Lega Nord: "Stiamo con gli indipendisti catalani!". Indipendisti catalani: "Ma chi vi vuole?!"
Come sapete la settimana scorsa, in occasione della giornata nazionale della Catalogna, centinaia di migliaia di persone hanno manifestato per chiedere l'indipendenza della regione iberica dal governo di Madrid. In Italia solidarietà ed attestati di stima dai vertici della Lega Nord non si sono fatti attendere. Salvini: "Siamo tutti catalani!". Cota: "In Europa soffia un vento forte di autonomia! Le rivendicazioni della Catalunya sono come le nostre". Calderoli: "Indipendenza in Catalogna, poi in Scozia, e poi in Padania!". Bossi: "I 400 chilometri di catena umana della Catalogna sono solo l'inizio, la Padania verrà perché i grandi popoli sono in marcia. E riprenderemo anche il rito dell'ampolla!". Maroni: "Stiamo con i catalani, ammiriamo questo popolo: tutta la dirigenza politica catalana avrà la Lega al loro fianco!".
Gli onorevoli legisti, capitanati dal Senatur, non hanno perso occasione per presentarsi a Montecitorio sfoggiando i colori catalani. Purtroppo le immagini di quelle magliette sono arrivate fino in Spagna, e l'Assemblea Nazionale Catalana (gli organizzatori della gigantesca manifestazione iberica) ha immediatamente preso le distanze dai deputati padani, con questo imperdibile comunicato:
"L'ANC è rimasta sorpresa e molto preoccupata nel vedere la foto dei membri della Lega Nord indossando magliette con la estelada (la bandiera catalana indipendentista) il giorno della Diada, come segno di solidarietà con l'indipendenza della Catalogna.
Vogliamo chiarire che noi ci sentiamo al polo opposto di questo partito politico italiano di estrema destra, xenofobo e omofobo e rifiutiamo pubblicamente qualsiasi avvicinamento, per cui vi chiediamo di condividere questo "post" nelle vostre pagine di facebook per aiutarci a dare informazioni corrette e chiare.
ASSEMBLEA NAZIONALE CATALANA"
fonte : nonleggerlo.blogspot.it
Ecco i colonizzatori che andranno su Marte. Viaggio di sola andata.
Viaggio di sola andata su Marte. Ebbene si. Duecento mila domande per entrare a far parte dei colonizzatori della storia.La partenza è prevista per il 2023.
Presentare la candidatura ora è troppo tardi. Sono arrivate oltre duecentomila richieste per 40 posti. Vi chiederete per quale tipo di lavoro; ma in verità non c'è nessuna proposta di lavoro. Stiamo parlando di qualcosa ben oltre il nostro orizzonte. Parliamo della missione su Marte, parliamo del primo biglietto di sola andata che 40 prescelti potranno utilizzare per salire sulla navetta spaziale e colonizzare il pianeta rosso. Oltre duecentomila persone hanno scritto da tutto il mondo con un unico sogno: un biglietto di sola andata a partire dal 2023. Solo quaranta i posti messi in palio dall'organizzazione Mars One.
Una sorta di lotteria dello Spazio partita ad Aprile che si è conclusa con una marea di richieste per abbandonare la Terra, altro che fuga di cervelli dall'Italia per conquistare all'Estero un lavoro conquistato solo per meriti. Un progetto al quale, strano ma vero, in molti hanno creduto, forza della disperazione o voglia di evadere totalmente da tutto e da tutti.
La Cnn tempo fa ha intervistato cofondatore e amministratore delegato di Mars One, Bas Lansdorp che ha parlato di un costo dell'operazione pari a 6 miliardi di dollari che sarà pagata da sponsor e televisioni in cambio dei diritti per riprendere la colonizzazione di Marte.
continua su :
«Entro 100 giorni aboliremo il finanziamento pubblico ai partiti
«Entro 100 Giorni aboliremo il Finanziamento Pubblico ai Partiti e cambieremo Legge Elettorale». (Enrico Letta, Presidente del Consiglio, da archivio Ansa, 13 maggio 2013, 123 Giorni fa)
Anche i ricchi piangono
Se Berlusconi si facesse da parte
di Caranas
La politica è la sublime arte del compromesso. In una moderna democrazia, ma non solo (penso infatti a tutti i compromessi di Cesare nell’antica Roma) , così dovrebbe essere. Non ne sono però più tanto sicuro.
L’impressione che si ha dall’esterno sulla vicenda di decadenza da senatore di Berlusconi, è quella del galleggiamento e del tiriamo a campare. E’ ben noto infatti che la Giunta chiamata a decidere, si esprimerà con un voto solo mercoledì prossimo. Comunque vadano le cose, sarà ben difficile trovare un sostituto per Berlusconi; non vedo infatti nel PdL alcuna figura carismatica capace di sostituirlo. Anche se una minima componente generazionale nuova esiste, non si va verso alcun rinnovamento perché incontra gli ostacoli posti dai politici anziani come Schifani, Cicchitto ecc.
Il PD non dovrebbe accettare più alcun ricatto , anche se ciò si scontra con la necessità primaria della sopravvivenza del governo per approvare i provvedimenti economici concordati.
Si continua a parlare di salvacondotto per l’ex premier. Una soluzione in realtà c’è ed è quella del metodo Sallusti. Non capisco perché non venga neanche proposta così finisce ‘sto casino. Berlusconi avrebbe fatto migliore figura se si fosse fatto da parte prima scegliendo di fare il “padre nobile” del suo partito. Provate infatti ad immaginare una sua nomina a senatore a vita ! Per Sallusti non c’è stata una commutazione della pena da detentiva a pecuniaria ? Con le dimissioni prima di ogni decisione sulla decadenza, si potrebbe fare la stessa cosa per l’anno non coperto da indulto e finalmente potremmo respirare tutti, compreso Berlusconi che così non subirebbe neanche l’umiliazione degli arresti domiciliari.
Una web radio contro le mafie In onda dalla Calabria in tutta Europa «Nessun dorma» ed è la prima web radio che si occupa del fenomeno della ‘ndrangheta. Il progetto di un gruppo di ragazzi
Fonte : Corriere
Reggio Calabria – Si accende la radio europea antimafie. Una stazione multimediale che da Reggio Calabria amplificherà storie, dibattiti sulle mafie sino a farle arrivare in Europa. Si chiama «Nessun dorma» ed è la prima web radio che si occupa del fenomeno della ‘ndrangheta. L’hanno concepita i ragazzi dell’Osservatorio sulla ‘ndrangheta, guidati da Claudio La Camera.
IL PROGETTO - Il progetto è stato finanziato dall’Agenzia Nazionale Giovani nel quadro del programma «Gioventù in azione». Sarà una radio che informerà e chiamerà a raccolta tutti coloro i quali vorranno esprimersi su questo fenomeno, diventato ormai internazionale. «La Calabria ha bisogno di essere raccontata per come sono le cose. C’è tanta necessità che l’Italia sappia che la Calabria ne fa parte e viceversa», ha spiegato Federico Cafiero de Rao, procuratore della Repubblica di Reggio Calabria. La globalizzazione della ‘ndrangheta sarà uno dei temi portanti della discussione che sarà avviata da un gruppo di giovani che saranno formati per questo tipo di analisi. «In questi primi mesi di lavoro in questa città ho sentito tanta gente che vorrebbe una Reggio diversa. Bisogna però dire che se la ‘ndrangheta è la peggiore componente, c’è anche una borghesia che continua a fare in questa città affari con la ‘ndrangheta. E sono i professionisti “a disposizione” delle cosche», ha detto ancora De Rao.
IN ONDA - Le trasmissioni di radio «Nessun dorma» si concentreranno sul giornalismo d’inchiesta e su quello partecipato: trenta i giovani che verranno formati per la gestione della radio e si occuperanno essenzialmente d’attualità e di storie che hanno come tema la ‘ndrangheta. Radio «Nessun dorma» non sarà però solo un circuito monotematico. Ci sarà la musica ad animare le tante ore di trasmissione. A questo ci penseranno i ragazzi con alle spalle esperienze in bande musicali che saranno selezionati in dieci comuni della provincia. Il progetto che si concluderà il prossimo maggio, con lo svolgimento della settimana europea della gioventù, è frutto di uno studio che vede insieme anche la fondazione «Casa Memoria» di Peppino e Felicia Impastato di Cinisi e Radio 100 passi di Palermo.