La richiesta islandese di entrare nell’Unione europea non è più valida
La richiesta islandese di entrare nell’Unione europea non è più valida. È quanto dichiarato dal ministro degli Esteri di Reykjavík Gunnar Bragi Sveinsson (nella foto) davanti alla Commissione europea. “Questo è il modo in cui funziona la democrazia”, ha dichiarato il capo della diplomazia, nel suo primo viaggio all’estero, tre settimane dopo essere stato nominato dal governo islandese dopo le recenti elezioni. Il titolare degli Esteri ha sottolineato che entrambi i partiti nel nuovo governo avevano fatto una campagna contro l’adesione all’Ue. Il ministro islandese non ha mancato di commentare che lo scopo principale del viaggio era stato “per dire alla Commissione che il nuovo governo ha deciso di lasciare i negoziati in sospeso”. “Noi siamo parte dell’Europa e vogliamo rafforzare il nostro rapporto in altri modi”, ha aggiunto.
M5S, dissidenti lavorano a nuovo gruppo. Martedì sit-in pro Grillo in piazza Montecitorio
M5S, dissidenti lavorano a nuovo gruppo. Martedì sit-in pro Grillo in piazza Montecitorio
Con l'avvio della procedura di espulsione della senatrice Adele Gambaro, i "ribelli" accelerano la possibile fuoriuscita. E intanto il Movimento di Roma, al grido di "Io sto con Beppe" lanciato sui social network, organizza un sit-in per sostenere Grillo. Uno statuto per la formazione di un nuovo gruppo parlamentare alla Camera: secondo indiscrezioni provenienti da ambienti parlamentari, i 'dissidenti' del M5S ci lavorano già da un po'. Ma, con l'avvio della procedura di espulsione della senatrice Adele Gambaro, tutto è stato accelerato ed il testo è quasi pronto. Un piccolo gruppo lo sta limando. E intanto i sostenitori di Grillo organizzano una manifestazione a sostegno del capo davanti a Montecitorio martedì
Oggi il "decreto del fare": bollette elettriche meno care e più credito alle imprese
Oggi il "decreto del fare": bollette elettriche meno care e più credito alle imprese
Il Consiglio dei ministri approva oggi il "decreto del fare": taglio alle bollette elettriche, più credito alle imprese che investono, semplificazioni burocratiche - Per le pratiche in ritardo lo Stato risarcirà fino a 4mila euro - Sfoltimento delle norme - In bilico la decisione sul commissariamento degli enti locali - Verso il rinvio dell'Iva
Per quanto riguarda le bollette, il decreto prevede il taglio da 500 milioni all'anno per le bollette elettriche di cittadini e aziende, "riducendo oneri impropri e rendite" (250 milioni dalla riformulazione delle tariffe Cip6 in base al prezzo del gas, più basso, e altri 250 dal taglio degli incentivi al biocombustibile).
Anche per strada c'è dell' ottima musica
Un vero artista, ma tutti lo ignorano
Movimento 5 Stelle: spaccatura in arrivo?
di Caranas
Sarebbero 12 gli onorevoli a 5 stelle alla Camera e 12 al Senato. Ventiquattro giovani grillini pronti a lasciare il Movimento e il suo leader Beppe Grillo.
Il messaggio di Vincenza Labriola, tarantina, alla Camera per M5S è chiaro, secondo la deputata “qualcosa si è rotto” nel rapporto fra lei e il Movimento 5 Stelle. Deve solo informarsi tecnicamente come lasciare il gruppo parlamentare. Ci sta pensando.
Alla Labriola segue Alessandro Furnari, deputato pugliese . E’ molto perplesso sulla democrazia interna al Movimento 5 Stelle e soprattutto, pare, sulla destinazione reale della diaria a cui dovrebbe rinunciare. Alessandro Furnari non ci sta e quindi sarebbe pronto a mollare anche lui Beppe Grillo.
Certo, sono solo voci che corrono in rete, ma ai due pare siano pronti a lasciare altri 22 tra deputati e senatori M5S.
Il lavoro della stampa appare incessante contro i parlamentari grillini. Spesso fuorviante con titoli che sembrano una forzatura rispetto al contenuto degli articoli.
Dopo la batosta delle recenti amministrative, Il Movimento 5 Stelle sembra alla fine. Nei sondaggi , la situazione del M5S è in forte calo e come succede per i topi, molti decidono di abbandonare la nave che balla. Intanto, la Vigilanza Rai è andata a Roberto Fico e in altri gruppi parlamentari ci sono polemiche per i “pianisti” in Senato.
A Grillo, la piazza non perdona il mancato accordo con Bersani per la formazione del nuovo governo . In effetti essere pagati per non fare nulla non è per niente dignitoso. Staremo a vedere.