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Adesso, con Antonio segretario alla Commissione cultura, sono Razzi nostri

10 Maggio 2013 , Scritto da CARANAS

Adesso, con Antonio segretario alla Commissione cultura, sono Razzi nostri

di Caranas

Ma guardate un po’ cosa dobbiamo subire a causa di Di Pietro che di queste pantegane ne ha prodotto ben due ; due simboli di vergogna per l’Italia intera. Antonio Razzi (onorevole ? – ma quando si smetterà di usare questo termine anche per tali individui ?) per Silvio Berlusconi è il "cavallo di razza della politica italiana". Per me e per molti italiani assieme a Domenico Scilipoti rimane il simbolo della "compravendita parlamentare", la compravendita della vergogna. Ma possibile che la giustizia non riesca ad assicurarli alle patrie galere ? Non è reato questo ?

Ex Italia dei Valori, rieletto con il Pdl, già presidente della "Federazione emigrati abruzzesi in Svizzera", Antonio Razzi è il nuovo segretario della commissione Esteri in Senato. Ma questo fa fatica (più di Di Pietro ) a parlare l’italiano, come si fa a dargli una carica così prestigiosa? E lui : "Sono onorato di ricoprire una carica di tale impegno in una commissione cruciale come questa. Il mio destino, il mio nome, la mia storia mi vuole legato all’estero anche in questa legislatura", ha dichiarato il senatore. Si occuperà di Europa, immigrazione, revisione dei trattati (sic!), rapporti con gli Stati membri.

Tanto per ricordare il personaggio, tracciamo un po’ la sua storia politica ( si fa per dire).

Settembre 2010, Razzi giura fedeltà a Di Pietro:

"Io sono eletto nell'Italia dei Valori e tale voglio rimanere, fino alla morte: fino a che Di Pietro mi tiene io sto lì, anche perché è un rispetto verso coloro che mi hanno votato... chi glielo va a dire ai miei elettori che sono stato comprato da un altro partito? Così dovrebbero fare tutti gli altri deputati, non si dovrebbero far comprare perché il cittadino non vuole queste cose... Mi tentano, ma io resisto... mi hanno proposto di pagarmi il mutuo, offerte buone, posti buoni... qualche carica... anche di entrare nel Governo... ma ho una faccia sola e un patto con Di Pietro. Come potrei farmi vedere in giro domani se passassi con Berlusconi?".

Dopo tre mesi, 14 dicembre 2010, con il suo voto determinante salva Berlusconi:

"Certo che gli voto la fiducia. Ma se ci leviamo Berlusconi, chi ci mettiamo? Di meglio non ce n'è".

A marzo 2011 ancora nessuna nomina, Razzi comincia a perdere la pazienza:

"Abbiamo salvato la legislatura, il governo Berlusconi. E a che prezzo: minacce, insulti, scritte sui muri... E guardi che io non ho chiesto nulla. Sia chiaro. Io che credevo fossero un po' diversi, invece sono peggio... Quasi mi vergogno di appartenere a questo gruppo (i Responsabili, ndr.). Ripeto, se la legislatura è in piedi il merito è nostro. Un posticino almeno, qualcosa per dire grazie, un riconoscimento. Portavoce, segretario di presidenza. Lì sono tutti a chiedere qualcosa, io mica puntavo a un ministero, a un sottosegretario. Volevo un incarico, "hai fatto questo e ti meriti quest'altro". Dovrebbe funzionare così no?...".

Dopo due mesi, maggio 2011, finalmente arriva un incarico: "consigliere personale del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano". Dovrà occuparsi di "lotta alla contraffazione". Le sue competenze?

"Guardi... io ho lavorato tanto con i ristoratori... non sono un ristoratore, ma sono un buongustaio, e soprattutto un buon cuoco: a tempo perso, molte volte, aiuto mia moglie in cucina". E’ il colmo, e che cazzo !

E ancora:

"Che ne so io di contraffazione? Guarda... io ne so abbastanza... essendo che io ho vissuto all'estero e che so quando i ristorandi hanno i prodotti contraffatti perché gli costano di meno perché ci può guadagnare... no, io non facevo il ristoratore, però me ne intendo...".

Luglio 2011, Antonio Razzi e Domenico Scilipoti tornano da un viaggio "istituzionale", Londra e Parigi.

"Purtroppo non siamo riusciti ad incontrare la Regina e la fritz ledi (sic !) di Francia Carla Bruni, ma stiamo lavorando per la pace nel mondo".

Ad ottobre 2011 si ritrova pure in commissione Cultura, e ai microfoni de "La Zanzara" dichiara:

"Adesso sono anche in commissione Cultura, Scienze, Istruzione e politiche comunitarie... allora, siccome il dottor Sgarbi è un grande della Cultura... ehmm... vengo a prendere lezioni da Sgarbi... per sapere di più della cultura. Come non so niente di cultura? Perché no?... Di che so? Ehehe, di tutto... nella vita bisogna sapere di tutto, non si finisce mai di imparare, perciò vado a lezioni di cultura dal professor Sgarbi... mi insegna la cultura perché è l'unico in Italia che ne sa. Che gli altri non sanno niente... Chi emana una direttiva europea? Eeeeeh il Parlamento europeo... ah, la Commissione europea? Vabbé, è uguale... ora le devo anche lasciare perché sono col Maestro".

A fine anno la telecamera nascosta dell'onorevole Barbato riprende le confessioni di Antonio Razzi, in piena camera dei Deputati:

"Io te lo dico chiaro: il 14 dicembre ho fatto i cazzi miei... 10 giorni mi mancavano per la pensione, e per 10 giorni mi inculavano... io c'ho 63 anni, dove vado a lavorare io? Cazzo me ne frega, tanto qui sono tutti malviventi, se non fai da solo ti si inculano loro".

Febbraio 2012, Antonio Razzi presenta il suo nuovo libro: prefazione di Silvio Berlusconi. Ora si trova in commissione Politiche europee ed è appena rientrato da una conferenza all'Onu. Gli si chiede, "lei sa cos'è lo spread?".

"Certo che so cos'è lo spret, questa parola è venuta dall'abruzzese... quando si va a comprare un asinello io sentivo sempre gli anziani che dicevano "e lo spret ci sctà?", significa che levando tutto dall'asinello non pesa più 10 chili ma ne pesa 8".

Marzo 2012, in piena vicenda-esodati:

"Come penso di risolvere il problema degli esodati? E chi sono gli esodati? E' una parola tecnica, difficile".

Razzi non conosce molto bene l'inglese, ma è appena stato in Uganda per la 126° conferenza interparlamentare, aprile 2012:

"In Uganda ci stavano 2.000 deputati da tutto il mondo, era tutto il mondo presente. Avevamo due traduttori, noi parlavamo italiano perché siamo italiani e non è che potevo mettermi a parlare in altre lingue. In Uganda ho parlato di... ehm... di una cosa molto importante... di una cosa attuale... il problema della politica, che noi politici stiamo messi proprio male... in Uganda ho parlato dell'antipolitica".

A luglio, parla di Fiscal compact:

"Che cos'è il Fiscal compàt? Eh non lo so nemmeno io... si fa per scherzare... è una cosa molto semplice: Fiscal Compàt".

Alle politiche 2013 si candida con il Pdl, il suo appello su youtube fa il giro della rete.

"Chi meglio di me può far incrementare il turismo in Abruzzo? Pensate ai tornei di tennis e di pallone che io ho organizzato a Francavilla al Mare, a Montesilvano e a Pescara, addirittura con il primo ministro bulgaro Bojko Borisov!".

Le elezioni sono alle porte e Razzi, ex Idv, per l'ennesima volta ci ripete quello che pensa del Cavaliere:

"In Abruzzo dovrebbero fare un monumento a Berlusconi... Lui è un messia mandato da Dio, l'unico che può salvare l'Italia e l'Europa. La Merkel e gli altri leader sono gelosi della sua intelligenza! Dobbiamo ringraziare che Berlusconi è nato in questo millennio, perché uno così nasce ogni mille anni, lui è l'Archimede della politica, un genio assoluto... meno male che Silvio c'è!".

27 febbraio 2013, la gioia per la rielezione:

"Aspetta nu momento, qua piangono tutti! Ho persino chiamato Scilipoti, "ma allura è vero!", ero contentissimo per la rielezione! Sono stato ripagato del grande impegno svolto: ho intervenuto sul porto di Pescara, vai a vedere su gugle, poi interpellanze sul lago di Bomba, per il mio collegio organizzavo pizzate, tornei di calcetto e di tennis, pure nel capoluogo!".

A marzo 2013 si scatena contro Beppe Grillo:

"Grillo propone di ridurci lo stipendio a 5 mila euro lordi. È impossibile, a meno che non andiamo a dormire in un sacco a pelo. Oppure possono ospitarci i grillini a casa loro... Io già vado a dormire in un albergo a una stella che ha appena appena il bagno".

Si ritorna a parlare di compravendita:

"Io comprato da Berlusconi? Ma quando mai. Io sono un poveraccio. E avessi avuto li soldi, l'avrei pagato io a Berlusconi per andare da lui... l'avrei pagato, prendimi e portami con te".

E ora ecco il prestigioso incarico. Il senatore Razzi, ai microfoni de "La Zanzara", ha appena dichiarato:

"Le ultime grandi opere che c'è (testuale, ndr) in Italia le ha fatte lui, Mussolini. Non sono di quel partito ma bisogna riconoscere che quello che è fatto è fatto. Mussolini è stato bravissimo in alcune cose, straordinario. È stato eccezionale sulle infrastrutture, le pensioni sono nate da lui (...). La questione dei marò, se c'era Berlusconi presidente del Consiglio, credo che nemmeno una settimana di prigionia facevano. Erano in Italia da molto tempo. Berlusconi è un genio, avrebbe fatto come con gli altri prigionieri. Al massimo una settimana, dieci giorni ed erano a casa. Lui è un grande, conosce tutti i presidenti del mondo, andava lì e trattava direttamente (...). Chi è il ministro Tzipi Livni? Si l'ho conosciuta in Senato, ministro per gli immigrati. Ah... è il ministro degli esteri israeliano? Ha un nome strano, non me li ricordo tutti questi nomi stranieri. Razzi lo capiscono subito (...). La Corea del Nord? Mannò, non è un pericolo. Ci sono stato cinque volte e sono sempre stato entusiasta della gente e dell'accoglienza, a Pyongyang si sta bene, uno ci può andare a fare le vacanze tranquillamente"

...

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Col bavaglio ci risiamo

7 Maggio 2013 , Scritto da CARANAS

Col bavaglio ci risiamo

leggete un po'

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GIOIA TAURO: sequestrati nel porto 190 kg di cocaina, nascosta in un carico di caffè.

7 Maggio 2013 , Scritto da CARANAS

GIOIA TAURO: sequestrati nel porto 190 kg di cocaina, nascosta in un carico di caffè.

Un'operazione davvero eclatante, quella della squadra mobile di Reggio Calabria, che ha visto gli uomini della questura, in collaborazione con le agenzie della dogana, sequestrare 190 kg di cocaina.

Un carico nascosto in un container in transito, sbarcato nel porto di Gioia Tauro dalla nave Bellavia, battente bandiera delle isole Marshall.

L'operazione e' giunta al termine delle indagini coordinate dal Procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, dall'aggiunto Michele Prestipino Giarrita e dal pm della Dda Alessandra Cerreti, in stretta sinergia con la procura di Palmi, diretta da Giuseppe Creazzo.

La droga era divisa in 148 panetti, era in sacchi di juta e plastica, nascosti tra altri sacchi con caffè, ed è stata individuata grazie ai riscontri documentali e controlli.

La droga, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato diversi milioni di euro, facendo arricchire sempre di più la malavita organizzata.

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In calo entrate tributarie e proventi da lotta all'evasione

7 Maggio 2013 , Scritto da CARANAS

In calo entrate tributarie e proventi da lotta all'evasione

Rispettivamente -0,3 e -2% nel primo trimestre, giù anche il gettito Iva (-8,6%). E' quanto comunica il Mef

Entrate tributarie in calo nei primi tre mesi dell'anno: ammontano a 87,7 mld con una lieve flessione dello 0,3%. E' quanto comunica il Mef. Nel complesso, nonostante il marcato deterioramento del ciclo economico, osserva il Tesoro, il gettito del primo trimestre 2013 "è sostanzialmente in linea con quello dell'analogo periodo dell'anno precedente".

Calano nel primo trimestre i proventi della lotta all'evasione. Le entrate tributarie derivanti dall'attività di accertamento e controllo, comunica il Mef, risultano pari a 1.554 milioni di euro (-32 milioni di euro pari a -2,0%).

In calo nel primo trimestre anche il gettito Iva. La flessione è dell'8,6% (-1,9 mld). Pesano la componente relativa agli scambi interni (-5%) e il prelievo sulle importazioni (-22,9%). In controtendenza il commercio al dettaglio (+2,1%), grazie al contrasto all'evasione.

Roma - (Adnkronos/Ign)

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Per il PD sono finiti i bambini

5 Maggio 2013 , Scritto da CARANAS

Per il PD sono finiti i bambini

ma questi non si mettono mai a dieta ?

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GAY SPA: L’ARCIGAY FILO-PD FA IL PIENO DI TITOLI (E INCASSI) E OSCURA LE ALTRE ASSOCIAZIONI

5 Maggio 2013 , Scritto da CARANAS

GAY SPA: L’ARCIGAY FILO-PD FA IL PIENO DI TITOLI (E INCASSI) E OSCURA LE ALTRE ASSOCIAZIONI

La vicenda-Biancofiore dimostra il peso della lobby gay-sinistrata nel governo Letta - L’Arcigay di Franco Grillini domina la scena e oscura tutte le altre associazioni, a partire dall’organizzazione del Gay Pride - “Una rete solida e anche remunerativa, un business...”

Più che una lobby è un partito. O meglio un'associazione collocata nel recinto sicuro della sinistra italiana: l'Arcigay. L'Arcigay è stata ed è di fatto la grande casa e l'indirizzo della comunità omosessuale e lesbica tricolore.

Così, quando da destra si prova a scalare questi temi, più ripidi della Cima Coppi al Giro d'Italia, ci s'imbatte in un muro che è anche ideologico. Una complicazione in più come se i gay fossero una corrente, una delle tante, nella galassia del Pd. O qualcosa del genere.

L'Arcigay, che ha espresso un leader storico come Franco Grillini, organizza l'unico vero evento che fa tendenza sui giornali e in tv nel corso dell'anno: il Gay Pride. E così mette ancora una volta il cappello su un mondo che invece sfuggirebbe volentieri alle logiche parlamentari.

Ma al di là delle scintille polemiche alla Biancofiore o delle battute facili - sulla lobby che assomiglia un po' ai poteri forti, così forti che non si riesce mai a dare loro un nome - l'Arcigay, che pesca nel retroterra comunista dell'Arci, ha messo su una rete invidiabile di discoteche, bar, saune frequentate dai tesserati.

f. Dagospia

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Non c'è limite alla fantasia dell'uomo. Guardate cosa ha prodotto

5 Maggio 2013 , Scritto da CARANAS

Non c'è limite alla fantasia dell'uomo. Guardate cosa ha prodotto

Dall’altezza vertiginosa della piscina a sfioro del Marina Bay Sands si ammira un panorama unico di Singapore, che ha trovato la formula vincente sviluppandosi in verticale anziché in orizzontale.

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IL SINDACO DE LUCA ALLA CONQUISTA DEL PD

5 Maggio 2013 , Scritto da CARANAS

IL SINDACO DE LUCA ALLA CONQUISTA DEL PD

Non è più una corsa a due per ereditare il comando del PD, in lizza, oltre a Epifani e Cuperlo , ora c’è il sindaco di Salerno De Luca, quello che non le manda a dire, quello di “ quell’arrogante Roberta Lombardi”.

Il neo-viceministro Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno noto per le invettive in tv e i modi spicci, scende in campo per la segreteria e annuncia battaglia - Epifani-Cuperlo duello sempre possibile - Veltroni e i veltroniani furiosi per l’esclusione dal governo, puntano su Chiamparino….

Maria Teresa Meli per il Corriere della Sera :

«Cuperlo-Epifani: corsa a due per il Pd», titolava l'Unità di ieri. Ma non è tutto così semplice. Non ci sono solo due opzioni e le tensioni sotterranee sono rimaste tutte. Tant'è vero che all'inizio della settimana toccherà al classico "caminetto" con i maggiorenti del Pd (inclusi, ovviamente, quelli rottamati, che però appaiono più in campo che mai) cercare di sbrogliare la matassa della segreteria.

In vista dell'assemblea nazionale, ogni dirigente e leader prova a fare le sue mosse. Il primo è stato il sindaco di Salerno e neo viceministro alle Infrastrutture Enzo De Luca. Oggi sul suo profilo Facebook pubblicherà un documento. Un contributo alla discussione interna, ma anche una probabile ipoteca sulla futura leadership del Pd. De Luca infatti potrebbe decidere di candidarsi alla segreteria, non nell'assemblea dell'11, ma al congresso d'autunno. Nel suo manifesto, il sindaco propone di «smantellare le correnti» (sarebbe ora !), di ripartire «dai territori», valorizzando le esperienze degli amministratori locali.

Ancora, De Luca invita il Pd a «darsi un'anima» liberandosi dall'idea di un «partito transitorio». Quella prospettata dal viceministro è una sorta di rivoluzione: «Dobbiamo cambiare tutto, nel programma, nel linguaggio, nello stile: dobbiamo liberarci della nostra presunzione di superiorità». Dunque il sindaco di Salerno è il primo a fare una mossa esplicita, dopo che Cuperlo ha fatto sapere di essere in campo ed Epifani ha iniziato la sua pseudo-campagna elettorale tra parlamentari e militanti. Ma non finisce qui.

Formalmente Matteo Renzi ha fatto sapere di «non essere interessato alle beghe di partito»: «Mi voglio tenere alla larga, sto facendo il sindaco di Firenze a tempo pieno», è il ritornello del primo cittadino di Firenze. Molto comodo dico io, prima fai casino per rottamare e poi abbandoni la partita.

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Alemanno - quando gatti e cani entrano in politica

5 Maggio 2013 , Scritto da CARANAS

Alemanno - quando gatti e cani entrano in politica

Alla sfacciataggine non c'è limite

Alemanno su Facebook :

Roma negli ultimi 5 anni si è confermata città sensibile verso gli animali, capace di ascoltare tutti i rappresentanti delle associazioni animaliste presenti sul territorio. La mia idea è quella di una città a misura degli animali. Tra i miei impegni, anche quello di patrocinare e favorire il più possibile ricerche e studi su efficaci metodi alternativi alla sperimentazione animale nel settore farmaceutico.

Con la vostra fiducia continuerò a farlo!

Secondo me neanche il gatto lo voterebbe ! E se poi i romani vorranno votarlo , si ricordino che la neve d'inverno si avvicina. Magari una bella nevicata anche il 15 agosto.

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