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Blog  di Caranas

caffe amaro

Dalle modifiche della Over blog, unilaterali e senza avviso, questo sito non ha funzionato e non funziona bene da una settimana

7 Dicembre 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #Caffé amaro

Non riesco a caricare immagini e video. Mi dispiace. Ora riprovo

 

 

 

 

 

MI SEMBRA DI AVER RISOLTO IL PROBLEMA (AUTONOMAMENTE). lA RISPOSTA AI MIEI QUESITI NON E' ARRIVATA DALLA OVER BLOG. GRAZIE PER LA VOSTRA PAZIENZA

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Quel modo diverso, più moderno, di vedere il matrimonio o meglio il rapporto di coppia.

23 Maggio 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #CAFFE' LETTERARIO, #Caffé amaro

Quel modo diverso, più moderno, di vedere il matrimonio o meglio il rapporto di coppia.

foto: Simonetta Agnello Hornby

di Caranas

Nel nuovo romanzo "Caffè amaro” della scrittrice siciliana Simonetta Agnello Hornby pubblicato da Feltrinelli , si racconta della Sicilia durante il fascismo attraverso la storia di una famiglia, tra gioie e dolori nella prima metà del Novecento, la storia di una scelta, dolorosa ma necessaria per salvare gli altri più che se stessi e poi, ancora, le speranze e l’amore, il razzismo e il regime, gli italiani e gli ebrei e soprattutto il sesso.

Su uno sfondo storico accuratamente ricercato, viene alla luce un nuovo concetto di famiglia che annienta il matrimonio visto nella sua dimensione più ancestrale e su cui si basa lo stato. Una visione del rapporto di coppia strettamente laica che in merito evidenzia i limiti della nostra costituzione.

Vediamo come spiega il concetto l’autrice: «Secondo me, noi degli stati occidentali stiamo sbagliando tutto sui rapporti sessuali, perché partiamo da una premessa secondo cui lo stato è basato sul matrimonio. Ho un grande senso della famiglia, ma non del matrimonio e la religione in questo non c’entra. La nostra costituzione lo dice, in Inghilterra non è così perché non c’è la costituzione. Il matrimonio era fondamentale in epoca pre-industriale, cioè nel Seicento e nel concetto dei clan e di appartenenza. Oggi facciamo figli per l’istinto più profondo che abbiamo e come assistenza alla vecchiaia. Il matrimonio era l’assistenza sociale e c’era il concetto di fedeltà. Ora che abbiamo introdotto il divorzio e che queste unioni sono pro-tempore, non possiamo negarlo. Nei paesi più avanzati il matrimonio finisce con un divorzio. C’è un’unione fino a quando voglio e mi conviene. Dobbiamo accettare i cambiamenti. Io farei le unioni civili come le uniche in qualunque stato laico, non basate sul sesso che porta alla procreazione, ma sulla volontà di essere uniti civilmente. Trovo inaccettabile il concetto che due persone dello stesso sesso o di sesso diverso possano vivere insieme e suggellare i diritti e i doveri davanti allo stato solo se basato su un rapporto sessuale. Due zitelle o due scapoli che non si piacciono sessualmente o due cugini non possono farlo, ma perché? Per il matrimonio il non sesso è un motivo di annullamento ma questo toglie una grande ricchezza al popolo nelle adozioni ».

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