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Blog  di Caranas

UN NOBEL PER LA PACE AL GIGANTE OBAMA

10 Ottobre 2009 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Obama : un Nobel contro

 

                                                                                                            di Carmelo Anastasio

Il premio Nobel 2009 per la pace è stato assegnato a sorpresa a Barack Obama. Pochi giorni fa il presidente americano era stato sconfitto a Copenhagen come sostenitore della candidatura di Chicago alle Olimpiadi del 2006, ora ad Oslo città vicina, si è preso la rivincita non voluta e non desiderata. E’ un premio che darà una formidabile carica di entusiasmo e passione a tutti gli uomini di buona volontà. Un premio sorprendente per lo stesso Obama  ( “non so se lo merito”) perché dato a un presidente USA in carica da soli nove mesi . Si è premiata quindi la serie degli intenti di Obama, considerato il tempo che ha avuto a disposizione per realizzarli. Eppure, in un periodo così breve, ha fatto cose che i politici italiani più avvezzi a dimostrazioni di politica virile e altri al gossip, non riuscirebbero  a portare a compimento neanche in nove anni. Già, anche perché in Italia,  politicamente oggi sto con te, domani ne dico di cotte e di crude e dopodomani ritorno ad abbracciarti come se nulla fosse,  dimentico di quanto pronunciato prima. Ma torniamo alle tappe di Obama : dall’accordo con la Russia sul disarmo nucleare alla mano tesa all’Iran - dal rilancio del negoziato tra israeliani e palestinesi alla strategia sociale ed economica per uscire dalla crisi- dall’apertura al mondo islamico alla nuova sensibilità sulla difesa dell’ambiente e così via, tutte iniziative ancora se vogliamo ,sul trampolino di lancio,  ma incisive e traccianti una vera svolta rispetto all’era Bush. Questo fa pensare che forse è proprio un premio contro Bush. Meno male, che ben venga ; il mondo intero ha bisogno di un nuovo spirito di dialogo. Vince il pragmatismo rispetto all’idealismo,  una strategia che aborrisce lo scontro tra civiltà. Ma proprio questa nuova diplomazia ora si troverà a superare quello scoglio di controsenso e di paradosso rappresentato dall’invio di altri 40.000 uomini in Afganistan , se pur nella prospettiva di un futuro disimpegno da Kabul. Questa regione infatti rischia di diventare per gli USA un nuovo Vietnam . I russi lo capirono già anni fa. D’altra parte,  come si fa a combattere il terrorismo? Per la democrazia forse è sufficiente una sinergica azione diplomatica ,  per il terrorismo no.Soprattutto per quello religioso che usa i kamikaze. Il Nobel potrebbe indebolire ulteriormente  Obama al suo interno ; la sua politica è già minata dal progetto di riforma sanitaria. Gli interessi contro sono tanti e non vorremmo che il presidente finisse come il suo predecessore J.F.K.

Speriamo invece che la figura di Barack  si ingigantisca nel suo pragmatismo e non deluda per il “Nobel sulla fiducia” e la sua statura di grande leader sia di beneficio non solo per l’America ma per il mondo intero.   

 

                                                                                         

                                                                                                                                               ©    Riproduzione riservata

 

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U
<br /> <br /> Al seguente link potete vedere il servizio realizzato da UniromaTV dal titolo "Obama: un anno di sfide"<br /> <br /> <br /> http://www.uniroma.tv/?id_video=15157<br /> <br /> <br /> Ufficio Stampa di Uniroma.TV<br /> info@uniroma.tv<br /> http://www.uniroma.tv<br /> <br /> <br /> <br />
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F
<br /> Io credo che i nemici di Obama siano molto numerosi in America. In Europa è apprezzato di più. Speriamo veramente che non gli facciano fare la fine di Kennedy. Il mondo ha bisogno di uomini di<br /> pace.<br /> <br /> <br />
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