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Blog  di Caranas

pensioni anticipate

PENSIONI – Ecco cosa cambia dopo l’incontro con i sindacati

26 Maggio 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #Pensioni anticipate

PENSIONI – Ecco cosa cambia dopo l’incontro con i sindacati

Dopo l’incontro al ministero del Lavoro , il governo e i leader sindacali dopo un po’ di anni hanno ripreso a confrontarsi lasciando intravedere l’inizio di un nuovo corso dei rapporti tra esecutivo e associazioni dei lavoratori che entrambi si dicono soddisfatti anche se trattasi di un primo incontro sulle pensioni e lavoro che però non ha prodotto da subito ampia discussione sui temi. E’ stato solo un incontro di lavoro conoscitivo improntato alla definizione dei temi e modalità di lavoro successive.

Sulle pensioni minime in passato Renzi aveva parlato della possibilità di offrire il bonus di 80 euro di cui beneficiano i lavoratori dipendenti con redditi fino a 26.000 euro l’anno. Spetterebbe a quasi 2 milioni di pensionati. Sono tanti, infatti, oggi coloro che ricevono meno di 502 euro al mese. Il costo complessivo ammonterebbe, quindi, ad almeno due miliardi l’anno. Non si sa ancora, però, se dall’intervento saranno esclusi gli assegni sociali erogati ad anziani privi di reddito che non hanno versato contributi. Mentre sulla flessibilità, il costo maggiore con un taglio dell’assegno, lo dovrà sostenere chi deciderà volontariamente di anticipare la pensione. L’esempio, fatto più volte da Renzi, è di chi preferisce restare a casa ad accudire il nipotino. Mentre per i disoccupati o gli occupati in aziende in crisi, a cui mancano tre anni all’età di vecchiaia, sarà lo Stato ad accollarsi la maggior parte dell’onere. Per risolvere il problema delle coperture di spesa dell’intervento si studia, comunque, la formula del prestito pensionistico, coinvolgendo banche e assicurazioni. Un’altra novità allo studio sarebbe un riscatto della laurea light. In pratica, il versamento dei contributi per gli anni trascorsi all’università finalizzato a guadagnare tempo per anticipare l’entrata in quiescenza sarebbe modulabile. Non solo si potrà scegliere il numero di anni da riscattare, possibile già oggi, ma anche la somma che si è disposti a versare. In cambio, ci si dovrà accontentare, però, di una pensione più bassa. Probabilmente, questa formula sarà collegata alla flessibilità.

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PENSIONE ANTICIPATA : la novità del riscatto della laurea

24 Maggio 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #Pensioni anticipate

PENSIONE ANTICIPATA : la novità del riscatto della laurea

24/05/2016 - Se da un lato il governo è pronto ad incontrare i sindacati su Ape e bonus 80 euro per quanto concerne la pensione anticipata, in tema di flessibilità in uscita prende corpo un’altra ipotesi: allo studio dell’esecutivo c’è infatti anche il riscatto della laurea, cioè il versamento dei contributi per gli anni passati all’università in modo da avvicinare il momento della pensione.

L’idea, che potrebbe entrare in un collegato alla Legge di Bilancio, vorrebbe rendere flessibile anche il riscatto offrendo la possibilità di scegliere non solo il numero degli anni da recuperare, cosa possibile già oggi, ma anche la somma da versare e quindi l’effetto sull’assegno futuro. Rendere flessibile il riscatto significherebbe slegare la somma da pagare dallo stipendio attuale, considerandola un versamento volontario di contributi. Sarebbe dunque una ulteriore alternativa per chi preferisce lasciare il lavoro prima, anche accettando un assegno più basso.

Non è detto che l’ipotesi allo studio venga inserita nell’Ape: più probabile che venga inserita in un collegato alla Legge di Bilancio, cioè un provvedimento successivo che potrebbe contenere anche altre novità sulla previdenza.

Sull’Ape, al momento, il piano del governo resta l’uscita anticipata fino a tre anni con una penalizzazione sull’assegno fino al 4% per ogni anno di anticipo. La copertura dovrebbe essere di circa un miliardo di euro. Mentre un altro miliardo e mezzo potrebbe arrivare dal taglio strutturale del cuneo fiscale sui nuovi contratti a tempo indeterminato.

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