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Blog  di Caranas

Gli strafalcioni dei maturandi (per ridere un po')

7 Luglio 2015 , Scritto da CARANAS

Gli strafalcioni dei maturandi (per ridere un po')

Critica del Prosecco puro

“Kant era il filosofo dell’aperitivo categorico”. Il candidato deve aver bevuto pesante.

Bravi bravissimi

“Don Rodrigo era un Signor Otto”. Parola di Manz Oni.

Geografia dell’anima

“Il nome di un vulcano italiano? Il Vaticano”. Apparvero allo studente lingue di fuoco.

La Grande Germania

“La capitale dell’Austria? Berlino!”. Quasi.

Lo spirito delle leggi

“Mani Pulite è una legge del governo che ha abolito i corrotti”. L’ottimismo è apprezzabile, ma potrebbe servire un ripasso sui poteri dello Stato.

“Il Paese che io amo”

“In Italia i comunisti sono stati al governo sino a Mani Pulite”. Vent’anni di propaganda berlusconiana generano piccoli mostri.

“Il Paese che io amo/2”

“De Gasperi era un ministro di Berlusconi”. Ora siamo sicuri che Brunetta abbasserà la cresta.

“Il Paese che io amo/3”

“L’Urss è la sigla di un’organizzazione terroristica che ha fatto gli anni di piombo in Italia”. Mica si sono accontentati di mangiare tutti quei bambini.

“Il Paese che io amo/4”

“La crisi dell’euro è dovuta alla pressione del comunismo sovietico”. La finiranno mai di fare danni, questi maledetti bolscevichi?

Fame rossa

“Il compagno di Stalin? Tronky!”. Come si fa a purgare una barretta al cioccolato?

Mille e mazzette

“Craxi era il vice di Garibaldi in Sicilia”. E incontrò Vittorio Emanuele II a metà strada, all’altezza di Hammamet.

Beautiful Recanati

“Leopardi era un uomo triste perché la fidanzata, che si chiamava Silvia, l’aveva lasciato per un altro”. Gobbo e pure cornuto.

Beautiful Recanati/2

“Silvia era la fidanzata di Leopardi, Elena de ‘Il piacere’ era una donna domestica”. Chissà cosa si sarebbe inventato il coraggioso studente sulla Beatrice di Dante.

Verso l’Infinito e oltre

“Leopardi ha scritto ‘Il viaggio della Natura con l’Islandese’ e ‘Il canto di Gatto Silvestro’”. Interpretiamo: il candidato forse si riferiva al “Dialogo della Natura e di un Islandese” e al “Cantico del gallo silvestre”. Ora però al canarino Titti chi glielo spiega?

Lotta di classe

“L’alienazione di cui parlano i filosofi come Marx è sostanzialmente lo ‘scazzo’”. Alla faccia del materialismo storico.

Imprevedibili contagi

“La rivoluzione francese è scoppiata in Germania”. All’insaputa dei tedeschi.

Guerre immaginifiche

“La Germania attaccò l’Inghilterra via terra con le bombe V1”. Troppi videogiochi: levategli la Playstation.

Guerre immaginifiche/2

“La seconda guerra mondiale è finita nel 1958 con la vittoria della Germania”. Ne avesse presa una.

Guerre immaginifiche/3

“Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi invasero la Germania”. Alla faccia dell’autolesionismo.

#LoveWins

“Silla era la moglie di Mario”. Sono Pacs Questi Romani.

Verga lisergico

“I Malavoglia erano una famiglia benestante che viveva su una barca con dei lupi cuccioli”. La barca di padron ‘Ntoni, protagonista del romanzo, era carica di lupini. Il candidato evidentemente li ha scambiati per lupetti. Stile Arca di Noè.

Verga lisergico/2

“Qual è la morale dei Malavoglia? La teoria dell’ostetrica!”. Il candidato si riferiva all’ideale “dell’ostrica”, ma per alcuni la maturità è effettivamente un parto.

Nuove professioni

“Gabriele D’Annunzio era un estetista”. E non osiamo immaginare come abbia declinato la parola “vate”.

Chi ha detto Gelmini?”

“Il tunnel del Cern è nel Gran Sasso”. L’ha sostenuto anche un ministro, non vorrete mica prendervela con uno studente?

Crisi d’identità

“La radiazione elettromagnetica non sa se essere onda o particella”. L’indecisione potrebbe essere fatale.

Gli anni di Cristo

“Gesù? Era nato nel 33 a. C.”. Profetico.

“Dolce vita che se ne va”

“Il più celebre romanzo di Pirandello? Il fu Mattia Bazar”. Per lo studente, di un liceo capitolino, si prospettano in effetti Vacanze Romane. Nella migliore delle ipotesi.

La storia su Whatsapp

“Il famoso generale garibaldino si chiamava Nino Biperio”. Di fronte all’incredulità del professore, il candidato non arretra: “Prof, l’ha detto lei, guardi, ecco gli appunti”. C’era scritto effettivamente Nino Bixio, ma la lettera X non è contemplata nel linguaggio dell’adolescente: si legge “per”. Ecco dunque “Nino Biperio”.

Lo stato dell’Arte

L’insegnante chiede al candidato di commentare il famoso vaso cretese con la piovra in rilievo. Lui, serissimo: “Questa piovra che con i suoi testicoli abbraccia il vaso”. Tentacolare.

Lo chiamavano bipolarismo

“Il Grido di Munch fu dipinto da Van Gogh”. Non fa una piega.

Viaggio della speranza

“Dove si trova la Gioconda? A Lourdes”. Così la promozione diventa un miracolo.

Sesso, Inferno e rock’n roll

“Dante e la legge del contrabbasso”. E Virgilio, suonava la chitarra?

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Maledette zanzare... mo vi frego

6 Luglio 2015 , Scritto da CARANAS Con tag #Rimedi

Maledette zanzare... mo vi frego

Rimedi naturali contro le zanzare

L'anidride carbonica è il peccato di gola delle zanzare! Sfruttala per creare una trappola ecologica ed economica, con una bottiglia di plastica e pochi altri ingredienti!

Dopo la primavera arriva l'estate.. e anche le zanzare! Zanzare italiane, zanzare tigre, tutti gli anni dobbiamo versare un tributo a questi piccoli insetti succhiasangue..

In particolare quest'anno, data la grande abbondanza di piogge che il meteo ci ha regalato fino ad ora, sembra che avremo una particolare abbondanza di zanzare.

Tuttavia, per chi ritiene che prevenire sia meglio che curare, ecco una piccola trappola per zanzare, facile da realizzare, ed ecologica…

Occorrente :
  • 1 bottiglia di plastica
  • 200 ml. Acqua
  • 4 cucchiai zucchero
  • lievito di birra
  • Scotch
  • Cartoncino nero
procedimento

1. Taglia la bottiglia di plastica, 2 dita prima che inizi a restringersi. Il taglio deve essere il più possibile orizzontale ed uniforme.

2. Fai bollire l'acqua per almeno 10 minuti, in modo da eliminare eventuali tracce di cloro. Poi versa dentro lo zucchero, mescolando fino a che non si sarà completamente sciolto.

3. Quando la soluzione di acqua e zucchero si sarà raffreddata, versala nella metà inferiore della bottiglia.

4. Aggiungi all'acqua il lievito: si svilupperà una reazione chimica che produrrà anidride carbonica (CO2). Questa sostanza, presente anche nel nostro sangue, è ciò che attira maggiormente le zanzare. Per far durare il più possibile la reazione, non mescolare il lievito.

5. A questo punto prendi la metà superiore della bottiglia, capovolgila come un imbuto, e inseriscila nella metà inferiore della bottiglia.

6. Sigilla tutto con il nastro adesivo, e poi rivesti la bottiglia di nero (ad eccezione della faccia superiore). In questo modo le zanzare saranno attratte dalla CO2 che esce dal collo della bottiglia, ma a causa del colore nero non riusciranno più ad uscire dalla vostra trappola.

Per sfruttare al meglio questa trappola, è importante la collocazione:

  • All'interno : in un angolo buio e preferibilmente umido
  • All'esterno : sempre in un angolo, oppure appesa al soffitto, perforando il contenitore

Ogni 2 settimane la trappola deve essere smontata, e ripristinata con una nuova soluzione di acqua-zucchero-lievito.

Se invece preferite le soluzioni pronte, ecco alcuni prodotti per allontanare le zanzare dall'ambiente in cui vi trovate:

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Grecia: l’anomalia che farà tremare l’Europa. E benedetta sia…

6 Luglio 2015 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Grecia: l’anomalia che farà tremare l’Europa. E benedetta sia…

I greci hanno scelto: con coraggio, con forza e con la testa dura di chi ha tanta storia sulle spalle, hanno scelto di dire “NO” alle condizioni imposte dai creditori internazionali ma, ancora di più, hanno scelto la libertà, per quanto in loro potere.

Ora Tsipras ha un mandato decisamente più forte. Un uomo che ha avuto anche paura di sbagliare, lo ha pure ammesso in parte quando alla vigilia del referendum ha tentato di capitolare ma che, alla fine, si porta a casa un consenso sull’azione come raramente si è visto in un paese democratico: oltre il 61% dei Greci è con lui nella guerra alle follie di bancari e banchieri.

Ma tanto per chiarirci: nessuno ha votato contro l’Euro, o contro la partecipazione della Grecia alla moneta unica. Hanno votato ed hanno deciso semplicemente di non accettare il ricatto di chi, in UE, si arroga il diritto di decidere cosa devono fare i governi dei paesi membri.

L’Unione Europea in teoria avrebbe dovuto essere un’unione sovrana degli stati membri, sul modello degli Stati Uniti per intenderci, con una moneta unica, un governo centrale, un esercito globale.., ma alla fine quello che è diventata (e non per caso, direi) è semplicemente un sistema per gestire la politica dei vari stati membri tramite un solo sistema: il ricatto economico.

Il mercato del debito, ovvero la conseguenza immediata della perdita di sovranità monetaria, è il modo in cui praticamente in tutto il mondo le multinazionali impongono il proprio potere politico, dando forza alle proprie attività di lobby. Così fanno i mercanti d’armi, le case farmaceutiche, i cartelli di produzione dello zucchero e di coltivazione di alcune specie di frutta.

Ma non dimentichiamo che la vera multinazionale che sfugge ai più è Big Money: la multinazionale del denaro. Ed è una multinazionale che opera con un’organizzazione perfetta, senza far rumore, senza proclami ma, soprattutto, senza che nessuno, se non rare eccezioni, la consideri tale.

Il coordinamento bancario a livello continentale non credo sia un dubbio per nessuno: Federal Reserve negli States e BCE in Europa sono una realtà sotto gli occhi di tutti.

Quello che forse oggi, e proprio grazie alla scelta di libertà del popolo greco, comincia a venire più alla luce, è il potere che la moneta unica ha riversato direttamente nelle mani dei bancari in questione, l’unica forma di potere (ma fondamentale) che viene esercitata in UE a livello centrale.

E’ solo così che figuri come Merkel & C. possono permettersi di comandare in Europa in quella che è una dittatura più che silenziosa, più che occulta ma tremendamente efficiente. Una dittatura che sulla leva monetaria va ad imporre condizioni politiche ed economiche all’interno di nazioni sovrane, risultando in quel controllo effettivo che è mancato dal punto di vista politico ma che è diventato più che reale tramite il ricatto bello e buono.

Solo che adesso questo aspetto non è più così occulto. E il merito va alla scelta del Popolo greco ma anche al coraggio di un uomo, Tsipras, che al momento giusto ha deciso di lasciar decidere il popolo che lo aveva eletto.

Ora davvero ne vedremo delle belle, perchè la Grecia non è più ricattabile, o quanto meno lo è in misura infinitamente minore.

E’ questo il nocciolo della questione: la Grecia è il primo paese a dire NO al ricatto del debito. E’ il vero punto focale: il primo paese che sta dimostrando che un’era, quella del ricatto tramite debito monetario, sta tramontando.

Questa è una possibilità che piove letteralmente dal cielo sulla popolazione addormentata del vecchio continente. Solo una possibilità, niente di più, beninteso, ma è pur sempre la proverbiale fiammella che ti fa trovare la torcia per trovare il contatore tramite cui puoi ridare corrente a tutta la casa.

Laddove prima non si poteva, ora invece è chiaro che si può: il tempo ci dirà chi e quanti approfitteranno di questa possibilità.

Vi lascio con una riflessione: non vi sembra particolare il modo in cui questa vicenda si è evoluta rapidamente nelle ultime settimane? Provate a guardare la cosa da un punto di vista, come dire, più alto, come se davvero si potesse osservare la storia da un punto di vista globale. Non vi sembra che quello che è accaduto in Grecia abbia una qualità, una consistenza del tutto particolare rispetto alla trama storica contemporanea?

Se questa cosa la cogliete, allora mi permetto di suggerire la domanda successiva (a cui non ho risposte certe)… chi o cosa ha fornito l’energia e l’ispirazione politica e sociale affinché questa condizione si venisse a creare?

fonte : Francesco Franz Amato

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