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Blog  di Caranas

L' apprendista fetente (vignette)

24 Settembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

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ECCO LA SOLUZIONE PER IL PROBLEMA "BERLUSCONI-BOSSI"

24 Settembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Dalla scienza finalmente è arrivata la soluzione per cancellare definitivamente dalla politica italiana i signori del potere Berlusconi (detto il Patonzo) e Bossi ( detto il Patano). Visto il nome, la soluzione dovrebbe piacere anche ai moderati !

                    NEUTRINI-ZZIAMOLI

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                                                                             Vignetta Caranas

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MILANESE SALVO PER 7 VOTI (vignetta)

23 Settembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

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“Oggi la Lega è morta!” . Bossi non ci rappresenta più. Caput mortuum !

23 Settembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

 

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Gli elettori del Carroccio accusano il partito per aver votato contro la richiesta di arresto dell’onorevole Pdl Marco Milanese

 

Sì all‘arresto di Alfonso Papa. No a quello di Marco Milanese. Il popolo leghista non gradisce il cambio di linea del partito di Bossi nei confronti dei parlamentari inquisiti. Sul web il malumore è palpabile. Sul forum dei Giovani Padani si discute del salvataggio avvenuto stamane alla Camera dei deputati accusando i leader del Carroccio di aver ucciso il loro movimento del Nord.

“NESSUNA IDENTITA’” “Oggi la lega è morta! Mi vergogno di quello che state facendo con il mio voto… il ministro Maroni era l’unica speranza ora è finita… e tutto solo per salvare Berlusconi. Vergognatevi noi lo stiamo già facendo!”, ha esclamato l’utente Misteryman. “Continuino così e si troveranno con le monetine in fronte!”, ha aggiunto un altro elettore alludendo alle rivolte contro Bettino Craxi quando fu travolto dalle inchieste di Tangentopoli. “La situazione inizia ad essere molto chiara, nelle difficoltà del Governo – ha scritto virgilio_80 -, la Lega ha mostrato chiaramente di non avere nessuna identità politica, questo permette di capire, che sono tenuti per le palle, dal volere del Capo”. Luca ha deciso di dire addio alle camicie verdi: “Benissimo, dopo questo scandaloso salvataggio di un delinquente, saluto ufficialmente la Lega Nord. Stop, la misura è colma. Cambio partito”. “Maroni di nome ma non di fatto”, ha commentato infine Maverick.

“LEGA SUPINA A ROMA” - Gli elettori del Carroccio già ieri avevano mostrato di non gradire le posizioni del partito: “Domani Lega supina a Roma”, era intitolata una delle discussioni aperte a 24 ore dal voto alla Camera che avrebbe scudato l’onorevole Milanese dalle accuse di corruzione, rivelazione del segreto di ufficio e associazione a delinquere mosse dai pm della Procura di Napoli. “E quindi domani difenderemo l’ennesimo ladrone! Il prezzo da pagare sta diventando davvero troppo alto. Inizio ad aver un po’ vergogna!”, confessava eletreviso. “Mi allineo con voi – scriveva poi stesoo -. Voto lega da quando è sorta… ora sono stanco… e provo imbarazzo. Il voto alla camera è un altro segnale che Umberto non ci rappresenta più. Ha a cuore solo i suoi interessi (soldi e favori) e come se fossimo dei pirla piazza li pure un figlio ignorante”.

 fonte : Giornalettismo

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Berlusconi sfiducia Tremonti ."Prima si dimette e meglio è"

23 Settembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Gelida telefonata tra il premier e il suo ministro. Il Cavaliere: "Vuole sputtanarmi, va dicendo in giro che ho peggiorato la manovra e che ho minato la credibilità del Paese"

tremonti

Nel giorno in cui il Pdl e la Lega salvano dalla galera il suo ex braccio destro, è Silvio Berlusconi in persona a sfiduciare Giulio Tremonti. Non un atto formale, non ancora almeno, ma un giudizio durissimo contro il ministro dell'Economia, accusato senza mezzi termini di aver tradito la causa comune. "È andato in giro in Europa a dire che ero stato io a peggiorare la manovra", si è sfogato il premier con i suoi ministri, "e, se non ci fosse questa bufera sui mercati, avrei già fatto l'unica cosa da fare: chiedergli di andarsene".

 

La rabbia esplode alle nove del mattino, prima che a Montecitorio inizi la seduta dedicata a salvare il soldato Milanese. I ministri si trovano sul tavolo della sala verde di palazzo Chigi tante cartelline già pronte con dentro la nota di Aggiornamento del Def, il documento che certifica le nuove stime al ribasso sulla crescita. Ma Tremonti non c'è. "È dovuto volare a Washington - annuncia Gianni Letta - per la riunione del Fondo monetario e del G20". La protesta dei ministri monta, non ci stanno a votare a scatola chiusa "il compitino che ci ha preparato quello". Sono irritati anche perché il piano per lo sviluppo, ancora una volta, sta prendendo corpo nelle stanze di via XX Settembre, all'insaputa di tutti. Reclamano "collegialità". Alzano la voce Galan e Brunetta, Romani e Carfagna. Ma stavolta il più arrabbiato di tutti è proprio lui, Berlusconi: "Avete ragione, stavolta non ha scuse. Noi siamo qui  a lavorare e lui nemmeno si degna di venire. A questo punto come fa a restare al suo posto? Se ne dovrebbe andare via dal governo anche per un'altra ragione: ho saputo che va a dire in giro, erga omnes, che lui c'ha messo tre anni a conquistare una credibilità per questo governo e io in tre settimane ho sputtanato tutto".

 

Il Cavaliere è un fiume in piena. I ministri, anche i più critici con Tremonti, restano attoniti di fronte a quelle parole. capiscono che davvero sta per accadere qualcosa, che Tremonti ha le ore contate. Quando poi, all'ora di pranzo, Montecitorio delibera per la salvezza di Milanese senza il voto del ministro dell'Economia, Berlusconi (in una riunione improvvisata nella sala del governo accanto all'aula) rincara la dose. "Dal punto di vista umano, semplicemente u-ma-no, non essere venuto qui a votare per il suo amico, lasciando ad altri il compito di metterci la faccia, è una cosa indegna. Immorale". Ai presenti il Cavaliere racconta un episodio accaduto quella mattina. "Quando Letta mi ha riferito che Tremonti non sarebbe venuto in aula a votare, l'ho fatto subito chiamare a casa. Mi ha detto che aveva prenotato un volo della "United" per le undici. Allora gli ho risposto: ma scusa Giulio, perché prendi un aereo di linea? Ti faccio preparare l'aereo di Stato, così vieni a votare e poi parti a mezzogiorno. Sapete cosa mi ha risposto? Mi ha mandato a quel paese!".

 

In serata si diffondono da Washington voci di dimissioni di Tremonti, ma l'entourage del ministro dell'Economia smentisce seccamente. E tuttavia il processo politico dentro al Pdl prosegue a Roma, a palazzo Grazioli, dove il premier convoca Alfano e lo stato maggiore del partito. Ci si congratula per il voto su Milanese, anche se pesa quella pattuglia di franchi tiratori. Ma è di nuovo il "problema" Tremonti a dominare. Alla fine, con lo spread schizzato oltre quota 400 e la borsa a picco, tutti convengono che cacciare su due piedi il ministro è un'impresa molto rischiosa. Intanto verrà commissariato, spostando a palazzo Chigi, sotto la direzione del premier e di Gianni Letta, la "cabina di regia" che dovrà mettere a punto le misure per rilanciare la crescita. Si accenna anche alle pensioni e torna in primo piano la questione dell'abolizione di quella d'anzianità, nonostante la contrarietà della Lega. Ma è l'enorme stock di debito pubblico la montagna da aggredire. Così, per la prima volta, fa capolino una parola finora mai pronunciata, "patrimoniale". Quasi un'eresia tra le mura di palazzo Grazioli. Ma forse necessaria, anche perché con gli attuali livelli di mercato, spiega uno dei partecipanti al vertice, "privatizzare le aziende di Stato oggi vorrebbe dire darle via in saldo". Berlusconi è comunque determinato ad agire, anche Napolitano lo ha messo con le spalle al muro nel colloquio di due giorni fa sul Colle. "Abbiamo tre mesi, da qui a dicembre, per smuovere tutto, per dare una scossa all'economia". Si parla anche della legge elettorale, visto che il referendum incombe e se tornasse il Mattarellum per il Pdl sarebbe la fine. Così viene dato mandato a Denis Verdini si buttare giù una proposta sul modello spagnolo, un proporzionale con indicazione del premier e circoscrizioni piccole. Un sistema che dovrebbe andare bene anche all'Udc, almeno così sperano a via del Plebiscito. Verdini dovrà poi mescolare questa proposta con quella già elaborata dal ministro Calderoli, per farne uscire qualcosa di coerente.

 

Infine le intercettazioni. Il Cavaliere si lamenta di essere in "uno Stato di polizia", protesta perché "queste cose vengono diffuse anche all'estero e alla fine non fanno solo un danno personale a me ma a tutto il paese. Un altro al posto mio sarebbe morto". Alla fine si decide di procedere in fretta con la legge-bavaglio alla Camera, anche sfrondandola se servirà ad andare più veloci.

 fonte : Repubblica.it

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Gasparri e le barzellette di Silvio

22 Settembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

Gasparri

 

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Giudizio di Fede su Vendola

22 Settembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

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Agli inglesi è andata decisamente meglio

22 Settembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #ATTUALITA'

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Beviamoci su...

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In Canada parlano delle capacità politiche del premier italiano

22 Settembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

 

Berlusconi ‘fantastic’ in bed 

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Evelina Manna praises Silvio Berlusconi. 

Embattled Italian Prime Minister Silvio Berlusconi's former mistress has opened up about her fling with the leader in the pages of October's Playboy magazine. 

Revealing the body the politician fell for, actress/model Evelina Manna insists there was nothing fake about her four-year romance with the 75-year old prime minister, revealing she was smitten with Berlusconi when they first met in 2005. 

Manna tells the men's magazine she and Berlusconi met after she named him as one of the men she most admired in an interview promoting the film Alexander, in which she had a small role.

They had tea at his Rome apartment and she hints that they had sex the following day at his retreat in Sardinia.

She tells the publication, "I was totally in love... After lunch that day, let's just say we were together."

And Manna insists sex with the Prime Minister was "fantastic". 

She adds, "He is a man. Very male ... We had a beautiful relationship. It was clean."

The affair came to an end in 2009 as Berlusconi was dealing with his divorce and the death of his mother and Manna insists her ex is a hard man to replace: "I haven't met another man like that. It's hard to find a man who can follow the Prime Minister of Italy, Silvio Berlusconi, into my bedroom."

 

Riassumendo  in italiano :

“ L’ex amante merlata del Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi , ha raccontato la sua storia con il leader apparsa nelle pagine della rivista Playboy di ottobre. L 'attrice / modella  Evelina Manna insiste :  “non c'era niente di falso nella sua  storia d'amore col 75enne primo ministro”,  è stata colpita  da Berlusconi al loro primo incontro nel 2005.

Manna dice che incontrò Berlusconi  dopo che lei lo nominò come uno degli uomini  più ammirati  in un'intervista promozionale  del film di Alexander, in cui ebbe un piccolo ruolo. Presero il tè nel suo appartamento di Roma e fecero sesso il giorno dopo nella Villa Certosa in Sardegna.

Dice la pubblicazione, "ero totalmente innamorata ... Dopo il pranzo, quel giorno, diciamo solo che siamo stati insieme."

E Manna insiste “ il sesso con il primo ministro è stato fantastico".

E aggiunge: "E' un uomo. Molto maschio ... Abbiamo avuto un bellissimo rapporto. Era pulito".

La vicenda si concluse nel 2009 . Berlusconi aveva a che fare con il suo divorzio e la morte di sua madre. Manna insiste ancora : < il suo ex è un uomo difficile da sostituire> . < Non ho incontrato un altro uomo del genere, è difficile trovare un uomo che possa sostituire   Silvio Berlusconi nella mia camera da letto > 

PS  : accontentatevi di questo riassunto. Non conosco bene l’inglese e nemmeno la zocco**  di cui sopra

 

 fonte : link

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Grande CETTO

22 Settembre 2011 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

 

 

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