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Blog  di Caranas

REFERENDUM TRIVELLAZIONI (vignetta)

19 Marzo 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

REFERENDUM TRIVELLAZIONI (vignetta)

Al referendum vota SI

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Con i piedi al nord e la testa al sud

18 Marzo 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #CAFFE' LETTERARIO

"La felicità dell'attesa" mi ricorda un po' Cent'anni di solitudine di G.G. Marquez e Macondo diventa Hora (Carfizzi). Letto con la stessa passione. Bello, veramente bello ! Da leggere assolutamente.

Vivere per addizione - di Carmine Abate

Vivere per addizione - di Carmine Abate

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Concorso personale scuola: "la precedenza agli immigrati

15 Marzo 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #SCUOLA

Concorso personale scuola: "la precedenza agli immigrati

A prevederlo è il ministero dell'Istruzione che ha allargato i concorsi provinciali per il personale Ata anche ai "cittadini di paesi terzi che siano titolari del permesso di soggiorno Ce, ai soggiornati di lungo periodo o che siano titolari dello status di rifugiato o di quello di protezione sussidiaria". Una scelta, quella del ministero di via Trastere che ha fatto infuriare i circa 900 assistenti amministrativi della scuola che da circa 20 anni attendono di essere stabilizzati. Come racconta ilTempo, i precari lamentano di non poter far valere nel concorso in questione il servizio svolto.

Insomma, in sintesi, il comitato spiega che nell’accesso alla valutazione dei titoli si ritrovino nella stessa posizione di partenza di un immigrato che presenta la sua domanda. E adesso il comitato che li rappresenta ha scelto di protestare. La richiesta è di veder riconosciuto una maggiore punteggio o una corsia preferenziale nelle procedure di assunzione rispetto a chi non è mai entrato in un posto scolastico per lavorare. Una guerra tra poveri, insomma che sfocia nell’esasperazione. "Tutto questo è inaccettabile, crediamo innanzitutto che un Paese con una sua dignità, dovrebbe pensare ai propri cittadini, ai propri figli e dopo a chi si insedia successivamente in questa Nazione" conclude il comitato nella nota.

Fonte : “Il Giornale.it”

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Adolescenti molesti e Bertolaso (vignette)

14 Marzo 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

Adolescenti molesti e Bertolaso (vignette)
Adolescenti molesti e Bertolaso (vignette)
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CERCASI LEGHISTA PER CONDUZIONE EDICOLA

14 Marzo 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

        

 

Dopo le recenti  primarie e gazebarie , sembra finalmente giunto il momento di  mettere in piedi una normativa comune e generale che regoli questo importante passaggio della vita politica.

I 48.000  romani che avrebbero votato per queste  Gazebarie  targate Forza Italia , sono un risultato pur sempre  dignitoso dal punto di vista dell’affluenza, anzi decisamente buono, considerato che le primarie volute dal Pd , la cui macchina organizzativa non è paragonabile a quella del centrodestra ,  avrebbe portato al voto solo 44.500 elettori.

Affluenza buona , ma i dubbi sono eccellenti.  E’ venuta a mancareil dato più significativo e cioè la mancata registrazione dei singoli votanti. E non è poco, considerando il fatto che in tal modo la consultazione diviene manovrabile ed alterabile. Le primarie di Berlusconi, snobbate dalla Lega e dalla Destra e sostenute da parte di Fratelli d’Italia, avrebbero incoronato, senza alcuna ombra di dubbio, Bertolaso con quasi il 97% dei consensi. Le reazioni dalla coalizione della destra non sono, però, molto confortanti. Ad esternare le contrarietà, Giorgia Meloni che proprio mentre Bertolaso convoca la conferenza stampa con i numeri delle “sue” primarie se ne esce con delle dichiarazioni al vetriolo: “Chiedo un incontro risolutivo a Berlusconi e Salvini nella giornata di domani. Metto a disposizione anche la mia candidatura come gesto di amore e responsabilità. Mi aspetto amore e responsabilità anche dagli altri”. Ed infine aggiunge: “Guido Bertolaso può essere un buon candidato e un buon sindaco se riesce a unire le forze di centrodestra. Se riesce a farlo e a vincere le perplessità che ancora diverse persone hanno, Fdi sarà con lui come lealmente ha fatto dall’inizio”. E proseguendo dice: “Se Bertolaso si presta a strumentalizzazioni che forse sono utili a tutelare un partito ma che sicuramente danneggiano i romani, allora saremo costretti a fare scelte diverse. Abbiamo contribuito al risultato dei gazebo invitando i romani a votare con spirito unitario. Anche il nostro impegno è stato sfruttato per delegittimare me e il movimento che rappresento”. La Meloni, poi rimarca: “Poteva essere una festa per il centrodestra ed è servito come palchetto per decretare il funerale della coalizione. Potrei aggregarmi alla fiera della irresponsabilità collettiva, e assumere subito decisioni unilaterali, ma mi preoccupa il risultato finale per i romani più che mostrare i muscoli ai colleghi”. A provocare le reazioni della Meloni il fatto che queste consultazioni dovevano in pratica servire a notificare la candidatura di Bertolaso. Il vecchio  banana  aveva necessità di mettere in chiaro che non c’era nessuna intenzione di rimettere in discussione la candidatura. Aveva detto, in merito alle tensioni con Salvini e la Meloni: “Se c’è una rottura è quella tra gli uomini d’azione che fanno, e quelli che sono politici per professione. Nella giunta di Bertolaso ci sarà gente d’azione. I politici facciano i politici, facciano i convegni e parlino. Qui bisogna decidere e lavorare. E’ un cambiamento di prospettiva totale quello che sto proponendo a Roma, a Napoli e a Milano. E quando arriverà un politico che mi dice ‘voglio essere io al posto di Bertolaso’ lo guarderò e gli riderò in faccia. E gli dirò ‘mi vengono i brividi a pensare che tu possa immaginare, tu che non saresti capace di amministrare un’edicola, di fare il sindaco di una città come Roma'”. Un messaggio più che chiaro. E il diretto interessato acquista sicurezza: “Io sono il candidato del centrodestra, non di un singolo partito”, dice Bertolaso, e annuncia: “Non ho motivi di dovermi fermare, sono i romani che mi spingono a questo punto, non i partiti. E se i romani mi spingono, allora vado avanti come una ruspa fino alla fine”. 

Caranas

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Maestra uccide una bimba di tre anni: aveva rifiutato di togliersi il cappotto

13 Marzo 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #CRONACA

 Maestra uccide una bimba di tre anni: aveva rifiutato di togliersi il cappotto

E’ una storia di una violenza inaudita quella appena arrivata dagli Stati Uniti: Autumn Elgersma, bambina di tre anni, è stata scaraventata con violenza a terra dalla sua maestra di asilo, per essersi rifiutata di obbedire. La caduta le ha procurato delle fratture al cranio che le hanno causato ferite al cervello risultate fatali. La responsabile del folle gesto, Rochelle Sapp, responsabile dell’asilo di Orange City, nell’Iowa. È stata arrestata dalla polizia. La bambina, dopo aver trascorso due giorni in ospedale, è morta giovedì scorso per le gravi ferite riportate al cervello. Lo riferisce la tv locale Ktiv. Le autorità hanno spiegato che Rochelle Sapp gestiva un asilo nella città di Orange City. Il 29 ottobre, subito dopo l’incidente, la maestra aveva chiamato al telefono i genitori della bambina dicendo che la piccola era caduta dalle scale.

La madre, arrivata di corsa nell’asilo ha preso la piccola e l’ha portata di corsa in un ospedale locale. Da lì è stata trasferita in un centro traumatologico situato a Sioux Falls. I medici della struttura hanno diagnosticato fratture al cranio e un trauma al cervello. Due giorni dopo è morta. Agli agenti la maestra ha ammesso di aver scaraventato a terra la bimba dopo che si era rifiutata di togliersi il cappotto. La donna in un primo momento era stata arrestata con l’accusa aver procurato lesioni e aver messo in pericolo la vita di un minore. Ora che la piccola è morta avrà contro dei capi di imputazione ben più gravi. Philip e Jennifer Elgersma, genitori di Autumn, distrutti dal dolore, hanno pubblicato una dichiarazione in cui ringraziano quanti hanno pregato per la bambina.

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Elezioni Milano 2016: Patrizia Bedori rinuncia alla candidatura

13 Marzo 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

 Elezioni Milano 2016: Patrizia Bedori rinuncia alla candidatura

“Sarò sicuramente in lista, ma faccio un passo di lato. È colpa dei mass media se sono ferita. Non sono una politica con la faccia di ‘tolla’. La macchina del fango è partita subito, il gossip ha preso il sopravvento su tutto. Adesso vedremo di trovare una soluzione”. È quanto dichiarato da Patrizia Bedori del M5S in merito alla sua candidatura a sindaca per le comunali milanesi, ormai possibilità remota dopo gli ultimi sviluppi. “Qualcuno mi ha detto di andare avanti, ma non voglio fare i nomi di chi mi ha incoraggiata”. Patrizia Bedori ha insomma confermato che non correrà come candidata sindaco di Milano per le Elezioni Milano 2016 per il Movimento 5 Stelle. Lo ha fatto durante una riunione con gli attivisti locali. “Io ho capito che non sono tagliata per farlo”, avrebbe detto fra l’altro l’esponente 5 Stelle nel suo discorso, seguito alle indiscrezioni di ieri. Bedori, 52 anni, casalinga, si e’ detta comunque ancora a disposizione del Movimento, che ora dovra’ decidere ufficialmente come individuare il nuovo candidato sindaco di Milano.

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MASSIMO D’ALEMA: «MASSIMO BRAY? UOMO LIBERO E INDIPENDENTE.

13 Marzo 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

MASSIMO D’ALEMA: «MASSIMO BRAY? UOMO LIBERO E INDIPENDENTE.

GIACHETTI? FOTOGRAFATO MENTRE IN RISCIO’ TRAINA RENZI, NON PUO’ ESSERE L’IMMAGINE DI UN SINDACO»

«Massimo Bray è un mio carissimo amico, ma è un uomo libero e indipendente. È anche una delle persone più testarde che ho conosciuto in vita mia. Non sente nessuno; decide, e va rispettato nella sua decisione. E non è neppure iscritto al Pd. Basta consultare la Rete per vedere quanti cittadini e associazioni si stanno rivolgendo a lui; anche se io non figuro, non faccio parte di questa comunità, Non so ancora chi siano i candidati. Li valuterò liberamente da cittadino romano. Non so cosa farà Bray. Certo non ho il minimo dubbio che la sua candidatura sarebbe quella di maggior prestigio per la Capitale; mentre qui pare tutto un giochino interno al Pd. Sono molto attaccato a questa città, che dopo le vicende drammatiche che ha vissuto merita un sindaco di alto livello, a prescindere dall’appartenenza di partito. Giachetti si è fotografato su Internet mentre traina un risciò su cui è seduto Renzi. Ma questa non può essere l’immagine del sindaco di Roma, neanche per scherzo. Il quadro è estremamente preoccupante. C’è una crisi della democrazia. Una caduta di partecipazione e tensione politica, di fronte alla quale i partiti, compreso il Pd, non riescono a schierare personalità all’altezza».

Il PD è in mano a un gruppetto di arroganti. cosa devo fare, presentarmi al nazareno in ginocchio a chiedere udienza a Guerini?» Per Massimo D’Alema c’è quindi un grave problema interno al Partito Democratico, un movimento che ha perso sia il rapporto col suo elettorato forte sia il legame con i propri fondatori.

Per Massimo D’Alema tutto parte dal peccato originale, se così possiamo chiamarlo: l’allontanamento del Partito Democratico dallo spirito originario dell’Ulivo. Allontanamento che ha un unico responsabile: Matteo Renzi. «IL PDS AVEVA 670.000 ISCRITTI, IL PD 300.000»

Verdini ha capito che se Renzi rompe con la sinistra va dritto verso la sconfitta, magari in un ballottaggio con i Cinque Stelle. Per questo, capendo di politica, è preoccupato»

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E' sabato, cinque vignette prima di uscire. Mi danno la carica!

12 Marzo 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

Le vignette di Caranas

E' sabato, cinque vignette prima di uscire. Mi danno la carica!
E' sabato, cinque vignette prima di uscire. Mi danno la carica!
E' sabato, cinque vignette prima di uscire. Mi danno la carica!
E' sabato, cinque vignette prima di uscire. Mi danno la carica!
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L’olio dei grullini

12 Marzo 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #PoliticaMENTE

 L’olio dei grullini

In questi giorni tiene banco il voto del Parlamento Europeo a favore dell'importazione di 35mila tonnellate in più di olio tunisino in UE nei prossimi due anni. Ovviamente i nostrani parlano di "invasione", con Lega e M5S in testa a tutti.

Ma è veramente così?

La realtà, ovviamente, è ben diversa. L'Italia produce circa 350 mila tonnellate di olio d'oliva, mentre ne consuma praticamente il triplo (1 milione fra consumo domestico ed export). Capite da soli che :

1) 35 mila tonnellate, da distribuirsi in tutta l'UE, sono un quantitativo quasi nullo che non distruggerà un bel niente

2) L'Italia, da sempre, necessita l'importazione di olio straniero

3) Togliere i dazi comporterà minori così per i consumatori e le imprese importatrici

4) L'olio tunisino ha una qualità minore e per quello costa meno, ergo più famiglie che non si possono permettere l'olio di gran qualità italiano (o spagnolo, portoghese...) potranno almeno consumare quello. Sempre meglio di nulla, no?

"Il dazio zero assegnato per le quote di olio proveniente dalla Tunisia è senza dubbio un vantaggio per le aziende importatrici, ma anche, indirettamente, un vantaggio per il consumatore che può trovare oli a prezzi inferiori. Un po’ meno vantaggioso lo è per la Spagna, che è il nostro principale paese fornitore. I produttori italiani invece non ci rimettono, possono stare tranquilli. Anche perché l’Italia comunque deve acquistare olio dall’estero per colmare le proprie lacune produttive."

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