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Blog  di Caranas

De Magistris assolto. Avvertite Ferrara onde evitare che spari craxate

25 Marzo 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

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L’assoluzione di Luigi De Magistris a Salerno dall’accusa di abuso d’ufficio, peraltro prevedibile vista la fumosità del caso, è una notizia come tante e meriterebbe, in un paese normale, poche righe in cronaca. Invece in Italia è quasi un affare di Stato e come tale va trattata. Ai nemici interni di De Magistris nell’Idv non era parso vero di sfruttare il suo rinvio a giudizio per intimargli di farsi da parte e accusarlo di incoerenza perché non lo faceva. E questo giornale scrisse che De Magistris avrebbe fatto bene ad autosospendersi dal partito, com’è buona regola per i rinviati a giudizio: oggi che è stato assolto, la sua posizione sarebbe uscita ancor più forte. Ma non è questo il punto. Qualche giorno fa una delle indagini da lui avviate a Catanzaro, detta “Toghe lucane”, è stata archiviata dal gip su richiesta del nuovo pm che l’aveva ereditata dopo il suo trasferimento forzato a Napoli da parte del Csm. Anche quella era una normale notizia: capita che certe indagini vengano archiviate e altre vadano a giudizio: i processi si fanno apposta per sapere se uno è colpevole o innocente. L’anomalia, semmai, è che De Magistris si fosse visto scippare tutti i fascicoli prima di portarli a termine: “Poseidone” glielo sfilò il suo capo; “Why Not” glielo levò il Pg (ora indagato per corruzione giudiziaria); “Toghe lucane” glielo fregarono il Csm e Alfano, trasferendolo in anticipo a Napoli proprio mentre scriveva la richiesta di rinvio a giudizio. Ora, siccome De Magistris non ha potuto portare davanti al gip nessuna delle sue tre indagini, quel che è accaduto dopo non compete più a lui, ma ai successori. I quali, per Why Not e Poseidone, hanno ottenuto ora condanne, ora rinvii a giudizio, ora assoluzioni, ora archiviazioni. Per Toghe lucane, tutto in archivio. Un fatto fisiologico. Invece Corriere, Riformatorio, Giornale, Libero e Ferrara si scatenano contro De Magistris, che dovrebbe pentirsi non si sa di che, scusarsi non si sa con chi, “pagare” non si sa che. Una tesi da malati di mente: se l’imputato viene assolto, non vuol dire solo che l’imputato è innocente, ma pure che il pm è colpevole. Naturalmente non vale sempre, ma solo quando il pm è sgradito a lor signori. Ferrara è come il suo datore di lavoro: lavora ad personam.

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Cartelli letti alle porte delle chiese

25 Marzo 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

Stasera in parrocchia cena a base di fagioli. Seguirà concerto

 

  1. Ricordate nella preghiera tutti quanti sono stanchi e sfiduciati della nostra parrocchia.
  2. Per tutti quanti tra voi hanno figli e non lo sanno, abbiamo un'area attrezzata per i bambini!
  3. Giovedì alle 5 del pomeriggio ci sarà un raduno del Gruppo Mamme. Tutte coloro che vogliono entrare a far parte delle Mamme sono pregate di rivolgersi al parroco nel suo ufficio.
  4. Il gruppo dei volontari ha deposto tutti gli indumenti. Ora li potrete vedere nel salone parrocchiale.
  5. Martedì sera, cena a base di fagioli nel salone parrocchiale. Seguirà concerto.
  6. Il gruppo di recupero della fiducia in se stessi si riunisce Giovedì sera alle 7. Per cortesia usate la porta sul retro.
  7. Venerdì sera alle 7 i bambini dell'oratorio presenteranno l'"Amleto" di Shakespeare nel salone della chiesa. La comunità è invitata a prendere parte a questa tragedia.
  8. Un nuovo impianto di altoparlanti è stato installato in chiesa. È stato donato da uno dei nostri fedeli, in memoria di sua moglie.
  9. Care signore, non dimenticate la vendita di beneficenza! È un buon modo per liberarvi di quelle cose inutili che vi ingombrano la casa. Portate i vostri mariti.
  10. Tema della catechesi di oggi: "Gesù cammina sulle acque". Catechesi di domani: "In cerca di Gesù".
  11. Barbara C. è ancora in ospedale, e ha bisogno di donatori di sangue per trasfusioni. Ha anche problemi di insonnia, e richiede le registrazioni delle catechesi del parroco.
  12. Il coro degli ultrasessantenni verrà sciolto per tutta l'estate, con ringraziamenti di tutta la parrocchia.
  13. Il torneo di basket delle parrocchie prosegue con la partita di mercoledì sera: venite a fare il tifo per noi mentre cercheremo di sconfiggere il Cristo Re!
  14. Il costo per la partecipazione al Convegno su "preghiera e digiuno" è comprensivo dei pasti.
  15. Il concerto parrocchiale è stato un grande successo. Un ringraziamento speciale alla figlia del diacono, che si è data da fare per tutta la sera al pianoforte, che come al solito è caduto sulle sue spalle.
  16. Per favore mettete le vostre offerte nella busta, assieme ai defunti che volete far ricordare.
  17. Ringraziamo quanti hanno pulito il giardino della chiesa e il parroco.
  18. Il parroco accenderà la sua candela da quella dell'altare. Il diacono accenderà la sua candela da quella del parroco, e voltandosi accenderà uno a uno i fedeli della prima fila.
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Giappone : quando onore vuol dire efficienza

25 Marzo 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

OSAKA - Il settimo giorno si sono riposati. In soli sei giorni gli ingegneri della società di gestione Nexco sono riusciti a ripristinare un tratto dell'autostrada a nord di Tokyo devastata dal terremoto dell'11 marzo.

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In tempi da record inizia il miracolo della ricostruzione. Una foto, scattata poche ore dal sisma di 9 gradi Richter da una squadra di pronto intervento, mostra le voragini di alcuni metri sull'asfalto disarticolato e sconnesso. In altri Paesi probabilmente avrebbero usato strade alternative per un lungo periodo, ma non in Giappone, dove dopo il terremoto-tsunami, il premier giapponese ha subito dichiarato: «Ricostruiremo il nostro Paese dalle fondamenta». Nella foto scattata il 17 marzo alle ore 17, ovvero a sei giorni di distanza dalla prima immagine, l'asfalto sembra perfetto, come se non fosse successo nulla. Ma quello di Naka non è l'unico tratto (150 metri) riaperto al traffico in pochissimo. La Nexco, sul suo sito, spiega che su 20 differenti strade e autostrade, circa 813 chilometri su 870 danneggiati dal terremoto sono già stati riaperti alla circolazione, anche se con interventi d'emergenza e «salti» di corsia. La Nexco ha dovuto ripetere le riparazioni anche più volte, perché le scosse di assestamento hanno danneggiato l'asfalto nuovamente in molti punti, anche se certo non con gli stessi effetti del grande terremoto di due settimane fa. Intanto, la stima del governo, fa sapere il segretario di gabinetto Yukio Edano, parla di 25 mila miliardi di yen - circa 220 miliardi di euro - in danni alle infrastrutture, agli impianti industriali, agli edifici pubblici e privati. Edano ha fatto sapere che l'esecutivo sta valutando la possibilità di costituire un'«agenzia per la ricostruzione» simile a quella che dopo la Seconda guerra mondiale si era occupata di far ripartire un Paese raso al suolo, con due città, Hiroshima e Nagasaki, annichilite dalle bombe atomiche e molte altre, Tokyo compresa, semi distrutte dai bombardamenti americani. Ora centomila soldati dell'Esercito di autodifesa sono impegnati nelle regioni colpite dal disastro: insieme a migliaia di volontari hanno iniziato a sgomberare le macerie, ripulire i porti e le strade. Vanno aiutati 250 mila sfollati senza più casa né lavoro. Proprio in proposito, il governo di Tokyo si aspetta una contrazione della crescita economica nazionale fino allo 0,5% nel prossimo anno fiscale, che in Giappone inizia il primo aprile. Il Paese, però, ha dimostrato di aver iniziato subito a rimboccarsi le maniche.

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Mubarak, Gheddafi e Berlusconi : riflessioni per un divorzio all'italiana

25 Marzo 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

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C’é una singolare analogia, tra le dichiarazioni di Mubarak di qualche settimana fa, del figlio di Gheddafi di ieri, e di Berlusconi da sempre. In tutti e tre i casi, di fronte al montare della protesta popolare, si promettono riforme e cambiamenti costituzionali. E in tutti e tre i casi, ci si dimentica che si é stati al governo da decenni, e che dunque quelle riforme e quei cambiamenti si sarebbero potuti fare prima, se veramente li si fossero voluti.

Il parallelo tra i tre leader non é balzano. Sappiamo tutti che Mubarak é stato tirato in ballo da Berlusconi stesso, nel suo sgraziato tentativo di coprire le sue fregole sessuali di fronte ai poliziotti che avevano arrestato una delle odalische del suo harem. Analogamente, anche Gheddafi é stato tirato in ballo da Berlusconi stesso, come il vero inventore iniziale di quel bunga-bunga di cui lui é stato l’utilizzatore finale nei suoi festini.

Ci dimentichiamo spesso, invece, che Berlusconi é  finora stato presidente del Consiglio per 3071 giorni. Solo Mussolini, Giolitti e De Pretis hanno governato piú a lungo di lui, nei centocinquant’anni dell” unitá d’Italia. E nessuno ha governato piú a lungo di lui, nei piú di sessant”anni della repubblica: nemmeno De Gasperi, che pur essendo stato a Palazzo Chigi per un anno di meno, aveva comunque trovato il tempo di fare riforme epocali, a partire da quella agraria.

Naturalmente, in tutti e tre i casi, quello che mancava ai tre leader non era il tempo per fare le riforme, ma la volontá o la capacitá di farle, troppo intenti com’erano a fare invece affari e festini. La pazienza popolare é esplosa in Egitto e in Libia, facendo cadere Mubarak e traballare Gheddafi. Anche la nostra pazienza popolare sta traboccando, ma é lecito sperare in un esito analogo?

Temo purtroppo di no. Mubarak e Gheddafi derivavano infatti il loro potere dall’esercito: é quest’ultimo che ha deciso le sorti del primo, e potrebbe decidere le sorti del secondo. Naturalmente, con l’appoggio piu o meno diretto e piú o meno discreto degli Stati Uniti e dell’Europa. Il dissenso popolare, in realtá, é servito solo da detonatore per il passaggio di mano del potere all’interno dell’esercito.

Berlusconi, invece, deriva il suo potere da un voto popolare. I questo caso, il gioco dela democrazia rivela tutta la sua debolezza intrinseca. Non ci si puó appellare al malcontento popolare, perché questo si puó appunto esprimere soltanto attraverso i voti diretti, nelle elezioni, e indiretti, nel parlamento. E la destra ha facile gioco a ricordare che la fiducia a Berlusconi é stata rinnovate sia nelle elezioni europee e amministrative tenute dopo le politiche, sia nei ripetuti voti di fiducia che il governo ha ottenuto alla Camera e al Senato.

Coloro, dunque, che vorrebbero far cadere il governo sulla base delle manifestazioni di piazza, rivelano una scarso spirito democratico.  Ed é paradossale che sia la destra a rivendicare i principi della democrazia formale, mentre é la sinistra a invocare l’appello alla democrazia sostanziale, alla maniera di Cossiga.

D’altronde, quello democratico é un matrimonio di convenienza, che si tiene in vita fin che fa comodo, e dal quale si divorzia quando non lo fa piú. Basta pensare a cosa successe in Algeria nel 1990 e 1991, quando il fronte islamico vinse le elezioni con la maggioranza assoluta dei voti, e il parlamento fu sciolto dai militari, con la connivenza dei governi occidentali.

Per ora, noi siamo sposati. Il nostro destino é forse che, per liberarci da Berlusconi, dovremo anche divorziare dalla democrazia?

 

Fonte sito di Piergiorgio Odifreddi 21.2.2011

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Essere o non essere (italiani)

25 Marzo 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POESIA

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Mi scusi Presidente

non è per colpa mia

ma questa nostra Patria

non so che cosa sia.

Può darsi che mi sbagli

che sia una bella idea

ma temo che diventi

una brutta poesia.

Mi scusi Presidente

non sento un gran bisogno

dell’inno nazionale

di cui un po’ mi vergogno.

In quanto ai calciatori

non voglio giudicare

i nostri non lo sanno

o hanno più pudore.

 

Io non mi sento italiano

ma per fortuna o purtroppo lo sono.

 

Mi scusi Presidente

se arrivo all’impudenza

di dire che non sento

alcuna appartenenza.

E tranne Garibaldi

e altri eroi gloriosi

non vedo alcun motivo

per essere orgogliosi.

Mi scusi Presidente

ma ho in mente il fanatismo

delle camicie nere

al tempo del fascismo.

Da cui un bel giorno nacque

questa democrazia

che a farle i complimenti

ci vuole fantasia.

 

Io non mi sento italiano

ma per fortuna o purtroppo lo sono.

 

Questo bel Paese

pieno di poesia

ha tante pretese

ma nel nostro mondo occidentale

è la periferia.

 

Mi scusi Presidente

ma questo nostro Stato

che voi rappresentate

mi sembra un po’ sfasciato.

E’ anche troppo chiaro

agli occhi della gente

che tutto è calcolato

e non funziona niente.

Sarà che gli italiani

per lunga tradizione

son troppo appassionati

di ogni discussione.

Persino in parlamento

c’è un’aria incandescente

si scannano su tutto

e poi non cambia niente.

 

Io non mi sento italiano

ma per fortuna o purtroppo lo sono.

 

Mi scusi Presidente

dovete convenire

che i limiti che abbiamo

ce li dobbiamo dire.

Ma a parte il disfattismo

noi siamo quel che siamo

e abbiamo anche un passato

che non dimentichiamo.

Mi scusi Presidente

ma forse noi italiani

per gli altri siamo solo

spaghetti e mandolini.

Allora qui mi incazzo

son fiero e me ne vanto

gli sbatto sulla faccia

cos’è il Rinascimento.

 

Io non mi sento italiano

ma per fortuna o purtroppo lo sono.

 

Questo bel Paese

forse è poco saggio

ha le idee confuse

ma se fossi nato in altri luoghi

poteva andarmi peggio.

 

Mi scusi Presidente

ormai ne ho dette tante

c’è un’altra osservazione

che credo sia importante.

Rispetto agli stranieri

noi ci crediamo meno

ma forse abbiam capito

che il mondo è un teatrino.

Mi scusi Presidente

lo so che non gioite

se il grido “Italia, Italia”

c’è solo alle partite.

Ma un po’ per non morire

o forse un po’ per celia

abbiam fatto l’Europa

facciamo anche l’Italia.

 

Io non mi sento italiano

ma per fortuna o purtroppo lo sono.

 

Io non mi sento italiano

ma per fortuna o purtroppo

per fortuna o purtroppo

per fortuna

per fortuna lo sono.

 

(Giorgio Gaber)

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Perchè imbrogliare cosi ?

23 Marzo 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'


"Santanchè, il master è un falso"

Alla Bocconi non ne sanno niente 

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Secondo il settimanale Oggi, nel curriculum del sottosegretario compare un riferimento ad un corso in direzione aziendale. Ma negli archivi dell'ateneo non risulta alcuna iscrizione. Poco tempo fa, le dimissioni di un ministro in germania, per aver copiato parte della tesi di laurea

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Daniela Santanché

ROMA - Il Master della prestigiosa Università Bocconi di Milano che Daniela Santanchè ha inserito nel suo curriculum di sottosegretario alla presidenza del Consiglio "è falso". Così scrive il settimanale Oggi di questa settimana, nella sua versione online e cartacea. Sottolineando che della Santanchè e del suddetto master ottenuto presso la Sda, la scuola di direzione aziendale dell'ateneo milanese, non esiste alcuna traccia.

 

Alla verifica richiesta dal settimanale, la Bocconi ha così risposto: "Abbiamo verificato e dalla nostra banca dati degli ex studenti, non risulta che Daniela Santanchè abbia frequentato un nostro master. Non possiamo escludere, ma non abbiamo modo di verificare, che abbia frequentato un corso breve".  La Sda Bocconi, ha riferito per completezza l'articolo di Oggi, "organizza di continuo seminari di aggiornamento per manager che durano uno o più giornate, e di queste decine di migliaia di persone non conserva traccia". Ma si tratta di corsi, evidenzia l'articolo, "che non possono essere certo confusi con un master".

 

Il settimanale chiude il pezzo con una domanda, citando un fatto di cronaca:  "Pochi giorni fa", scrive Oggi, "l'astro nascente della politica tedesca, il ministro della Difesa Guttenberg si è dimesso perché si è scoperto che aveva copiato parti della tesi di dottorato. Cosa farà adesso Daniela Santanchè?"

 

 

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INGRATO ED EGOISTA, PRIMA CON PREVITI, MILLS, CRAXI E ORA ANCHE GHEDDAFI

21 Marzo 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Ormai lo si vede in compagnia solo di Ghedini Nosferatu e di quell’altro Alnano . Gira e rigira la frittata come vuole desideroso di indossare (ora) una  tuta mimetica e porsi al comando delle forze Nato.

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Tempo per i processi che lo riguardano  non ne ha e resta in  contumacia ma Longo e Ghedini si proclamano fiduciosi  “da 13 anni difendiamo Berlusconi e non abbiamo mai perso”.

Non si è mai presentato ad essere precisi, al resto ci hanno pensato le leggi ad personam.

Governa  (!) da tanti anni ma le cose vanno sempre peggio e la colpa della situazione è dei governi di sinistra che hanno governato prima di lui.

Ingrato e bugiardo. Intanto non fu  la sinistra ma il centrosinistra del suo compare Craxi che non ha fatto niente per l’Italia ma moltissimo per il piduista a capo della televisione privata più grande al mondo ed illegale, anticostituzionale . Inoltre deve ringraziare i decreti legge dell’amico compare e corrotto se ha potuto espandersi in barba alla legge ed alla costituzione ed un po’ anche il baffino  D’Alema.

E’ egoista ed ingrato, per la truffa e la corruzione della Mondadori ha pagato Previti, altro buono, nell’altro processo per corruzione ha pagato solo Mills il corrotto e non il corruttore.

Persino con l’amico fraterno Gheddafi si è dimostrato una carogna, dopo aver tentato una ridicola difesa che ha fatto il giro del mondo esponendoci ad una figuraccia spaziale, l’ha mollato al suo destino.

Conoscendo il personaggio non è escluso che diventi il peggior giudice moralizzatore del suo amico fraterno, compagno di bunga-bunga e di festini.

Ci sono ancora italiani che gli credono, oltre a quelli che lo fanno a pagamento, Santanchè, Gasparri, Cota, La Russa, Miccichè, Bossi e compagnia bella, ci sono quelli che fanno volontariato e gli credono sulla parola.

Ma quello che ha detto  sul latitante del garofano  avrà offeso profondamente la Stefania Craxi, degna erede del cinghiale e senza vergogna come il padre.

Imputare le nostre difficoltà attuali al debito pubblico lasciato dai governi precedenti della sinistra è una pugnalata alle spalle all’amico di tante battaglie, quello che gli ha fatto tanti favori anche se a pagamento come una Ruby qualsiasi.

Pensandoci bene l’unico amico al quale ha sempre riservato rispetto e gratitudine è il mafioso Mangano, quello che non ha mai parlato nemmeno in punta di morte, tutti gli altri li ha abbandonati al loro destino. Dimenticati.

L’unico per il quale ha speso buone parole, insieme all’amico Dell’Utri, è Vittorio Mangano considerato addirittura un eroe.

Nemmeno con Previti, con il quale hanno rubato insieme villa S. Martino e Mondadori, è stato così gentile, forse non hanno rubato abbastanza per considerarlo un eroe degno del mausoleo di Arcore.

Continuate a credere al mafioso piduista, arrivati al capolinea faremo la rivoluzione.

Mi auguro che questa volta sia senza sconti e senza falsa democrazia, che tutti paghino il conto dal bandito all’ultimo dei suoi pali. Coscienti o incoscienti che siano.

 

 

Nuovaresistenza

 

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LIBIA - immagini della guerra

21 Marzo 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

 

E’ di nuovo guerra

 

Ad ogni sparo un urlo

e spesso solo un tonfo!

E pullula la morte

ora in basso ora in alto

sui terreni arrossati

e l’uomo urla al vento,

alle pietraie mute

la sua storia di sangue.

Vanno senza calzari nella notte,

di sentiero in sentiero,

l’anime revelte dei morti

e sono perle al mattino

le lacrime cadute .

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BUON COMPLEANNO FORANASTASIS

21 Marzo 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #STATISTICHE

OGGI FORANASTASIS COMPIE DUE ANNI - AUGURI !!!

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FORANASTASIS OGGI HA RICEVUTO  UN BEL REGALO

20.3.2011 -1294 visitatori unici - 5300 pagine viste

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