fuscaldo
Una bella immagine della piazza di Fuscaldo by G.Cariolo
aggiungo un omaggio elettorale a James: con lui (Pannella) siete fritti !
.
Noi pensiamo alla morte come a qualcosa che sta davanti a noi, mentre in gran parte è già alle nostre spalle: tutta l'esistenza trascorsa è già in suo potere.
Ciao Augusto !
Morire sì,
non essere aggrediti dalla morte.
Morire persuasi
che un siffatto viaggio sia il migliore.
E in quell’ultimo istante essere allegri
come quando si contano i minuti
dell’orologio della stazione
e ognuno vale un secolo.
Poi che la morte è la sposa fedele
che subentra all’amante traditrice,
non vogliamo riceverla da intrusa,
né fuggire con lei.
Troppo volte partimmo
senza commiato!
Sul punto di varcare
in un attimo il tempo,
quando pur la memoria
di noi s’involerà,
lasciaci, o Morte, dire al mondo addio,
concedici ancora un indugio.
L’immane passo non sia
precipitoso.
Al pensier della morte repentina
il sangue mi si gela.
Morte non mi ghermire
ma da lontano annunciati
e da amica mi prendi
come l’estrema delle mie abitudini.
Vincenzo Cardarelli
Fuscaldo : come un cordone ombelicale mai tagliato
di Caranas
Ci sto provando in tutti i modi a staccarlo ‘sto cordone, non per la mia terra madre, ma per i molti stromboli della diaspora e non che vi hanno abitato o continuano ad abitarci.
Pare che “I terroni salveranno l’Italia” (Uomini e donne del Sud – Ritratti di vite straordinarie e dell’orgoglio meridionalePaolo Brogi), io però non ci credo affatto, se mai , e se dovessi considerare la maggioranza dei miei corregionali (leggi paesani) d’origine, l’affosseranno; soprattutto quelli che : “perché dovrei pagare due euro per le primarie di Bersani ?”.
Ci sto provando dicevo, e poi, come dico sempre ai miei amici di giù, riprendo l’aereo per tornare a quella che considero ancora “la mia casa”. E già a settembre, appena tornato, avverti la sensazione di un’energia intatta, calamita irresistibile che ti farebbe fare subito il percorso inverso, poi però pensi alla ‘ndrangheta e ai deficienti ‘ndrini di fons calidus, e rimani saldamente ancorato al Nord dove almeno, anche se non sei il figlio di tal dei tali fascista o democristiano, sei comunque qualcuno.
Ma come cavolo ti può venire la voglia di restare e fare gruppo con quelli ammalati, ma ammalati davvero e solo per interesse personale, di restanza ?
No, non se ne vanno dalla loro terra, restano lì perché lì è tutto più facile, anche se sei insegnante, puoi sempre metterti in malattia e stare a casa a non fare un cazzo dalla mattina alla sera.
E’ più facile dicevo, c’è la nonnina, mammina, il paparino, l’amministratore a cui hai dato il voto e che prima o dopo ti darà un posto di facchino in ospedale, ci sono i funghi a gratis (basta andare a cercarli) , c’è tanto sole (ma anche la pioggia che devasta strade e tutto) , ci sono i maccarruni pronti e tra poco a giurgiulena , ma fissiamu ? Se c’è ancora qualcosa che ammiro di questa mia terra disgraziata sono solo le sindachesse della Locride, loro si che hanno le palle.
Cav. Prof. Carmine Santoro Fuscaldo
Un omaggio a quest’uomo illustre di Fuscaldo
Se molti di noi fuscaldesi insegnano o hanno insegnato nelle scuole del Regno prima e della Repubblica poi, è anche grazie a questo cittadino prof. Carmine Santoro e alla sua opera in quel di Fuscaldo. A Fuscaldo una cosa buona c’è ed è l’attuale Istituto Tecnico E. Fermi che ha sfornato migliaia di insegnanti tecno-pratici. Qui sotto troverete abbondanti notizie sulla nascita di questa scuola, all’origine Scuola d’Arte fatta nascere a proprie spese (per 9 anni scuola privata) dal prof. Santoro accogliendovi gratuitamente i figli del popolo. Un vero comunista diventato poi Cavaliere.
Dalla pubblicazione "L'Istruzione tecnico-professionale nella provincia di Cosenza" a cura del R.Provveditorato agli Studi.
L'originale trovasi nella casa paterna dell'Artista in Fuscldo (CS) , Vico III Rupe, 8
Torna a tremare la terra in Calabria. Forte scossa di terremoto questa notte intorno alle 23.00 che ha fatto tremare Cosenza.
ore 01.15 - Alle ore 1.05 (fuso orario italiano) è stata avvertita una forte scossa di terremoto a Fuscaldo e più in generale nei comuni di Laino Castello , Rotonda e Mormanno . Non si sa ancora con esattezza quale sia stata l’entità della scossa e dove sia stato l’epicentro, né con precisione la magnitudo del sisma.
Per avere maggiori informazioni a riguardo occorrerà attendere ancora qualche ora, il tempo che l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dirami la notizia dei dati registrati.
Quello che si sa , è che il sisma si è presentato come un’unica scossa e della durata di diversi secondi, circa una decina o anche più.
Non si hanno al momento informazioni su danni a cose o persone.
Se avete notizie in merito da segnale, se avete sentito la scossa o avete altre informazioni da dare, inseritele come commento in questo post.
Aggiornamento delle 01.30
Arrivano conferme dall’INGV, che indicano il terremoto come:
magnitudo 5.0 (Richter) a largo della costa calabrese, tra Mormanno e Morano calabro, a cavallo tra Basilicata e Calabria.
Aggiornamento delle 01.35
Dati evento
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Event-ID | 7225201050 |
Magnitudo(Ml) | 5 |
Data-Ora |
26/10/2012 alle 01:05:24 (italiane) 25/10/2012 alle 23:05:24 (UTC) |
Coordinate | 39.881°N, 16.009°E |
Profondità | 6.3 km |
Distretto sismico | Pollino |
Comuni entro i 10Km ROTONDA (PZ) LAINO BORGO (CS) LAINO CASTELLO (CS) MORMANNO (CS) |
Comuni tra 10 e 20km CASTELLUCCIO INFERIORE (PZ) CASTELLUCCIO SUPERIORE (PZ) SAN SEVERINO LUCANO (PZ) VIGGIANELLO (PZ) ACQUAFORMOSA (CS) AIETA (CS) LUNGRO (CS) MORANO CALABRO (CS) ORSOMARSO (CS) PAPASIDERO (CS) SAN BASILE (CS) SAN DONATO DI NINEA (CS) SANTA DOMENICA TALAO (CS) SARACENA (CS) VERBICARO (CS) |
Cartoline da Fuscaldo
By Hobby foto Fuscaldo
Tra amuleti e “ toccamenti “ giù in Calabria
a'ru ciucciu gastimatu li lucìa ru pilu
[ all'asino maledetto perché invidiato gli luccica il pelo - (l'invidia altrui rende belle le cose) ]
di Caranas
Toccarsi i testicoli è un’arte molto singolare, soprattutto al mio paese d’origine. Molto comune nel volgo , ma resistente anche nella popolazione maschile più colta. Per i più acculturati, nel momento in cui secondo loro scatta la jettatura ( dal latino jacio- gettare) immaginando complessi di calamità emanati dall’occhio malefico dell’interlocutore, istantaneamente inizia la ginnastica del dito indice destro che scende avvicinandosi teso col pugno chiuso all’inguine , a sfiorare la palla destra per poi ritirarsi in alto a toccare i capelli dietro l’orecchio (per chi li ha ancora) o semplicemente la punta del naso a giustificare il movimento precedente .Come per dire “ prima mi prudeva la palla destra , ora il naso o la testa. Più singolare è la reazione del superstizioso in coppia (maschio-femmina) che al momento malefico, secondo me anche momento di invidia , fa scattare l’occhiatina (mascolina o femminina) che incrocia quella del partner come simultaneamente a comunicarsi : “ Ah, ah! A vistu ‘cca dittu ? minchia ‘cchi furtuna !” e subito dopo la toccatina dell’uomo. Come dire ? Malizia profumo d’intesa ?
Per i calabresi non c’è una precisa immagine dello jettatore, in passato lo si identificava nell’uomo dalle sopracciglia folte, ovvero nell’uomo abbattuto dalla miseria, senza distinzione tra malocchio e jettatura e l’azione anti influenze perniciose, di invidia e di cattiverie, sempre in passato , si limitava allo scongiuro : « Fora malocchiu » che avrebbe dovuto colpire l’affascino dello sguardo maligno. Oggi invece non c’è bisogno di identificare lo jettatore, l’azione di toccarsi o toccare un amuleto, è comune in quasi tutta la popolazione (non solo al sud) ed in moltissime situazioni. A Cetraro ad esempio, resiste ancora l’usanza di dire nel visitare un neonato : « E’ bruttu ! E’ malufattu ! Prestu more ! » . Ad Acri invece, le donne nel metter piede nella camera di una puerpera, sputano tre volte, come ai tempi di Teocrito.
Il colmo è che ancora oggi, la simbologia cristiana influisce sulla primitiva concezione popolare ( come amuleto il pesce simbolo dell’abbondanza) , trasformando in mostro demoniaco l’essere selvaggio prepagano . La gran bestia è il demonio, l’unghia della gran bestia (scure di selce delle epoche litiche) dai Cosentini è detta « gaggiula di lu tonu ».
Diversi sono gli amuleti contro la jettatura , dal corno, coda di volpe, peli di cane, ferro di cavallo ( a 7 fori) , chiavetta mascolina ecc, ma questo è un altro discorso. Qui, volevo solo far notare come la superstizione si trasforma ancor oggi in maleducazione , con gesti neanche troppo velati, che per chi è sincero e deve subirli, infastidisce alquanto creando imbarazzo.
Si potrebbe dire : ma perché frequenti certa gente ? Giusto ! Ma dovrei eliminare il 90 % degli individui che , tra virgolette, reputo amici.
E..STATE con noi
a tavola, è pronto !