rispetto per tutte quelle donne curde che hanno combattuto l’ISIS ma neanche Erdoğan che con le armi che gli vende l’Europa le combatte. Roba da far rimpiangere Ottaviano Augusto.

 

 

 

 

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PAULANER la birra di San Francesco di Paola (ne codificò la ricetta)

15 Ottobre 2019 , Scritto da CARANAS Con tag #Paulaner birra di San Francesco di Paola

Non tutti sanno che la birra non è cosa del Nord. Se in Europa si beve birra  è grazie alla ricetta di San Francesco di Paola e dei suoi monaci.

Il cristianesimo conquistò il mondo anche col vino, e naturalmente con la birra che non è affatto un prodotto originario del Nord. La storia è del tutto diversa da quella che si può immaginare. La ricetta sbarca in Europa attraverso la Calabria grazie ai monaci copti d’Egitto, risale la Penisola dall’abbazia di San Francesco di Paola  che ne aveva codificato la ricetta ( 1470 ±), segue la dorsale appenninica, inonda la Padania lasciando tracce di schiuma sui baffoni dei Longobardi, per poi valicare le Alpi a dissetare le masse carolinge a est ed ovest del Reno  diventando infine Oktoberfest tra i tedeschi che diedero il permesso ad alcuni monaci paolani di produrla nel Convento dove si erano trasferiti ( 1627).

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