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Blog  di Caranas
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La busta paga di un deputato

21 Febbraio 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #CURIOSITA'

La busta paga di un deputato

Quanto prende mediamente un deputato? A quanto ammonta la sua busta paga? Preparate il malox. La busta paga di un deputato è composta da innumerevoli voci, vediamole nel dettaglio:

Indennità parlamentare: A decorrere dal 1° gennaio 2012, l’importo netto dell’indennità parlamentare, corrisposto per 12 mensilità, è pari a 5.246,54 euro, a cui devono poi essere sottratte le addizionali regionali e comunali, la cui misura varia in relazione al domicilio fiscale del deputato. Tenuto conto del valore medio di tali imposte addizionali, l’importo netto mensile dell’indennità parlamentare risulta pari a circa 5.000 euro.

Tale misura netta è determinata sulla base dell’importo lordo di 10.435,00 euro, sul quale sono effettuate le dovute ritenute previdenziali (pensione e assegno di fine mandato), assistenziali (assistenza sanitaria integrativa) e fiscali (IRPEF e addizionali regionali e comunali). Per i deputati che svolgono un’altra attività lavorativa, l’importo netto dell’indennità ammonta a circa 4.750 euro.

Diaria: La cosiddetta diaria è una specie di rimborso spese per il soggiorno a Roma. Effettivamente pensandoci bene, col livello che ha raggiunto (si fa per dire) la nostra capitale sotto l’amministrazione Marino, questi poveri parlamentari se lo meritano un rimborso spese. Comunque, l’attuale misura mensile della diaria, a seguito della riduzione disposta dall’Ufficio di Presidenza nella riunione del 27 luglio 2010, è pari a 3.503,11 euro.

Rimborso delle spese per l’esercizio del mandato: Il rimborso è pari a 3.690 euro ed è corrisposto direttamente a ciascun deputato con le seguenti modalità:

– per un importo fino a un massimo del 50% a titolo di rimborso per specifiche categorie di spese che devono essere attestate: collaboratori, consulenze, ricerche; gestione dell’ufficio; utilizzo di reti pubbliche di consultazione di dati; convegni e sostegno delle attività politiche;

– per un importo pari al 50% forfetariamente (quindi anche se un deputato non ha spese, almeno metà del “rimborso” se lo intasca ugualmente).

Spese di trasporto e spese di viaggio: I deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.

Per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto più vicino e tra l’aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l’aeroporto più vicino al luogo di residenza, e a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km.

Spese telefoniche: I deputati dispongono di una somma annua di 3.098,74 euro per le spese telefoniche.

Oltre a questo aggiungiamo che qualsiasi deputato ha anche diritto ad assistenza sanitaria integrativa, ma soprattutto ha diritto all’assegno di fine mandato che solitamente a fronte di versamenti piuttosto bassi è invece molto alto: Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota della propria indennità lorda, pari a 784,14 euro. Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve l’assegno di fine mandato, che è pari all’80 per cento dell’importo mensile lordo dell’indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).

[f.Se famo cuscì, jimo lontano]

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Umberto Eco: “Come prepararsi serenamente alla morte. Sommesse istruzioni a un eventuale discepolo”

21 Febbraio 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #CAFFE' LETTERARIO

L'ironica lettera a un discepolo immaginario che il semiologo scrisse per l’Espresso nel 1997.

Non sono sicuro di dire una cosa originale, ma uno dei massimi problemi dell'essere umano è come affrontare la morte. Pare che il problema sia difficile per i non credenti (come affrontare il Nulla che ci attende dopo?) ma le statistiche dicono che la questione imbarazza anche moltissimi credenti, i quali fermamente ritengono che ci sia una vita dopo la morte e tuttavia pensano che la vita della morte sia in se stessa talmente piacevole da ritenere sgradevole abbandonarla; per cui anelano, sì, a raggiungere il coro degli angeli, ma il più tardi possibile.

Recentemente un discepolo pensoso (tale Critone) mi ha chiesto: "Maestro, come si può bene appressarsi alla morte?" Ho risposto che l’unico modo di prepararsi alla morte è convincersi che tutti gli altri siano dei coglioni.

Allo stupore di Critone ho chiarito. "Vedi," gli ho detto, "come puoi appressarti alla morte, anche se sei credente, se pensi che mentre tu muori giovani desiderabilissimidi di ambo i sessi danzano in discoteca divertendosi oltre misura, illuminati scienziati violano gli ultimi misteri del cosmo, politici incorruttibili stanno creando una società migliore, giornali e televisioni sono intesi solo a dare notizie rilevanti, imprenditori responsabili si preoccupano che i loro prodotti non degradino l’ambiente e si ingegnano a restaurare una natura fatta di ruscelli potabili, declivi boscosi, cieli tersi e sereni protetti da un provvido ozono, nuvole soffici che stillano di nuovo piogge dolcissime? Il pensiero che, mentre tutte queste cose meravigliose accadono, tu te ne vai, sarebbe insopportabile.

 

Ma cerca soltanto di pensare che, al momento in cui avverti che stai lasciando questa valle, tu abbia la certezza immarcescibile che il mondo (sei miliardi di esseri umani) sia pieno di coglioni, che coglioni siano quelli che stanno danzando in discoteca, coglioni gli scienziati che credono di aver risolto i misteri del cosmo, coglioni i politici che propongono la panacea per i nostri mali, coglioni coloro che riempiono pagine e pagine di insulsi pettegolezzi marginali, coglioni i produttori suicidi che distruggono il pianeta. Non saresti in quel momento felice, sollevato, soddisfatto di abbandonare questa valle di coglioni?"

 

Critone mi ha allora domandato: "Maestro, ma quando devo incominciare a pensare così?" Gli ho risposto che non lo si deve fare molto presto, perché qualcuno che a venti o anche trent’anni pensa che tutti siano dei coglioni è un coglione e non raggiungerà mai la saggezza. Bisogna incominciare pensando che tutti gli altri siano migliori di noi, poi evolvere poco a poco, avere i primi dubbi verso i quaranta, iniziare la revisione tra i cinquanta e i sessanta, e raggiungere la certezza mentre si marcia verso i cento, ma pronti a chiudere in pari non appena giunga il telegramma di convocazione.

Convincersi che tutti gli altri che ci stanno attorno (sei miliardi) sino coglioni, è effetto di un’arte sottile e accorta, non è disposizione del primo Cebete con l’anellino all’orecchio (o al naso). Richiede studio e fatica. Non bisogna accelerare i tempi. Bisogna arrivarci dolcemente, giusto in tempo per morire serenamente. Ma il giorno prima occorre ancora pensare che qualcuno, che amiamo e ammiriamo, proprio coglione non sia. La saggezza consiste nel riconoscere proprio al momento giusto (non prima) che era coglione anche lui. Solo allora si può morire.

 

Quindi la grande arte consiste nello studiare poco per volta il pensiero universale, scrutare le vicende del costume, monitorare giorno per giorno i mass-media, le affermazioni degli artisti sicuri di sé, gli apoftegmi dei politici a ruota libera, i filosofemi dei critici apocalittici, gli aforismi degli eroi carismatici, studiando le teorie, le proposte, gli appelli, le immagini, le apparizioni. Solo allora, alla fine, avrai la travolgente rivelazione che tutti sono coglioni. A quel punto sarai pronto all’incontro con la morte.

Sino alla fine dovrai resistere a questa insostenibile rivelazione, ti ostinerai a pensare che qualcuno dica cose sensate, che quel libro sia migliore di altri, che quel capopopolo voglia davvero il bene comune.

E’ naturale, è umano, è proprio della nostra specie rifiutare la persuasione che gli altri siano tutti indistintamente coglioni, altrimenti perché varrebbe la pena di vivere? Ma quando, alla fine, saprai, avrai compreso perchè vale la pena (anzi, è splendido) morire.

Critone mi ha allora detto: "Maestro, non vorrei prendere decisioni precipitose, ma nutro il sospetto che Lei sia un coglione". "Vedi", gli ho detto, "sei già sulla buona strada."

(f. l’Espresso)

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È morto Umberto Eco

20 Febbraio 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #CAFFE' LETTERARIO

 È morto Umberto Eco

È morto Umberto Eco

Uno degli intellettuali italiani più celebri al mondo. Aveva 84 anni, compiuti da poco, lo scorso 5 gennaio. Scrittore, saggista, semiologo, docente universitario. Eco è stato una presenza importante della vita culturale italiana degli ultimi 50 anni, ma il suo nome resta innegabilmente legato, a livello internazionale, allo straordinario successo del suo romanzo Il nome della rosa, edito nel 1980 da Bompiani e diventato ben presto un bestseller internazionale, con traduzioni in tutto il mondo e milioni e milioni di copie vendute. Ripercorrere la vita e la carriera di Umberto Eco significa ricostruire un pezzo importante della nostra storia culturale, anche perché Eco ha rappresentato prima di tutto lo scardinamento con un sistema vecchio e ostinatamente accademico.

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Passione vivente a Fuscaldo

16 Febbraio 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #FUSCALDO

E venne na botta d'acqua a massacrare il lavoro fatto

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La ricercatrice Roberta D'Alessandro contro la ministra Giannini

15 Febbraio 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #SCIENZA

 

Ricercatrice abruzzese contro il ministro Giannini: "Non si vanti dei miei risultati"

Lo sfogo di Roberta D'Alessandro su Facebook: "L'Italia non ci vuole, abbia il garbo di non unire, al danno, la beffa". Subito una valanga di consensi

                            

 

 

Ministra, la prego di non vantarsi dei miei risultati.

La mia ERC e quella del collega Francesco Berto sono olandesi, non italiane. L'Italia non ci ha voluto, preferendoci, nei vari concorsi, persone che nella lista degli assegnatari dei fondi ERC non compaiono, né compariranno mai.

E così, io, Francesco e l'altra collega, Arianna Betti (che ha appena ottenuto 2 milioni di euro anche lei, da un altro ente), in 2 mesi abbiamo ottenuto 6 milioni di euro di fondi, che useremo in Olanda. L'Italia ne può evidentemente fare a meno.

Prima del colloquio per le selezioni finali dell'ERC, ero in sala d'aspetto con altri 3 italiani. Nessuno di noi lavorava in Italia. Immagino che qualcuno di loro ce l'abbia fatta, e sia compreso nella sua "lettura personale" della statistica.

Abbia almeno il garbo di non unire, al danno, la beffa, e di non appropriarsi di risultati che italiani non sono. Proprio come noi.

Vada a chiedere alla vincitrice del concorso per linguistica informatica al Politecnico di Milano (con dottorato in estetica, mentre io lavoravo in Microsoft), quante grant ha ottenuto. Vada a chiedere alle due vincitrici del concorso in linguistica inglese, senza dottorato, alla Statale di Milano, quanti fondi hanno ottenuto. Vada a chiedere alla vincitrice del concorso di linguistica inglese, specializzata in tedesco, che vinceva il concorso all'Aquila (mentre io lo vincevo a Cambridge, la settimana dopo) quanti fondi ha ottenuto.

Sono i fondi di queste persone che le permetto di contare, non i miei.

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Renato Zero ospite a Sanremo

14 Febbraio 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #MUSIC E CANTAUTORI

Renato Zero ospite a Sanremo

accontentatevi di questa vignetta

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San Valentino vignette divertenti

13 Febbraio 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #SATIRA UMORISMO COLTO

Il 14 febbraio è San Valentino. In risposta alle tante, troppe frasi cioccolatifere e mielose ispirate alle decima musa Perugina, pubblico qui di seguito una selezione delle migliori vignette sul tema della Festa degli innamorati.

San Valentino vignette divertenti
San Valentino vignette divertenti
San Valentino vignette divertenti
San Valentino vignette divertenti
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Sanremo 2016 – Il primo amore non si scorda mai ( di Enrico Ruggeri ) è una bellissima canzone. Tutto il resto è noia

13 Febbraio 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #MUSIC E CANTAUTORI

 

 

di Caranas

 

Dai tempi di Irene Grandi ( La cometa di Halley), ultimo buon ricordo , non vedevo più Sanremo. Quest’anno , un po’ per curiosità l’ho seguito e devo dire  che gli unici che si son salvati dalla mediocrità sono quelli della vecchia guardia. Ruggeri sembra un gigante tra i nani. Ai giovani prodotti commerciali provenienti dal pollaio di amici e altri inutili talent consiglio di mangiare ancora tanta pappa.

Il testo della canzone una vera poesia che sa trasfondere emozioni.

 

E’ passato il tempo, ci ha scavato dentro

la vita che ci ha trasformato

il mondo è cambiato da allora

ma ricordo ancora tutti i giorni persi

adesso che siamo diversi

e niente sappiamo di noi io non dimentico

non ti dimentico

il primo amore non si scorda mai

non è stato spento quel profumo intenso

parole, vestiti, canzoni

e certe emozioni rapite

lungo le salite dentro a questo viaggio

e ancora mi fanno coraggio

parole lasciate da te che non dimentico

non ti dimentico

il primo amore non si scorda mai

siamo il prodotto di gioia e dolore

di segni che lascia la vita

figli di sogni segreti perduti nel vento

innamorati di giorni d'amore

magari nemmeno vissuti

nella memoria trasfigurati al sole

come noi

corre forte il tempo e ogni sentimento

è nato da quello che è stato

è già diventato una spina

tutto come prima ma su nuove sponde

si nuota passando le onde

e niente sappiamo di noi ma non dimentico

non ti dimentico

il primo amore non si scorda mai

siamo il prodotto di antiche passioni

che ci hanno svelato la vita

figli di spine segrete perdute nel vento

innamorati di certi sapori

magari nemmeno vissuti

nella memoria trasfigurati al sole

come noi

siamo il prodotto di gioia e dolore

di segni che lascia la vita

figli di sogni segreti perduti nel vento

innamorati di giorni d'amore

magari nemmeno vissuti

nella memoria trasfigurati al sole

come noi

ma il primo amore non si scorda mai

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Il Fatto e l'abito della Pausini a Sanremo

9 Febbraio 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #CURIOSITA'

Il Fatto e l'abito della Pausini a Sanremo

Laura, ti abbiamo rovinato la sorpresa? Scusaci ma siamo cronisti.
Fai ancora in tempo a trovare un nuovo abito per stasera. Oppure non curartene, il rosso ti sta benissimo.

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Marino ha trionfato nel 2013 alle primarie, ora sceglie di boicottarle

9 Febbraio 2016 , Scritto da CARANAS Con tag #POLITICA

Marino ha trionfato nel 2013 alle primarie, ora sceglie di boicottarle

Renzi non ha comprato il Pd, ne è solo il temporaneamente il segretario

Non solo non parteciperò a queste primarie romane né da candidato né da elettore, ma ho anche chiesto al Pd di fare un atto di umiltà e non presentarsi. L’attuale gruppo dirigente del Pd che propone le primarie a Roma è lo stesso che le ha violentate e tradite, mandando via con un atto dal notaio, il 30 ottobre 2015, chi come me le aveva stravinte. E non hanno neanche l’o n està di restituire agli oltre centomila votanti le centinaia di migliaia di euro che chi ha fatto la coda ai gazebo aveva versato per votare: l’inganno a danno dei romani è stato doppio. È stato tradito il voto e il Pd si è intascato i soldi degli elettori. Dovrebbero chiedere scusa ai romani, fare un passo indietro e favorire la formazione di liste civiche a sostegno di candidati con un reale appoggio popolare. Qualcosa di simile era stato proposto dal senatore Walter Tocci e persino dall’onorevole Roberto Morassut, che poi deve averci ripensato e si è candidato.

Alle primarie correranno Giachetti per i renziani e Morassut, appunto, che forse pescherà da un mondo che le è stato vicino…

Sono due parlamentari che non ci pensano proprio a lasciare la poltrona che frutta a ciascuno circa 20 mila euro lordi al mese. Io ho concorso alla carica di sindaco di Roma dopo essermi dimesso dal Senato per correre senza un paracadute dorato. I due onorevoli sanno bene che il Pd a queste elezioni non è sostenibile, ma hanno obbedito agli ordini di Renzi, che ha ordinato loro di candidarsi e di fare i finti ingenui su quanto accaduto. E i due onorevoli hanno accettato: non tutti sanno dire di no al capo. Mi ha fatto sorridere l’onorevole Giachetti, ha detto di aver seguito “distrattamente” la fase del mio allontanamento dal Campidoglio. Ma come, vuoi fare il sindaco di Roma e segui una vicenda del genere “distrattamente”? Anche Morassut mi ha fatto sorridere, mi ha invitato alle primarie come se nulla fosse. Ma sì, facciamo finta di nulla!

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