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Blog  di Caranas

BRUNORI SAS TOUR

28 Febbraio 2017 , Scritto da CARANAS Con tag #MUSIC E CANTAUTORI

È partito da Bologna - con due date sold out - il tour del cantautore: 18 tappe (il 2 all’Alcatraz di Milano) nei più importanti club e teatri d’Italia. “L’idea è, da una parte, di rendere il disco per come l’abbiamo suonato perché amo e rispetto la produzione e il suono di questo lavoro, dall’altra, di restituire un certo tipo di energia che è propria e si adatta perfettamente all’atmosfera del club”, racconta Brunori. Il musicista è accompagnato dalla sua band storica, composta da Simona Marrazzo (cori, synth, percussioni), Dario Della Rossa (pianoforte, synth), Stefano Amato (basso, violoncello, mandolini), Mirko Onofrio (fiati, percussioni, cori, synth) e Massimo Palermo (batteria, percussioni), Lucia Sagretti (violino).

 

Per saperne di più : http://foranastasis.over-blog.it/article-mentre-la-gente-si-faceva-le-canne-io-fr-53488282.html

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Vitalizi, poniamo fine al privilegio

27 Febbraio 2017 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA, #VITALIZI

 

[ Fonte : Il FattoQuotidiano.it]

 

Il libro "Orgoglio e vitalizio" (Paper First) di Primo Di Nicola, Antonio Pitoni e Giorgio Velardi, racconta tutti i segreti dei privilegiati del Parlamento. E lancia una proposta equa, semplice e realizzabile in tempi rapidi per promuovere un nuovo regolamento, eliminando una volta per tutte le ingiustificate posizioni di rendita maturate. Ora parte la raccolta firme su Change.org per aderire

Quello dei vitalizi è uno dei più grandi scandali della Repubblica. Per gli sfacciati privilegi che i parlamentari si sono dati, per lo spreco di risorse che hanno comportato e comporteranno, per il peso che continueranno ad avere sui bilanci di Camera e Senato, dunque sulle finanze pubbliche.

C’è un esercito di oltre duemila ex deputati e senatori che gode di questi ingiustificati trattamenti. In base ai quali persino chi non ha mai messo piede in Parlamento o ha partecipato a pochissime sedute delle Camere riscuote assegni di circa 2.000 euro netti mensili. Magari sommandoli ad altri vitalizi delle Regioni o del Parlamento europeo, oppure a trattamenti pensionistici maturati per le attività lavorative svolte. Per non parlare dei parlamentari eletti per più legislature, che arrivano ad incassare anche oltre 10 mila euro netti mensili. Cifre che i comuni cittadini neanche si sognano.

Vero che a partire dal 2012 il sistema è stato riformato. E il vecchio sistema di calcolo dei vitalizi è stato rimpiazzato dal contributivo. Ciononostante, il trattamento dei rappresentanti del popolo continua a presentare elementi di smaccato favore rispetto a quello riservato ai normali lavoratori. A cominciare dall’età pensionabile.

Ecco un esempio. Gli eletti per la prima volta nel 2013, se la legislatura durerà almeno 4 anni 6 mesi e un giorno, con 5 anni di contributi versati, matureranno a 65 anni il diritto ad una pensione di circa mille euro. Chi sarà eletto anche per un secondo mandato, con 10 anni di contributi, potrà iniziare a percepire l’assegno previdenziale addirittura a 60 anni. Mentre, a partire dal 2018, l’età minima richiesta ai comuni cittadini per andare in pensione salirà a 66 anni e 7 mesi.

Per modificare il trattamento previdenziale degli ex parlamentari e rimuovere questo scandalo, non servono né leggi né complesse riforme costituzionali. Basta un semplice cambiamento ai regolamenti interni sui vitalizi varati dagli Uffici di presidenza di Camera e Senato. Esattamente come uno dei tanti fatti nel corso del tempo ai primi regolamenti approvati negli anni Cinquanta. E che, progressivamente, hanno determinato le distorsioni e le posizioni di favore che conosciamo per onorevoli e senatori. Ed è proprio agli Uffici di presidenza di Montecitorio e Palazzo Madama che questa proposta-appello si rivolge. Affinché, attraverso un nuovo regolamento, eliminino definitivamente e una volta per tutte le ingiustificate posizioni di rendita maturate dagli ex parlamentari prima della riforma del 2012 e quelle che, anche dopo quest’ultimo intervento, sono rimaste praticamente inalterate.

Ecco cosa proponiamo.

1) Ricalcolare tutti i vitalizi attualmente in essere con il sistema contributivo in vigore a Montecitorio e Palazzo Madama dal 2012. E che prevede, in sostanza, un ammontare di circa 200 euro lordi al mese per ciascun anno di mandato parlamentare.

2) Elevare il limite d’età per la percezione dell’assegno previdenziale allo stesso livello previsto dalla legge Fornero per i comuni lavoratori.

3) Introdurre un tetto massimo al vitalizio di 5.000 euro lordi al mese. Anche per coloro che, avendo rivestito cariche in diverse assemblee elettive (Parlamento nazionale, Parlamento europeo e Consigli regionali), percepiscono o percepiranno, in base alle regole attualmente vigenti, più assegni previdenziali.

4) Analogo tetto deve valere anche per tutti coloro che godono o godranno di un trattamento previdenziale frutto dei contributi versati nel corso della propria carriera professionale: se la pensione maturata attraverso l’attività lavorativa privata è pari o superiore a 5.000 euro lordi al mese, l’ex parlamentare non avrà diritto al vitalizio erogato dall’organo elettivo nel quale ha svolto il mandato, ma solo al rimborso dei contributi versati.

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Giornata moscia, tre vignette

27 Febbraio 2017 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

Bergoglio

Stadio Roma

Renzi vignetta

 

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Quando la cicoria sostituiva il caffè ...

27 Febbraio 2017 , Scritto da CARANAS Con tag #CUCINA, #Caffè d'orzo

Era il tempo dei surrogati...

La necessità di fare da sé, con quel che si aveva, venne chiamata autarchia e fu la riscoperta del genio italico. L'arte secolare d’arrangiarsi, riveduta e corretta, tornò prepotentemente d'attualità. Non esportando formaggi, dal latte in esubero e quindi dalla caseina si ricavò il lanital (un tipo di lana). Dalla ginestra e dai fiocchi di canapa si ottenne un omonimo del cotone, il cafioc. Dalla Canapa si otteneva già abbondantemente fibra per sacchi e lenzuola (a dir la verità un poco ruvidi). Non esportando vino questo fu trasformato in alcool e i motori funzionavano discretamente con questo combustibile.

Mancando la cellulosa, si riducevano le pagine dei giornali, e perfino la carta bollata si porta a mezzo foglio. Mancava la gomma e il cuoio: così gli italiani iniziarono a tagliare i vecchi copertoni e farne suole da scarpe. Cercammo anche di far gomma nel tavoliere delle Puglie con una pianta strana, il guayule, ma fu un fiasco. Arrivò poi il "grande capo" e ordinò di fabbricare il cuoio con la cellulosa, cartone compresso. Così nacquero le scarpe con le suole di cartone che provocarono il congelamento ai piedi dei nostri soldati in Russia.

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Le banane di Milano

23 Febbraio 2017 , Scritto da CARANAS Con tag #CURIOSITA', #CRONACA

Nanane a Milano

E dopo le palme, i banani: nella notte tra mercoledì e giovedì è stato completato il nuovo arredo verde di piazza del Duomo a Milano. Altre piante esotiche, questa volta dei banani, si sono aggiunte alle palme, oggetto di contestazioni e atti vandalici nei giorni scorsi. Anche la posa dei nuovi alberi, finanziata dalla catena di caffetterie Starbucks che si appresta ad aprire in piazza Duomo il suo primo bar, è destinato a dividere l’opinione pubblica 

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Assemblea Pd, Bersani: "Se aprono strada a vittoria della destra, li vado a cercare"

22 Febbraio 2017 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

"Io con il mio misero 25 percento ho consentito la nascita del primo governo del Pd della storia. Se questi con il 40 percento al prossimo giro fanno arrivare un governo della destra li vado a cercare". Così l'ex segretario Pd Pier Luigi Bersani parlando in collegamento con "In mezz'ora" a margine dell'assemblea del partito, risponde all'attacco di Renzi che nel suo discorso ha evidenziato come sotto la sua segreteria i Democratici siano passati dal 25 percento delle politiche del 2013 al 40 percento delle elezioni europee nel 2014 e del recente referendum sulla riforma costituzionale. "Non è pensabile che il risultato del referendum si possa trasferire alle elezioni politiche", ha ribattuto Bersani

 

f. HPost

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NASA - Trovato un sistema solare con 7 pianeti simili alla Terra.

22 Febbraio 2017 , Scritto da CARANAS Con tag #SCIENZA

 

"È il più grande sistema planetario mai scoperto"

 

 

Un sistema solare con sette pianeti simili alla Terra, sei dei quali si trovano in una zona temperata in cui la temperatura è compresa tra zero e 100 gradi: è questa l'affascinante scoperta che è stata comunicata durante l'attesa conferenza stampa della NASA. Si tratterebbe del più grande sistema planetario mai scoperto con tanti possibili "sosia" della Terra. La ricerca, pubblicata su Nature, è stata coordinata dall'università belga di Liegi. La stella, chiamata Trappist-1, è distante 39 anni luce dal nostro pianeta.

 

I primi tre esopianeti orbitanti intorno a Trappist-1 sono stati scoperti all'inizio del 2016, ma il team ha intensificato le osservazioni perché tutto faceva sospettare che ce ne fossero altri. Grazie anche all'impiego del telescopio spaziale infrarosso "Spitzer", gli astronomi hanno potuto identificare quattro nuovi pianeti, portando questo sistema planetario a sette membri, denominati TRAPPIST-1 b,c,d,e,f,g, h in ordine crescente di distanza dalla stella. "È un sistema planetario incredibile non soltanto perché ospita tanti pianeti ma anche perché tutti sono così sorprendentemente simili alla Terra", ha commentato Michaël Gillon, che ha condotto il team di studiosi.

 

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D’ALEMA: “NON SONO IL REGISTA DELLA SCISSIONE”

22 Febbraio 2017 , Scritto da CARANAS

«È imbecille chi dice che sia io il regista della scissione del Partito Democratico. Se ci sarà, questa scelta sarà fatta da Emiliano, Rossi e Speranza» spiega Massimo D’Alema a margine di un convegno a Benevento su «Lavoro, Eguaglianza, Cittadinanza: la sinistra per l’Italia e l’Europa». «Occorre una svolta radicale nel centrosinistra perché il Pd ha perso il suo popolo» ha aggiunto. A sostegno della sua tesi l’ex presidente del Consiglio ha fatto riferimento ai dati delle Amministrative di Roma «dove - ha detto D’Alema - il Pd ha vinto nei quartieri benestanti, come ai Parioli e a Prati, ma ha perso nei quartieri popolari». E ancora:

«Un Pd che va contro i sindacati non l’ho mai visto. Occorre riaprire un dialogo coi sindacati dei lavoratori ed anche col mondo della scuola. Le riforme renziane - ha aggiunto l’ex presidente del Consiglio - hanno privato il Pd di un apporto fondamentale e tradizionale come quello degli insegnanti: un mondo che va recuperato».

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Tangentopoli- chi se ne frega

17 Febbraio 2017 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

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Palme in duomo a Milano

17 Febbraio 2017 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

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