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Blog  di Caranas

calabria

SALSICCIA CALABRESE fai da te

15 Dicembre 2017 , Scritto da CARANAS Con tag #Salsiccia calabrese fai da te, #CUCINA, #CALABRIA


Istruzioni per fare in casa la salsiccia calabrese


Cosa serve
Carne magra della spalla (70%) 
Grasso del collo del maiale (30%)
Budella strette e lunghe di maiale
Sale
Pepe rosso piccante in polvere 
Semi di finocchio
Vino (1 bicchiere)
Imbuto a bocca larga
Spago
Recipienti di coccio


1. Per preparare la salsiccia devi utilizzare carne magra (di spalla) e grasso (del collo); devi tagliare la carne e il grasso a mano, con la punta del coltello, in pezzetti piccolissimi (tipo “foglioline d’olivo). Amalgama bene, su un largo asse di legno, la carne tagliata, del sale (circa 20 – 30 gr. per ogni chilo di carne), del pepe rosso e dei semi di finocchio selvatico essiccati. La dose di sale consigliata è puramente indicativa, in quanto bisogna assaggiare per regolarsi sia per il sale, sia per il pepe e per il finocchio; è necessario, pertanto, scarseggiare all'inizio, perché sarà facile dopo l'assaggio aggiungere altro sale o altro pepe o altro finocchio. 
2. Quando la carne risulta ben amalgamata aggiungi, continuando ad impastare, un bicchiere di vino rosso. A questo punto, colloca la carne dentro delle ciotole e lasciala riposare per una notte intera. Il giorno dopo, servendoti di un imbuto a bocca larga riempi con la carne le lunghe budella di maiale, precedentemente ben lavate e tenute a bagno per tutta la notte in acqua e fette di limone. 
3. Chiudi una estremità degli intestini con dello spago e riempili con la carne amalgamata per la lunghezza di 80 cm. poi, con un grosso ago punzecchia l'intestino, in modo tale da farne fuoriuscire l'aria formatasi nella fase di riempimento. Chiudi l’altra estremità e lega la corda di salsiccia a metà; appendi le salsicce, dal centro, a cavallo di una pertica; lasciale asciugare per circa 30 – 40 giorni in un luogo fresco e arieggiato. Ora … sono buone da mangiare. 
4. Per conservarla, riponila nella quantità desiderata in un alto e largo recipiente di coccio e ricoprila bene con grasso di maiale. Si può conservare per l’estate anche mettendola sottovuoto 30 giorni dopo la preparazione.

 

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I Bronzi di Riace tornano a splendere. Il premier Matteo Renzi: "Tutta la Calabria deve tornare in serie A”

1 Maggio 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #CALABRIA, #BRONZI

I Bronzi di Riace tornano a splendere. Il premier Matteo Renzi: "Tutta la Calabria deve tornare in serie A”

I Bronzi di Riace tornano a splendere, in un museo messo a nuovo, ampliato e ristrutturato. Palazzo Piacentini a Reggio Calabria si prepara a tornare ad essere uno dei più importanti poli museali archeologici d'Italia, grazie a reperti mai esposti prima e ad una riqualificazione, costata quasi 34 milioni di euro stanziati da Governo, Mibact e Regione. Il premier Matteo Renzi, presente all'inaugurazione, ha salutato così la nuova "casa", riferendosi al recente successo calcistico: "Non solo il Crotone ma tutta la Calabria deve tornare in serie A".

"Dopo la restituzione dei Bronzi alla città nel 2014, oggi finalmente la comunità torna a poter usufruire del suo intero, inestimabile patrimonio", spiegano dalla Soprintendenza. Travolta dagli scandali e da un'inchiesta della Dda, la ristrutturazione è stata sofferta, ed è finita, durante negli anni, anche in mano ai clan. "Dobbiamo riuscire a continuare la battaglia contro la criminalità perché questa non è ancora vinta - ha puntualizzato Renzi -. Ecco perché noi siamo in prima fila con i giudici e con le forze dell'ordine per sconfiggere ogni forma di criminalità".

"Adesso bisogna correre - ha aggiunto Renzi, al direttore del Museo - perché è impensabile, di fronte a tutta questa bellezza, che stiamo sotto i 200mila visitatori l'anno. Oggi i bronzi di Riace sono a Reggio Calabria perché sono un pezzo dell'identità di questo territorio e collegati a questo museo rappresentano il senso della sfida di questo territorio ma non arriveremo mai a milioni di visitatori perché Reggio Calabria ha altri problemi, è inutile mettere la testa sotto la sabbia, ma ci vuole coraggio. Il coraggio dell'Italia che dice sì non solo mah, boh, che ha il coraggio di provarci anche sbagliando ma mettendoci tutta la propria forza e il proprio entusiasmo".

Il museo sarà organizzato in questo modo: i Bronzi resteranno al piano primo inferiore del Palazzo, protetti da due sale di decontaminazione, attraverso le quali dovranno passare i visitatori prima di ammirarli. La loro stanza è dotata di un particolare sistema di controllo del clima, per scongiurare fenomeni di corrosione. Le preziose collezioni, dal paleolitico alla tarda età romana, perfettamente ristrutturate (gioielli, quadretti votivi, tavole bronzee, teste di donne e di figure mitologiche, monete e antiche epigrafi), sono contenute in 230 vetrine. Ci sarà anche uno spazio dedicato all'archeologia subacquea, ricco di ritrovamenti marini.

(f.huffingtonpost.it)

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I vecchi viadotti vengono fatti saltare. Forse riusciremo a vedere in dicembre 2016 l’inaugurazione della nuova A3 Salerno Reggio Calabria

25 Febbraio 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #CALABRIA

 

 

Continuano i lavori sull'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Dopo l'annuncio di Matteo Renzi sull'inaugurazione prevista per il 22 dicembre 2016, è corsa contro il tempo. Prosegue l'attività di demolizione del viadotto Italia mediante l'utilizzo di esplosivi, ripresa nelle spettacolari immagini dell'Anas. Per questo è stato chiuso al traffico il tratto compreso tra lo svincolo di Laino Borgo (km 153,300) e lo svincolo di Mormanno (km 163,000), nei territori comunali di Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno, in provincia di Cosenza. Sperem, staremo a vedere se Renzi batterà Berlusconi sull’A3.

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Il progetto per rilanciare la Calabria: tagliarla in due con un canale

13 Ottobre 2015 , Scritto da CARANAS Con tag #CALABRIA

Il progetto per rilanciare la Calabria: tagliarla in due con un canale

PER REALIZZARLO CI VORRANNO TRE ANNI E DAI 7 AI 9 MILIARDI DI EURO. PIU' ALTRE OPERE QUALI PONTI, VIADOTTI E SUPERSTRADE

Calabria, regione dalle tante potenzialità mal sfruttate. Una regione quasi completamente bagnata dal mare, ma anche potenzialmente adatta al turismo invernale per la presenza dell'Aspromonte e interessante anche dal punto di vista archeologico. Si pensi, su tutti, ai Bronzi di Riace (gestiti però anch'essi in modo vergognoso negli ultimi anni). Peccato però che la malapolitica, in commistione con la 'ndrangheta, l'abbia trasformata nella regione più povera d'Italia. Col tasso di disoccupazione più altro che altrove e con una costante emigrazione di massa.

Ed ecco che per rilanciarla si è pensato di dividerla in due parti. Il curioso progetto è giunto sulla scrivania del Presidente della Regione Mario Oliverio e nelle intenzioni del comitato promotore dovrebbe approdare a breve anche su quella del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio.

IL PROGETTO – Stando al progetto, la Regione verrà divisa in due parti da un maxi canale che collegherà il versante jonico con quello tirrenico. Il progetto è chiaro: tagliare in due la Calabria, con un grande canale navigabile che colleghi il mar Ionio con il Tirreno “segando” la regione da Lamezia a Squillace.

Il “Canale dei Due Mari” dovrebbe costare tra i 6,5 e i 9 miliardi di euro, e prevede la costruzione all’imbocco del canale di due citta’ nuove di zecca. "Quando il canale sarà a regime i vantaggi sono evidenti: occupazione di giovani quali addetti alla manutenzione; incasso dei pedaggi che potranno essere destinati dalla Regione ad opere sociali; creazione di due nuove città, una sul lato Tirreno con il nome di Neoeliopolis in onore di Tommaso Campanella e della sua città del sole, l' altra con il nome Neotalassopolis in onore del mare che bagna la Calabria; possibili strutture ospedaliere con relativi centri di ricerca medica e farmacologica; valorizzazione dei benefici della dieta mediterranea con l' utilizzo di alimenti tipici calabresi", spiega a Libero l'avvocato Domenico Pio Riitano, tra i promotori del progetto.

Di fatto, il canale, avrà grosse ricadute sulla navigazione: "L' idea è quella di costruire un canale navigabile di dimensioni tali da ospitare il transito nei due sensi di navi cargo e da crociera, evitando il periplo dell' Italia attraverso lo stretto di Messina, realizzando un risparmio tra le 13 e le 16 ore di navigazione, con una riduzione del consumo di nafta pesante e con una minore spesa tra i 150 e 190.000 Euro. Quanto ai costi, la stima oscilla tra i 7 e i 9 miliardi di euro, al netto delle cosiddette opere ancillari, quali ponti, viadotti e superstrade. È garantito il rispetto per l' ambiente e l'ecosistema", conclude Riitano.

Chissà quale potrebbe essere il reale impatto ambientale di un simil progetto e se economicamente è fattibile. Dubbi che rendono ad esempio irrealizzabile un altro progetto infrastrutturale pensato da anni per la Calabria: il Ponte sullo stretto. Opere del genere, così invasive sull'ambiente, sono state realizzate in alcuni paesi centroamericani e in Cina. Paesi nei quali dinanzi al profitto non si sta guardando da tempo più in faccia a nulla.

(Fonte: Il Giornale)

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Quando l’Aviosuperficie di Scalea diventerà un vero aeroporto ?

5 Dicembre 2014 , Scritto da CARANAS Con tag #CALABRIA

Quando l’Aviosuperficie di Scalea diventerà un vero aeroporto ?

L'aeroporto che non c'è

di Caranas

Navigando in rete oggi mi è capitato di leggere questo commento in un forum di chi vola per divertimento : “Atterrato oggi come tappa intermedia per rifornimento, la pista è lunga (1850mt) QFU 09/27 leggermente in salita se si atterra per 09, bisogna fare attenzione alle raffiche di vento provenienti dai monti circostanti, anche se l'ingresso sulla 09 è praticamente sulla spiaggia, ma oggi ho beccato belle raffiche in corto finale ma avendo 1850 metri di striscia d'asfalto davanti a me ho avuto piu' problemi nel controllare l'aereo mentre rullavo verso il parcheggio che nella fase finale dell'atterraggio! Hanno benzina verde, avgas e jetA1, aperti tutti i giorni, fate attenzione alla frequenza radio, non 130 come riportato sul Avioportolano ma 128.45...io non lo sapevo e mi sono beccato un gentile rimprovero da parte della persona presente in loco...certo che quando ha detto "Sa ci poteva essere del traffico in atterraggio" mi stavo quasi a mettere a ridere. Comunque ottimo posto x spezzare un volo lungo da nord a sud”.

A mio avviso un vero aeroporto per l’alto Tirreno cosentino occorrerebbe. Aeroporto, non una cattedrale nel deserto come spesso viene definito questo serpentone di cemento sul quale “a vista” , e cioè senza radar, dovrebbero atterrare piccoli aerei da turismo trasportanti un massimo di 8-9 persone per volta.

Pare infatti che l’aviosuperficie non possa trasformarsi in aeroporto perché la pista è troppo corta (1850 mt per una larghezza di 30 mt), ma non è vero se consideriamo in seguenti dati : gli aeroporti siciliani di Lampedusa e Pantelleria, hanno entrambi le piste lunghe 1.800 metri, proprio come Scalea. Nel primo scalo arrivano 200mila passeggeri ogni anno, nel secondo 170mila. Se lo stesso numero di viaggiatori arrivasse in Calabria sarebbe davvero la svolta, basta pensare anche ai nuovi posti di lavoro e quelli per il conseguente indotto. Come al solito quindi, manca la volontà politica di far crescere l’opera.

Leggo che il progetto venne approvato attraverso i Patti territoriali dell’Alto tirreno cosentino e fu presentato come utile agli aerei della protezione civile, al trasporto di merci di natura agricola, oltre che per lo sbarco di ben 74 mila passeggeri / anno . La struttura però non è contemplata nel “Piano Nazionale dei Trasporti” ed è appena accennata nel “Piano Regionale” il quale così riporta: “…Analogamente è prevista la realizzazione di un aeroporto d’interesse locale nell’area dell’Alto Tirreno Cosentino,in prossimità del Comune di Scalea”.

Mi chiedo cosa occorrerebbe fare per consentire la trasformazione da aviosuperficie ad aeroporto di terza categoria. Spazio per una seconda pista e per i servizi ce n’è a sufficienza ( nella foto sotto mi sono divertito ad immaginare come potrebbe trasformarsi l’area con una seconda pista di 2300 mt) . Certamente non è solo una questione esclusivamente di tipo tecnico o strutturale , è vero manca l’illuminazione notturna, una torre di controllo e il radar (possibile che privati ricchissimi non investano nel progetto?).

Rischi ce ne sono e non mi riferisco alle raffiche di vento, non bisogna dimenticare che siamo nella terra della ‘ndrangheta. Il mangia-mangia e la corruzione sono alle porte. Però in questo progetto ci credo e non tanto per una utilità personale [penso che impiegherei di più partendo da Scalea invece che da Lametia], il nuovo aeroporto potrebbe convincere soprattutto i giovani aiutandoli ad avere speranze di futuro e di sviluppo.

Quando l’Aviosuperficie di Scalea diventerà un vero aeroporto ?
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Mia Martini- Unica e sola

10 Giugno 2014 , Scritto da CARANAS Con tag #CALABRIA

Devo chiedere scusa a mia sorella Mimì perché ho rifiutato un telefonino che mi aveva regalato lei perché non riusciva mai a trovarmi. Un venerdì sera questo telefono non smetteva di suonare e io non ho voluto rispondere. Io ero a Milano. Mimì stava troppo male perché, come succede ogni volta che un’artista è troppo brava, per invidia si dice che porti sfortuna. Lei era bandita anche dai più grandi registi. Quando viveva questi momenti così bui, Mimì andava in Calabria si univa ai pescatori, cantava qualche canzone, ricuciva le reti” – Continua ancora la cantante – “Io ho rivisto Mimì da morta ed era piena di lividi. Secondo me era stata picchiata a sangue dal padre. Renato Zero, in buona fede, mi ha lasciata sola davanti alla bara ancora aperta di Mimì e poi mi ha dovuta portare per 6 mesi a Roma perché avevo due buchi in testa perché quando ho visto mio padre, dopo 40 anni che non lo vedevo, gliene ho dette di tutti i colori perché Mimì era piena di lividi e solo lui aveva le chiavi di casa sua…

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Un'emozione profonda. Cara MIA quanto ci manchi!

10 Giugno 2014 , Scritto da CARANAS Con tag #CALABRIA

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SIAMO CALABRESI, INTELLIGENZE ECCELLENTI, GUARDA COME SFONDIAMO

15 Marzo 2014 , Scritto da CARANAS Con tag #CALABRIA

SIAMO CALABRESI, INTELLIGENZE ECCELLENTI, GUARDA COME SFONDIAMO

L'eccellenza di Calabria in vetrina

Impossibile!

E' quello che penserebbe un visitatore del del sito della Personal Factory

Approfondendo la visita questa parola riemergerebbe continuamente.

Invece e' tutto vero!.

Francesco Tassone e' un genio calabrese dei nostri tempi, laurea a Trento, specializzazione a Valencia.

La sua idea imprenditoriale rappresentera' la prima operazione di venture capital della Calabria: il 4 dicembre 2009, infatti, i fondi Fondamenta Sgr (promosso da otto fondazioni bancarie e la Camera di commercio di Milano) e Vertis Sgr, di Napoli, hanno investito 1,3 milioni per rilevare il 40% di Personal factory srl di Simbario (un paesino di mille abitanti abbarbiccato sulle montagne vicine a Vibo Valentia) di proprietà di Francesco e del fratello Luigi, 24 anni.

Al centro di tutto e' la realizzazione di un sistema digitalizzato per la produzione di malte, che permette di ridurre un intero stabilimento alla dimensione di una macchina di due metri per due permettendo di trasformare i rivenditori di materiali edili in produttori diretti, riducendo, in questo modo, del 95% i trasporti di materiali e consentendo la personalizzazione della produzione sulla base delle esigenze del singolo cliente finale.

“I prodotti in polvere per l'edilizia sono composti per il 98% da cemento e materiale inerte”- sipega Francesco Tassone - “Noi ci concentriamo sulla vendita della macchina e del servizio, cioè quel 2% di chimica che rappresenta il know how dell'azienda, mentre il rivenditore acquista le sabbie e il cemento in loco». Questo sistema permette ai rivenditori-produttori di tagliare del 95% i costi dei trasporti, del 50% i costi del packaging e di avere una produzione just in time.

Nel 2007 il progetto dei fratelli Tassone viene selezionato per l'European venture contest, il più importante concorso per progetti innovativi in Europa. Un anno dopo la realizzazione del primo prototipo viene finanziata con i fondi europei per l'innovazione tecnologica. Adesso l'ingresso dei due fondi, che permetteranno di avviare in modo sistematico l'attività produttiva e commerciale.

I fratelli Tassone tengono a sottolineare, che hanno costruito la loro sede in uno dei paesi piu' piccoli della provincia di Vibo Valentia, senza usufruire di alcun finanziamento bancario.

Alla fine di febbraio e' arrivata la notizia che il progetto dei fratelli Tassone e' stato scelto per rappresentare l'Italia all'esposizione universale “Shangai 2010”, evento per il quale si prevedono 45 milioni di visitatori e per la cui realizzaizone sono stati investiti 70 miliardi di dollari; come facilmente immaginabile si tratta di una vetrine assolutamente prestigiosa capace di proporre il progetto dei fratelli Tassone ad un pubblico di dimensioni mondiali.

Genialita', voglia di fare, disponibilita' ad investire sulle proprie capacita' sono stati gli ingredienti della storia imprenditoriale dei fratelli Tassone, nonostante un contesto territoriale non propriamente favorevole alla nascita di idee imprenditoriali di successo.

La Calabria possiede tutte le potenzialita' per lanciarsi, da protagonista, in una nuova epoca di sviluppo e prosperita'. Speriamo ci siano le strategie politiche e le volonta' aedguate perche' tutto il potenziale possa tradursi in una nuova realta' tutta da scoprire e da scrivere.

(FONTE :

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