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Blog  di Caranas

politica

Berlusconi si autosospende dalla Federazione cavalieri del lavoro

19 Marzo 2014 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Berlusconi si autosospende dalla Federazione cavalieri del lavoro

Una conseguenza della condanna definitiva per frode fiscale.

di Caranas

L’avevamo già previsto, ora Silvio Berlusconi non è più Cavaliere del lavoro. Un atto dovuto per il consiglio direttivo della Federazione nazionale dei cavalieri del lavoro che ha completato l'esame della posizione di Berlusconi, dopo la sentenza di condanna della corte di Cassazione del 1 agosto 2013 per frode fiscale.

Berlusconi , prevedendo il finale dell’azione istituzionale, poco prima della decisione, ha fatto arrivare al consiglio una lettera nella quale si autosospendeva, rinunciando all'onorificenza, evitando così la revoca del titolo conferitogli nel 1977.

La conseguenza è che da ora in poi Berlusconi non potrà più essere chiamato Cavaliere.Il M5S al Senato aveva presentato una mozione nella quale si chiedeva di togliere il titolo. Fra i più agguerriti il conte Pietro Marzotto, tramite una lettera al presidente dei Cavalieri del Lavoro del Triveneto, aveva sollecitato la revoca del cavalierato per "indegnità".

Era già successo al patron della Parmalat Calisto Tanzi, responsabile del crac e del fallimento di migliaia di risparmiatori. In quel caso fu il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a firmare il decreto di revoca "per indegnità".

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Sondaggi elezioni europee e politiche

17 Marzo 2014 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

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Sondaggi elezioni europee e politiche
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Changer l'Europe ensemble

16 Marzo 2014 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Changer l'Europe ensemble

Il presidente francese Hollande ha ricevuto Matteo Renzi, alla prima tappa di un tour che lo porterà a incontrare altri leader europei. «Un’altra Europa, questo è lo slogan. Siamo d’accordo per lavorare per la crescita e sostenere la domanda interna». Lo dice il presidente francese Francois Hollande, nella conferenza stampa congiunta con il premier Matteo Renzi all’Eliseo. “Changer l'Europe ensemble”. Gioco facile per Matteo Renzi parlare in francese. Più complicato sarà chiedere, in tedesco, un lavoro di squadra alla Merkel. Inizia in discesa il tour europeo del premier che, alla luce del vertice di sabato all’Eliseo, può contare su un compagno di viaggio, e di famiglia politica, come Francois Hollande. Ma il vero banco di prova sarà lunedì quando Renzi incontrerà la Cancelliera tedesca ed è a lei che illustrerà il suo piano di riforme, che già il portavoce Steffen Seibert ha definito “ambizioso”.

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Ora trionfa l’amore tra D’Alema e Renzi (per una poltrona di commissario europeo)

15 Marzo 2014 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Ora trionfa l’amore tra D’Alema e Renzi (per una poltrona di commissario europeo)

Rottamatori? Rottamati? Parole del passato. Oggi è pace fra Matteo Renzi e Massimo D’Alema, come ricostruisce Repubblica, secondo la quale addirittura per il massimone nazionale sarebbe in arrivo una bella poltrona.

COSA DICE REPUBBLICA - Ecco la ricostruzione del quotidiano:

D’Alema dal canto suo ha espresso negli ultimi giorni alcuni misurati apprezzamenti neiconfronti del premier: «Abbiamo opinioni diverse ma si può lavorare insieme per obiettivi condivisi ». E, ciliegina sul feeling, martedì sarà Renzi a presentare il libro di D’Alema “Non solo euro”. «Ci sentiamo spesso — aveva spiegato il presidente di Feps e di “Italianieuropei” — e il mio libro Matteo lo ha letto in bozze». Apprezza, D’Alema, l’adesione al Pse del Pd, dopo polemiche durate anni [...]

E la poltrona? E’ quella alla commissione europea:

Comunque a sostenere la candidatura di D’Alema alla commissione sono già alcuni renziani. Lorenzo Guerini, l’uomo a cui il segretario-premier ha affidato il partito, si limita a dire che «avrebbe tutte le carte in regola ». Ettore Rosato, renziano, lo sponsorizza: «Per un commissario Ue ci vuole autorevolezza, è il fattore indispensabile e di certo Massimo l’autorevolezza ce l’ha»

E l’amore trionfa.

(f. Giornalettismo)

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NUOVA STANGATA DI RENZI SULLE PENSIONI

15 Marzo 2014 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

NUOVA STANGATA DI RENZI SULLE PENSIONI

Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia in una intervista ad Agorà su Rai3 : "Si può pensare di chiedere un contributo ai pensionati con un reddito da pensione oltre i 3.000 euro. Intorno ai 3.000 euro o a una cifra che consenta un buon livello di vita penso che possa essere chiesto, a crescere, un contributo di solidarietà. Però non si tratta di discutere sui 3.000, 3.100 o 2.500 euro, ma piuttosto su pensioni molto alte, francamente troppo alte, alle quali è opportuno chiedere in questo momento un contributo per affrontare la situazione difficile che abbiamo. I limiti vanno rispettati da tutti: se aumentiamo la tassazione sulle rendite finanziarie, occupiamoci anche delle pensioni che davvero creano disagio collettivo".

E la Camasso giustamente tuona :

"Abbiamo sempre detto che le pensioni d’oro potevano essere un bacino possibile di richiesta di contributo e continuiamo a sostenerlo ma è fondamentale dove si pone l’asticella e metterla su pensioni da 2.500 o 3000 euro è troppo bassa. È giusta l’idea ma l’asticella deve indicare una equità sociale",

Al coro in difesa dei pensionati si aggiunge Carla Cantone:

"Basta con il valzer delle cifre sulle pensioni a cui chiedere un contributo. Agitarle parlando di questa o di quella soglia a mezzo stampa non fa altro che aumentare il senso d’ansia e di indignazione dei pensionati".

Sarebbero circa 800mila il numero delle persone potenzialmente coinvolte per le pensioni di 2886 euro lordi al mese secondo il Sole n24 ore

Poi la marcia indietro anti ansia del sottosegretario Baretta :

"Vale quello che ha detto ieri Renzi che ha escluso qualsiasi ipotesi di prelievo sulle pensioni, la mia opinione , come ho già sostenuto, è che si possa chiedere un contributo alle pensioni alte. Ma prima di decidere soglie bisogna fare un’analisi sociologica molto più articolata della situazione in termini di welfare, aspettative di vita e bisogni degli anziani. Dunque non abbiamo al momento nessun intervento in cantiere".

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Caro Renzi, se queste non sono nuove tasse andiamo tutti a zappare !

13 Marzo 2014 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Caro Renzi, se queste non sono nuove tasse andiamo tutti a zappare !

Aveva detto non più tasse.Dopo la conferenza di ieri guarda invece come tartassa i piccoli risparmiatori ( di Caranas)

PIÙ TASSE sulle rendite finanziarie.

Un aumento non indifferente perché l’imposta passerà dal 20 al 26% e dovrebbe garantire i 2,6 miliardi necessari per finanziare la copertura del taglio del 10% dell’Irap alle imprese. I capital gain, quindi, vengono colpiti in misura molto superiore a quella da alcuni annunciata. Tanto valeva che Letta rimanesse al suo posto visto che immaginava un rialzo dal 20 al 22%.

L’aliquota del 20% era stata introdotta nel 2011. Prima le rendite finanziarie oscillavano tra un’imposta agevolata del 12,5% per gli strumenti finanziari e una massima del 27% per gli interessi, per esempio, sui conti correnti. Dall’aliquota unica al 20% erano rimasti esclusi solo i titoli di Stato (Bot, Btp, Cct) rimasti al 12,5% come i Buoni fruttiferi postali (i libretti invece erano saliti al 20%). Renzi si è limitato ieri a citare solo i Bot, escludendoli dalla stangata del 26%, ma è lecito supporre che tutti gli strumenti che oggi sono al 12,5% resteranno tali (e quindi titoli di Stato e risparmio postale).

Su tutte le altre rendite, già colpite dalle imposte di bollo introdotte da Monti si passerà dal 20 al 26%.

Saranno quindi maggiormente tassati i guadagni realizzati con le azioni, i fondi comuni, le polizze vita e obbligazioni . Ma anche i Btp (Buoni Tesoro Pluriennali), come già accade oggi con la tassazione al 20%, subiranno il prelievo del 26% se vengono venduti prima della scadenza e si realizza un capital gain.

Per fare due conti : se oggi, con un portafoglio investito in fondi o in azioni di mille euro, si realizza, al momento della vendita, un guadagno di 100 euro, 20 se ne vanno in tasse e domani saranno 26. Naturalmente, se il portafoglio è di 10mila euro e il guadagno di mille, si sale da 200 a 260 euro di tasse.

RENZI TOCCA ANCHE I SOLITI PENSIONATI

Tra le misure proposte nella spending review, il Governo deciderà un contributo se pur temporaneo sulle pensioni più alte ( sic! ) il che significa che sono a rischio non solo i soliti ricconi, ma anche coloro che hanno un reddito da pensione superiore a circa 2.500 euro lordi/mese , ovvero la soglia fino a 5 volte il minimo.

In parole povere : se hai lavorato una vita versando i contributi allo Stato, ora Renzi ti preleva reddito già minimo per vivere, per donarlo alle imprese tagliando il 10% di Irap .

Ma vi sembra logico beneficiare chi guadagna meno di 1500 € / netti mese e tassare chi ne guadagna appena 1000 € lordi in più ? E’ una rendita d’oro 2500 € lordi/mese per una famiglia monoreddito di tre persone? Perché non tassare invece chi guadagna una pensione di più di 5000 € al mese ? perché non rinunciare agli F35? Perché non tartassare i soliti ricchi con redditi superiori a 100.000 €/anno?

Finirà che col prelievo al 26% ( più la minipatrimoniale che c’è già e pari al 2 % – valida allo stesso modo sia per i pensionati con poche centinaia di euro che per i milionari), anziché far decollare, l’Italia affonderà ,ed anche i piccoli risparmiatori incominceranno ad imitare i grandi evasori.

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Italicum, Renzi: “Alcuni nel Pd volevano farmi fuori, ma ho vinto io”

12 Marzo 2014 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Italicum, Renzi: “Alcuni nel Pd volevano farmi fuori, ma ho vinto io”

Il premier commenta così le difficoltà alla Camera dovute ai franchi tiratori democratici: "Pensavano di dimostrare che i numeri li avevano loro, invece no". Poi rilancia sul taglio del cuneo fiscale: "La più grande operazione politica di recupero di potere di acquisto. La sinistra è dove si combatte la povertà, non dove sta Rosy Bindi". Attacchi ai "tecnocrati" del ministero dell'Economia. “In questi giorni non si è discusso di donne. Si è cercata un’operazione politica per dire che io non controllavo il Pd. Usando il voto segreto qualcuno ha tentato la rivincita sulle primarie, qualcuno ha cercato di farmi fuori. E non è passato. Ha perso. La legge elettorale va. Ed è solo il primo passo. Noi stiamo cambiando il Paese”. Così il premier Matteo Renzi, secondo quanto riportano i quotidiani di oggi.

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La mia prima vignetta su Renzi premier

22 Febbraio 2014 , Scritto da CARANAS Con tag #politica

La mia prima vignetta su Renzi premier

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Caro Renzi : sei sicuro che non avevi altra scelta?

15 Febbraio 2014 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

 Caro Renzi : sei sicuro che non avevi  altra scelta?

Il giorno dopo Renzi dice : “Non era il modo in cui lo sognavo. Ma non avevo altra scelta. Un nuovo governo Letta avrebbe significato prolungare la palude. Mi ero fatto un altro film: vincere le elezioni, prendere milioni di voti, battere la destra. Non è il consenso che mi manca: per me, sarebbe stato meglio andare a votare subito; ma non per il Paese. Non era possibile. Non senza legge elettorale: con il proporzionale avremmo avuto le larghe intese a vita. Non senza aver riformato il Senato”.

Cazzullo riferisce sul Corriere che Renzi era consapevole del fatto che Giorgio Napolitano non avrebbe mai concesso le elezioni anticipate, né adesso né durante il semestre europeo. Un nuovo governo Letta con qualche ministro renziano avrebbe significato prolungare per un altro anno quella che Renzi definisce “la palude”, cioè la merda (ndr) .

“Sarebbe stata la fossa del Pd. E sia ben chiaro che Enrico non si è mai dichiarato disponibile a un Letta bis, a un vero, nuovo governo nato attraverso una crisi, ma soltanto a un rimpasto. Noi non gli abbiamo mai fatto mancare un voto, neppure in passaggi su cui eravamo perplessi, tipo la fiducia alla Cancellieri. Ma non potevamo sostenere un governicchio per mesi e mesi”.

Renzi riconosce che avrebbe fatto meglio ad evitare “provocazioni tipo Enrico stai sereno”. Ma questa, spiega Cazzullo, è la sua natura, il suo stile, il suo linguaggio.

E c’era gia un segnale preoccupante : Roberto Speranza, aveva avvertito Renzi di non poter assicurare la tenuta del gruppo parlamentare PD sulla legge elettorale, con il voto segreto.

A quel punto il segretario ha accelerato, chiedendo un cambio, subito ben accolto (staremo a vedere visto che questi cambiano casacca facilmente) dal Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano e da Scelta Civica, lieti di poter allontanare lo spettro delle elezioni anticipate.

La verità è che mille parlamentari non avevano alcuna intenzione di andare a casa (compresi i grillini che scaldano la sedia).

Ora , se in pochi mesi non si dimezzerà la pressione fiscale sulle imprese, non si taglierà la burocrazia, non si semplificheranno le norme sul lavoro con il contratto unico, non si creeranno nuovi incentivi all’export, moriamo, l’Italia sarà da seppellire. Ma a quello ci pensa già la natura.

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Mentre Piazza Affari cresce e lo spread segna 200, ecco il pensierino di Grillie

14 Febbraio 2014 , Scritto da CARANAS Con tag #politica

Mentre Piazza Affari cresce e lo spread segna 200, ecco il pensierino di Grillie

Mi chiedo : come può Grillo contestare tutto e sperare di prendere il 37 % dei voti ?

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